Vulcano  Etna:  cronologia delle più  intense attività vulcaniche

 Gennaio-Giugno 2000

24 Giugno 2000 Dalla frattura sul fianco Nord del Cratere SE, nella mattina del 24 Giugno ha inizio una lenta emissione di lava che dura sino al tramonto determinando una colata che si estende estende ad Est, verso Valle del Bove, per più di un km. Il culmine dell'eruzione (64° parossismo) avviene, tra le 23.00 e 23.45 ora locale, dapprima con una spettacolare fontana di lava che  raggiunge i 100 metri d'altezza, con degassazione ed emissione di bombe dal fianco del Cratere SE, poi con un'attività stromboliana che diviene fontana di lava, alta sino a 1000 metri, dalla bocca principale del Cratere SE, formando due distinti bracci di lava sul lato Sud del cono.
14 Giugno 2000 L'Etna erutta ancora dal Cratere SE e dalla fessura sul fianco del cono fuoriesce lava. Successivamente una nuvola di cenere con fontana di lava si innalzano dalla cima del cratere. Avviene il 63° parossismo. 
8 Giugno 2000 Nel pomeriggio dell' 8 Giugno avviene sul Cratere SE il 62° parossismo dall'inizio dell'anno. L'eruzione parte con emissioni di cenere per poi giungere in un continuo crescendo, verso le 16.00, ad una spettacolare emissione di lava a fontana seguita da un pennacchio di densa cenere spinto dal vento verso Nord-Ovest. Il fenomeno è visibile da Catania. L'attività si attenua in una mezz'ora.
5 Giugno 2000

Dopo circa 4 giorni, il Cratere SE torna nuovamente ad eruttare producendo il suo 61° parossismo dall'inizio dell'anno. Tra le 6.00 e 6.50 locali, l'attività aumenta velocemente e appare una densa nuvola giallastra  dal fianco del Cratere SE. Poco dopo nuvole di gas e poi di cenere vengono emesse dalla bocca principale dello stesso cratere, precedendo di poco una fontana di lava soffocata da una densa colonna di fumo e  materiale magmatico incandescente. Anche questa eruzione risulta molto spettacolare. Il fenomeno è visibile dal sud della Calabria. Alcuni lapilli cadono nell'area tra Andrano e Paternò.    

1Giugno 2000

Nel pomeriggio del 29 Maggio si avverte sul fianco Nord del Cratere SE un graduale incremento dell'attività con una lenta emissione di lava che annuncia un nuovo parossismo. Il 1° Giugno il Cratere SE dà sfogo al 59° episodio dal 26 Gennaio 2000, un bel record ! Una fontana di lava con emissione di lapilli e cenere avviene tra le 10.00 e le 10.30 (ore locali). Dalla fessura a lato del Cratere SE fuoriesce un flusso di lava. Una vigorosa nuvola di cenere, gas e piccole scorie si eleva per 2Km sulla bocca di emissione. Sospinta dal vento, si porta verso Sud e lascia cadere cenere e piccolissimi lapilli spenti su Catania arrecando qualche disagio. Al calar della sera, dopo 12 ore di calma relativa, arriva il 60° parossismo, tra tutti, uno dei più imponenti. Sempre dalla fessura sul fianco Nord del Cratere SE  inizia a fluire lava,  verso le 22.00 una  fontana di lava si eleva possente sulla cima dello stesso cratere. Una densa colonna, ricca di lapilli e cenere, viene espulsa in alto sino a 1000 metri. Un voluminoso flusso di lava si estende verso la Valle del Bove per circa 3 Km di lunghezza.

27-28 Maggio 2000

Ancora un episodio eruttivo dal Cratere SE ha inizio il pomeriggio del 27 Maggio in un continuo crescendo sino alle 24.00. Si manifesta con intermittenti fontane di lava, ed emissione di un flusso che si dirige in massima parte verso la Valle del Leone. Il flusso continua ad scendere giù sul lato Est del vulcano, vigoroso per almeno 4 ore, sino alle 3.00 locali del 28 Maggio. Il Cratere NE  manifesta solo dense emissioni di cenere.

22-23 Maggio 2000

Il Cratere SE si riattiva da una fessura sul suo fianco Nord, la sera del 22 Maggio. Una lenta emissione di lava che crea due lobi che crescono moderatamente. L'eruzione prosegue senza eccessiva intensità raggiungendo la maggiori manifestazioni verso l'alba allorquando il Cratere SE emette dalla sua bocca principale un pennacchio di cenere con emissione di clasti. Segue una fontana di lava che si manifesta per una ventina di minuti. Qualche scoria cade sui centri abitati sul lato Nord del vulcano. Il Cratere NE emette la solita cenere sopratutto la sera del 22 Maggio. Bocca Nuova emette gas talvolta visibili a forma di anello.

17-20 Maggio 2000

Nella  sera del 17 Maggio viene osservata  un'emissione di lava  fluire dal fianco destro del Cratere SE e dirigersi verso Est. Due molto spettacolari fontane di lava fuoriescono contemporaneamente dal fianco nord del cratere e dal Cratere SE  stesso, illuminando il vulcano per una ventina di minuti. La lava emessa si muove verso la Valle del Leone estendendosi per un chilometro. Superata la mezzanotte, il flusso di lava risulta visibile a distanza da Catania. Il Cratere NE viene interessato da una moderata attività stromboliana e da emissioni di cenere. Quest'evento è il 55° misurato dal 26 Gennaio 2000. Intorno  alla  mezzanotte tra il 19 e il 20 Maggio ancora un episodio di eruzione lavica dal solito Cratere SE. Cenere e qualche lapillo raggiungono la parte Nord di Zafferana Etnea.

15 Maggio 2000

Subito dopo la mezzanotte tra il 14 e 15 Maggio, una traccia di lava è visibile sulla frattura Nord del Cratere SE. Nelle prime ore mattutine si rileva una simultanea eruzione dal Cratere NE e dal fianco del Cratere SE. Alle 11.00 ore locali, sempre dal Cratere Sud Est prosegue l'attività eruttiva con una fontana di lava visibile per una ventina di minuti. In tarda sera circa 10 ore dopo, il Cratere si ripete per altri venti minuti, una colata di lava si sposta verso Valle del Bove. Il Cratere NE partecipa con emissioni di cenere e piccolo materiale vulcanico. Da Bocca Nuova forte emissione di gas.

5 Maggio 2000

L'Etna non si stanca mai, al ritmo di uno ogni 10 giorni, si ripete con un nuovo parossismo. Alle 8.50 (GMT) inizia un'attività stromboliana dal Cratere SE con emissione di cenere,vapore e bombe che vengono scagliate in aria sino a 40 metri dalla bocca del cratere. Verso le 14.00 l'attività esplosiva diviene più intensa e il fianco del Cratere Sud-Est appare rosso incandescente. Verso le 16.30  fontane di lava, accompagnate da denso fumo, illuminano il Cratere spettacolarmente raggiungendo la massima altezza di 600 metri dalla bocca di emissione. Alle 17.00 l'attività ha termine lasciando il lato sud del Cratere Sud-Est ricoperto da materiale rosso incandescente. Il Cratere NE si limita all'emissione gassosa e di cenere.

26 Aprile 2000

Già dalla serata del 25 Aprile vengono rilevate lente emissioni di lava dal Cratere SE e nei suoi dintorni.  Il  nuovo parossismo avviene sempre dallo stesso cratere tra le 6.00 e le 7.00 del mattino seguente. Una potente emissione di vapore e cenere determina una imponente colonna alta circa 3000 metri che il vento spinge verso Catania. Ne fa le spese un aereo di linea che appena decollato raggiunti i mille metri di quota, viene in contatto con la nuvola carica di cenere e lapilli che danneggia un finestrino ed una turbina. Con un pò di tensione a bordo  i 137 passeggeri dell'Airbus 320  rientrano a Catania. Complessivamente il periodo di massima intensità del Cratere SE dura circa 50 minuti, sono presenti flussi lavici, fontane di lava ed espulsione di bombe di un metro di diametro che piombano nei pressi del rifugio Torre del Filosofo. Si apre una nuova bocca eruttiva sulla sella che divide  il Sudestino dal Cratere SE. Questi  ultimi due mesi di attività hanno modificato il Cratere SE aumentandone notevolmente il volume, l'area ed il raggio di base.

16 Aprile 2000

Da circa 75 giorni, l'Etna alterna spettacolari eruzioni a giorni di  relativa calma. Stamane un'altro fenomeno parossistico si è avuto dal Cratere SE, ormai sede abituale delle ultime eruzioni. Questa eruzione è una delle più intense dell'ultimo periodo. Una grossa nuvola di cenere e vapore viene ad innalzarsi sino a 5 Km  sul cratere, essa è accompagnata da getti di materiale vulcanico e bombe.Completa l'eruzione, dalla bocca del cratere, una pulsante ed abbondante  fontana di lava alta sino a 150 metri. L'attività ha avuto i suoi massimi verso le 14.30 e con una durata di 90 minuti. Contemporaneamente al Cratere SE, ha eruttato anche il nuovo cratere comparso da poche settimane, il Sudestino, così battezzato da alcuni vulcanologi. Come tutti i neonati il Sudestino è molto vivace.  Il flusso di lava emesso si spinge ai piedi del Cratere SE (vedasi cartina). Ancora salva la Torre del Filosofo che vede scorrere la lava sempre più vicina. Numerosi  turisti  hanno assistito allo spettacolo, a distanza di sicurezza. Cenere e scorie interessano l'autostrada Messina-Catania arrecando solo qualche disagio. Le immagini dal satellite rilevano una lunga striscia di cenere e vapore che si estende, per circa 250 km. nell'atmosfera, in direzione orientale sullo Ionio.

6 Aprile 2000

Ancora un'eruzione avviene dal Cratere SE alle ore 12,10 ora locale, l'eruzione si manifesta con una fontana di lava e sul fianco occidentale del cratere stesso si verificano numerose cadute ad impatto di enormi rocce incandescenti che producono una fuliggine carica di zolfo, giallastra. Verso le 13,00 l'eruzione volge al termine.

1 Aprile 2000

Un nuovo fenomeno eruttivo, avviene dal Cratere SE, nella  mattina dei 1° Aprile e si manifesta per circa 2 ore. Negli ultimi 2 mesi le attività sono state circa una quarantina. L'attività si è manifestata con fontane di lava emesse da una frattura sul fianco Sud del cono e sulla cima del Cratere SE. Si è verificata la fuoriuscita di lava che si è diretta verso l'edificio della Torre del Filosofo, senza però raggiungerlo. Per tutto il pomeriggio densa emissione di fumo scuro gassoso.

29 Marzo 2000

Dopo 5 giorni di riposo,  verso sera, alle 19.00 una spettacolare eruzione rende luminoso il cielo intorno al solito Cratere SE, l'eruzione è visibile a notevole distanza, anche dalla costa calabrese. Alle 20.00  ha inizio l'attività stromboliana, con crescita graduale, ed emissioni di lava. Alle 21.30 si ha un punto di massima dell'eruzione con una continua pulsante fontana di fuoco, mentre dal camino sul fianco Nord Est l'emissione di lava tende a diminuire. La fontana di lava raggiunge i 250 metri di altezza. L'attività è vigorosa, dura sino alle 23.00. Diverse bombe vengono emesse dal Cratere SE, e la lava scende giù diramandosi in direzioni differenti. Il flusso a Nord girando alla base del Cratere SE va verso la Valle del Leone, raggiungendo una lunghezza superiore ai 2Km di lunghezza. Viene minacciata dalla lava la Torre del Filosofo. 

22-24 Marzo 2000

L'attività dell'Etna prosegue, alternando, dai primi giorni di Febbraio, momenti di calma a parossismi. Nel tardo pomeriggio del 22 Marzo l'eruzione ricomincia con esplosioni stromboliane e cresce a getto continuo. Verso le 20.00 una esplosione causa una fenditura sul fianco del camino vulcanico e da qui fuoriesce una spettacolare fontana di lava. Lava sgorga dal fianco del Cono NE e a fontana anche dal Cratere SE. scendendo verso la Valle del Bove. Questa eruzione è molto intensa, nei giorni a seguire, verranno rinvenuti grossi massi (bombe), delle dimensioni di oltre 2 metri di diametro, schizzate fuori dal Cratere SE. Due giorni dopo, il 24 Marzo alle 19.30, il vulcano ripete, sempre dai Crateri NE e SE le sue emissioni di lava con fontane e flussi che discendono verso la Valle Del Bove, i massimi dell'eruzione durano circa due ore. Questa eruzione è accompagnata da forti brontolii e boati che vengono uditi anche nel rumoroso traffico di Catania.

16-17  Febbraio 2000

Nelle ore notturne precedenti l'alba, l'Etna riprende la sua spettacolare attività dal Cratere SE. Abbondanti fontane di lava accompagnate da esplosioni, si innalzano sino a 120 metri, questa lava continua ad alimentare i due flussi che si direzionano l'uno verso Valle del Bove, l'altro verso Torre del Filosofo. Nella mattinata un pennacchio di cenere si innalza sino 1000 metri sopra al cratere. Catania ed altri centri più piccoli si risvegliano con le  strade coperte da un sottile strato di cenere. Le esplosioni proseguono giorno 17 e si verificano nuovi getti di lava.

11-12  Febbraio 2000

Dopo le 24.00 del 10 Febbraio, durante le ore notturne del nuovo giorno, sull'Etna avviene una nuova spettacolare eruzione determinata da una violenta fase parossistica. Dal Cratere SE,  luminosissime fontane di lava e lapilli si distinguono innalzandosi nel cielo etneo, alimentando una colata lavica che scende per oltre un chilometro. La lava si allunga in direzione di Nicolosi dividendosi in due flussi che avanzano verso la Valle del Bove e la Torre del Filosofo. Avvengono numerosi fenomeni di degassazione. La fase di eruzione più spettacolare viene vista da Catania e dai centri della vicina costa Ionica. Verso le 10.00, dell'11 Febbraio,  il fronte di lava ha rallentato il suo corso ed anche la fontana di magma diminuiscono notevolmente di intensità. Giorno 12 Febbraio, proseguono le fontane di lava,  i boati e la discesa di flusso lavico dal Cratere SE, facendosi ammirare dai numerosi turisti accorsi ad assistere all'eruzione. 

1- 5 Febbraio 2000

Improvvisamente il 1° Febbraio sull'Etna alle ore 9.30 del mattino si avverte una esplosione con conseguente emissione di cenere che con la spinta del vento raggiunge  la costa ionica interessando alcune comunità costiere, senza però arrecare danni. Le stazioni sciistiche del vulcano non vengono interessate e restano normalmente aperte. Nella notte tra il 4 e il 5 Febbraio, l'Etna produce una spettacolare eruzione accompagnata da una serie di esplosioni udite da tutti i centri vicini al vulcano. L'eruzione principale accade nel cratere Bocca Nuova con esplosioni ed emissioni di cenere e fontane di lapilli. Contemporaneamente sul fianco Ovest  scende un flusso lavico. Anche il Cratere SE é interessato all'evento con fuoriuscita di un fiume di lava che si dirama scendendo per 2Km coprendo e sciogliendo la neve sul suo cammino. Avvengono alcuni incendi nei boschi vicini, ma nessun danno a persone o cose. Cade della cenere su alcuni paesi ai pendii del vulcano. Verso mezzogiorno del 5 Febbraio tutto torna tranquillo. 

29  Gennaio 2000 Alle 8.45, ore locali, il Cratere SE erutta violentemente lava per la seconda volta in tre giorni . Una colonna spettacolare di cenere e lapilli si innalza in cielo diversi km dalla bocca del cratere.
26  Gennaio 2000 Il Cratere SE ritorna ad essere protagonista dopo qualche mese di tranquillità. Subito dopo la mezzanotte, sino al primo mattino del 26 Gennaio, fontane di lava con conseguente flusso fuoriescono da una frattura sul fianco del Cratere SE. L'attività continua con media intensità sino a tarda serata, quando, ancora, il flusso lavico si estende in direzione Valle del Bove. I fragori dell'eruzione vengono uditi in tutta l'area adiacente al vulcano. Cade cenere sul fianco Est dell'Etna, su Zafferana Etnea lapilli spenti di alcuni mm di diametro.
8  Gennaio 2000

Il nuovo millennio viene salutato dall'Etna con una continua moderata attività. L'Etna dall'inizio dell'anno emette materiale vulcanico dai suoi crateri, sopratutto da Bocca Nuova: forti boati e cenere sono segni evidenti di una nuova attività. Nel Cratere SE si verificano forti fenomeni di degassazione mentre nel Cratere NE  forti emissioni di vapori. A causa della cenere caduta nelle sottostanti piste di sci, diversi impianti di risalita sono stati chiusi ma nonostante ciò numerosi sono gli sciatori impavidi che godono la visione dell'attività continuando a sciare. 

Don Maf

WebMaster - Nettuno (Roma)

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