Il racconto della traslazione è molto importante per il culto di S. Adamo. Rocchia afferma: "A tutto quello che si è detto di S. Adamo dà maggior peso la testimonianza del contemporaneo autore anonimo della prima traslazione del Santo". Leggendo attentamente questo racconto si ha la sensazione di partecipare all'evento, perché è denso di sentimento, è pieno di apprensione, ma ricco di particolari concreti e molto originali che lasciano pensare alla redazione di un testimone. Renato Lalli, nel suo interessante volume "Vita e cultura del Molise dal medioevo ai tempi nostri", così sottolinea: "L'autore si dice testimone di quanto racconta, e in effetti descrive come un cronista gli avvenimenti che hanno accompagnato la traslazione, ne coglie i momenti salienti, ne sottolinea gli effetti psicologici sulle persone: lo stato di sgomento e di meraviglia nello stesso tempo da cui si sente immediatamente preso un uomo di nome Benedetto quando in un breve momento di assopimento, mentre sta, pellegrino, a Lesina, sente una voce che gli indica la scelta fatta da Dio, quale S. Adamo patrono di Guglionesi; lo stupore che il racconto di Benedetto suscita nell'animo dell'arciprete che per consiglio chiama subito, di nascosto, prima soltanto tre sacerdoti esperti di cose religiose e, successivamente, estende la conoscenza dell'avvenimento a persone di prudenza e coscienza; i primi movimenti circospetti delle persone che si muovono verso il luogo indicato da Benedetto; la gioia che si mescola alle lacrime alla scoperta del corpo del Santo; il senso di sicurezza che gradatamente pervade gli animi al manifestarsi della protezione divina attraverso il sonno profondo in cui si trovano immersi gli abitanti del luogo nel quale si trovava la chiesa e il cadere della pioggia che copre i movimenti degli uomini di Guglionesi appena sono fuori dalla chiesa; la gioia che anima il viaggio di ritorno al farsi il cielo improvvisamente sereno e che si trasmette alla popolazione riversata fuori dal paese fino ad esplodere nel trionfale ingresso del Santo tra canti, inni e preghiere". Con la traslazione a Bari delle reliquie di S. Nicola da Myra, nel 1087, il desiderio di un protettore, il possesso delle sue reliquie, segnò molte comunità. In questo contesto va inquadrata la traslazione di Sant'Adamo, avvenuta quindici anni dopo, nel 1102. Testo: Gli studenti della scuola media statale "I. De Sanctis" di Guglionesi (classi IIB e IIC dell'anno scolastico 1996/97). Fotografie: (1) Il carro di Sant'Adamo (Archivio Paolone F.). (2) Il pozzo di Sant'Adamo. Bibliografia: La figura di S. Adamo nel contesto della presenza dei benedettini nella fascia costiera del Molise, Autori vari, Editori Parrocchia di Santa Maria Maggiore e Comune di Guglionesi, Termoli, 1998. Guglionesi, Gizzi F., Lemme L., Edizioni Enne, Campobasso, 1989. Cronistoria di Guglionesi, Rocchia A. M., ristampa a cura di Morlacchetti G., Arte della Stampa, Vasto, 1991. |
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