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Quaderni di Quartucciu
Anno IV - Numero 15 - Febbraio 2000
 

 

Con le vendite promozionali i commercianti quartesi cercano di far fronte ad una crisi del commercio che ormai da tempo si fa sentire

LA GRANDE CRISI DEL PICCOLO COMMERCIO
di Paola Scalas

A Quartu, ma non solo, già dai primi di dicembre, lungo le strade commerciali, si poteva assistere all'affissione nelle vetrine di una miriade di cartelli di vendite promozionali. Chi più, chi meno presentava offerte, sconti, promozioni che anticipavano largamente la stagione dei saldi che, in Sardegna, inizia il 1° febbraio.

A che cosa è dovuta questa corsa al "SALDO" anzitempo?

A detta dei commercianti ad una profonda crisi del settore, iniziata qualche anno fa e via via radicatasi tanto da costringere i più a soluzioni forzate, quali le vendite promozionali anticipate.

"Quella degli sconti e delle promozioni è una sorta di arma a doppio taglio" -dice un commerciante di abbigliamento della via Eligio Porcu- "È vero che si attira la clientela verso il proprio prodotto, ma è anche vero che si incontrano poi difficoltà nella gestione dell'attività, andando incontro, talvolta, a perdite che in una normale situazione di lavoro potrebbero essere evitate".

Il bilancio delle vendite nel periodo natalizio è disastroso; tra le cause, la concorrenza della grande distribuzione. Le piccole attività non riescono a far fronte ai grandi centri commerciali: bene inteso, non manca la qualità.... È, forse, soprattutto una questione di attrazione, di pubblicità.

In un grande magazzino le persone trovano tutto a portata di mano: dal parcheggio gratuito, al bar dove prendere il caffè, lasciandosi spesso abbagliare dal prodotto "civetta" in modo che qualità, servizio, scelta vengano ad avere poca importanza.

Un commerciante del centro, magari, ha dalla sua una maggiore qualità del prodotto, prezzi più o meno uguali a quelli della grande distribuzione, tuttavia, per contro, deve fare i conti con gli scarsi parcheggi, e quei pochi a pagamento, e su un centro "commerciale" che va via via spegnendosi. I commercianti stanno cercando di fare forza comune e di appellarsi all'amministrazione comunale per chiedere un aiuto concreto.

Innanzitutto si cerca una collaborazione coi Vigili Urbani per un maggiore controllo delle strade. Troppi atti vandalici contro vetrine e saracinesche. Inoltre si parla da tempo di chiudere il centro al traffico, come Cagliari, per dare alla gente la possibilità di incontrarsi, passeggiare, guardare con calma le vetrine, acquistare in tranquillità, senza l'incubo del parcheggio.

Tutto, però, si ferma alle parole. Nulla viene messo in pratica, o almeno quel poco che s'è fatto sembra essere stato insufficiente per risollevare la sorte di buona parte del commercio quartese.

I commercianti sperano in una ripresa veloce, così pure i quartesi si augurano che le strade commerciali della città tornino ai loro vecchi fasti.

Paola Scalas
scalasmsp@tiscalinet.it


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