UN GRAZIE PER L'AFFETTO DIMOSTRATOMI
L.C.

Colgo l'occasione dello spazio offerto al Gruppo Adulti per ringraziare tre mamme che mi hanno scritto in tre modi diversi, esprimendo il loro parere sul mio articolo "Il diritto alla vita e alla speranza è sacro", pubblicato sul notiziario n. 18 del dicembre 2000.
La prima mamma mi ha contattato, in modo anonimo, con una lettera giunta al mio domicilio. Per correttezza e rispetto, non rivelerò il contenuto delle sue parole, vi basti sapere che quello che mi ha scritto mi ha fatto capire quanto sia importante comunicare. Se questa signora dovesse leggere questo articolo, voglio dirle che la ringrazio per avermi scritto e che le sono vicina con il cuore e con la mente.
La seconda mamma ha scelto lo spazio della Romagna per esprimere il suo pensiero. La ringrazio per le belle parole, ma a me è sembrato di esprimere dei concetti semplici, sui quali riflettere. È stato un articolo scritto di getto, provocato da situazioni esterne che mi stavano strette e, a quanto pare, è un argomento che tocca tutti.
La terza mamma ha scelto di scrivermi firmandosi ed è nato un rapporto epistolare arricchito da bellissime fotografie. Spero che questo rapporto continui perché aiuta anche me: è importante anche per gli adulti conoscere il modo con cui gli altri genitori affrontano la malattia dei figli.
A volte alcuni comportamenti li do per scontati perché i miei genitori hanno affrontato meravigliosamente questo pesante macigno. Leggo nel loro cuore il grande dolore, l'angoscia di ogni giorno, ma ammiro in loro la forza con la quale mi amano al di là di ogni sacrificio.

Auguro a tutti i fibrocistici di avere dei genitori ed un fratello come i miei perché, se la strada è dura, fare un po' di passi trasportati sulle braccia dell'amore, è una sensazione meravigliosa. Se tutto ha un fine, se per ogni cosa esiste un perché e se ogni dolore può essere superato grazie all'amore, allora la dura croce che ci è toccata, ha un valore importante e, da danno, diventa dono.