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Quaderni di Quartucciu
Anno III - Numero 12 - Agosto 1999
 

 

Elezioni regionali e dintorni

Fumata nera per Quartucciu alle recenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale.
di Gesuino Murru

Nessuno dei candidati locali proposti all'attenzione dei cittadini ha riscosso successo. (vedi riquadri)

Non regge il discorso che quattro candidati locali fossero troppi: tutti insieme totalizzano solo 1059 voti di preferenza a fronte di 5292 voti validi, cioè appena un quinto di questi voti è andato ai candidati di Quartucciu. I rimanenti voti, anche divisi per due, avrebbero consentito l'elezione di due consiglieri.

Naturalmente, un ragionamento di tal fatta (che un mio amico filosofo definirebbe "tautologico" cioè "a pera"), prescinde dal fatto che essendo il nostro un sistema democratico, i cittadini possono organizzarsi in più partiti e votare in piena libertà per uno di essi a piacimento. D'altronde 16 liste e 384 candidati nella circoscrizione provinciale di Cagliari, dove erano disponibili 30 posti, non sono la fine del mondo……

Superate le ideologie (ma chi l'ha detta queste fesseria?), nessun ostacolo si frappone al travaso di voti da destra a sinistra ovvero da sinistra a destra, passando per il centro.

Ora conta la persona, dicono.(altra fesseria).

A Quartucciu, per esempio, Forza Italia -su 1159 voti di lista- ne ottiene circa 400 senza preferenza. Voto di protesta, dunque? Voglia di cambiare? Forse.

Ma quale fascia sociale si sente più attratta dal movimento di Berlusconi? I giovani, gli studenti, i disoccupati? Gli operai, gli anziani, gli impiegati? Le casalinghe? O gli arrabbiati, per un motivo o per un altro? Oppure il variegato popolo television-dipendente degli spettacoli quotidiani dei giochi a quiz?

E' un fenomeno sociale, certamente, e di costume alle cui origini sta una caduta di ideali, di valori in cui credere e per cui vale la pena di impegnarsi, ma per troppo tempo impunemente calpestati da politici spesso mediocri e caratterialmente ad alta percentuale di litigiosità.

Forse è giunto il momento, specie per la sinistra (ma non solo per essa), di tornare alle ideologie, intendendo per ideologia non una posizione sciovinistica al di fuori della quale tutti hanno torto, ma un ben definito "PROGETTO POLITICO" teso al conseguimento del bene comune attraverso la elaborazione di tesi economiche realistiche e assetti Sociali equilibrati senza le demonizzazioni di marxiana memoria, ma anche senza cedere alle prevaricazioni tipiche di un capitalismo becero e ottuso, sempre in agguato, che oggi tenta di riprendere il sopravvento a tutti i livelli edulcorandolo con l'american dream, il sogno americano.

Forse è il caso di ipotizzare una società "giusta" identificando e codificando i criteri per definirla giusta e individuando i metodi , strettamente democratici , per raggiungere l'obiettivo inquadrato in una visione federalista della Organizzazione dello Stato pur sempre compatibile con la sua irrinunciabile unità, capace di ottenere consensi per la bontà del progetto e non per la parte che l'ha ispirato.

Attorno a questo ideale di società sarà possibile ricostruire una nuova identità vincente a sinistra (o vincente punto e basta), messa oggi in difficoltà più per le improvvisazioni, le rinunce e i tentennamenti dei suoi leader che per le eccelse capacità dell'altra parte politica: Alla quale rimane comunque il privilegio, oggi in Sardegna, non avendo finora amministrato la Regione, di godere di una premiante verginità nella gestione del "Palazzo" e di poter promettere miracoli ai Sardi negli anni a venire.

Il ballottaggio, pur con un sistema elettorale "indigno" quale quello vigente, ad effetto paracadute a tutela di chi perde, ha innegabilmente favorito col 53% dei consensi il centrodestra: Mauro Pili sostiene con forza l'esistenza di una "via sarda allo sviluppo" che egli intende percorrere fino in fondo.

Noi abbiamo dei forti dubbi che , in tempi di cosidetta globalizzazione delle economie, gambali e berritta possano trasformarsi in fattore di sviluppo.

E se lo lasciassimo provare?

Gesuino Murru

 


 


Quartucciu ha votato così:

Circoscrizione provinciale: (VOTI VALIDI = 5292)

CCD                                                        154     (2,91%)

VERDI                                                    118     (2,23%9

DEMOCRATICI                                     111     (2,09%)

FEDERAZIONE DEMOCRATICA      573     (10,83%)

P.P.I.                                                       288     (5,44%)

FORZA ITALIA                                  1159     (21,90%)

PATTO SEGNI                                      253     (4,78%)

COMUNISTI ITALIANI                         67     (1,26%)

ALLEANZA NAZIONALE                  667     (12,60%)

PARTITO SARDO D’Az.                       85      (1,60%)

SOCIALISTI UNITI                              584      (11,03%)

NUOVO MOVIMENTO                        238      (4,49%)

U.D.R.                                                     358     (6,76%)

MESA SARDOS LIBEROS                     60       (1,13%)

PDS                                                          478      (9,03%9

RIFONDQZIONE COMUNISTA             99       (1,87%)

Collegio regionale. (VOTI VALIDI = 4899)

COALIZIONE AUTONOMISTA            1233       (25,17%)

POLO PER LA SARDEGNA                   2744       (56,01%)

U.D.R.                                                          511       (10,43%)

P.S:D’Az:                                                     213       (4,34%)

MESA SARDOS LIBEROS                         198       (4,04%)

 

CANDIDATI DI QUARTUCCIU = VOTI RIPORTATI:

                             Complessivi nel collegio      a Quartucciu

Gesuino MURRU     (FD)           775                        (304)

Antonio MELONI    (SDI)          676                        (425)

Ignazio COCCO       (PATTO)    672                        (164)

Giampiero PERRA   (UDR)        409                        (166)


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