Intervista a Piepaolo Fois
Centro storico? Noi, no!
a cura di Giorgio Ledda
La Regione Sardegna ha da qualche mese approvato
la Legge 29/98 sulla tutela e valorizzazione dei centri storici. Questa
legge prevede finanziamenti ai comuni ed ai privati per interventi nei
centri storici.
Il nostro giornale si è da subito schierato in prima
linea a difesa della possibilità della comunità intera di Quartucciu
di avvantaggiarsi dei benefici previsti da questa legge, dopo che per
tanti anni la legislazione in materia ha rappresentato di fatto un freno
allo sviluppo del territorio oltre che una limitazione al legittimo
godimento del patrimonio di ciascuno, pur nella condivisibile ottica
di una salvaguardia preventiva necessaria a qualsiasi successivo intervento.
Ora finalmente la Regione sembra aver imboccato la strada del sostegno
alla valorizzazione di queste aree con risorse non insignificanti.
Purtroppo il nostro Comune non è tra quelli, bene informati,
che avranno o hanno accesso alla prima trance dei finanziamenti. Per
scongiurare questo rischio ci siamo a suo tempo attivati, con una petizione
popolare di cui i componenti del giornale sono primi dei circa 250 firmatari,
perché il Sindaco convocasse entro il 19/11/98 (data ultima per l'adozione
della delibera richiesta per accedere ai finanziamenti) il Consiglio
Comunale, almeno per metterlo di fronte alle sue responsabilità.
La prima scadenza è passata inutilmente e la paura
è che la stessa sorte tocchi anche alla seconda del 31/03/99, anche
perché la sola adozione del Piano Particolareggiato del Centro Storico,
richiesta in sede di prima applicazione, non è più sufficiente e servono
altri atti e strumenti, da allestire ex novo.
Un contributo qualificato e autorevole, molto utile
per capire meglio i termini della questione, in ragione dell'esperienza
maturata nello svolgimento dell'attuale lavoro in commissione urbanistica
e del passato incarico assessoriale, è quello del Cons. Pierpaolo Fois
che molto gentilmente ha accettato di rispondere ad alcune domande su
questo argomento.
d.: Quali sono i motivi che hanno fatto sì che il Comune
di Quartucciu non è rientrato nella prima trance di finanziamenti previsti
dalla L.R. del 13/10/98 n.29 sulla tutela e valorizzazione dei centri
storici, la cui scadenza era fissata per il 19/11/98?
r.: Il primo motivo in assoluto, è l'assenza del Piano
Particolareggiato vigente e quindi la mancata attivazione della procedura
di adozione, pubblicazione ecc..
Un secondo motivo, certamente, sarebbe stato sicuramente
il tempo imposto dalla legge per la predisposizione degli atti necessari
per accedere ai finanziamenti. Infatti, l'esecutività del piano attuativo
è una base di partenza molto importante ma è solo il primo passo.
La normativa prevede che gli enti interessati all'ottenimento
dei finanziamenti devono predisporre tutta una serie di elaborati progettuali
di notevole consistenza, senza che ci sia la certezza di una copertura
finanziaria da parte della Regione. Infatti la ripartizione dei fondi
avviene sulla base di una molteplicità di elementi che sono individuati
dall'art. 7 della legge e delle domande pervenute e ritenute in regola
con la documentazione richiesta.
Uno degli aspetti con i quali sicuramente ci si scontrerà
sarà il coinvolgimento necessario e obbligato dei privati nei programmi
integrati dei centri storici. Infatti il programma di recupero deve
riguardare almeno il 60% della volumetria interessata.
Altro aspetto di non poco conto è che le amministrazioni
per la predisposizioni di questi piani devono investire necessariamente
tecnici esterni, i quali devono essere pagati ed individuati previo
bando di gara considerato che gli oneri di progettazione superano sicuramente
i 200.000 Ecu (ndr: circa 387 milioni di lire) di onorari di progettazione.
Non potendo anticipare tanti soldi che potenzialmente potrebbero trasformarsi
in un danno all'erario, se non finanziati, le amministrazioni sono costrette
ad adottare sistemi poco ortodossi per l'affidamento degli incarichi.
Ma, questa è un'altra storia.
Ora è più importante approvare il piano. I problemi si
affrontano uno alla volta.
d.: A che punto è il Piano Particolareggiato del Centro
Storico e quali sono i motivi che fino ad ora ne hanno impedito l'approvazione?
r.: Il piano è praticamente ultimato. Ci sono le tavole
di analisi di ogni singolo fabbricato con il dettaglio degli interventi
nelle singole abitazioni, la normativa in gran parte è contenuta nel
Piano Urbanistico Comunale e ci sono le norme di dettaglio.
I motivi che hanno impedito o meglio ritardato l'adozione
del piano attengono a scelte metodologiche e politiche.
Per scelta, si è deciso di dare priorità ai Piani di Risanamento
Urbanistico, in modo da non far accumulare troppe tensioni sociali e
dare l'opportunità alla macchina amministrativa di seguire con una certa
attenzione ogni singolo atto, ed evitare che atti così importanti si
bloccassero per meri inghippi amministrativi. I piani di risanamento
ora sono una realtà.
L'aspetto politico attiene a come ogni singolo consigliere
e forza politica pensa ed immagina il centro storico. Alcuni pensano
a demolizioni totali, altri a conservazioni integrali sia delle tipologie
edilizie anche con l'utilizzo di materiali tipici quali il ladiri, altri
ancora immaginano interventi in parte demolitori e in parte conservativi.
Personalmente propendo per una delle ultime due metodologie,
dipende anche dalla politica storico economica che s'intende portare
avanti.
Quest'ultimo aspetto merita una trattazione separata per
lo spessore delle argomentazioni che si possono portare. Do solo un
piccolo accenno a questo aspetto di natura economica. Occorre fare in
modo che s'incentivino realtà economiche che possano produrre in loco
quali ad esempio piccole fabbriche di ladiri, lavorazioni del legno,
delle canne ecc..
Un intervento di demolizione totale e una ricostruzione
col classico mattone consente si una ricostruzione veloce forse un po'
meno dispendiosa, ma l'indotto va a finire per la maggior parte nelle
regioni del nord o del centro nord.
d.: L'Amministrazione Comunale come sta procedendo
in relazione alla prossima scadenza del 31/03/99?
Sono stati affidati gli incarichi per l'allestimento degli strumenti
ed i programmi previsti dalla Legge?
r.: Il piano particolareggiato del centro storico insieme
ad un altro gruppo di argomenti, è all'ordine del giorno dei lavori
della commissione urbanistica, e sarà uno dei prossimi argomenti.
Dopo di che l'argomento passerà al consiglio ovvero, se
il Co.Ci.Co. di Cagliari mantenesse un certo orientamento, l'argomento
sarà una competenza della Giunta Comunale. Per gli incarichi vale quanto
detto precedentemente.
d.: La legge identifica quale criterio di preferenza
per l'attribuzione di finanziamenti l'ammontare dell'apporto finanziario
integrativo a carico del Comune e di eventuali privati. Queste risorse
sono attualmente identificabili in bilancio ed eventualmente quantificabili?
r.: Lo strumento di identificazione di queste risorse
è il piano finanziario di attuazione del piano particolareggiato del
centro storico.
Le risorse finanziarie comunali saranno ben poche a causa
del decentramento impositivo stabilito dal governo e voluto soprattutto
dai politici delle regioni più ricche dopo aver dilapidato ogni risorsa
del sud, del centro sud e delle isole.
d.: La Legge fa esplicito riferimento alle soluzioni
ai problemi di viabilità e di parcheggio; quali linee ritieni che si
debbano seguire?
r.: Il centro storico quale è quello di Quartucciu io
lo immagino chiuso al traffico in determinati momenti e occasioni tipici
dei tempi della nostra collettività, almeno la parte delimitata dalla
Via Nazionale, Via Quartu, e Via San Biagio.
Un'area per parcheggi anche interrati potrebbe essere il piazzale di
chiesa o aree destinate a servizi nelle lottizzazioni Sarritzu ed Exana.
Ma il problema più grosso non sono i parcheggi, perché
questi sono una conseguenza della potenzialità che avrà il piano particolareggiato
di rivitalizzare il centro storico.
Senza attività che attraggano la gente il centro storico
rimarrà una zona abitata solo dai residenti.
d.: E' previsto l'assenso dei privati interessati.
Sono stati avviati i contatti per sondare questa eventuale disponibilità,
anche in funzione dei possibili finanziamenti a loro favore?
r.: Bisognerebbe chiederlo al Sindaco e all'Assessore
competente (ndr: Gilberto Pisu).
Grazie Consigliere Fois. Non perché le sue risposte
abbiano contribuito a rassicurarci rispetto alla paure che la nostra
comunità non possa beneficiare di questa legge. Al contrario le sue
argomentazioni hanno trasformato quelle paure in certezze, spiegandoci
nel dettaglio quali sono i motivi per i quali anche per quest'anno non
vedremo una Lira (o se preferite un Euro).
Ad analizzare le difficoltà prospettate si potrebbe
addirittura pensare che questi soldi non li vedremo mai, anche perché,
benché nei proclami della regione la misura dovrebbe essere decennale,
a oggi sono stati finanziati solo i primi tre anni, dei quali noi ne
abbiamo già persi due, o quasi.
Grazie invece per la franchezza di aver ammesso che
sul Piano Particolareggiato del Centro Storico i problemi sono di natura
politica.
È importante sapere che in fondo i tecnici incaricati
di redigerlo non sono stati a girarsi i pollici in questi ultimi anni,
e che la partita vera è tra i "ruspisti" e i "campidanisti".
Sorge allora legittimo il dubbio che anche molte delle
argomentazioni finora addotte a giustificazione dei tempi lunghi del
piano e spacciate come tecniche sino in realtà strumentali a ritardare
il più possibile lo scontro finale che avrebbe come primo risultato
la definitiva rottura all'interno dell'attuale maggioranza.
Giorgio Ledda