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Modifiche
Yamaha |
Last
Update:
22.04.2001
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IMPORTANTE:
leggi attentamente prima di effettuare ogni upgrade:
- Ogni upgrade è a TUO
RISCHIO e pericolo, questa procedura invalida la garanzia
e ogni tipo di supporto da parte del produttore.
- Non mi assumo NESSUNA RESPONSABILITA'
se qualcosa dovesse andare storto.
- L'upgrade è consigliato
a UTENTI ESPERTI che sanno quello che fanno.
- Effettua l'upgrade solo se
è ASSOLUTAMENTE necessario.
- Prima di effettuare l'upgrade
disattiva tutti i programmi che possono interferire con la
procedura (come i software di packet-writing DirectCD o Ahead
InCD).
- Dopo l'upgrade spegni il computer,
quindi riaccendilo e verifica se la procedura è andata
a buon fine.
- Se i link ai firmware sono
irrangiungibili prova a cercarli manualmente qui: CDRInfo
- Firmware e The
Firmware Page.
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Yamaha CDR200
--> Yamaha CDR400
Per
effettuare questa "upgrade" non è richiesto un semplice
intervento sul firmware del masterizzatore, ma bisogna procedere
con una piccola modifica hardware, nella fattispecie alla rimozione
di una resistenza nella scheda elettronica del CD-Recorder.
Con questa modifica lo Yamaha CDR200 (2x - 6x) diventerà uno
Yamaha CDR400 (4x - 6X), ricordo che questo è possibile con
masterizzatori costruiti prima dell'Aprile 1998 e con
lettera di revisione "B" o "C"
ma non con lettere di revisione "A" o "D"
(per questi drive bisogna procedere con ulteriori modifiche).
Il
telaio del CDR200 è composta da due parti distinte: un coperchio
superiore ed uno inferiore. Aprendo la parte superiore si accede
alle parti meccaniche ed ottiche, tramite il coperchio inferiore
invece si accede alla scheda elettronica del masterizzatore.
Quindi per i nostri scopi è necessario svitare le 4 viti che
tengono chiuso il telaio, sfilare il coperchio che tiene
chiusa la parte inferiore, togliere la vite di fissaggio centrale
e scollegare tutti i fili.
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A
questo punto occorre verificare che la revisione del masterizzatore
sia la "B" o "C" (tramite
la serigrafia) e localizzare la resistenza R621 (3,3
k) (si trova a circa 5cm dal connettore SCSI) riconoscibile
dalla scritta Q/D.
Con un saldatore ben caldo si deve dissaldare questo componente
facendo molta attenzione a non danneggiare quelli vicini. A
questo punto si può rimontare il tutto e verificare che il recorder
venga riconosciuto come CDR400.
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Per
evitare uno sviluppo di calore eccessivo, dovuto alla superiore
velocità in fase di registrazione, è opportuno inserire una
ventolina nella parte posteriore del recorder.
Yamaha
CRW2260 --> Yamaha CRW4260
Le
operazioni da svolgere sono le stesse del caso precedente, in
questo modo lo Yamaha CRW2260 (2x - 2x - 6x) diventerà uno Yamaha
CRW4260 (4x - 2x - 6X), ricordo che questa modifica è possibile
con masterizzatori con lettera di revisione "A","B"
o "C" ma in quest'ultimo caso bisogna procedere
"flashando" un firmware 1.0f o più vecchio.
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