ARIA NATALIZIA
Pace fatta tra Assessore all’Urbanistica e il Presidente
della commissione di riferimento.
Lo abbiamo appreso assistendo ai lavori del CC del 19 novembre u.s..
E’ mancato solo il bacio in bocca.
Le giustificazioni addotte dall’ass. Pisu per difendersi dall’accusa
mossa nei suoi confronti di aver agevolato una pratica
edilizia evitandole di "fare la fila", sono state integralmente accettate
dall’ing. Fois che peraltro afferma di voler ritirare le proprie dimissioni
da presidente della commissione urbanistica dicendo di essere incorso
in un equivoco.
Il consigliere Vargiu, assessore in pectore di un prossimo allargamento
della Giunta, interviene sull’argomento lamentando interferenze di non
meglio precisate "persone estranee" che parteciperebbero alle sedute
di commissione edilizia tentando di dare consigli all’amministrazione:
"Ci siamo cascati –dice testualmente il cons. Vargiu- e per il futuro
bisogna essere più prudenti."
Peccato d’ingenuità? Abbiamo visto qualche naso diventare lungo…….
PREMIO
ARBORENSE
Guglielmo Piras di Quartucciu è il vincitore della
XI edizione del Premio Letterario Arborense, di cui si è aggiudicato
il primo premio sia nella sezione di Poesia Italiana che in quella di
Poesia Sarda .
Costretto negli anni ’70 ad emigrare a Sinnai, alla pari di molti altri
nostri validi concittadini, a causa della impossibilità di realizzare
la propria casa a Quartucciu per mancanza di aree edificabili disponibili,
Guglielmo Piras coltiva da tempo la passione per la poesia.
Figlio d’arte (suo padre Raimondo scrisse pregevoli composizioni una
delle quali fu premiata al prestigioso "Premio Città di Ozieri),
egli è tra i poeti inclusi nel libro "QUARTUCCIU UN PAESE NELLA
POESIA" di recente pubblicazione. Ad maiora.
PIOVE,
GOVERNO LADRO
Le recenti alluvioni che hanno interessato la Sardegna
meridionale e che hanno causato ingenti danni alle popolazioni del Sarrabus
e del basso Campidano, solo casualmente non hanno coinvolto, al di là
di qualche leggero allagamento, l’hinterland di Cagliari, Quartucciu
compresa.
Non è sfuggito ad occhi attenti, tuttavia, il pericolo corso
dalle nostre popolazioni a causa di una prevedibile e probabile onda
di ritorno delle acque confluite attraverso i numerosi canali di displuvio
nello stagno di Molentargius il cui completo deflusso è stato
impedito dalle foci ostruite dal fango e da detriti di ogni genere.
Significa che una durata più sostenuta delle piogge avrebbe potuto
riversare le acque verso i centri abitati.
Consci del pericolo corso, alcuni amministratori –su iniziativa del
Comune di Selargius- si sono riuniti assieme agli Enti interessati per
una valutazione seria del problema e per predisporre eventuali iniziative
capaci di impedire il verificarsi di eventi dannosi per le nostre popolazioni
e per l’economia della zona già di per sé poco florida.
Tutte le amministrazioni interpellate hanno accolto l’invito a partecipare.
Unica assente: QUARTUCCIU.
CAMPETTI
RIONALI : PRENDI 2 E PAGHI 3
Quella dei campetti rionali è una telenovela che
batte tutti i record; perfino della comicità, se non fosse –al
contrario- tragica per le finanze del Comune.
Il progetto iniziale, vecchio di 10 anni, prevedeva la realizzazione
di tre campetti rionali. Il primo campetto, quello di via Sardara, è
stato inaugurato un lustro fa e, bene o male, è stato ed è
utilizzato da giovani e giovanissimi sportivi.
Il secondo campetto, situato in traversa Manin (e non in via Dante,
assessore Fuoco: la via Dante a Quartucciu non esiste….ma chini dd’hat
fattu assessori de Quartucciu?), non è stato mai completato perché
l’impresa appaltatrice è stata dichiarata fallita in corso d’opera
(ma perché a Quartucciu si appaltano con tanta leggerezza opere
pubbliche a imprese che poi falliscono? Siamo sicuri che le prescrizioni
di legge sono sempre fatte rispettare?).
A togliere la polvere che in 10 anni si è accumulata sul progetto
ci pensa, appunto, l’Ass. Fuoco. In che modo?
Riaffidando ad un altro tecnico la redazione di un nuovo progetto. E
così, i soldi del Comune –invece che in opere pubbliche- vengono
investiti in progettazioni (in perfetto stile "catena di sant’Antonio").
Frattanto il finanziamento iniziale che doveva servire per la realizzazione
di tre campetti rionali, basterà appena per due.