Contributi a PMI per ricerche commissionate allo I.A.T., laboratorio autorizzato M.U.R.S.T. ed iscritto all'Albo.

Riferimenti normativi

La concessione di contributi alle PMI, che commissionano a Laboratori qualificati l'esecuzione d’attività di ricerca e sviluppo, è regolata dalla Legge 17/02/82 n. 46 (art. 4) che disciplina l'attività del Fondo Ricerca Applicata.

Soggetti ammissibili

Esclusivamente le P.M.I. industriali, le imprese artigiane e le imprese agro-industriali (dotate di proprie strutture produttive), singole o consorziate. Non possono avere più di 250 dipendenti, hanno un fatturato non superiore a 20 milioni di ECU ovvero un totale dello stato patrimoniale non superiore a 10 milioni di ECU e non sono partecipate per oltre il 25% da imprese che non rispettino questi requisiti.

Attività finanziabili

Possono essere oggetto di contributo i costi relativi ad attività commissionate a Laboratori autorizzati dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e inclusi nell'Albo I.M.I.

Tali attività devono essere finalizzate ad almeno uno dei seguenti obiettivi:

Non sono ammissibili al contributo le commesse a Laboratori riguardanti:

  • semplice esecuzione di prove e/o misure;
  • progettazione e/o realizzazione di apparati non innovativi;
  • attività relative alla produzione o al controllo di qualità.

Sono finanziabili esclusivamente i costi fatturati dal laboratorio al committente e riconosciuti congrui e pertinenti dall'IMI.

Intervento finanziario ed erogazione contributo

Il F.R.A. interviene con un contributo pari alla metà dei costi fatturati dal Laboratorio e riconosciuti ammissibili dall'IMI. L'importo massimo del contributo è attualmente fissato in 200 milioni di lire per anno e per azienda. Le domande vengono esaminate dall’IMI che provvede a deliberare ed erogare i contributi, di norma, entro due mesi dalla data ricezione.