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Quaderni di Quartucciu
Anno IV - Numero 18 - Luglio 2000
 

 

Affari e dintorni

a cura di Marco Fadda

QUANDO FINIRÀ L’INCERTEZZA?

Il mercato uscirà dalle sabbie mobili di queste ultime settimane quando ci sarà uno sblocco della situazione negli Stati Uniti.
Infatti non si capisce ancora bene se l'economia americana stia rallentando come gli economisti si aspettano oppure stia esitando a causa delle non chiare pressioni inflazionistiche.

Altro elemento di incertezza è dovuto alla mancanza assoluta di personalità da parte dei mercati europei, i quali possono per lo meno contare su una ripresa economica che da più parti è oramai definita se non altro ben avviata.

Componente senz'altro non trascurabile appare l'elevato prezzo del petrolio, che se non nelle cause più marcate, ricorda la crisi che si ebbe nel '73.

In quell'occasione, ruolo principale ebbe la moneta americana come catalizzatore d'uscita dalla crisi.

Ovviamente non possiamo pretendere oggi di risolvere il problema allo stesso modo, alla luce dei massicci cambiamenti economico - internazionali, ma appare comunque chiara la necessità di una precisa presa di posizione da parte di poteri forti contro compagnie petrolifere e OPEC.

Per quanto riguarda gli investimenti azionari ora è senz'altro un buon momento per assumere delle posizioni di medio-lungo periodo, visto che ora ci troviamo in una situazione di stabilità successiva ad una consolidata discesa.

Si consiglia di rimanere, almeno per ora, alla larga dai prodotti derivati quali covered warrant e opzioni, visto il non chiaro momento di ripresa dei corsi azionari e la forte correlazione inversa che questi hanno con la variabile tempo.

 

Marco Fadda - Mafad@tin.it
consulente finanziario Bipop-Carire.

 


 

 

I.C.I.:
CAOS SOTTO LE 100.000 LIRE

Un’interrogazione in Consiglio Comunale solleva il problema relativo alle aree fabbricabili a Quartucciu. Fortunatamente ogni tanto assistere ai Consigli Comunali regala curiose sorprese e permette di venire a conoscenza delle beffe perpetuate dal Municipio nei confronti del cittadino-contribuente.

Il consigliere Cenzo Vargiu nella interrogazione presentata nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 3 luglio ha accusato la società incaricata della riscossione di aver preteso dai cittadini somme che non poteva pretendere. Queste somme riguardano gli accertamenti dell'I.C.I.. Essendo queste somme inferiori alle 100.000 lire è antieconomico per l'amministrazione chiederne il pagamento.

L'antieconomicità è definita dall'articolo n°3 del regolamento approvato con delibera n°1 del Consiglio Comunale del 4 Marzo 1999.
Questo articolo recita che “il potere di rinuncia all'imposizione viene esercitato in considerazione di criteri di economicità relativi ed assoluti, definiti anche dal rapporto dei costi amministrativi connessi all'importo ritraibile del tributo ovvero alla pretesa della difesa tributaria”.

Al comma n°3 del medesimo articolo vengono definiti i criteri di economicità assoluti.
A noi interessa la lettera “d” che definisce tale criterio “in lire 100.000 per l'imposta comunale sugli immobili riguardante le aree fabbricabili”. Poiché in consiglio l'assessore competente non ha dato risposte vorremo esporre alcune considerazioni e porre alcune domande.

Come tutti sanno gli accertamenti tributari per l'I.C.I. sono stati effettuati dalla società Publiget.
La Publiget è una società specializzata nella gestione e nel recupero dei tributi, che proprio in virtù della sua esperienza ha vinto l'appalto per il Comune di Quartucciu.
Da ciò ci pare inverosimile che non fosse a conoscenza del regolamento.

Questo è comunque ininfluente per la nostra analisi, anche perché gli avvisi di accertamento dovrebbero essere stati verificati dal funzionario responsabile del Comune, come risulta dalla firma sugli stessi.

A noi importa capire cosa intende fare l'amministrazione per rimborsare le somme ai cittadini che hanno già pagato, e come intende avvisare quelli che ancora devono pagare.

Ma soprattutto sarebbe doveroso restituire le somme in tempi celeri, almeno pari a quelli richiesti per il pagamento, nonché opportuno sapere quali sanzioni l'amministrazione adotterà nei confronti della Publiget qualora abbia vessato arbitrariamente i cittadini.

È finalmente ora che qualcuno cominci a pagare per i propri errori ed omissioni.

Inoltre poiché la Publiget incassa il 42% dei tributi recuperati ci chiediamo se ha già incassato le percentuali relative a queste somme, e se si cosa si intende fare per recuperarle.

In ultimo vorremmo fare qualche osservazione all'assessore Ricci.
Caro assessore non le pare offensivo nei confronti dei suoi compaesani e in particolare dei suoi elettori non fare luce su questa vergognosa vicenda.
Non le pare di dover rispondere in modo più esauriente anche sulla seconda questione sollevata dal consigliere Vargiu relativa all'uso che la Publiget fa dei locali di casa Angioni?

Queste risposte ci sono dovute sia per rispetto nei nostri confronti sia per quel principio di trasparenza che avevate richiamato più volte nel vostro programma.

 

Giovanni Secci
giowell@tiscalinet.it


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