L'associazione
culturale "Il Confronto" si apre verso la società
alla ricerca di nuove energie.
Tempo di bilanci
di Beppe Pisu
Crediamo che a distanza di quasi
due anni dalla nascita del nostro primo numero del giornale una riflessione
sul percorso che abbiamo compiuto sia d'obbligo, soprattutto per capire
se la strada che abbiamo deciso di percorrere sia quella giusta.
Volgendo lo sguardo indietro e pensando al momento in
cui abbiamo scelto di dar vita a questa avventura, tante cose sono cambiate,
è cambiato anche il modo di interpretare il nostro impegno nel sociale.
Questo periodico pensato in origine come uno strumento
per tenere unito il gruppo consiliare della lista "Identità e Sviluppo"
e per dare voce al pensiero dell'opposizione, per nostra libera scelta,
si è via via affrancato da quella visione parziale per divenire nel
tempo una voce pluralista, a disposizione di chiunque condivida queste
idee.
Questa nostra decisione è scaturita dalla convinzione
e dalla consapevolezza che Quartucciu non avesse tanto bisogno di una
ulteriore opinione che facesse ancora di più acuire le tensioni, quanto
di uno strumento d'informazione che si ponesse come soluzione di continuità
alle conflittualità ed alle vecchie lacerazioni che si erano via via
stratificate tra le forze politiche e tra le persone stesse. Abbiamo
capito, per il bene della nostra comunità, che c'era bisogno di un nuovo
clima che ponesse le condizioni per una ripresa del dialogo e della
sana politica. Abbiamo capito che c'era bisogno di un strumento che
fosse in grado di far crescere ed emergere una nuova classe dirigente
capace di percepire i mutamenti e ridare slancio alla appannata autonomia.
Con l'associazione "Il Confronto" e con QdQ vogliamo costruire
insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori della democrazia
un utile strumento di partecipazione alla vita sociale della nostra
comunità. A questo punto del nostro cammino, iniziato in pochi e continuato
senza cedere alla tentazione di tesserare a tappeto, sentiamo molto
forte la voglia di partecipazione.
Una associazione non può crescere se non aumenta il capitale
di impegno e conoscenze rappresentato dai suoi aderenti. L'Associazione
"Il Confronto" ha voglia di realizzare tante altre iniziative ma per
conseguire questo scopo non sono sufficienti le nostre buone intenzioni
e il nostro impegno di volontariato: abbiamo bisogno del tempo e delle
energie di tutti, dei giovani, delle donne e degli anziani.
Per questo motivo l'associazione è aperta a tutti senza
alcuna discriminazione; a tutti coloro che intendono l'impegno nel sociale
come un servizio alla collettività nella quale si opera; per tutti coloro
che intendono la vita associativa come un esperienza di crescita culturale
ed una scuola di democrazia. I nostri sforzi sinora profusi e le nostre
iniziative sono tutte rivolte verso questo arduo compito.
Ci occorre di fare una precisazione. Per confermare la
visione pluralista del nostro impegno, sentiamo il bisogno di smentire,
senza alcun indugio, qualunque voce capziosa di chi abbia in animo di
cucirci addosso una qualche etichetta di appartenenza partitica. E'
perfettamente legittimo che ognuno di noi abbia, all'interno della redazione
e dell'associazione, una sua visione della politica e della realtà,
ma ciò non ha mai influito sulle decisioni collegiali e sulla linea
editoriale che insieme abbiamo deciso di percorrere.
Se questa appartenenza ci viene attribuita in quanto,
per ragioni del tutto contingenti, ci riuniamo per il momento nella
sede del partito di FD, al quale va il nostro ringraziamento per l'ospitalità
offerta, è del tutto errato desumere che il giornale sia organico a
questo partito. Tuttavia, per evitare queste errate deduzioni ed avere
una nostra sede operativa nella quale realizzare il giornale e fare
attività con l'associazione "il Confronto", da tempo abbiamo richiesto
all'Amministrazione comunale la disponibilità anche parziale di un locale
idoneo; la risposta che abbiamo ottenuto è interlocutoria e pur dimostrando
una qualche disponibilità, non tiene sufficientemente conto dell'importanza
per una redazione di avere una cadenza almeno settimanale.
Crediamo che sia interesse di tutta la comunità far sì
che qualsiasi sodalizio, e non solo il nostro, sia messo in grado di
operare senza condizionamenti che ne offuscherebbero la sua azione pluralista.
QdQ è da sempre a disposizione di chiunque abbia voglia di scrivere.
Tale orientamento editoriale è ancora più valevole per
la nostra pubblica amministrazione alla quale rinnoviamo l'invito a
farci pervenire gli atti che ritenga più opportuno far pubblicare sul
giornale, interventi, iniziative delibere, regolamenti, e qualsivoglia
argomento sia di pubblico interesse.
Talvolta lavorare per valorizzare ed integrare le differenze
e le peculiarità può rivelarsi una nuova risorsa ed un buon investimento
per elevare la qualità della vita di tutti.
Beppe Pisu