Botta e...
Sig. Beppe Pisu
È con vero rincrescimento che leggiamo sul suo articolo del mese di
Ottobre 98, un coinvolgimento della nostra Associazione relativo alla
diaspora sul Centro Sportivo di Via Delle Serre.
Pur essendoci stato un chiarimento telefonico, riteniamo comunque doveroso
precisare quanto segue:
1) durante il 1997, ci è stato richiesto il rilascio della Sede situata
in Via Quartu 2, che come lei saprà appartiene alla Parrocchia di S.Giorgio.
2) Le Autorità Comunali hanno individuato nel Centro Sportivo, un locale
atto al trasferimento della nostra Associazione, che pur nei suoi limiti
di spazi ci può consentire di continuare a svolgere la nostra attività
di Primo Soccorso Sanitario a Quartucciu. Questo spiega perché siamo
presenti nel Centro.
3) Non ci è stato, ne’ mai lo sarà, affidato COMPITO DI VIGILANZA degli
impianti sportivi.
Affermazione contraria può essere basata solo su voci di corridoio prive
di qualsiasi realtà.
4) Certamente non è nostro compito far “vivere” la Cittadella, visto
che il nostro Statuto riporta unicamente lo scopo di prestare soccorso
sanitario.
Per quanto ci riguarda ben venga che può far “vivere” il Centro.
5) Ancora più eclatante mi pare sia la sua affermazione “LA SUA PRESENZA
E’ DIVENTATA INGOMBRANTE PER CHI VOLESSE FAR SPORT”.
Vorrei precisarLe che senza la nostra presenza non si può fare sport,
nel senso che diventa sempre più obbligatoria l’Assistenza sanitaria
tramite presidio di Ambulanza.
Se il senso della sua affermazione riguarda gli spazi che occupiamo,
vorrei invitarLa a verificare di persona, ma posso anticiparLe che la
nostra presenza non preclude affatto l’uso di locali atti a svolgere
attività agonistica od amatoriale.
La ringrazio in anticipo per la pubblicazione della presente con l’uscita
del prossimo numero.
Distinti saluti.
Per il Direttivo Angelo Meloni
...risposta
Ringrazio la Fraternità Misericordia per la lettera che ci ha fatto
pervenire sia perché ci conferma l'utilità della presenza del nostro
giornale nel tessuto sociale di Quartucciu - quale luogo di confronto
e dibattito - sia perché mi consente di specificare meglio il mio pensiero.
Trattando l'argomento sull'impiantistica sportiva non pensavo assolutamente
di offendere la suscettibilità di chicchessia, men che meno della Fraternità
della Misericordia, che tanti encomiabili servigi rende e deve continuare
a rendere alla nostra comunità.
Mi spiace che le mie parole siano state interpretate solo nel loro
senso letterale estrapolandole dal contesto generale dell'articolo.
Il mio intento era quello di richiamare, all'attenzione di chi ha la
responsabilità della gestione della cosa pubblica, il problema relativo
all'utilizzo dell'impianto sportivo di via Delle Serre e proporre delle
soluzioni definitive, prendendo in esame il regolamento sulla concessione
delle strutture e delle aree destinate ad uso sportivo.
Presumo che l'Associazione della Fraternità della Misericordia, nel
soddisfare il suo giusto bisogno di trovare una sede, suo malgrado,
sia stata "usata" dai nostri Amministratori pubblici come soluzione
economica e provvisoria al problema della vigilanza sui campi sportivi.
E' del tutto ovvio che l'amministrazione comunale per vari motivi non
poteva affidare ufficialmente il servizio di vigilanza ad una associazione
di volontariato, come è del tutto scontato che la presenza continua
ed abituale dei soci dell'associazione, lo vogliano o no, avrebbe svolto
il ruolo di deterrente contro eventuali atti di teppismo o di microcriminalità.
A mio parere l'associazione prima di accettare il trasferimento di
sede presso i locali dei campi sportivi di via Delle Serre avrebbe dovuto
fare questo tipo di valutazione soprattutto per non divenire strumento
involontario di una strategia che consentiva di prendere due piccioni
con un fava: soddisfare il bisogno della Fraternità della Misericordia
e, nel contempo, risolvere il problema della vigilanza.
Una soluzione che però non poteva risolvere anche il terzo problema,
quello relativo all'animazione sportiva di tutta la struttura. E' questo
compito non può essere assolto dai soci della Fraternità della Misericordia,
ad altri soggetti spetta questa missione.
Tuttavia, pur facendo salva la buona fede della Fraternità delle Misericordia,
non posso esimermi di far notare che il solo fatto di occupare locali
destinati per fini sportivi lede giusti diritti degli utenti che vogliono
praticare un'attività sportiva.
Pertanto, se i nostri amministratori condividono questa mia analisi,
ritengo che dovrebbero adoperarsi per trovare altri locali per i soci
ed i mezzi dell'Associazione di volontariato.
Da parte della redazione di "Quaderni di Quartucciu", assicuro l'impegno
di sentire l'Amministrazione comunale per convocare una riunione tra
le Associazioni sportive, la Fraternità della Misericordia e la stessa
Amministrazione per trovare una adeguata soluzione, che soddisfi tutte
le giuste esigenze che insistono sull'impianto sportivo di via Delle
Serre.
Beppe Pisu.