Vulcano  Etna:  cronologia delle più  intense attività vulcaniche

 1998 e 1999

12 Novembre 1999

La mattina del 12 Novembre, si hanno nuovamente delle emissioni di cenere da Bocca Nuova. Complessivamente l'attività resta moderata. 

3   Novembre 1999

Dalla metà di Ottobre l'attività  su Bocca Nuova continua a livelli relativamente alti, al suo interno si forma  in rapida crescita un subcono craterico di materiale piroclastico. La lava continua a fluire sgorgando ad Ovest dell'orlo di Bocca Nuova correndo giù per il fianco occidentale. Nel pomeriggio del 3 Novembre dopo una vigorosa fontana di lava ed un repentino aumento di flusso sul lato occidentale, l'attività vulcanica pare diminuire considerevolmente.

30 Ottobre 1999

L'Etna e' in piena eruzione: dalla Voragine fuoriesce una nuvola di fumo e cenere che si eleva sino a 1000 mt al di sopra della bocca di sfogo.  La nuvola e' visibile anche dalla Calabria. All'interno della Voragine il materiale eruttivo crea un piccolo cono di materiale lavico. Contemporaneamente il Cratere Sud Est emette il suo lento flusso lavico che scende sui pendii sino a quota 2.500, creando qualche apprensione. Cenere piove sul grosso centro di Paternò.

25-27 Ottobre 1999

Il 25 Ottobre il vulcano erutta creando in aria spettacolari  fontane di rocce e lava incandescenti. Un flusso di lava viene emesso da una fessura sul Cratere Centrale e muove giù nel lato occidentale del vulcano in zone disabitate. Il 26 ed il 27 ancora pittoresche fontane di lava illuminano notti etnee di unica spettacolarità, ingenti flussi lavici segnano illuminando di rosso incandescente la parte alta del vulcano. Nessun pericolo per la popolazione. Vengono danneggiati dagli incendi i boschi adiacenti ai flussi lavici.

18 Ottobre 1999

Il 17 Ottobre, una parte del bordo del Cratere Centrale collassa e riversa una grande quantità di lava sul fianco occidentale del cono. La lava si immette nei preesistenti canaloni lavici discendendo lentamente. L'emissione di lava ed il suo lento cammino si protraggono per il giorno seguente. Vengono allertati alcuni centri nell'area occidentale, gli esperti credono che possa verificarsi un'ulteriore eruzione nei prossimi giorni.

4 -5  Settembre 1999

Il 4 ed il 5 Settembre 1999, l'Etna ritorna ad eruttare ed ad emettere lava. Giorno 4 , il vulcano erutta una fontana di lava e fumo che si innalza 50 metri sopra al cratere, segue un copioso flusso di lava  che si incanala nella "Valle del Bove", senza destare pericoli e restando circoscritto in alta quota. Cenere e lapilli anche di dimensioni notevoli  (3-4 cm),  vengono emessi  dalla sommità del vulcano, accompagnate da violenti boati. I vulcanologi dell'Osservatorio Etneo hanno riscontrato che sulla vetta si è aperta una spaccatura da cui fuoriusciva il copioso flusso lavico. Giarre, sulla costa ionica, Milo e  Sant'Alfio a Sud-Est del vulcano, vengono interessate dalla tenue caduta di cenere lavica e micro materiale vulcanico. Il tratto d'autostrada  tra Giarre e Taormina, per alcune ore diviene impraticabile a causa della patina melmosa che viene a formarsi per pioggia e cenere vulcanica. Giorno 5, le visite turistiche al cratere vengono sospese, il vulcano continua lento ad emettere il suo flusso lavico.

4   Febbraio 1999

Un'eruzione esplosiva avviene sull'Etna il 4 Febbraio. Circa un'ora e mezzo dopo l'inizio dell'attività, una nuova esplosione crea un lungo sfogo sul lato esterno Sud del "Cratere Sud-Est". L'apertura eruttiva e' una frattura molto estesa che dalla cima del "Cratere Sud-Est" giunge sino alla base. Il punto principale di emissione nella fenditura  è a metà  lunghezza, da qui fuoriesce una gran quantità di lava  che si suddivide  in tre flussi. La lava fluisce attraverso gli storici canali  lavici che convogliano verso la "Valle del Bove" alla velocità di 1-2 metri al secondo. 

23 Gennaio 1999

Una nuova eruzione del Cratere S.E. genera una colonna di cenere e vapore rosa che si eleva diversi Km al di sopra del punto d'emissione. Questa colonna si sposta lentamente verso Sud Est facendo cadere cenere su Catania e sulle cittadine circostanti. Le particelle di cenere nell'aria creano problemi alla respirazione e agli occhi della popolazione e si depositano formando un sottile strato cinereo su terreni e strade e materiali. La pista da sci sul lato occidentale dell'Etna diviene impraticabile poiché  la neve viene ricoperta da cenere e scorie vulcaniche. C'e' da notare che il Cratere S.E. con le ultime eruzioni ha accresciuto il cono lavico formatosi al suo interno, sino a perdere l'aspetto iniziale, infatti ora tutto il Cratere S.E è pieno, crescendo di 300mt, perdendo la sua forma craterica e diventando a tutti gli effetti un cono vulcanico.

18 Gennaio 1999

Una grandiosa fontana di lava viene emessa dal Cratere S.E. L'intensa eruzione forma con la sua attività una colonna incandescente sino a circa 3Km. al di sopra della cima. La pesante caduta e l'accumulo di materiale piroclastico emesso dall'eruzione causa frequenti valanghe sul lato esterno del Cono-Cratere di Sud Est. Il suono di alcune esplosioni, sebbene non troppo forti, vengono comunque ascoltati anche a Catania.

 5  Gennaio 1999

L'Etna erutta il 5 Gennaio interessando i vicini centri con scorie e cenere. Questa attività molto intensa avviene dal Cratere S.E. Non si verificano danni alle cose e alle persone.

11 Ottobre 1998

L'11 Ottobre avviene una spettacolare attività  stromboliana sul Cratere S.E. Viene lanciato, 200metri  in alto sul cratere, una grossa quantità di materiale piroclastico incandescente che risplende nel cielo. Un flusso di lava scende giù per 200mt.sul fianco esterno del cono del Cratere S.E.  Questa attività è facilmente visibile dalle città sulla vicina costa  ionica siciliana.

15 Settembre 1998

Un'eruzione esplosiva e' avvenuta, dopo sei settimane di inattività, sul Cratere S.E.. Parecchie esplosioni, molto potenti,  avvengono il mattino del 15 Settembre con una frequenza media di 5 secondi. Una bomba viene lanciata  a 400mt. di quota dal ciglio del cratere. Numerosi getti piroclastici incandescenti vengono scagliati parecchie centinaia di metri al di sopra del vulcano.Il grande cono che dal 1996 cresce all' interno al Cratere S.E. viene distrutto da queste eruzioni esplosive. Si verifica una pioggia di cenere nelle zone disabitate nel lato Est del vulcano. Non vengono riportati danni.

18 Agosto 1998

Dopo l'eruzione del 22 Luglio l'attività eruttiva sull'Etna é continuata vigorosa. L'attività diventa rilevante la mattina del 18 Agosto con una potente eruzione stromboliana che determina una pioggia di cenere sul lato Est del vulcano e anche sulla periferia di Catania. L'emissione di cenere è accompagnata dall'espulsione di bombe scagliate sino a 400 mt. di altezza rispetto al cratere d'uscita. Una spettacolare attività piroclastica risulta visibile la notte del 18. Forti esplosioni vengono ascoltate persino da Catania.

22 Luglio   1998

Due terremoti scuotono il monte Etna il 22 Luglio e ne determinano l'incremento dell'attività eruttiva. Subito dopo le due scosse inizia a fluire lungo il pendio dell'Etna una grande quantità di lava. Vapore e cenere incandescente si innalzano in cielo con un nuvolone sino a circa 9.5 km. s.l.m. Circa 2cm. di cenere cadono sulle cittadine adiacenti al vulcano e sull'aeroporto di Catania che viene chiuso. 

1   Luglio   1998

Una eruzione globale coinvolge negli ultimi giorni : Cratere Principale, Voragine, Cratere S.E. ed cratere di Bocca Nuova. Ma vediamo in ordine: la mattina del 1° Luglio una vigorosa fontana di lava viene emessa dalla Voragine, questo spettacolare evento dura circa 1ora e mezzo. Molte bombe, sino a 1.5mt di diametro, cadono sul lato esterno del Cratere Principale dell'Etna. L'attività vulcanica, molto spettacolare, è visibile da parecchi chilometri di distanza. Nell'ultima settimana sono state frequenti fontane di lava ed emissioni di cenere dalla Voragine, invece da Bocca Nuova, poco frequenti ma di forte intensità, alcune esplosioni. 

Don Maf

WebMaster - Nettuno (Roma)

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