L'INIEZIONE D'ACQUA
(Teoria e pratica)
In questa pagina verrà descritta la funzione dell'iniezione d'acqua in un motore a combustione interna, il funzionamento in generale degli impianti preposti a tale scopo ed i benefici che ne derivano, tenendo presente che, come sempre andranno rispettate determinate condizioni di utilizzo....
ATTENZIONE: le spiegazioni ed i consigli
riportate in questa pagina sono puramente personali, e non hanno in alcun
modo lo scopo di invitare ed incoraggiare qualcuno a metterli in atto.
Gli interventi che effettuate alla vostra
auto sono unicamente sotto la vostra responsabilità.
Non mi assumo quindi alcuna responsabilità
derivante dall'uso delle informazioni contenute all'interno di queste pagine
e dell'intero sito.
Tali interventi sono senz'altro molto efficaci,
ma spostano non di molto tali limiti e, comunque penalizzano non poco l'erogazione
del nostro propulsore lungo tutto l'arco di funzionamento.
A conferma di quanto detto basta pensare
ad un'accensione che avviane con notevole ritardo rispetto al momento ideale,
un rapporto di compressione molto basso che "svuota" l'erogazione di potenza
a basso/medio regime di giri, o ancora una quantità enorme di benzina
in camera di scoppio adibita al raffreddamento delle camere stesse e dei
pistoni che, oltre ad enormi consumi di carburante provoca un rallentamento
nell'accensione della miscela stessa tale da penalizzare potenza e rendimento!
(Il propulsore sembrerebbe un aspirato 16V anziché un Turbo!).
Per porre un rimedio a tutto ciò,
negli ultimi quindici anni è stata ripresa un'idea nata più
di cinquanta anni fa: L'INIEZIONE D'ACQUA.
Infatti se più di cinquanta anni
fa poteva diventare relativamente difficile gestire con assoluta precisione
determinati parametri, oggi gli enormi progressi effettuati in tutti i
settori e in special modo in quello dell'elettronica ci permettono di sfruttare
al meglio questa notevole scoperta.
Detto ciò, possiamo dire che la presenza di una piccola percentuale di acqua finemente nebulizzata nel condotto di aspirazione sottrarrà come prima cosa calore all'aria presente nel condotto stesso raffreddandola, mentre una volta arrivata nella camera di scoppio andando in evaporazione continuerà a sottrarre calore dall'ambiente circostante e cioè dalla camera stessa più tutte le parti metalliche che la circondano raffreddandole, allontanando così il fenomeno della preaccensione e detonazione in modo consistente. A questo punto, dopo aver compiuto i suoi benefici effetti di raffreddamento, la percentuale d'acqua immessa passata completamente allo stato gassoso a seguito dell'evaporazione, non interferisce in modo negativo nella fase di combustione (a cui non prende parte, ma viene scaricata appunto come vapore).
Occorre ricordare che l'impianto di iniezione d'acqua dovrà entrare in funzione solamente quando la pressione di sovralimentazione supera certi valori in modo che l'acqua iniettata sarà espulsa interamente dallo scarico sotto forma di vapore. Nel caso in cui l'iniezione d'acqua avvenisse anche al minimo, o comunque entro bassi valori di pressione si formerebbero degli ossidi, ed inoltre con la micidiale combinazione dei sottoprodotti della combustione gli acidi che verrebbero a crearsi sarebbero letali per i metalli e per l'olio di lubrificazione.
Per evitare gli stessi inconvenienti è
una buona regola quella di far girare al minimo il motore per qualche minuto
prima di spegnerlo, agevolando così la completa eliminazione di
ogni più piccolo residuo che si trova nei collettori e nelle camere
di scoppio.
Analizziamo ora quali sono le differenze
tra un impianto con getto d'acqua a monte del compressore ed uno con getto
d'acqua a valle del compressore:
Questo tipo di impianto è tanto semplice
ed economico quanto DISTRUTTIVO per la girante del compressore, infatti
per quanto vogliamo nebulizzare l'acqua, le goccioline di quest'ultima
saranno sempre troppo grandi per l'impatto con la girante che sfiora i
100.000 giri e che nel tempo rimarrebbe danneggiata.
Visto il considerevole problema direi che
è meglio evitare l'impiego di questa soluzione!!!
In ogni caso la quantità d'acqua iniettata può variare da un tranquillo 10% ad uno spropositato 25% rispetto alla quantità della benzina!! |
I componenti necessari a realizzare l'impianto sono un serbatoio dell'acqua ventilato, filtro per acqua da inserire tra serbatoio e pompa, pompa dell'acqua tipo race da posizionare a livello inferiore rispetto al serbatoio, tubi per l'acqua da 6 mm prima della pompa e da 4 mm dopo di questa, uno switch (on/off tarabile) comandato a pressione per la messa in funzione dell'impianto stesso, relè di potenza che eccitato dallo swicth mette in funzione la pompa, spruzzatore/nebulizzatore da installare sulla tubazione subito dopo l'intercooler, valvolina unidirezionale da installare sul tubo dell'acqua subito dietro lo spruzzatore, cavetti e connettori vari, interruttore generale per disattivare l'impianto.
Un particolare molto importante è quello di applicare una valvolina unidirezionale (che l'acqua vada solo verso lo spruzzatore) e che comunque anche nella direzione corretta permetta all'acqua di attraversarla solo a partire da una determinata pressione. |
Lo schema dell'impianto di tipo "semplice":
I componenti necessari a realizzare questo impianto sono sostanzialmente uguali a quelli utilizzati per l'impianto di tipo semplice: un serbatoio dell'acqua ventilato, filtro per acqua da inserire tra serbatoio e pompa, pompa dell'acqua tipo race da posizionare a livello inferiore rispetto al serbatoio, tubi per l'acqua da 6 mm prima della pompa e da 4 mm dopo di questa, uno switch (on/off tarabile) comandato a pressione per la messa in funzione dell'impianto stesso, relè di potenza che eccitato dallo swicth mette in funzione la pompa, spruzzatore/nebulizzatore da installare sulla tubazione subito dopo l'intercooler, valvolina unidirezionale da installare sul tubo dell'acqua subito dietro lo spruzzatore, cavetti e connettori vari, interruttore generale di sicurezza per disattivare l'impianto ed in più un regolatore di pressione analogo a quelli utilizzati negli impianti di alimentazione.
Per la valvolina unidirezionale vale quanto già spiegato nell'impianto di tipo semplice.
Ecco lo schema dell'impianto di tipo "medio":
Un attento osservatore potrebbe giungere a questa domanda:
Ma se nell'impianto di tipo "semplice" e quello di tipo "medio" usiamo una pompa dell'acqua con le medesime caratteristiche, avremo nel primo tipo di impianto un getto d'acqua costantemente alla pressione massima raggiungibile dalla pompa, mentre nel secondo tipo di impianto la quantità può solamente diminuire visto l'utilizzo del regolatore di pressione... quindi alla fine la portata massima d'acqua dell'impianto "medio" coincide con la portata "fissa" dell'impianto "semplice"!
Non è così!! Questa osservazione
sarebbe valida se adottassimo un getto del medesimo diametro in entrambi
gli impianti. Infatti mentre nel primo caso lavorando l'impianto ad una
pressione fissa che corrisponde a quella massima, bisognerà adottare
un getto relativamente piccolo per non avere un'eccessiva quantità
d'acqua nel condotto di aspirazione, nel secondo caso essendo la pressione
dell'acqua dell'impianto gestita appunto da un regolatore di pressione,
sarà possibile adottare un getto di diametro leggermente superiore,
in modo che ad una pressione dell'acqua ridotta rispetto quella massima
raggiungibile (comunque sempre dell'ordine di qualche bar!) la portata
d'acqua coinciderà con quella dell'impianto tipo "semplice", mentre
all'aumentare della pressione di sovralimentazione il regolatore aumenterà
proporzionalmente la pressione dell'acqua nell'impianto aumentando di conseguenza
la portata e quindi la quantità di acqua iniettata nel condotto
di aspirazione, che sarà quindi maggiore rispetto ad un impianto
di tipo "semplice".
L'additivo che riassume tutto ciò
è l'alcool metilico.
Altamente infiammabile allo stato puro,
presenta un numero di ottani pari a 113, una resistenza al congelamento
fino a -96°C. ed è perfettamente miscelabile con l'acqua.
La percentuale di alcool nell'acqua può
variare da 1% fino ad un massimo di 50%, oltre la quale comincerebbero
a verificarsi effetti contrari causati da una temperatura del propulsore
in aumento piuttosto che in diminuzione (ricordiamoci che l'alcool metilico
è infiammabile!).
Quindi, aggiungendo alcool metilico nell'acqua in giusta percentuale (20% circa), otterremo un allontanamento ulteriore della detonazione grazie al suo alto numero di ottani, un migliore raffreddamento della carica d'aria nel condotto di aspirazione, la temperatura di congelamento dell'acqua nel serbatoio del nostro impianto scenderà a circa -20°C.
DISPOSITIVO N° 1:
INTERRUTTORE GENERALE DI SICUREZZA.
Il primo dispositivo senz'altro indispensabile
è un interruttore (come riportato sullo schema) da posizionare all'interno
dell'abitacolo con il quale è possibile escludere l'impianto di
iniezione d'acqua, nel caso di guasto, ma soprattutto in caso di mancanza
improvvisa d'acqua dal serbatoio, che causerebbe danni irrimediabili alla
pompa dell'acqua, girando quest'ultima a vuoto.
DISPOSITIVO N° 2:
SPIA DI IMPIANTO IN SERVIZIO. Il secondo dispositivo necessario è un led (per es. verde), da posizionare sempre all'interno dell'abitacolo collegando i suoi terminali in parallelo alla pompa dell'acqua (mettendo in serie al led una resistenza); la sua accensione indica l'entrata in funzione della pompa dell'acqua. |
DISPOSITIVO N° 3:
SPIA DEL LIVELLO DELL'ACQUA. Il terzo dispositivo utile è un'altro led da posizionare nell'abitacolo (rosso) da collegare ad un piccolo circuito che prevede un galleggiante applicato al serbatoio per tenere sotto controllo il livello dell'acqua perché non raggiunga mai il minimo (per i sopracitati motivi). |
Alcune persone suggeriscono di relazionare
quest'ultimo circuito con l'alimentazione elettrica della pompa dell'acqua,
in modo che quando il livello dell'acqua scende a tal punto da far illuminare
il led rosso, la pompa smette di funzionare automaticamente. NON sono d'accordo
con questa eventualità poiché i movimenti dell'acqua pur
non essendo al livello minimo, a causa di violente accelerazioni ed uscite
da curve (tipiche dei turbo) potrebbero causare false letture da parte
del galleggiante che bloccherebbe il funzionamento della pompa in modo
repentino creando alternate mancanze di iniezione d'acqua magari proprio
in fase di accelerazione, quando la pressione del turbo è al massimo
livello!!!
Per circolare in tutta sicurezza pur non
relazionando i due circuiti (evitando i problemi appena descritti), è
sufficiente tarare il galleggiante in modo che quando l'accensione del
led diventi "fissa" il livello dell'acqua sia in realtà ancora oltre
la soglia di allarme: fate il pieno d'acqua!!