Doverosamente
pubblichiamo la lettera inviataci dall'Assessore ai LL.PP. del Comune
di Quartucciu Dott. Gennaro Fuoco, da noi ricevuta in data 26 gennaio
2000.
G.Ma.
"Caro Direttore,
nel leggere il numero di dicembre del periodico "Quaderni di Quartucciu",
mi sono sentito in dovere di fornire alcuni chiarimenti ai lettori,
nel rispetto del loro diritto a informazioni corrette."
"Laddove vengo
citato nella pagina intitolata "LO ZIBALDONE" a cura di Gesuino Murru,
lo stesso parla dei "Campetti Rionali" definendoli una "comica telenovela,
tragica per le finanze del Comune"; quindi specifica, riferendosi al
campetto in trav. Manin, lamentandosi che lo stesso non è stato completato
per un fallimento in corso d'opera e aggiunge la preoccupazione relativa
ai tanti fallimenti di imprese nelle opere pubbliche e a dubbi sul rispetto
delle prescrizioni di legge, ma dimentica, visto che si sta riferendo
alla mia persona, di dire che da quando sono Assessore ai Lavori Pubblici,
nelle numerose gare espletate, nessuna impresa è fallita e i tanti dubbi
da lui sollevati riguardano quindi le precedenti Amministrazioni di
centrosinistra che, io credo, il Sig. Gesuino Murru dovrebbe ben conoscere."
"Quando poi,
più avanti, parla di investimento dei soldi dell'Amministrazione in
progettazioni anziché in opere pubbliche in "stile catena di S.Antonio",
su questo secondo argomento, ai limiti della diffamazione, io affermo
che la procedura seguita è amministrativamente ordinaria, corretta e
non comporta nessuno spreco di soldi pubblici, né alcuna forma di investimento
in progettazioni, tanto care ad altri "stili di amministratori"."
"Infine,
vorrei soffermarmi sulle affermazioni del Sig. Gesuino Murru: "ma chini
dd'hat fattu assessori de Quartucciu", a proposito del fatto che ho
parlato di Via Dante anziché di trav. Manin, per dire soltanto che un'affermazione
così gentile ed adeguata a cotanto errore si commenta da sola e, sono
convinto, io non sarò mai assessore di suo gradimento perché non saremo
mai nello stesso schieramento politico, ma le ricordo, che sono stato
nominato assessore dai suoi concittadini che mi hanno dato la loro fiducia
alle elezioni comunali."
Quartucciu,
25.01.00
Dott.
Gennaro Fuoco
Risponde Gesuino Murru.
Mi spiace che l'Ass. Fuoco abbia interpretato in senso negativo le
osservazioni cui si riferisce ritenendole rivolte alla sua persona,
la qualcosa non mi è mai passata per la testa: detesto i linciaggi (e
le scritte sui muri….). Ciò premesso, vado a precisare:
1) E' fuor di dubbio che la vicenda dei campetti rionali sia comica
e tragica allo stesso tempo; per chi ha vissuto fin dalle prime battute
questa storia, è difficile dimenticare le difese strumentali e i voltafaccia
e i ripensamenti su decisioni già prese adducendo giustificazioni al
limite del ridicolo: diversi ex amministratori delle precedenti giunte
di centro sinistra, oggi suoi alleati in una maggioranza di centrosinistradestra,
sono in grado di informarLa di quanto accadde dieci anni fa in Consiglio
Comunale; allo stesso tempo è difficile passare sotto silenzio il fatto
che con la spesa preventivata si dovevano realizzare tre campi mentre
se ne stanno realizzando solo due: lo spieghi alla popolazione. Da qui,
tuttavia, a identificare l'Ass. Fuoco come responsabile di tutto ciò
sarebbe assurdo né mi pare che qualcosa di simile possa desumersi dall'articolo
in questione.
2) Concordo sul fatto che i lavori pubblici affidati a imprese successivamente
fallite riguardano periodi amministrativi precedenti all'attuale dove
non era presente l'Ass. Fuoco: non mi pare, ad una attenta lettura,
che l'articolo affermi cose diverse.
3) Così come, sugli incarichi ai progettisti, non mi pare che il metodo
di designazione degli stessi sia mutato rispetto al passato, quando
si faceva uno a me, uno a te, uno all'altro, o tutti insieme (vedi incarichi
redazione PUC) o singolarmente a turno: questo e solo questo intendevo
per "catena di S.Antonio". Se, invece, questo sistema è stato scardinato
e gli incarichi si attribuiscono solo in base alla capacità del tecnico
e non più con riferimento ad altro, ne prendo atto pronto a presentare
le mie scuse ove ciò mi venga dimostrato dati alla mano.
4) Sulla poca dimestichezza, infine, dell'Assessore con la toponomastica
cittadina, non vorrei aver commesso un errore di valutazione considerando
l'Ass. Fuoco un uomo di spirito. Con questa intenzione, e per sdrammatizzare,
ho usato volutamente la lingua sarda, nella speranza di strappare un
sorriso al Lettore e allo stesso Assessore. Che qualcuno pensi ad una
mia battaglia "personale" nei confronti dell'Ass. Fuoco mi offende e
mi indigna: ho sempre lottato per le idee e non contro le persone. Può
informarsi presso coloro che, in passato nel centrosinistra, condividono
oggi con Lui le responsabilità dell'Amministrazione di centrodestrasinistra
in carica.
Gesuino Murru