Impianto sportivo polivalente
Servizio di utilità o cattedrale nel
deserto
di Beppe Pisu
Con l'approvazione del nuovo Piano
Urbanistico Comunale è stata portata a termine la fase di pianificazione
del nostro territorio ed ora occorre gestire il suo sviluppo e migliorare
la qualità della vita dei suoi abitanti. Dalla gestione corretta dei
servizi e dalla valorizzazione delle nostre risorse possono scaturire
nuove opportunità di crescita culturale e civile per tutta la nostra
collettività.
Impianto sportivo
polivalente: Il gruppo di spogliatoi che ospita la Fraternità
delle Misericordia
(foto G.L.Casu)
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Quest'ultima affermazione, così scontata e quasi banale
per chi si occupa della "cosa pubblica", tanto da apparire in
quasi tutti i programmi elettorali, si concretizza anche nella gestione
dell'impianto sportivo di Via Delle Serre, che, ultimamente, tanti problemi
sta causando ai nostri amministratori.
Questa Giunta, che in tutta scioltezza potrebbe portare
avanti il suo programma, ora si trova davanti al problema di gestione
degli impianti sportivi al quale non sa o non vuol dare adeguata soluzione
definitiva.
A mio parere le difficoltà che sta incontrando l'Amministrazione
comunale, gli derivano dalle scelte fatte, motivate come provvisorie,
ma che, paradossalmente, stanno creando più problemi e compromettendo
future e più adeguate soluzioni. Hanno originato dei diritti acquisiti
e delle aspettative che sarà molto difficile rimuovere.
Mi riferisco alla scelta di affidare il servizio di vigilanza
degli impianti all'associazione di volontariato "Fraternità della
Misericordia" e il servizio di manutenzione del verde ad una cooperativa
giovanile.
Se la prima scelta poteva risolvere un problema e nel
contempo consentiva di eliminare i costi per la vigilanza, ora si è
dimostrata un boomerang, in quanto "La Fraternità della Misericordia"
non si occupa di sport, per cui, giustamente dal suo punto di vista,
poco gli importa di far "vivere" sportivamente quegli impianti
e la sua presenza è diventata ingombrante per chi volesse fare sport.
Se la seconda scelta, peraltro auspicata anche dal sottoscritto
in occasione di un'assemblea di tutte le associazioni sportive di Quartucciu,
poteva dimostrarsi una buona soluzione in termini occupativi e di gestione,
ha purtroppo manifestato i suoi limiti dovuti all'insufficiente professionalità
della cooperativa che, affidando la cura del manto erboso del campo
di calcio ad operatori non abbastanza esperti per far fronte alle eveneienze,
ha compromesso l'economicità e la correttezza della scelta. Anche in
questo caso l'aver risolto un problema tecnico di gestione non ha consentito
di far "vivere" sportivamente l'impianto.
Contestualmente alla risoluzione dei problemi tecnici
di manutenzione ordinaria doveva essere affrontato anche il problema
di animare i campi sportivi e far praticare lo sport ai nostri concittadini,
e queste funzioni possono essere svolte solo dalle società sportive,
in quanto sono i loro compiti istituzionali. Invece si è preferito affidare
le modalità e le condizioni di utilizzo dei diversi campi di gioco ad
un ufficio amministrativo del comune, quasi che queste funzioni fossero
solamente una mera pratica burocratica, creando in tal modo notevoli
disagi ai cittadini con la logica conseguenza di scoraggiare l'uso degli
stessi campi. Appunto cattedrali nel deserto.
Impianto sportivo
polivalente:L'altro spogliatoio e il campo da calcetto (foto G.L.Casu)
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Tuttavia, malgrado queste soluzioni provvisorie, che si
sono dimostrate anche inadeguate, un atto definito e certo, questo nostro
Consiglio Comunale l'ha approvato. Si tratta del regolamento per la
concessione in uso delle strutture e delle aree libere da destinare
ad attività sportive, che per completezza di informazione verrà pubblicato
come inserto.
Dalla lettura della premessa di tale atto si evince chiaramente
la sua filosofia, peraltro pienamente da me condivisa, che si può sintetizzare
nelle seguenti finalità:
Il riconoscimento della funzione sociale ed educativa
della pratica sportiva;
La necessaria integrazione dell'intervento pubblico con
quello privato per assicurare un uso appropriato degli impianti, riconoscendo
al soggetto privato la possibilità di avere in concessione le strutture
sportive già esistenti e le aree libere destinate a tali servizi;
Il coinvolgimento delle Associazioni sportive nella gestione
degli impianti.
Vediamo nel dettaglio se le norme del regolamento sono
funzionali al conseguimento di tali scopi. Come campione di questa ricerca
ho preso in esame gli articoli che si riferiscono agli oneri per il
concessionario e per l'Amministrazione.
Oneri per il concessionario
Sono a totale carico del concessionario, sia esso associazione
non profit, che società con scopo di lucro, i costi relativi al:
Pagamento del canone annuo di concessione aggiornato periodicamente
all'indice ISTAT;
Pagamento delle spese di registrazione della convenzione e delle
tasse di ogni genere;
Pagamento delle spese per garantire la piena funzionalità di tutti
gli ambienti, la pulizia e la igienicità degli stessi, nonché degli
oneri per la manutenzione ordinaria dell'impianto, per la vigilanza
e la custodia;
Risarcimento di eventuali danni e/o inconvenienti che dovessero verificarsi
all'impianto;
Pagamento di eventuali oneri derivanti dall'effettuazione di lavori
che l'Amministrazione comunale, a suo insindacabile giudizio, ritenesse
necessaria;
Pagamento degli oneri derivanti dalla stipula di una polizza fideiussoria
da versare come cauzione per l'adempimento degli obblighi assunti,
per un valore di 1/40 delle opere da realizzare o esistenti; Pagamento
delle utenze;
Pagamento di una polizza assicurativa a copertura degli eventuali
danni prodotti a terzi in conseguenza dell'utilizzo dell'impianto;
Pagamento di una polizza assicurativa contro il rischio di incendio
e furto e/o danneggiamento, di importo pari al valore dell'immobile
ottenuto in concessione;
Oneri derivanti dal mancato utilizzo dell'impianto per 10 giorni
all'anno;
Oneri derivanti dal mancato utilizzo dell'impianto per servizi di
sostegno alla pratica sportiva;
Oneri derivanti dal mancato utilizzo dell'impianto durante le fasce
orarie.
Oneri per L'Amministrazione
Sono a totale carico dell'amministrazione comunale i costi
per:
La manutenzione straordinaria;
Il pagamento di un contributo forfetario annuo a favore del concessionario
quale concorso nelle spese di gestione.
Tralasciando volutamente di esaminare, in questo numero
del giornale, i requisiti e le modalità previste per partecipare all'assegnazione
dell'impianto sportivo, di cui mi riprometto di parlarne nel prossimo
numero, mi sorge spontanea una domanda: Sulla base di oneri così elevati
e in assenza della quota percentuale di contribuzione forfetaria a carico
dell'Amministrazione comunale, calcolata sulla base della somma dei
costi di gestione, quale associazione sportiva dilettantistica potrà
permettersi di accollarsi tali costi?
Viste le difficoltà economiche in cui versano tali associazioni,
non ho nessun dubbio nell'affermare, che persistendo tali condizioni,
la gara indetta per l'assegnazione della concessione andrà deserta.
Allora, se l'attuale Giunta in carica, ha in animo di
dare attuazione al citato regolamento e conseguentemente porre fine
allo stillicidio di articoli giornalistici improntati su illazioni di
carattere politico-clientelare legate alla gestione provvisoria dell'impianto
di Via Delle Serre, dovrebbe incaricare subito l'Ufficio Tecnico comunale
di predisporre un piano finanziario di previsione di spesa per la gestione,
e stabilisca la quota a proprio carico.
Comunque, a prescindere dal piano finanziario e per ragioni
di priorità di spesa nell'erogazione dei servizi per le attività sportive,
il Comune potrebbe già da adesso fissare la propria quota contributiva
intorno al 65% della somma dei costi di gestione, giusto per rispettare
la norma di legge che prevede la contribuzione del 35% da parte dei
cittadini per la fruizione dei servizi a domanda individuale.
D'altronde il costo del 65% per il Comune potrebbe essere
abbattuto anche del 50% grazie alle provvidenze previste dalla legge
regionale allo sport n. 36/89, per cui una spesa del 33% per la gestione
dei campi sportivi di Via Delle Serre mi sembra abbastanza compatibile
con il bilancio del nostro Comune e per la qualità del servizio erogato.
Inoltre, quest'ultima quota del 35% di spettanza dell'associazione
sportiva è abbastanza congrua con il budget di un'associazione sportiva
che abbia una certa capacità manageriale.
Ma questa è un'altra storia e un'altra puntata.
Beppe Pisu