IDIS — Istituto per la Dottrina e l’ Informazione  Sociale

ECSTASY

DOMANDE E RISPOSTE

Il contenuto del documento è una sintesi delle analisi e dei risultati

ottenuti dal Prof. Fabrizio Schifano che, nella sua attività

professionale, ha seguito ed analizzato un gran numero di

consumatori di Ecstasy, probabilmente il più elevato numero di

pazienti in contatto con un servizio pubblico, non solo in Italia, ma

a livello mondiale.

Fabrizio Schifano, già psichiatra e farmacologo presso il SERT di

Padova, attualmente è consulente psichiatrico del "Department of

additive Behaviour & Psychological Medicine" del St. George’s

Hospital Medical School – University of London.

 IDIS — Istituto per la  Dottrina e l’ Informazione  Sociale

Cos’è l’ecstasy?

Il nome scientifico dell’ecstasy è: Metilendiossimetamfetamina (MDMA).

Il contenuto medio di MDMA in una pasticca di ecstasy è di 75-150 mg. Alcune pasticche di

ecstasy possono contenere anche la Metilendiossiamfetamina (MDA, cosiddetta Love drug),

Metilendiossietamfetamina (MDEA o Eve) e/o (MBDB, MDE).

L’MDMA unisce gli effetti di eccitamento agli effetti di natura psichedelica, tant’è che l’ecstasy

viene volgarmente definita <<amfetamina psichedelica>>. E’ come prendere insieme della

mescalina e dell’amfetamina.

Su cosa agisce?

L’ecstasy, dopo circa 20 minuti dall’assunzione, produce effetti sul cervello provocando il rilascio

di una sostanza, la serotonina. Il rilascio dura dalle tre alle sei ore e poi la serotonina tende ad

esaurirsi. La dose di ecstasy sufficiente a produrre l’effetto ricercato è mediamente compresa tra

50 e 100 mg.

Cos’è la serotonina?

La serotonina è stata identificata come neurotrasmettitore nel cervello circa 35 anni fa. Gli studi

condotti in questi anni hanno permesso di definire con precisione il ruolo della serotonina: essa

agisce sul controllo del dolore, nella modulazione del tono dell’umore, nella modulazione dei cicli

sonno sveglia, nel controllo dei meccanismi di fame e sazietà.

Quindi il rilascio di serotonina indotto artificialmente dall’ecstasy altera

ognuna delle funzioni che essa contribuisce a regolare, ovvero l’umore, il controllo del dolore, i

cicli di sonno, la sensazione della fame, il comportamento sessuale.

Quali sono gli effetti piacevoli prodotti dal rilascio di serotonina?

Aumenta la fiducia in sé, diminuisce il senso del pericolo, si sente una accresciuta confidenza con

gli altri, si rimuovono le barriere emotive e comunicative, le sensazioni tattili sono esaltate, la

tensione si scioglie, si sentono maggiormente ritmo e musica e spesso si è avvolti da un effetto

ipnotico originato da luci e suoni, diminuisce l’impulsività.

La sensazione di fame e stanchezza è ridotta e ciò consente notevole

resistenza sulle piste da ballo...

Gli effetti prodotti durano per tutto il tempo durante il quale avviene il rilascio cioè circa sei ore.

Perché l’ecstasy è così popolare nelle discoteche?

L’assunzione fa percepire una maggiore possibilità di contatto e di comunicazione: in un ambiente

come la discoteca, dove il volume dei suoni si aggira intorno ai 120-150 decibel, evidentemente il

linguaggio verbale non serve a nulla, perché fisicamente non si riesce a comunicare. Allora

diventa importante avere uno strumento che aiuti a comunicare in maniera quasi mistica e in forme

nuove, alternative, come la gestualità, il corpo, l’abbigliamento.

Quindi l’ecstasy viene percepita come un coadiuvante della comunicazione, che stimola la

partecipazione nel gruppo ed eccita sentimenti di tribalità.

Cosa succede quando termina il rilascio di serotonina?

Il consumo di ecstasy provoca il rilascio di serotonina e dopo 3 – 6 ore il livello di serotonina

diminuisce fino ad esaurirsi. La carenza di serotonina mediamente dura un giorno e può causare

fatica, stanchezza, sonnolenza, emicrania, tristezza. Dopo ventiquattro ore il livello di serotonina

viene ripristinato e si ritorna nella norma.

Ma non sempre…

L’uso saltuario di ecstasy può provocare danni?

Se si è assunta una sola pasticca, e per la prima volta, di solito non ci sono danni.

Ma da alcune osservazioni è emerso che esistono alcuni individui particolarmente vulnerabili per i

quali anche dosi basse di ecstasy possono essere causa di problemi persistenti. Questo tipo di

vulnerabilità neurologica non è prevedibile in anticipo ma viene scatenata dall’assunzione di

MDMA.

Il forte rilascio di serotonina conseguente anche ad una singola assunzione può essere causa di

danni reversibili alle cellule nervose e c’è il sospetto che questi danni possano anche essere

irreversibili. Anche una singola dose può provocare alterazioni prolungate e forse permanenti. In

alcune occasioni si sono verificati attacchi di panico persistenti per mesi anche dopo l’assunzione

di una singola compressa. Il fatto che non sempre si evidenzino disturbi comportamentali non

significa che non vi siano danni, ma può accadere che essi rimangano celati, ciò accade

semplicemente perché nel sistema nervoso centrale vi è ridondanza di sistemi neuronali che

controllano le funzioni principali dell’organismo.

Cosa succede quando si consuma abitualmente ecstasy?

Il consumo settimanale o bisettimanale di una normale dose di ecstasy (50 – 100 mg) provoca

disturbi di natura neuropsicologica, incapacità di concentrazione, difficoltà di attenzione, disturbi

della memoria e del sonno, periodi di depressione o di ansia, disturbi dell’appetito.

In alcuni casi si sono registrati episodi psicotici acuti e psicosi croniche di tipo paranoideo, episodi

di depressione maggiore (con ideazione suicidaria), aumento dell’aggressività e della impulsività,

aumentato desiderio nei confronti dei carboidrati (e della cioccolata in particolare), deficit

cognitivi, inversione del ritmo sonno-veglia, perdita di peso. Questi disturbi sono stati riportati nel

caso più frequente di assunzione costante di 40 - 50 compresse in un anno (ovvero l’equivalente di

una compressa settimanale in un anno).

Ciò accade perchè è in atto la degenerazione selettiva dei fini assoni (parte terminale del neurone

serotoninergici). Per usare un’immagine è come aver lesionato con un microbisturi in maniera

specifica alcune cellule cerebrali.

Che cosa succede se si consumano molte pasticche in una stessa notte?

C’è chi arriva a consumare fino a otto, dieci, dodici pasticche in una sola notte, ed anche se è alla

sua prima volta, produce nel suo cervello gli stessi danni di chi ha consumato una pasticca alla

settimana per 1 o 2 anni. L’assunzione di molte pasticche nello stesso giorno è abitudine tipica di

chi ha normalmente un livello di serotonina basso, al di sotto del normale. Sono circa il 15% dei

casi osservati negli studi analizzati dal Prof. Schifano (psichiatra e farmacologo presso il SERT di

Padova). Sono soggetti che spesso hanno comportamenti irresponsabili, al limite del pericolo e

sono alla ricerca di sensazioni forti per poter innalzare il livello di serotonina normalmente basso;

in questi casi l’ecstasy ha la funzione di far esplodere i circuiti di serotonina compensandoli

chimicamente. Questi soggetti non si accontentano di una o due pasticche, ne prendono di

continuo ed in grande quantità.

Per riassumere quando ci sono danni?

I danni sono stati rilevati in tre casi: 1) consumo continuo a basse dosi (40 pasticche l’anno); 2)

assunzione di molte dosi in una sola sera (8 pasticche); 3) soggetti vulnerabili anche a dosi basse.

In questi casi la serotonina non viene ripristinata nei tempi normali e vi è il rischio di danni

permanenti. Sono stati riportati disturbi del tipo: attacchi di panico, psicosi croniche, depressione.

L’assunzione di ecstasy porta alla dipendenza?

Il rapporto con il consumo di ecstasy è diverso rispetto al consumo di eroina, infatti il desiderio

della sostanza non è irrefrenabile, tuttavia comunemente si ha la convinzione che non ci si possa

divertire, ballare, sentire musica senza l’assunzione della sostanza. Questo tipo di dipendenza è

detta psicologica.

Alcuni soggetti assumono ripetutamente ecstasy al fine di rinforzare e mantenerne gli effetti

gratificanti. Ma dopo ripetute assunzioni gli effetti desiderati svaniscono lasciando il posto a quelli

indesiderati. Accade cioè che l’uso regolare di alte dosi di ecstasy può produrre tolleranza, ovvero

per raggiungere le sensazioni già provate è necessario assumere dosi sempre maggiori e comunque

le sensazioni provate la prima volta non vengono più percepite.

Cosa succede nel caso di iperdosaggio?

L’assunzione di una dosa eccessiva provoca innalzamento della pressione arteriosa, accelerazione

della frequenza cardiaca, fino a 180 battiti al minuto, aumento della temperatura corporea fino a

43°C. Sono stati segnalati casi di emorragia cerebrale, convulsioni, coma, insufficienza renale

acuta, epatite.

Si possono verificare inoltre allucinazioni con comportamenti irrazionali e pericolosi.

Esiste il rischio di decesso?

Un consumatore sano, di corporatura media, che assuma 15 – 20 capsule di ecstasy in una sola

serata è a rischio di overdose con esito letale. Il rischio è aumentato nelle donne ed in caso di

contemporanea assunzione di altre sostanze.

Il decesso può essere determinato dall’insufficienza renale acuta, dall’aumento di temperatura,

dalla coagulazione intravascolare disseminata. Il surriscaldamento corporeo e la disidratazione

prodotta da intensa e prolungata attività fisica del ballo possono aumentare il rischio di ipertermia

maligna.

C’è infine da segnalare che gli sviluppi letali non sono registrati esclusivamente in seguito

all’assunzione di alte dosi, ma casi di decesso sono stati segnalati anche dopo l’assunzione di

modestissime quantità di ecstasy e ciò è dovuto al fatto che le reazioni al consumo dell’ecstasy

sono comunque soggettive ed imprevedibili.

Incidenti stradali, che relazione c’è con l’assunzione di ecstasy?

Nelle ore successive all’ingestione, aumenta la probabilità di incidenti stradali; non è chiaro se ciò

sia dovuto agli effetti di tipo allucinatorio, a quelli di deficit cognitivo (mancanza di

concentrazione e attenzione), o ancora ad impulsi auto o eterodistruttivi.

Inoltre una maggiore confidenza nei propri mezzi può ridurre la percezione del rischio,

l’alterazione delle percezioni sensoriali e del tempo può determinare un peggioramento delle

prestazioni alla guida. Non appena l’effetto della sostanza termina, emerge la stanchezza

accumulata in seguito all’intensa attività fisica in discoteca con conseguenti colpi di sonno.

I danni sono prodotti dall’ecstasy o dagli eventuali adulteranti presenti nelle compresse?

"Ci sono persone, come tanto per fare un nome Sting, che sostengono che l’ecstasy è troppo piena di

adulteranti e per questo è troppo tossica. Ma la tossicità non deriva dagli adulteranti, deriva

dall’MDMA stessa…I dati degli esperimenti sugli animali sono stati rilevati sulla base degli effetti

dell’MDMA, mica degli adulteranti. Sting sbaglia di grosso e sbaglia due volte perché è un modello

per i giovani. Se lo dico io che fa male non mi danno retta, ma se lui dice che male non fa, gli

credono. Sting ha perso un’ottima occasione per tacere. Certo che se si sommano due tossicità (…gli

adulteranti e L’MDMA) la cosa diventa estremamente pericolosa. Ma da qui a mettere operatori

pubblici all’interno della discoteca per valutare la purezza della sostanza, come accade in Olanda, ce

ne vuole. Nel mio linguaggio valutarne la purezza significa che se è tossica abbastanza la puoi

prendere.

Il controllo della purezza può essere una forma di tutela del consumatore? Non so, sono molto

perplesso. E comunque ci sono stati numerosi casi di decesso, almeno 14 in Gran Bretagna dal 1993,

per MDMA pura. Di fronte a iperdosaggio, ma non necessariamente, scatta l’intossicazione acuta. Si

può generare una reazione a catena con l’ipertermia maligna. Si muore per coagulazione

intravascolare disseminata o insufficienza renale." (dall’intervista con il prof. Schifano riportata in

GENERAZIONE IN ECSTASY di Fabrizia BAGOZZI, pag. 65 Edizioni Gruppo Abele).

Consumare ecstasy è reato?

L’uso personale, il possesso, l’acquisto e l’importazione, anche se di piccole dosi, è vietato ed è punito

con sanzioni amministrative come sospensione della patente, del passaporto e del porto d’armi.

Cosa succede nel caso di spaccio?

Vendere o anche cedere gratuitamente ecstasy comporta pene finanziarie e detentive la cui entità

dipende dalla quantità di sostanza rilasciata.

Guidare sotto effetto di ecstasy è vietato ?

Il codice della strada prevede l’arresto fino ad 1 mese, una multa fino ad 1 milione di lire, sospensione

della patente fino a 3 mesi. Perseverare nel reato può aumentare le pene.

Politica di Riduzione del Danno – quali le controindicazioni?

Molti ritengono che invece di impedire il consumo di ecstasy nelle discoteche sia più opportuno offrire

un servizio di controllo delle pillole al fine di verificare l’eventuale presenza di adulteranti. La

presenza di adulteranti aumenta la tossicità e quindi i danni; il controllo delle pillole potrebbe dunque

evitare esiti tragici indotti dalla presenza di adulteranti.

Questa politica non è esente da aspetti controversi ed in particolare c’è il rischio che si possa indurre

un atteggiamento di maggior confidenza con la pillola qualora questa superi il controllo. In tal caso si

potrebbero sottovalutare i seguenti aspetti:

1. E’ la sostanza in sé ad essere tossica e quindi l’assenza di adulteranti non garantisce che la

pillola sia innocua. Effetti acuti e persistenti sono imprevedibili e pertanto imprevedibili possono

comunque essere gli esiti anche in assenza di adulteranti.

2. Vi sono controindicazioni mediche per una vasta casistica di patologie per le quali

l’assunzione è particolarmente pericolosa.

3. L’interazione farmacologica con altre sostanze eccitanti o alcool può far aumentare i rischi di

sovrastimolazione cardiovascolare. L’assunzione di psichedelici (Lsd, marijuana e hashish) può far

incrementare le distorsioni percettive, la confusione mentale, gli elementi deliranti. Aumentano i rischi

anche per quanti sono in cura con antidepressivi

4. L’eccessivo movimento, il locale non sufficientemente aerato, vestiti stretti che impediscono

la traspirazione possono indurre ipertermia, portando la temperatura corporea fino a 42-43 °C;

l’ipertermia può avere esiti letali.

Le immagini del cervello di Lynn


Io sento molta gente definire l’ecstasy un divertimento o una droga non dannosa. Io penso che “se solo sapessero”...
Sono cresciuta in un piccolo centro rurale della Pennsylvania. E’ uno di quei posti dove ognuno conosce il tuo nome, quello che hai fatto, che cosa non ti piace e così via. Io ero conosciuta come una studentessa coinvolta in molte attività. Ero una ragazza richiesta, regolarmente presente nelle ricorrenze o nei cast delle produzioni teatrali scolastiche. Le droghe non avevano mai fatto parte della mia vita, ero troppo coinvolta in altre cose.
Sognavo di trasferirmi a New York City per studiare recitazione e avviarmi alla carriera teatrale. Il mio sogno è divenuto realtà quando mia mamma mi portò in città per frequentare la scuola di recitazione. Come puoi immaginare fu un bel cambiamento.
Venni a contatto con gente nuova, nuove idee e con un modo nuovo di vivere che mi portava a contatto con la droga. La maggior parte della gente che incontravo e che frequentavo nella scuola aveva fatto uso di droga per anni. Ritenevo che usando droga avrei fatto parte del loro mondo e avrei instaurato una amicizia più profonda.
Provai la marijuana, un pò di cocaina, ma fu con l’Ecstasy che la mia vita cambiò per sempre.Io ricordo la prima volta che mi feci con l’ecstasy: provai la beatitudine assoluta e completa. Potevo sentire l’universo pulsare; lasciavo che ogni respiro, tatto e molecola muovesse la mia anima. Era come se avessi liberato una specie di mondo segreto; era come se avessi trovato il paradiso. E devo ammetterlo mi chiedevo come fosse possibile che qualcosa che ti fa sentire così bene potesse essere un male.
All’inizio andavo a scuola, avevo due lavori, ma col passare del tempo le cose cambiarono. Mi laureai, ottenni un lavoro sicuro, feci nuovi amici e cominciai a consumare droghe, in specie Ecstasy. Mi circondavo solo di quanti si comportavano come me. Ripensando ai miei vecchi amici, riconosco che eravamo così simili e non solo per il consumo ma per qualcosa di più. Eravamo tristi, feriti e soli. Sia che ciò fosse causato da una fanciullezza difficile, sia che fosse per un cuore ferito o per il senso di insicurezza. Eravamo come una folla di anime perse che volevano essere parte di qualcosa. Da ragazza che non aveva mai consumato droga ero divenuta una donna che non sapeva immaginare la vita senza esse. Fortunatamente- almeno così credevo - tutti i miei amici consumavano Ecstasy e poichè il mio ragazzo la vendeva, io raramente pagavo. I fine settimana erano trascorsi ingoiando pillole e andando a ballare in uno dei molti club in New York City - ma non era importante dove. io fossi. Clubs, bar, appartamenti - qualunque posto, a qualunque ora diveniva un buon posto e l’ora giusta per consumare. I miei weekend iniziavano il giovedì e andavano avanti fino alla Domenica. Ero venuta a New York sognando una carriera teatrale.
Le droghe non mi avevano derubato di quel sogno, ma me lo avevano fatto dimenticare.
Non fu che smisi perchè consumavo. Solo che smisi di sottopormi ai provini.
A volte smettevo di mangiare e dormire. Lavoravo solo due giorni a settimana per mantenere le mie abitudini. Il resto del tempo veniva speso per sballare, quasi sempre con ecstasy. La beatitudine assoluta della mia prima esperienza con l’Ecstasy era un lontano ricordo. Naturalmente non fui più in grado di riprovare quella prima sensazione, indipendentemente da quanta Ecstasy prendessi. In cinque mesi, da ragazza che responsabilmente inseguiva un sogno divenivo una persona a cui non importava niente - e più mi facevo, più sprofondavo nel buio e nell’isolamento.
Quando mi addormentavo, avevo incubi e tremori. Avevo la pelle moscia, la testa palpitante e l’inizio della paranoia, ma pensavo fosse normale.
Finchè una notte mi sembrò che stessi per morire. Quella notte, ero seduta sul divano con il mio ragazzo guardando un film, mi sentivo normale quando improvvisamente sentii come se avessi bisogno di saltare fuori dalla mia pelle. Una gara di pensieri, immagini orribili e allucinazioni strisciavano nella mia mente. Pensai che stavo vedendo il diavolo e ripetutamente chiesi ai miei amici se fossi morta. Camminavo freneticamente su e giù, incapace di rilassarmi o di capire ciò che mi stava attorno.
In aggiunta mi sentivo come sotto un attacco di cuore. La cosa peggiore fu quando guardai me stessa e come ero diventata. In qualche modo riuscii a prendere il telefono, chiamai mia mamma nel cuore della notte dicendole di venirmi a prendere.
Lei venne e mi spinse fuori dall’appartamento il mattino seguente. Non sapevo chi fossi o dove fossi poichè fu mia mamma a portarmi in un ospedale in Pennsylvania. Trascorsi la maggior parte del viaggio raggomitolata nel sedile posteriore mentre mia sorella cercava di tenermi calma. Penso che lei e mia mamma temessero che io volessi saltare fuori dall’auto in corsa e considerando lo stato della mia mente non posso biasimarle. Quando alla fine giungemmo all’ospedale, fui assegnata al reparto di psichiatria. Trascorsi 14 giorni in uno stato di estrema confusione.
Fu tutto ciò che mi diede l’ Ecstasy - ma non finì lì. Mentre stavo in ospedale, i dottori mi fecero qualcosa che chiamata “neuro-spec” del cervello. Non potevo credere ai miei occhi quando vidi i risultati.
L’esame del cervello mostrò molte chiazze scure ed i dottori mi dissero che quelle erano aree - aree che svolgevano funzioni di memoria - dove l’attività del cervello si era modificata in qualche modo.
Poichè usavo altre droghe, i dottori non potevano dire che l’abuso di Ecstasy fosse l’unico responsabile di ciò. Ma io ne sono sicura: non c’è niente nella mia storia clinica che possa avere contribuito a questo risultato. Da quando ho visto quei risultati la mia vita è divenuta una lenta salita, riempita di dottori, terapisti, incontri ed un sacco di studi interiori. Fui sottoposta a molte terapie come antidepressivi, antipsicotici, stabilizzanti dell’ umore, tutto per aiutarmi a convivere con lo squilibrio chimico causato dall’abuso di droga. Guardando indietro, tutto accadde così rapidamente.
Ciò che è peggio, io so che me lo sono causato da sola. Io sento la gente dire che l’Ecstasy è senza danno, una droga felice.
Non c’è niente di felice nel modo in cui la droga senza danno ha sgretolato la mia vita.
Ha preso le mie forze, la mia motivazione, i miei sogni, i miei amici, il mio appartamento, i miei soldi e sopratutto la mia salute. Il futuro e la mia salute mi preoccupa.
Ho molte montagne davanti a me, ma ho in mente di scalarle poichè sono fortunata.
Mi è stata concessa una seconda possibilità ed è qualcosa non tutti ottengono.

 

Lynn Smith

 

Tre settimane dopo l'ultima ecstasy Lynn fece un esame del cervello 3-D per aiutare i dottori nella diagnosi dei suoi problemi psichiatrici. I dottori dissero a sua mamma che il risultato del test sul cervello assomigliava a quello di un anziano di 60 - 70 anni colpito da molteplici ictus. Lynn ha solo 24 anni.

 

[ E’ il cervello di una ragazza che ha fatto uso di ecstasy]

 

 

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