<<....l'entrata
era un arco, il portone di legno
massiccio, antico e sempre aperto. Da li
iniziava e tuttora inizia il cortile che
si estende in leggera salita. In
fondo,nel punto più alto, è posta la
casa. Il selciato è consumato dal
passaggio dei carri.Poi le vecchie
stalle dove un tempo stavano i cavalli e
i buoi, il magazzino dove si
conservavano gli strumenti da
lavoro,un'altro dove si macinava il
grano, la cantina dove era conservato il
vino, quest'ultimo era sempre motivo di
interesse per noi bambini.Tutto ciò
faceva da contorno a quell'enorme
cortile. Sulla destra stava un
pergolato, da cui si ricavava un po'
d'ombra, sotto, il pozzo oggetto per noi
di terrore e curiosità al contempo per
vecchie leggende raccontateci. La casa
invece era strutturata così come si
usava fino a 50 anni fa: "sa
lolla" con i mobili belli, dove si
accoglievano gli ospiti, la cucina,
"s'apposentu" (la camera da
letto), la camera della scala.....Poi il
piano superiore, con il tipico pavimento
in legno, li c'erano due camere
enormi....e a fianco alla scala "su
stabi" utilizzato per conservare il
grano. Poi quel cortile nascosto dietro
la casa, quello lo ricordo bene perché
era oggetto di continue
perlustrazioni.... Non c'era nessuna
porta attraverso la quale si potesse
accedere, ma solo una piccola finestra.
Proprio quell'isolamento, per noi
difficile da comprendere e da accettare
era motivo di grande curiosità. Capire,
valutare la ragione per il quale quel
piccolo pezzo di terra circondato dalla
casa di nonna e da altre, era trascurato
da tutto e da tutti. Il perchè di
quell'erba sempre alta e fresca
d'inverno e gialla e secca
d'estate........>>
|