Lo zibaldone
di Gesuino Murru
SALINE
Una notizia che fa scandalo, per noi del basso Campidano,
ce la offre con contenuta ironia un quotidiano isolano a proposito di
saline.
Come i lettori sanno, da qualche lustro le saline di Cagliari
non producono più sale. La causa sarebbe dell'inquinamento, pare, derivato
dagli scarichi urbani dei comuni contermini, tra cui Quartucciu.
Motivazione alquanto pretestuosa ove si pensi che il sale
ha una formula chimica chiusa che gli impedisce di associare altri elementi
che non siano quelli che lo compongono. Al limite si renderebbe necessario
qualche passaggio in più nelle operazioni di raffinazione per usi alimentari.
Eppoi, ci devono ancora spiegare perché e chi ha autorizzato la messa
fuori uso della cosidetta "idrovora del Rollone" che serviva
a by-passare le acque nere urbane impedendo che finissero nelle vasche
di salazione.
Guadagnare miliardi sulla asserita mancata produzione
facendoseli pagare dalle Amministrazioni locali è forse più corretto?
E' vero che riduce i costi, del personale in primo luogo,
attraverso la eliminazione di posti di lavoro ormai inutili (gli operai
che vanno in pensione non vanno sostituiti e quelli che rimangono o
sono sottoutilizzati o vengono trasferiti in altre amministrazioni dello
Stato, ma il danno economico complessivo rimane comunque di non trascurabile
entità.
Sono passati i tempi in cui i "salinieri" fissi o stagionali
che venivano da Selargius (famoso il detto "ceraxinu furasali"),
da Monserrato, da Quartu e da Quartucciu spalavano sale bianchissimo
dalle acque rosse delle vasche che veniva accumulato in enormi mucchi
piramidali e che vagoncini appositi -tramite un binario a scartamento
ridotto- trasportavano e scaricavano sui barconi che attraverso il canale
di Terramaini raggiungevano lo sbocco a mare di Su Siccu dove il sale
veniva caricato su navi mercantili provenienti perfino dalla Norvegia
e dalla Svezia.
L'ottimo sale delle "Regie Saline" di Cagliari
era tra i più richiesti in Europa e in Italia quello raffinato veniva
venduto nei tabacchini essendo il sale -tranne che in Sardegna- monopolio
di Stato come le sigarette.
Oggi (ma perché solo oggi, se il fenomeno è in atto da
tempo? Avete mai sentito parlare di ITALKALI ? Se non lo sapete, chiedetelo
alla Regione….), oggi -dicevamo- arriva il sale di miniera …..dalla
Toscana! Tanto per cominciare, in confezioni omaggio e per ora solo
nelle rivendite di tabacchi, poi si vedrà.
Un altro attacco subdolo alle prerogative statutarie
della Sardegna? Sindacati sardi, Regione, Provincia, Ambientalisti,
dove siete finiti? Si può tollerare una beffa simile?
Che sotto sotto stia per realizzarsi l'ennesima speculazione
edilizia sulle appetibili aree da dismettere?
UN PAESE NELLA POESIA
Così titola Raffaele Piras la sua ennesima fatica letteraria
presentata ad un numeroso e attento pubblico circa un mese fa a Casa
Angioni.
La presentazione dell'opera, dietro la sapiente regia
del prof. Salvatore Loi, ha consentito ai singoli autori presenti, le
cui composizioni fanno parte della raccolta antologica, di esibirsi
in pubblico recitando alcune poesie della propria produzione.
Del prof. Loi, con l'autorizzazione dell'Autore, proponiamo
la presentazione dell'opera:
"La raccolta di poesie curata da Raffaele Piras toglie
dall'oblio la vita e l'opera poetica di un certo numero di persone di
Quartucciu, ma è soprattutto segno di attaccamento, di riconoscenza,
di rispetto, di fiducia e di speranza.
Di attaccamento alle proprie radici, di riconoscenza
a coloro che ci hanno preceduti e che ci hanno trasmesso vita e cultura,
di rispetto verso coloro con i quali condividiamo l'oggi, di fiducia
che i quartucciai siano interessati ad ascoltare le voci di loro concittadini,
di speranza che il futuro non dimentichi le cose belle del passato e
del presente.
In questa corrente di emozioni e di affetti ha senso
la breve presentazione che Raffaele ha chiesto a me che non sono né
poeta né un esperto di poesia. Sono semplicemente un uomo di Quartucciu
dove sono nato e ho passato l'infanzia che ha lasciato traccia indelebile
nella mia esistenza, conservando nella mia carne amicizie ed eventi
più di quanto il tempo e la lontananza non possano cancellare.
Quanti sono presenti in questo libro hanno in comune
le origini e l'amore per la poesia. Alcuni sono personaggi importanti
nel panorama poetico dell'isola, altri sono cantadoris di gare poetiche
che un tempo caratterizzavano le feste dei paesi, altri hanno cantato
in occasioni più familiari e private, altri hanno espresso in poesia
il loro mondo interiore sconosciuto agli estranei e conservato gelosamente
dai propri cari.
Non è intenzione di queste pagine fare una graduatoria
tra di essi, ma farne memoria con l'affetto e l'amore che si porta a
padri, fratelli, sorelle ed amici.
I frammenti poetici riportati in queste pagine compongono
un mosaico a più voci, talvolta dissonanti, ma sempre espressione delle
ricchezze di un popolo che favorisce e rispetta l'originalità dei loro
membri, di tut-ti, sia di quelli famosi sia di quelli meno famosi.
Il libro curato da Raffaele Piras è una specie di diario
collettivo composto dagli appunti di molti quartucciai, sebbene non
di tutti. E' probabile, infatti, che altri con-tinuino a conservare
gelosamente poesie degne di essere conosciute perché contribuirebbero
a dare un'immagine più completa di un paese che, nell'ascolto e del
rispetto dei suoi figli, trova il fondamento della propria identità
e (perché no?) del proprio orgoglio."
TEMPO DI BILANCI
Nella seduta di mercoledì 21 luglio, il consiglio comunale,
appositamente convocato, ha esaminato e votato il Bilancio Consuntivo
1998 approvandolo col voto contrario dell'opposizione.
I lavori del C.C. si erano aperti con interrogazioni da
parte dei consiglieri ai singoli assessori, secondo competenze.
E' stato chiesto all'Ass. Fuoco perché non siano disponibili
i sacchetti N.U. per i cittadini che ne fanno regolare richiesta e perché
mai i rifiuti speciali depositati dai cittadini all'ingresso del cantiere
comunale vi rimangono per diverso tempo abbandonati offrendo ai passanti
uno spettacolo poco edificante di disordine igienico dell'abitato.
Le giustificazioni dell'Ass. Fuoco sono state ritenute
insoddisfacenti dall'interrogante. Sulla discussione del consuntivo
di Bilancio 1998 dure le critiche del consigliere Abis alla relazione
presentata dall'Ass. Ricci sul quale sono ricadute - tra l'indifferenza
generale di sindaco e giunta - accuse di non oculata gestione delle
risorse del comune.
Dalla relazione , in effetti, si evince uno stato non
idilliaco dei rapporti tra amministratori e personale, in particolare
con qualche funzionario che, pur di non mettere a disposizione degli
amministratori gli atti e i documenti - secondo il relatore - si chiude
a chiave dentro l'ufficio fatto che ha costretto l'amministrazione "a
rallentare i tempi delle fasi procedurali di propria competenza perchè
ostacolata da problemi di questa natura"… (!!!)
Ci auguriamo che, nell'interesse generale dei cittadini,
questa dannosa conflittualità tra amministratori e personale venga superata
nel più breve tempo possibile.
Superata non è invece la conflittualità tra sindaco e
opposizione: in prosecuzione di seduta il C.C. è stato riconvocato nei
giorni successivi. In apertura dei lavori il sindaco ha negato la possibilità
di illustrare un'interrogazione urgente al Cons. Durzu che ne aveva
il diritto a termini di regolamento.
Alle giuste rimostranze del consigliere riferiscono che
il sindaco abbia risposto con una dura presa di posizione, in un crescendo
di atteggiamenti isterici e arroganti, fino a far allontanare con la
forza il Cons. Durzu dall'aula nonostante il Cons. Fois avesse confermato
al sindaco la regolarità della richiesta.
Naturalmente, da parte della maggioranza, teste chine
e silenzio di tomba. Vergogna o sudditanza?