Con le vendite promozionali i commercianti quartesi
cercano di far fronte ad una crisi del commercio che ormai da tempo
si fa sentire
LA GRANDE CRISI DEL PICCOLO COMMERCIO
di Paola Scalas
A Quartu, ma non solo, già dai primi di dicembre,
lungo le strade commerciali, si poteva assistere all'affissione nelle
vetrine di una miriade di cartelli di vendite promozionali. Chi più,
chi meno presentava offerte, sconti, promozioni che anticipavano largamente
la stagione dei saldi che, in Sardegna, inizia il 1° febbraio.
A che cosa è dovuta questa corsa al "SALDO" anzitempo?
A detta dei commercianti ad una profonda crisi del settore, iniziata
qualche anno fa e via via radicatasi tanto da costringere i più a soluzioni
forzate, quali le vendite promozionali anticipate.
"Quella degli sconti e delle promozioni è una sorta
di arma a doppio taglio" -dice un commerciante
di abbigliamento della via Eligio Porcu- "È vero che si attira la
clientela verso il proprio prodotto, ma è anche vero che si incontrano
poi difficoltà nella gestione dell'attività, andando incontro, talvolta,
a perdite che in una normale situazione di lavoro potrebbero essere
evitate".
Il bilancio delle vendite nel periodo natalizio è disastroso; tra le
cause, la concorrenza della grande distribuzione. Le piccole attività
non riescono a far fronte ai grandi centri commerciali: bene inteso,
non manca la qualità.... È, forse, soprattutto una questione di attrazione,
di pubblicità.
In un grande magazzino le persone trovano tutto a portata di mano:
dal parcheggio gratuito, al bar dove prendere il caffè, lasciandosi
spesso abbagliare dal prodotto "civetta" in modo che qualità, servizio,
scelta vengano ad avere poca importanza.
Un commerciante del centro, magari, ha dalla sua una maggiore qualità
del prodotto, prezzi più o meno uguali a quelli della grande distribuzione,
tuttavia, per contro, deve fare i conti con gli scarsi parcheggi, e
quei pochi a pagamento, e su un centro "commerciale" che va via
via spegnendosi. I commercianti stanno cercando di fare forza comune
e di appellarsi all'amministrazione comunale per chiedere un aiuto concreto.
Innanzitutto si cerca una collaborazione coi Vigili Urbani per un maggiore
controllo delle strade. Troppi atti vandalici contro vetrine e saracinesche.
Inoltre si parla da tempo di chiudere il centro al traffico, come Cagliari,
per dare alla gente la possibilità di incontrarsi, passeggiare, guardare
con calma le vetrine, acquistare in tranquillità, senza l'incubo del
parcheggio.
Tutto, però, si ferma alle parole. Nulla viene messo in pratica, o
almeno quel poco che s'è fatto sembra essere stato insufficiente per
risollevare la sorte di buona parte del commercio quartese.
I commercianti sperano in una ripresa veloce, così pure i quartesi
si augurano che le strade commerciali della città tornino ai loro vecchi
fasti.
Paola Scalas
scalasmsp@tiscalinet.it