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Quaderni di Quartucciu
Anno III - Numero 10 - Marzo 1999
 

 

L'associazione culturale "Il Confronto" si apre verso la società alla ricerca di nuove energie.

Tempo di bilanci
di Beppe Pisu

Crediamo che a distanza di quasi due anni dalla nascita del nostro primo numero del giornale una riflessione sul percorso che abbiamo compiuto sia d'obbligo, soprattutto per capire se la strada che abbiamo deciso di percorrere sia quella giusta.

Volgendo lo sguardo indietro e pensando al momento in cui abbiamo scelto di dar vita a questa avventura, tante cose sono cambiate, è cambiato anche il modo di interpretare il nostro impegno nel sociale.

Questo periodico pensato in origine come uno strumento per tenere unito il gruppo consiliare della lista "Identità e Sviluppo" e per dare voce al pensiero dell'opposizione, per nostra libera scelta, si è via via affrancato da quella visione parziale per divenire nel tempo una voce pluralista, a disposizione di chiunque condivida queste idee.

Questa nostra decisione è scaturita dalla convinzione e dalla consapevolezza che Quartucciu non avesse tanto bisogno di una ulteriore opinione che facesse ancora di più acuire le tensioni, quanto di uno strumento d'informazione che si ponesse come soluzione di continuità alle conflittualità ed alle vecchie lacerazioni che si erano via via stratificate tra le forze politiche e tra le persone stesse. Abbiamo capito, per il bene della nostra comunità, che c'era bisogno di un nuovo clima che ponesse le condizioni per una ripresa del dialogo e della sana politica. Abbiamo capito che c'era bisogno di un strumento che fosse in grado di far crescere ed emergere una nuova classe dirigente capace di percepire i mutamenti e ridare slancio alla appannata autonomia.

Con l'associazione "Il Confronto" e con QdQ vogliamo costruire insieme a tutti coloro che si riconoscono nei valori della democrazia un utile strumento di partecipazione alla vita sociale della nostra comunità. A questo punto del nostro cammino, iniziato in pochi e continuato senza cedere alla tentazione di tesserare a tappeto, sentiamo molto forte la voglia di partecipazione.

Una associazione non può crescere se non aumenta il capitale di impegno e conoscenze rappresentato dai suoi aderenti. L'Associazione "Il Confronto" ha voglia di realizzare tante altre iniziative ma per conseguire questo scopo non sono sufficienti le nostre buone intenzioni e il nostro impegno di volontariato: abbiamo bisogno del tempo e delle energie di tutti, dei giovani, delle donne e degli anziani.

Per questo motivo l'associazione è aperta a tutti senza alcuna discriminazione; a tutti coloro che intendono l'impegno nel sociale come un servizio alla collettività nella quale si opera; per tutti coloro che intendono la vita associativa come un esperienza di crescita culturale ed una scuola di democrazia. I nostri sforzi sinora profusi e le nostre iniziative sono tutte rivolte verso questo arduo compito.

Ci occorre di fare una precisazione. Per confermare la visione pluralista del nostro impegno, sentiamo il bisogno di smentire, senza alcun indugio, qualunque voce capziosa di chi abbia in animo di cucirci addosso una qualche etichetta di appartenenza partitica. E' perfettamente legittimo che ognuno di noi abbia, all'interno della redazione e dell'associazione, una sua visione della politica e della realtà, ma ciò non ha mai influito sulle decisioni collegiali e sulla linea editoriale che insieme abbiamo deciso di percorrere.

Se questa appartenenza ci viene attribuita in quanto, per ragioni del tutto contingenti, ci riuniamo per il momento nella sede del partito di FD, al quale va il nostro ringraziamento per l'ospitalità offerta, è del tutto errato desumere che il giornale sia organico a questo partito. Tuttavia, per evitare queste errate deduzioni ed avere una nostra sede operativa nella quale realizzare il giornale e fare attività con l'associazione "il Confronto", da tempo abbiamo richiesto all'Amministrazione comunale la disponibilità anche parziale di un locale idoneo; la risposta che abbiamo ottenuto è interlocutoria e pur dimostrando una qualche disponibilità, non tiene sufficientemente conto dell'importanza per una redazione di avere una cadenza almeno settimanale.

Crediamo che sia interesse di tutta la comunità far sì che qualsiasi sodalizio, e non solo il nostro, sia messo in grado di operare senza condizionamenti che ne offuscherebbero la sua azione pluralista. QdQ è da sempre a disposizione di chiunque abbia voglia di scrivere.

Tale orientamento editoriale è ancora più valevole per la nostra pubblica amministrazione alla quale rinnoviamo l'invito a farci pervenire gli atti che ritenga più opportuno far pubblicare sul giornale, interventi, iniziative delibere, regolamenti, e qualsivoglia argomento sia di pubblico interesse.

Talvolta lavorare per valorizzare ed integrare le differenze e le peculiarità può rivelarsi una nuova risorsa ed un buon investimento per elevare la qualità della vita di tutti.

Beppe Pisu


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