"Buco nero" dell'Amministrazione per la soluzione
del problema del randagismo.
Can
che abbaia e morde
di Viviana Ricci
La popolazione di randagi che si aggirano per
le vie cittadine è in aumento, grazie a chi abbandona gli animali di
affezione, ma soprattutto per l'incuria dell'Amministrazione Comunale.
Secondo
i dati forniti dalla Regione, benché essa abbia assegnato al Comune
di Quartucciu la somma di £ 40.000.000, non ha tuttavia ricevuto richieste
affinché venisse accreditato il finanziamento.
Eppure
le conseguenze e i rischi che si corrono per un disinteresse di questa
portata sono riscontrabili sotto vari aspetti ed hanno suscitato da
tempo le lamentele dei cittadini.
L'aspetto
meno grave del problema è l'immagine del Paese, fra buste sventrate
e cani famelici, naturalmente aggressivi.
I
rischi più seri sono di tipo igienico sanitario, e nella fattispecie
sono rappresentati da malattie trasmissibili dal cane all'uomo.
Fra
le varie affezioni alcune, quali la leishmaniosi, o quelle trasmesse
dalle zecche, accentuano le loro possibilità di verificarsi, nelle stagioni
calde, con le alte temperature. Non è trascurabile inoltre l'eventualità
di incidenti stradali causati dall'attraversamento improvviso dell'animale
non tenuto al guinzaglio.
Una
serie di leggi e decreti regionali sanciscono e disciplinano le procedure
da seguire per la prevenzione del randagismo e parlano chiaro sui diversi
compiti assegnati ai Comuni. Essi devono provvedere alla costruzione
di canili. Qualora ciò non fosse possibile, sono tenuti a stipulare
convenzioni con canili privati, con Associazioni Protezionistiche, attivarsi
con le ASL, per effettuare opportuni controlli sanitari ed eventuali
sterilizzazioni.
Nulla
è stato fatto per arginare il fenomeno, chiaro sintomo di degrado.
Forse l'Amministrazione ignora che anche questo rappresenta un serio
compito da affrontare e risolvere. I pericoli dovrebbero rappresentare
un monito e potrebbero servire per sollecitare una maggiore attenzione
a chi di dovere, sviluppare una più alta sensibilità sul tema dei diritti
degli animali, in funzione dell'uomo, ma anche, e soprattutto, per un
dovere naturale e morale per la vita che, nelle diverse forme, esprime
un unico bisogno di armonia.
Viviana
Ricci