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Quaderni di Quartucciu
Anno III - Numero 12 - Agosto 1999
 

"Buco nero" dell'Amministrazione per la soluzione del problema del randagismo.

Can che abbaia e morde
di Viviana Ricci

La popolazione di randagi che si aggirano per le vie cittadine è in aumento, grazie a chi abbandona gli animali di affezione, ma soprattutto per l'incuria dell'Amministrazione Comunale.

Secondo i dati forniti dalla Regione, benché essa abbia assegnato al Comune di Quartucciu la somma di £ 40.000.000, non ha tuttavia ricevuto richieste affinché venisse accreditato il finanziamento.

Eppure le conseguenze e i rischi che si corrono per un disinteresse di questa portata sono riscontrabili sotto vari aspetti ed hanno suscitato da tempo le lamentele dei cittadini.

L'aspetto meno grave del problema è l'immagine del Paese, fra buste sventrate e cani famelici, naturalmente aggressivi.

I rischi più seri sono di tipo igienico sanitario, e nella fattispecie sono rappresentati da malattie trasmissibili dal cane all'uomo.

Fra le varie affezioni alcune, quali la leishmaniosi, o quelle trasmesse dalle zecche, accentuano le loro possibilità di verificarsi, nelle stagioni calde, con le alte temperature. Non è trascurabile inoltre l'eventualità di incidenti stradali causati dall'attraversamento improvviso dell'animale non tenuto al guinzaglio.

Una serie di leggi e decreti regionali sanciscono e disciplinano le procedure da seguire per la prevenzione del randagismo e parlano chiaro sui diversi compiti assegnati ai Comuni. Essi devono provvedere alla costruzione di canili. Qualora ciò non fosse possibile, sono tenuti a stipulare convenzioni con canili privati, con Associazioni Protezionistiche, attivarsi con le ASL, per effettuare opportuni controlli sanitari ed eventuali sterilizzazioni.

Nulla è stato fatto per arginare il fenomeno, chiaro sintomo di degrado.

Forse l'Amministrazione ignora che anche questo rappresenta un serio compito da affrontare e risolvere. I pericoli dovrebbero rappresentare un monito e potrebbero servire per sollecitare una maggiore attenzione a chi di dovere, sviluppare una più alta sensibilità sul tema dei diritti degli animali, in funzione dell'uomo, ma anche, e soprattutto, per un dovere naturale e morale per la vita che, nelle diverse forme, esprime un unico bisogno di armonia.

Viviana Ricci


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