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Quaderni di Quartucciu
Anno III - Numero 14 - Dicembre 1999
 

 

Lo Zibaldone
di Gesuino Murru

ARIA NATALIZIA
Pace fatta tra Assessore all’Urbanistica e il Presidente della commissione di riferimento.

Lo abbiamo appreso assistendo ai lavori del CC del 19 novembre u.s.. E’ mancato solo il bacio in bocca.

Le giustificazioni addotte dall’ass. Pisu per difendersi dall’accusa mossa nei suoi confronti di aver agevolato una pratica

edilizia evitandole di "fare la fila", sono state integralmente accettate dall’ing. Fois che peraltro afferma di voler ritirare le proprie dimissioni da presidente della commissione urbanistica dicendo di essere incorso in un equivoco.

Il consigliere Vargiu, assessore in pectore di un prossimo allargamento della Giunta, interviene sull’argomento lamentando interferenze di non meglio precisate "persone estranee" che parteciperebbero alle sedute di commissione edilizia tentando di dare consigli all’amministrazione: "Ci siamo cascati –dice testualmente il cons. Vargiu- e per il futuro bisogna essere più prudenti."

Peccato d’ingenuità? Abbiamo visto qualche naso diventare lungo…….

PREMIO ARBORENSE
Guglielmo Piras di Quartucciu è il vincitore della XI edizione del Premio Letterario Arborense, di cui si è aggiudicato il primo premio sia nella sezione di Poesia Italiana che in quella di Poesia Sarda .

Costretto negli anni ’70 ad emigrare a Sinnai, alla pari di molti altri nostri validi concittadini, a causa della impossibilità di realizzare la propria casa a Quartucciu per mancanza di aree edificabili disponibili, Guglielmo Piras coltiva da tempo la passione per la poesia.

Figlio d’arte (suo padre Raimondo scrisse pregevoli composizioni una delle quali fu premiata al prestigioso "Premio Città di Ozieri), egli è tra i poeti inclusi nel libro "QUARTUCCIU UN PAESE NELLA POESIA" di recente pubblicazione. Ad maiora.

PIOVE, GOVERNO LADRO
Le recenti alluvioni che hanno interessato la Sardegna meridionale e che hanno causato ingenti danni alle popolazioni del Sarrabus e del basso Campidano, solo casualmente non hanno coinvolto, al di là di qualche leggero allagamento, l’hinterland di Cagliari, Quartucciu compresa.

Non è sfuggito ad occhi attenti, tuttavia, il pericolo corso dalle nostre popolazioni a causa di una prevedibile e probabile onda di ritorno delle acque confluite attraverso i numerosi canali di displuvio nello stagno di Molentargius il cui completo deflusso è stato impedito dalle foci ostruite dal fango e da detriti di ogni genere. Significa che una durata più sostenuta delle piogge avrebbe potuto riversare le acque verso i centri abitati.

Consci del pericolo corso, alcuni amministratori –su iniziativa del Comune di Selargius- si sono riuniti assieme agli Enti interessati per

una valutazione seria del problema e per predisporre eventuali iniziative capaci di impedire il verificarsi di eventi dannosi per le nostre popolazioni e per l’economia della zona già di per sé poco florida.

Tutte le amministrazioni interpellate hanno accolto l’invito a partecipare. Unica assente: QUARTUCCIU.

CAMPETTI RIONALI : PRENDI 2 E PAGHI 3
Quella dei campetti rionali è una telenovela che batte tutti i record; perfino della comicità, se non fosse –al contrario- tragica per le finanze del Comune.

Il progetto iniziale, vecchio di 10 anni, prevedeva la realizzazione di tre campetti rionali. Il primo campetto, quello di via Sardara, è stato inaugurato un lustro fa e, bene o male, è stato ed è utilizzato da giovani e giovanissimi sportivi.

Il secondo campetto, situato in traversa Manin (e non in via Dante, assessore Fuoco: la via Dante a Quartucciu non esiste….ma chini dd’hat fattu assessori de Quartucciu?), non è stato mai completato perché l’impresa appaltatrice è stata dichiarata fallita in corso d’opera (ma perché a Quartucciu si appaltano con tanta leggerezza opere pubbliche a imprese che poi falliscono? Siamo sicuri che le prescrizioni di legge sono sempre fatte rispettare?).

A togliere la polvere che in 10 anni si è accumulata sul progetto ci pensa, appunto, l’Ass. Fuoco. In che modo?

Riaffidando ad un altro tecnico la redazione di un nuovo progetto. E così, i soldi del Comune –invece che in opere pubbliche- vengono investiti in progettazioni (in perfetto stile "catena di sant’Antonio").

Frattanto il finanziamento iniziale che doveva servire per la realizzazione di tre campetti rionali, basterà appena per due.


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