Del  Patrono  di  Guglionesi, il  monaco benedettino S.  Adamo, si hanno notizie  da  due fonti:  quella  documentaria  (la Cronaca d'Isernia, del  Marchese  de  Sterlich  di  Chieti;   Rucellini;   Gattola;  Romanelli;  Leone Ostiense; ecc.) e quella della tradizione locale  (che  collega  S.  Adamo a Montecassino). Tra le fonti documentarie,  fondamentale  è  quella  del  Cardinale  Leone  Ostiense,  perché,  nei  capitoli  47,  48,  49  e  61  della Cronaca di Montecassino, parla di un monaco di nome  Adamo  che  svolge  diverse mansioni, anche  fuori  dal  monastero,  e  che,  essendo  di santa vita, riceve delle visioni per attestare la  presenza  delle reliquie di S. Benedetto e Santa Scolastica a Montecassino, presenza da  alcuni messa in dubbio. (...)

La tradizione locale, rafforzata dalle memorie del capitolo di Santa Maria Maggiore  di  Guglionesi,  insieme con altri autori, sostiene che il monaco Adamo,  del quale  racconta  l' Ostiense,  è  lo   stesso  che  si   venera  a Guglionesi e il monaco Leone è lo stesso che si venera a  San Martino in Pensilis, i quali  furono  mandati  dopo il 1020 in queste contrade (...).

Un  fatto  è  certo:  la  devozione  di  S. Adamo è antica,  come  quella  di  San  Leo, ed  entrambe  hanno avuto certamente origine  da  persone  e  da  fatti  realmente  accaduti,  sebbene  nel  tempo  si sono ulteriormente estese con l'aggiunta di elementi miracolistici. (...)

Un punto  debole  della  tradizione  è quella che fosse abate, e anche di Guglionesi.  Rocchia sostiene che nella Cronaca d'Isernia,  come nel  calendario  della  diocesi  di  Termoli,  e anche in altre fonti,  S. Adamo è chiamato "abate", ma  lo era prima che  venisse  a  Guglionesi, perché il Leone Ostiense "gli dà,  come  all'abate  Leo,  il  titolo  di  "Dominus", che verso  il  Mille appartenne solo ai vescovi,  abati e re". Del resto,  è  certo che  verso il  1020  S. Adamo  era  celebre  in  Montecassino  per  la  sua  santa  vita  e per le sue visioni e miracoli. 

L'autore della Cronistoria, sempre rifacendosi alle fonti e  alla  tradizione, afferma che  " S.  Adamo  venne  ad  occupare  l' antico convento di San Paolo nella città di Petacciato.  Fu allora, o poco dopo, che, in virtù della missione  ricevuta,  S. Adamo   fu   costituito   abate  per  Guglionesi  ove subito  portossi  e  vi  predicò  per  molto  tempo ...".  Ancora  adesso a S. Adamo viene attribuito il titolo di abate, ma non  si sa  di  dove, perché  a  Guglionesi  non  c' è mai  stato  un  monastero  benedettino  prima di San Giovanni in Eremo, del 1340,  e  se  prima  di venire in queste zone non lo era stato. (...) Quanto  attesta  la  tradizione  sulla  venuta di S. Adamo nel  nostro  territorio  e  della  permanenza  nella cella monastica  di S. Paolo trova  riscontro  nel  fatto  che  realmente, vicino a  Petacciato,  c' era una chiesa benedettina dedicata a S. Paolo e che  la  tradizione  locale  l' ha sempre indicata con luogo preciso. Di questa chiesa, considerata fin dal 1038 dal codice diplomatico dell'Abbazia di S. Maria di Tremiti, abbiamo indicato anche il suo preposito Prando in un atto notarile del 1151. Considerando, inoltre, che il monastero di Tremiti  era,  fin  dall'inizio, una fondazione di Montecassino e che, fino al governo dell'Abate  Desiderio, non era del tutto autonoma, si può pensare che alcuni  monaci di  Monte- cassino siano stati inviati su possedimenti  di  Tremiti anche come forma di aiuto.

 "S. Adamo, dopo  aver  tanto  beneficato Guglionesi e queste Contrade nel   temporale  e  nello  spirituale,  si ritirò,  poi, nel convento di S. Paolo situato circa un miglio di qua da  Peta zio. Col dopo aver menato per più anni con quei Religiosi  una  vita quasi angelica,  ripiena  di  meriti,  spirò l'anima sua benedetta a' 3 maggio come dice la Tradizione". (...)

Testo: Gli studenti della scuola media statale "I. De Sanctis" di Guglionesi (classi IIB e IIC dell'anno scolastico 1996/97).

Fotografia: La statua di Sant'Adamo nella chiesa di Santa Maria Maggiore.

Bibliografia: La figura di S. Adamo nel contesto della presenza dei benedettini nella fascia costiera del Molise, Autori vari, Editore Parrocchia di Santa Maria Maggiore e Comune di Guglionesi, Termoli, 1998. Guglionesi, Gizzi F., Lemme L., Edizioni Enne, Campobasso, 1989. Cronistoria di Guglionesi, Rocchia A. M., ristampa a cura di Morlacchetti G., Arte della Stampa, Vasto, 1991. 

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