Mario Addis o Oiram Sidda?
Questo è il dilemma: come presentarsi, quale faccia, ma chi l' ha detto
che debba per forza essere una faccia, perché non mostrare la schiena,
perché non presentarsi come Oiram Sidda, per l'appunto?
Già, partiamo da OIRAM SIDDA.
Del mio piccolo film GIANO
una didascalia diceva, "la metamorfosi di un uomo al risveglio,
prigioniero dello squallore di una metropoli tentacolare e deformata".
Perché non potrebbe trattarsi de "il risveglio di una metropoli
prigioniera dello squallore di un uomo tentacolare e deformato"?
Ho una gran voglia di
provarci a ribaltare la storia in questo modo. Con queste giravolte
tentavo di dirvi che
forse sono più portato a dire il "come potrebbe essere" piuttosto che il
"come è" e che, in ogni caso, non sono affatto portato, o meglio,
intenzionato, a raccontarvi chi io sia. Non vi racconterò le scuole, gli
studi fatti, la vocazione, gli aneddoti "di quel famoso giorno in
cui mi trovavo ancora in fasce alle prese con le matite colorate" per
confermare la portata di un talento che, come vuole la tradizione, deve
necessariamente affondare le proprie radici nei primi anni di vita.
Non andò così, o forse sì ma
nessuno me lo ha ricordato,si nasce, o si diventa curiosi degli oggetti,
di forme, colori, facce, soprattutto facce, espressioni, occhi, nasi,
bocche, si vuole toccare con mano, sentire di che pasta sono fatti i
colori, i materiali, le tempere, le cere, i gessetti, il carboncino, che
odore hanno, come si impastano tra loro e come ci si sporca bene le mani,
perché il bello è soprattutto questo "sporcarsi le mani". Il motivo più
valido per cui faccio quello che faccio è che Oiram Sidda o Mario Addis
non potrebbe sussistere senza farlo e quindi per me, questa cosa che può
chiamarsi disegno, fumetto, lavoro, arte o passatempo è, essenzialmente,
un fatto, un fatto che è la mia vita. Se di me vi ho detto ben poco,
della mostra dovrò pur dire qualcosa, ma qui è già più semplice, perché si
tratta dei miei lavori e attraverso essi io posso più facilmente rivelarmi
o ancora più facilmente nascondermi, vedetevela voi.
La mostra qui rappresenta una
rassegna di tutti i film d'animazione, oltre ad una selezione di
illustrazioni e fumetti il campo è molto vasto, ma come a una madre può
capitare di avere figli tanto diversi da temere d'essersi accoppiata con
bestie d'ogni genere, così anch'io sono padre di figli tanto diversi
eppure tutti assolutamente affratellati.
Sono un padre all'apparenza
un po' "girovago", ma il mondo del disegno tocca tutto, non è colpa mia se
le sollecitazioni sono così forti e se alla lenza, una volta toccato il
fondo, si attaccano pescetti, alghe, crostacei, ma anche forchette di
plastica, fibbie, rasoi bilama, barattoli, penne, racchette, mutande.
Ma torniamo a galla. Appurato
che non sono un gran parlatore e che non posso, perché non ne ho voglia,
parlarvi di tutto, posso finalmente invitarvi ad accomodare i vostri occhi
tra i miei lavori.
Lasciatevi accudire!
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