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Quaderni di Quartucciu
Anno IV - Numero 16/17 - Giugno 2000
 


Navigare necesse est

a cura di Luciano Mei


C'è post@ per me?

Tra i tanti servizi offerti da Internet il più utilizzato è l'e-mail, la posta elettronica. Le lettere inoltrate ogni giorno mediante la rete sono più cinquecento milioni, tanto che si è verificato un significativo cambiamento dei costumi.

Con la diffusione di radio, televisione e telefono sembrava ogni forma di comunicazione alternativa a quella verbale fosse ormai destinata ad un lento declino. Grazie alla posta elettronica, invece, le giovani generazioni hanno riscoperto il piacere di scrivere e il fascino della comunicazione epistolare.

Il motivo di tanto successo non è dovuto solo alla economicità del servizio. L' e-mail riunisce in se i pregi (e talvolta i difetti) della posta tradizionale a del telefono.

Dalla posta cartacea ha ereditato la discrezione e le caratteristiche peculiari della comunicazione epistolare, tra cui quella di permettere a chi scrive di avere il tempo che gli occorre per esporre i propri pensieri nel modo più efficace (generalmente è una cosa positiva...).

In comune col telefono e col fax, ha la praticità e l'istantaneità con cui viene recapitato il messaggio, caratteristica, quest'ultima, che condiziona notevolmente il modo di scrivere una e-mail, rendendo preferibile l'uso di forme espressive molto vicine al linguaggio parlato (questo modo di scrivere viene chiamato written speech, oralità scritta).

Dal punto di vista dei costi, l'e-mail è, in assoluto, il mezzo di comunicazione più economico. Con poche centinaia di lire, il costo della telefonata urbana per collegarsi ad Internet, si possono mandare centinaia di lettere, ad amici vicini o a persone che si trovano sull'altra faccia del pianeta. Fare la stessa cosa mediante telefono, fax o posta tradizionale verrebbe a costare cifre esorbitanti.

Paradossalmente, inviare molte e-mail, viene a costare quanto spedirne soltanto una. Questo perché si perde molto più tempo nell'attesa della connessione ad Internet (occorrono quasi due minuti) di quanto è necessario per inviare il messaggio (pochi secondi).

Oltre al testo l'e-mail può contenere anche immagini, animazioni, sottofondi sonori e ad esse si possono allegare dei file contenenti qualunque tipo di materiale informatico. Ciò permette di creare messaggi sempre nuovi anche nell'aspetto grafico, ampliando notevolmente le possibilità espressive. L'unico limite è costituito dalla propria fantasia, ma anche a questo c'è rimedio. La rete, infatti, è stracolma di siti pieni di idee e di materiali grafici da cui è possibile trarre ispirazione.

Una volta che si comincia ad acquistare dimestichezza coi programmi di gestione della posta elettronica e ad avere una rubrica piena di indirizzi è difficile non farsi prendere la mano.

Accade così che anche persone generalmente piuttosto reticenti a mettere per iscritto i propri pensieri si trasformino in grafomani incalliti, costantemente alla ricerca di amiche e amici molto rapidi nel replicare ai messaggi ricevuti e, soprattutto, ben disposti a leggere... .

Come spesso accade nelle attività umane, anche nell'impiegare questo mezzo di comunicazione, è possibile arrecare disturbo o addirittura provocare danni agli altri. Per questo motivo sono state formulate una serie di semplici regole di buona educazione, un vero e proprio galateo della rete che viene chiamato "Netiquette".

L'azione più scorretta che si può compiere con la posta elettronica è certamente l'invio di e-mail a persone sconosciute che non ne hanno fatto richiesta. Inviare migliaia di e-mail costa pochissimo, e proprio per questo, ogni tanto, c'è qualcuno che pensa di poter utilizzare questo mezzo di comunicazione per fare del volantinaggio. In gergo telematico questo genere di operazione viene chiamata "spamming".

Questo tipo di comportamento, oltre a obbligare il destinatario a perdere tempo per vagliare posta non gradita, può causare addirittura dei danni. Il pericolo è che la mailbox, cioè la casella di posta elettronica, che ha una capienza limitata, venga saturata dai messaggi non richiesti e non possa più ricevere le lettere importanti.

Per questo motivo, i gestori dei servizi di posta elettronica, impongono ai loro clienti l'accettazione di un regolamento che vieta espressamente questo tipo di comportamenti, pena l'esclusione dal servizio.

Per difendersi da eventuali spammers e da altri seccatori, i programmi di gestione della posta elettronica consentono di stabilire delle regole per la ricezione dei messaggi, permettendo, per esempio di bloccare le lettere provenienti da persone sconosciute o detestate.

Un errore in cui invece si può incorrere in buona fede, è quello di inviare e-mail troppo "grosse", cioè contenenti molte immagini o altri elementi multimediali che rallentano l'operazione di ricezione. Valutare se una e-mail può creare problemi al destinatario non è semplice perché dipende dalle caratteristiche del suo computer, dalla valocità del suo modem e da quella della connessione con Internet, che varia a seconda del traffico presente sulle linee telematiche.

Prima di inviare e-mail contenenti allagati (attachements) di dimensioni superiori a poche decine di kb è opportuno, quindi, avvisare il destinatario, in modo che possa prepararsi ad una connessione più lunga del solito.

Un'altra attività legata alla posta elettronica, abbastanza simile nella forma, ma non nella sostanza, allo spamming, sono le catene di S.Antonio. È spamming tutto ciò che, non richiesto, proviene da sconosciuti mentre la catena di S. Antonio proviene da persone con cui si corrisponde.

Esistono diversi tipi di messaggi che appartengono a questa categoria.

Innanzi tutto ci sono le catene di S. Antonio tradizionali, quelle che promettono un mare di fortuna a tutti coloro che si adopereranno per farle proseguire. In definitiva sono le lettere meno fastidiose da ricevere perché facilmente identificabili per quello che sono. Ogni tanto capita che qualcuna, più simpatica della media, riesca a diffondersi più delle altre ma in genere non fanno molta strada perché in Internet si trovano cose assai più divertenti da condividere con gli amici.

I messaggi più fastidiosi sono gli "hoax", la burle mascherate da appelli e notizie dell'ultima ora, che ad una lettura frettolosa appaiono veritieri e traggono facilmente in inganno anche gli utilizzatori più smaliziati.

Ne esistono di tre tipi: Alcune informano sulla diffusione di nuovi terribili virus informatici, che esistono solo nella mente, per niente fantasiosa, di chi ha creato il messaggio. Altre, le più spregevoli, cercano di far leva sui buoni sentimenti del lettore e sono incentrate su una tragedia umana come un bambino gravemente ammalato per aiutare il quale bisogna, alla fine, inviare una e-mail al maggior numero possibile di persone. Infine ci sono quelle che cercano di far leva sulla cupidigia umana e rivelano nuovi, più o meno plausibili, metodi per fare tanti soldi con Internet, in pochissimo tempo e inviando tante e-mail... .

Distinguere tra una informazione vera e una burla non sempre è facile. In Internet, però, esistono molti siti in cui si possono trovare utili notizie.

Per avere informazioni sui virus informatici si possono consultare i siti delle società produttrici di programmi antivirus. Tra questi è molto bello il sito della Symantec www.symantec.com che contiene una intera sezione, www.symantec.com/avcenter/hoax.html, dedicata ai "Virus Hoaxes", cioè alle burle basate sui virus inesistenti.

Come sempre accade quando si ha a che fare con Internet, i siti in lingua italiana sono una esigua minoranza. Su un argomento così importante, comunque, c'è qualcosa anche nella lingua nazionale, per esempio le pagine www.aiutamici.com/novirus.htm e www.pubblinet.com/varie/hot/virus/viruslab.html.

Altri siti molto utili ed estremamente interessanti da visitare sono quelli che raccolgono le leggende metropolitane che sono nate e circolano fuori e dentro Internet.

In lingua italiana si trovano molte notizie nel sito della casa editrice Apogeo www.apogeonline.com/informaz/art_78.html, e in quello del "Centro per la Raccolta delle Voci e delle Leggende Contemporanee" www.clab.it/cp/leggende/sommario.htm.

Più esaurienti informazioni su tutte la burle che circolano in rete, invece, sono accessibili solo a chi conosce la lingua inglese, e si trovano alli'ndirizzo http://urbanlegends.about.com e nelle pagine del CIAC (Computer Incident Advisory Capability del U.S. Departement of Energy) http://ciac.llnl.gov/ciac/CIACHoaxes.html.

Luciano Mei
luciomei@tiscalinet.it


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