SCIAMATURA
PREVENZIONE E CONTROLLO Per avere un buon raccolto é necessario avere
una famiglia forte e una fioritura abbontante ( con condizioni
meteo e termiche che favoriscano la secrezione nettarifera dei fiori
). Queste sono, pero', condizioni ideali all'istinto
sciamatorio delle api. Il periodo della sciamatura si presenta,
usualmente, tra marzo e giugno, ma possono aversi anche
sciamature precoci o tardive in febbraio, fino a settembre (per
cause particolari che vedremo di seguito).
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Gli elementi che
spingono le api alla sciamatura sono principalmente:
mancanza di spazio libero per lo stoccaggio del nettare e
nella camera di covata , scarsa secrezione feromonale
della regina con debole coesione della famiglia. Gli ultimi
studi dimostrano che la combinazione scatenante della
sciamatura é favorita dalla scarsità di circolazione del
feromone mandibolare della regina e del feromone emesso dalla
covata non opercolata. |
Questi due fattori sono
l'effetto della mancanza di spazio nella camera di covata e della
scarsa circolazione del feromone reale (dovuto a regine vecchie o di
cattiva qualità e al crescente numero di api presenti
nell'alveare). Per cercare di fare un raccolto senza correre
troppo il rischio di sciamatura dobbiamo cercare di tenere
equilibrata la nostra famiglia, per conseguenza dovremmo: mantenere
dello spazio libero per lo stoccaggio del nettare ( mettere un
melario ), tenere dello spazio disponibile nella camera di covata
(poco alla volta dando anche fogli cerei e impegnando le api
ceraiole), avere regine giovani con basso istinto alla sciamatura.
L'aggiunta del melario viene usualmente effettuata prima
dell'imbiancamento dei favi, cioé quando le api "tirano" al massimo
i favi del nido, depositando qualche goccia di miele in questi nuovi
favi. Metteremo il melario, con o senza escludi regina (questa
diatriba si prolunga da molto tempo). Il nido deve essere ampliato
dando favi disponibili per la deposizione di nuova covata,
sottraendo i favi di riva di miele, oppure sottraendo favi di covata
opercolata da distribuire alle arnie più deboli. Le regine
andrebbero sostituite almeno ogni due anni con regine che abbiano
tratti genetici con scarsa propensione alla sciamatura, al
saccheggio, all'aggressività, buona disposizione e precocità della
covata etc...
Particolari casi di
sciamatura precoce si possono avere qualora i favi polline (barriera
oltre i quali la regina non depone) siano a ridosso dei favi di
covata e vi sia scarso spazio per la deposizione delle uova da parte
della regina. Bisogna controllare alla ripresa della deposizione lo
spazio disponibile .
Vi sono anche casi di
sciamature tardive, così dette "per disperazione". Queste si hanno
usualmente quando per fattori interni od esterni l'alveare diventa
inospitale o scarsamente idoneo alla biologia dell'ape. Casi del
genere si hanno quando invasioni di formiche rendono invivibile la
coesistenza dei due insetti (specie le formiche argentine, piccole e
molto aggressive verso la covata e le api stesse). Ancora si hanno
casi di sciamature tardive con abbandono della covata e delle scorta
da parte di famiglie fortemente colpite da varroatosi. Le api hanno
scoperto prima di noi che la sciamatura può essere un metodo per
ridurre l'infestazione.
Al fine di controllare la
sciamatura vi sono due ulteriori metodi : il clippaggio e la
soppressione delle celle reali. Clippare le regine vuol dire
amputare una delle ali (destra anni pari sinistra anni
dispari), al fine di impedirne il volo. Questo metodo già usato dai
romani più che evitare la sciamatura può ritardarla, poiché lo
sciame puo' partire con la prima regina vergine emergente, oppure
sciamare per terra avanti la bocca dell'arnia (dato che la regina
non riesce a volre). La soppressione delle celle reali richiede
il controllo, almeno ogni 9 giorni, di tutti i favi per scoprire se
vi sono celle reali, sapendo che lo sciame puo' partire con
l'opercolazione delle celle reali (al nono giorno dalla
deposizione). Vi sono numerosi segni premonitori della sciamatura:
aumento del numero di fuchi, comparsa delle coppe reali, sospensione
della deposizione (la regina si alleggerisce per volare meglio),
minore attività dell'arnia, numerose api "scout" alla ricerca di un
potenziale nuovo nido, etc..
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Questo metodo é
laborioso e l'apicoltore deve riconoscere se le celle reali
sono di sciamatura oppure di sostituzione (vedi la descrizione
nel capitolo precedente Tecnica Apistica). Ulteriori metodi di
prevenzione della sciamatura sono stati sviluppati con
differenti tecniche (uso di feromoni sintetici, ingabbiamento
della regina, etc... Si rinvia a testi specialistici)
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Tabella delle cause della sciamatura
SOVRAPPOPOLAZIONE |
del NIDO favi con troppo miele |
regina scarsa |
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del NIDO favi con troppo miele |
tardivo inserimento del melario |
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del NIDO favi colmi di covata |
necessaria sottrazione di covata |
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del NIDO favi colmi di covata |
necessario incremento favi disponibili |
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del NIDO favi deformati |
favi deformati(cattiva qualità foglio,
mancanza fili,..) |
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del NIDO eccesso di fuchi |
troppi favi deformati o da fuco / regina
scadente |
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del NIDO eccesso di operaie |
tardivo inserimento melario, troppa "brace
comb" sul bordo dei telai |
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del NIDO scarsa ventilazione |
porticina stretta, girandole chiuse,
spazio interfavo scarso |
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del MELARIO |
tardivo inserimento del melario o
posizionamento errato |
SOSTITUZIONE |
della regina |
regina scadente, ferita,
malata |
Ed ecco un consiglio dal
ns. amico Vincenzo Stampa.
Ad ogni buon conto
si può stare in campana e reagire immediatamente al primo avviso di
sciamatura, ovvero inizio di costruzione di celle reali. Conoscere
l'età delle regine è già un punto di riferimento importante, le
regine che già hanno sciamato lo scorso hanno sono candidate alla
sostituzione. Se il tentativo di sciamatura si manifesta a ridosso
della prima fioritura produttiva, conviene: - orfanizzare subito
l'arnia facendo un piccolo sciame artificiale con la vecchia regina
(un favo, di covata con la regina + un favo costruito vuoto + un
favo con polline e miele), - eliminare tutte le celle reali
dell'arnia originale tranne due (una prossima all'opercolatura ed
una appena iniziata), - mantenere il melario o darlo o darne un
secondo. In mancanza di covata da allevare tutta l'importazione
finisce a melario o a intasare il nido, questo dipende dalle
temperature notturne. Quando la nuova regina ha iniziato a deporre
si può eliminare la vecchia ed utilizzare la covata e le api per
rinforzare qualche famiglia o riunire più sciametti per fare una
famiglia nuova. Se per un caso qualsiasi l'allevamento della nuova
regina non va in porto si può sempre utilizzare la vecchia per non
perdere la famiglia. Buon lavoro.
Vincenzo Stampa
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