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Le nuove disposizioni sul condono edilizio

Scarica il testo sulle nuove disposizioni sul condono edilizio
Testo dell'art. 32 del Decreto Legge 30/09/2003 e degli allegati corredato con le note legislative di riferimento
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da  "Il Sole 24 Ore" del 30/09/03

Finanziaria: approvata la maxi sanatoria edilizia
Parte il condono, vale 3,35 miliardi 

Passa la versione «maxi»: saranno escluse solo le aree protette 

Un gettito «pesante» iscritto per 3.350 milioni di euro, di cui tre miliardi al Tesoro e 350 milioni destinati ai fondi di riqualificazione. Un`oblazione che va da 80 a 150 Euro a metro quadrato per i nuovi immobili non residenziali e da 60 a 100 Euro a metro quadrato per gli immobili residenziali. Oblazioni a forfait di 3.500 e di 1.700 Euro per le opere di restauro e risanamento conservativo e di 516 Euro per opere di manutenzione straordinaria. Un`anticipazione degli oneri concessori di 89 Euro a metro quadrato nelle grandi citta` con oltre 300mila abitanti e di 45 Euro per ristrutturazioni e modifiche della destinazione d`uso. Sono le novita` inserite ieri nel capitolo del condono edilizio del maxidecreto legge varato dal Governo, che per il resto ha seguito le anticipazioni dello scorso week-end (si veda ``Il Sole-24 Ore`` del 28 settembre). Ancora ieri nel pomeriggio, il ministero dell`Ambiente aveva interpretato in senso restrittivo la norma relativa alle esclusioni dalla sanatoria, mettendo fuori dal perimetro degli immobili condonabili tutte le realizzazioni abusive non conformi agli strumenti urbanistici. Ma la lettura del testo conferma invece che l`esclusione riguarda le sole opere non conformi realizzate ``su immobili soggetti a vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonche` dei parchi e delle aree protette nazionali``. In altre parole, vengono escluse le opere non conformi ai Prg localizzate in aree vincolate e delicate sul piano ambientale e paesistico; ma restano condonabili le opere non conformi agli strumenti urbanistici che siano localizzate fuori di queste aree. Immobili realizzati su aree a destinazione agricola, per esempio , risultano condonabili. L`oblazione per gli immobili residenziali ha subito una pesante sforbiciata: 100 Euro a metro quadro per le opere realizzate in difformita` assoluta dagli strumenti urbanistici; 80 Euro per le opere realizzate senza concessione ma che risultano conformi alla data di entrata in vigore del decreto legge; 60 Euro per le opere di ristrutturazione edilizia in difformita` del titolo abilitativo edilizio. Per gli immobili non residenziali, le oblazioni sono, per le stesse categorie, rispettivamente di 150, 100 e 80 euro. L`oblazione andra` versata in tre rate (31 marzo, 30 giugno, 30 settembre 2004). La prima rata, da presentare con domanda di sanatoria, che pure va inoltrata entro il 31 marzo 2004, dovra` essere pari al 30% del totale, ma comunque non inferiore a 1.700 Euro. Alla stessa domanda va allegata la ricevuta di versamento dell`anticipazione del 30% degli oneri concessori e comunque in misura non inferiore a 500 Euro. Anche gli oneri di concessione andranno versati alle scadenze di giugno e settembre, con importi pari a quelli della prima rata. Conguaglio entro il 2006. Sono sanabili le opere ultimate entro 31 marzo 2003. Per le nuove costruzioni vale il limite dimensionale di 750 metri cubi ``per singola richiesta`` di sanatoria. Per gli ampliamenti volumetrici, stesso limite di 750 metri cubi o, in alternativa, quello del 30% rispetto alla volumetria esistente. Un capitolo che si e` risolto ieri e` quello della quantificazione delle risorse ai fondi di riqualificazione: 50 milioni alla partecipazione statale ai progetti locali, 100 al programma nazionale per la riqualificazione gestito dal ministero delle Infrastrutture, 100 all`Ambiente per la difesa dal dissesto idrogeologico, 50 ai Beni culturali per interventi nelle aree a vincolo paesistico, 50 alla Cassa depositi e prestiti per il fondo rotativo per ridurre i costi degli abbattimenti di opere abusive. Sulle aree demaniali saranno sanabili le opere in aree non soggette a vincolo assoluto, come per la sanatoria generale. Per le aree soggette a vincolo relativo vale il principio del silenzio-rifiuto. Le opere realizzate su aree demaniali ``disponibili`` potranno essere sanate mediante il pagamento di indennizzi oscillanti tra 5 e 90 Euro a metro quadrato e comporteranno poi la possibilita` di acquisto del terreno demaniale da parte del privato con valori che oscillino da 15 a 270 Euro a metro quadrato in funzione delle classi dimensionali dei Comuni. Per gli immobili su aree demaniali ``indisponibili``, invece, il pagamento dell`indennizzo per l`opera abusiva realizzata dara` diritto all`estensione del titolo concessorio sull`opera. 

Giorgio Santilli 

Il Sole 24 Ore

 

   

 

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