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Quaderni di Quartucciu
Anno III - Numero 12 - Agosto 1999
 

 

Lo zibaldone
di Gesuino Murru


SALINE

Una notizia che fa scandalo, per noi del basso Campidano, ce la offre con contenuta ironia un quotidiano isolano a proposito di saline.

Come i lettori sanno, da qualche lustro le saline di Cagliari non producono più sale. La causa sarebbe dell'inquinamento, pare, derivato dagli scarichi urbani dei comuni contermini, tra cui Quartucciu.

Motivazione alquanto pretestuosa ove si pensi che il sale ha una formula chimica chiusa che gli impedisce di associare altri elementi che non siano quelli che lo compongono. Al limite si renderebbe necessario qualche passaggio in più nelle operazioni di raffinazione per usi alimentari. Eppoi, ci devono ancora spiegare perché e chi ha autorizzato la messa fuori uso della cosidetta "idrovora del Rollone" che serviva a by-passare le acque nere urbane impedendo che finissero nelle vasche di salazione.

Guadagnare miliardi sulla asserita mancata produzione facendoseli pagare dalle Amministrazioni locali è forse più corretto?

E' vero che riduce i costi, del personale in primo luogo, attraverso la eliminazione di posti di lavoro ormai inutili (gli operai che vanno in pensione non vanno sostituiti e quelli che rimangono o sono sottoutilizzati o vengono trasferiti in altre amministrazioni dello Stato, ma il danno economico complessivo rimane comunque di non trascurabile entità.

Sono passati i tempi in cui i "salinieri" fissi o stagionali che venivano da Selargius (famoso il detto "ceraxinu furasali"), da Monserrato, da Quartu e da Quartucciu spalavano sale bianchissimo dalle acque rosse delle vasche che veniva accumulato in enormi mucchi piramidali e che vagoncini appositi -tramite un binario a scartamento ridotto- trasportavano e scaricavano sui barconi che attraverso il canale di Terramaini raggiungevano lo sbocco a mare di Su Siccu dove il sale veniva caricato su navi mercantili provenienti perfino dalla Norvegia e dalla Svezia.

L'ottimo sale delle "Regie Saline" di Cagliari era tra i più richiesti in Europa e in Italia quello raffinato veniva venduto nei tabacchini essendo il sale -tranne che in Sardegna- monopolio di Stato come le sigarette.

Oggi (ma perché solo oggi, se il fenomeno è in atto da tempo? Avete mai sentito parlare di ITALKALI ? Se non lo sapete, chiedetelo alla Regione….), oggi -dicevamo- arriva il sale di miniera …..dalla Toscana! Tanto per cominciare, in confezioni omaggio e per ora solo nelle rivendite di tabacchi, poi si vedrà.

Un altro attacco subdolo alle prerogative statutarie della Sardegna? Sindacati sardi, Regione, Provincia, Ambientalisti, dove siete finiti? Si può tollerare una beffa simile?

Che sotto sotto stia per realizzarsi l'ennesima speculazione edilizia sulle appetibili aree da dismettere?


UN PAESE NELLA POESIA

Così titola Raffaele Piras la sua ennesima fatica letteraria presentata ad un numeroso e attento pubblico circa un mese fa a Casa Angioni.

La presentazione dell'opera, dietro la sapiente regia del prof. Salvatore Loi, ha consentito ai singoli autori presenti, le cui composizioni fanno parte della raccolta antologica, di esibirsi in pubblico recitando alcune poesie della propria produzione.

Del prof. Loi, con l'autorizzazione dell'Autore, proponiamo la presentazione dell'opera:

"La raccolta di poesie curata da Raffaele Piras toglie dall'oblio la vita e l'opera poetica di un certo numero di persone di Quartucciu, ma è soprattutto segno di attaccamento, di riconoscenza, di rispetto, di fiducia e di speranza.

Di attaccamento alle proprie radici, di riconoscenza a coloro che ci hanno preceduti e che ci hanno trasmesso vita e cultura, di rispetto verso coloro con i quali condividiamo l'oggi, di fiducia che i quartucciai siano interessati ad ascoltare le voci di loro concittadini, di speranza che il futuro non dimentichi le cose belle del passato e del presente.

In questa corrente di emozioni e di affetti ha senso la breve presentazione che Raffaele ha chiesto a me che non sono né poeta né un esperto di poesia. Sono semplicemente un uomo di Quartucciu dove sono nato e ho passato l'infanzia che ha lasciato traccia indelebile nella mia esistenza, conservando nella mia carne amicizie ed eventi più di quanto il tempo e la lontananza non possano cancellare.

Quanti sono presenti in questo libro hanno in comune le origini e l'amore per la poesia. Alcuni sono personaggi importanti nel panorama poetico dell'isola, altri sono cantadoris di gare poetiche che un tempo caratterizzavano le feste dei paesi, altri hanno cantato in occasioni più familiari e private, altri hanno espresso in poesia il loro mondo interiore sconosciuto agli estranei e conservato gelosamente dai propri cari.

Non è intenzione di queste pagine fare una graduatoria tra di essi, ma farne memoria con l'affetto e l'amore che si porta a padri, fratelli, sorelle ed amici.

I frammenti poetici riportati in queste pagine compongono un mosaico a più voci, talvolta dissonanti, ma sempre espressione delle ricchezze di un popolo che favorisce e rispetta l'originalità dei loro membri, di tut-ti, sia di quelli famosi sia di quelli meno famosi.

Il libro curato da Raffaele Piras è una specie di diario collettivo composto dagli appunti di molti quartucciai, sebbene non di tutti. E' probabile, infatti, che altri con-tinuino a conservare gelosamente poesie degne di essere conosciute perché contribuirebbero a dare un'immagine più completa di un paese che, nell'ascolto e del rispetto dei suoi figli, trova il fondamento della propria identità e (perché no?) del proprio orgoglio."


TEMPO DI BILANCI

Nella seduta di mercoledì 21 luglio, il consiglio comunale, appositamente convocato, ha esaminato e votato il Bilancio Consuntivo 1998 approvandolo col voto contrario dell'opposizione.

I lavori del C.C. si erano aperti con interrogazioni da parte dei consiglieri ai singoli assessori, secondo competenze.

E' stato chiesto all'Ass. Fuoco perché non siano disponibili i sacchetti N.U. per i cittadini che ne fanno regolare richiesta e perché mai i rifiuti speciali depositati dai cittadini all'ingresso del cantiere comunale vi rimangono per diverso tempo abbandonati offrendo ai passanti uno spettacolo poco edificante di disordine igienico dell'abitato.

Le giustificazioni dell'Ass. Fuoco sono state ritenute insoddisfacenti dall'interrogante. Sulla discussione del consuntivo di Bilancio 1998 dure le critiche del consigliere Abis alla relazione presentata dall'Ass. Ricci sul quale sono ricadute - tra l'indifferenza generale di sindaco e giunta - accuse di non oculata gestione delle risorse del comune.

Dalla relazione , in effetti, si evince uno stato non idilliaco dei rapporti tra amministratori e personale, in particolare con qualche funzionario che, pur di non mettere a disposizione degli amministratori gli atti e i documenti - secondo il relatore - si chiude a chiave dentro l'ufficio fatto che ha costretto l'amministrazione "a rallentare i tempi delle fasi procedurali di propria competenza perchè ostacolata da problemi di questa natura"… (!!!)

Ci auguriamo che, nell'interesse generale dei cittadini, questa dannosa conflittualità tra amministratori e personale venga superata nel più breve tempo possibile.

Superata non è invece la conflittualità tra sindaco e opposizione: in prosecuzione di seduta il C.C. è stato riconvocato nei giorni successivi. In apertura dei lavori il sindaco ha negato la possibilità di illustrare un'interrogazione urgente al Cons. Durzu che ne aveva il diritto a termini di regolamento.

Alle giuste rimostranze del consigliere riferiscono che il sindaco abbia risposto con una dura presa di posizione, in un crescendo di atteggiamenti isterici e arroganti, fino a far allontanare con la forza il Cons. Durzu dall'aula nonostante il Cons. Fois avesse confermato al sindaco la regolarità della richiesta.

Naturalmente, da parte della maggioranza, teste chine e silenzio di tomba. Vergogna o sudditanza?


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