Tremonti
e Lunardi approvano la convenzione per l`opera sullo Stretto di
Messina.
Ponte,
firmato l`ultimo decreto
Il
bando di gara sara` pubblicato entro meta` febbraio e il general
contractor verra` selezionato in autunno.
Il
ponte dello Stretto supera anche l`ultimo scoglio
normativo-finanziario ed e` ormai pronto per la fase della
costruzione, che sara` avviata dalla societa` Stretto di Messina
con il bando di gara per il general contractor ``entro il 15
febbraio``. Ieri il ministro dell`Economia, Giulio Tremonti, ha
apposto anche la sua firma, a fianco a quella del titolare delle
Infrastrutture, Pietro Lunardi, sul decreto che approva la nuova
convenzione della societa` Stretto di Messina. Con questo ``via
libera`` Tremonti ha approvato anche il piano
economico-finanziario dell`opera, allegato F della convenzione. Il
piano e`, tra i molti tasselli messi a punto negli ultimi 18 mesi
dall`amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro
Ciucci, probabilmente il piu` importante (insieme al progetto
preliminare) perche` ha consentito di superare l`impasse delle
risorse, vero blocco all`avvio della realizzazione del Ponte. Il
si` di Tremonti consacra dunque l`avallo del Governo allo schema
finanziario predisposto da Ciucci per coprire la spesa complessiva
di 4.684 milioni di euro a valori 2002 (pari a 5.130 milioni in
termini nominali, che salgono a 6.036 milioni se si considerano
gli interessi capitalizzati sui debiti nel periodo di
costruzione). Cinque i capisaldi su cui poggia il piano
finanziario: 1) il 40% del finanziamento avviene con un aumento di
capitale di 2.583 milioni, gia` deliberato e versato per la prima
tranche, sostenuto dalle tre societa` pubbliche azioniste della
Stretto, Fintecna, Anas e Fs; 2) il 60% sara` reperito sul mercato
dei capitali, con prestiti a lungo termine nella fase della
costruzione e successivamente con l`emissione di bond
privilegiati, ma non coperti dalla garanzia formale dello Stato;
3) poco meno del 50% dei ricavi da traffico arrivera` dal canone
versato da Rfi/Fs (100,6 milioni nel 2012, anno di apertura,
rispetto ai 113,0 milioni derivanti dai pedaggi stradali, fino a
142,9 milioni nel 2041 contro i 187,9 dai Pedaggi stradali); 4) il
meccanismo escogitato da Ciucci del ``valore di riscatto``
dell`opera garantira` una copertura sostanziale dello Stato - e
quindi del Tesoro - fino al 50% del costo della stessa, facendo
fronte quindi non solo al rimborso del capitale sociale ma anche a
una parte di eventuali mancati introiti da traffico; 5) lo
sdoppiamento della vita economica dell`opera (60 anni) in due
periodi di concessione consentira` allo Stato, mettendo a gara la
seconda concessione, di rientrare in tutto o in parte dell`esborso
del ``valore di riscatto``. Un`architettura destinata a reggere se
non si discosteranno troppo dalla realta` le previsioni di
traffico, che costituiscono l`elemento di maggiore rischio del
piano e che la societa` Stretto di Messina definisce
``prudenziali``. Rispetto ai quattro scenari ipotizzati nel
documento di ``analisi di fattibilita` finanziaria``, approvato
dal cda nel marzo 2003, la versione definitiva del piano si
attesta su un livello medio-basso: fino al 2022 il traffico di
autovetture (2,73 milioni di veicoli-km nel 2012, anno di apertura
dell`opera) si attestera` appena al di sopra dello scenario piu`
prudente, per arrivare al 2041 a 4.735 veicoli-km; mentre il
traffico pesante (1.553 veicoli-km nel 2012) salira` gia` dal 2015
a uno scenario intermedio per restarci fino al 2041, quando
vengono previsti 2.583 veicoli-km. Altro elemento significativo
del piano e` quello delle tariffe che resteranno ferme nel tempo
(salvo adeguamenti monetari) a 0,6 euro/chilometro per i veicoli
leggeri e di 2,9 euro/chilometro per i mezzi pesanti.
Soddisfazione e` stata espressa ieri da Lunardi e da Ciucci. E`
stato il ministro delle Infrastrutture a confermare che il bando
di gara sara` pubblicato ``entro il 15 febbraio`` e che il general
contractor «sara` selezionato in autunno``. Ciucci ha invece
ricordato che ``il 2003 e` stato un anno decisivo che ha portato
il progetto del Ponte nella piena fase realizzativa. Con l`odierna
firma della Convenzione - ha detto - siamo a un punto di svolta,
e` un contratto fondamentale``.
Giorgio Santelli
Il Sole 24 Ore.
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