Biografia di Silvano Agosti

Silvano Agosti nasce il 23 marzo 1938 a Brescia dove vive fino a diciassette anni. Viaggia nel mondo praticando vari mestieri. Stabilitosi a Roma, nel 1960 s'iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia. Suo compagno è Marco Bellocchio. Segue il corso di montaggio tenuto da Maria Rosalda. Nel 1962 ottiene il diploma in regia col cortometraggio La veglia. L'anno successivo è a Mosca per specializzarsi in montaggio e studiare l'opera di Ejzenstejn. Bellocchio è a Londra e conosce Enzo Doria col quale progetta I pugni in tasca. Il film esce nel 1965, prodotto da Doria, sceneggiato da Agosti e Bellocchio, diretto da Bellocchio, montato da Agosti con lo pseudonimo di Aurelio Mangiarotti. Protagonista è Lou Castel. Il credito è inatteso e duraturo tanto da marchiare gli stessi artefici: Castel incarna l'adolescente ribelle, Bellocchio l'enfant prodige del cinema italiano, Agosti uno stile di montaggio.

Nel 1967 Doria produce Il giardino delle delizie, lungometraggio d'esordio di Agosti mutilato dalla censura per ventotto minuti; nel 1968 Grazie zia di Salvatore Samperi, sorta di remake de I pugni in tasca di cui ripropone, tra l'altro, la formazione: ora Agosti firma il montaggio come Alessandro Giselli.

Coglie gli episodi salienti della contestazione studentesca romana, di cui oggi restano una sessantina di ore. E' testimone della resistenza greca e nel 1973 realizza ad Atene Altri seguiranno, prodotto dalla televisione svedese che taglia il finale. Nel 1974 gira a Brescia un documentario sulla Strage di Piazza della Loggia. L'undici marzo 1975 iniziano all'ospedale psichiatrico di Colorno, presso Parma, le riprese di Matti da slegare diretto con Marco Bellocchio, Sandro Petraglia, Stefano Rulli. Il film propone una nuova interpretazione del rapporto cinema/verità. Nasce l'11 Marzo Cinematografica, la cooperativa che produrrà tutti I film di Agosti. Nel 1976 presenta Nel più alto dei cieli. Coi compagni di Matti da slegare conduce un'inchiesta televisiva in quattro puntate, La macchina cinema, cui fanno seguito vari documentari e programmi didattici. Dal 1976 al 1978 è docente di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Alla fine degli anni Settanta sollecita un amico cineamatore bresciano, Franco Piavoli, a cimentarsi con il montaggio. Piavoli vive a Pozzolengo, a pochi chilometri dal lago di Garda. Agosti gli porta da Roma cinepresa, pellicola e moviola e lo costringe a girare. Spunta Il pianeta azzurro che sarà proiettato a Venezia nel 1982: Kezich auspica una legge che obblighi tutti gli italiani a vederlo. In qualità di produttore Agosti intende distribuire il film in alcune sale romane, ma incontra la sordità degli esercenti, rileva un locale dove lo programmerà per anni. Il cinema Azzurro Scipioni, nel quartiere Prati, diviene un punto di riferimento per I film d'arte del passato e del presente, luogo d'incontro di cineasti e appassionati di cinema. Non contento, poco lontano dedica all'epoca silenziosa l'Azzurro Melies, caffè concerto arredato dalla ditta Dedalo di Cinecittà su disegno proprio e dell'architetto Mario Garbuglia. Vi si possono godere Nosferatu e il Potemkin sorseggiando ai tavolini cocktail in compagnia.

Nel 1983 termina D'amore si vive, ricerca sulla tenerezza, la sensualità e l'amore compiuta a Parma nell'arco di due anni.

Parallelo all'attività cinematografica è l'esercizio della letteratura. Nel 1984 pubblica il romanzo L'Uomo proiettile, per il quale inventa la casa editrice L'Immagine. Il libro è finalista al Premio Strega ma è ostentatamente ignorato dalla critica ufficiale. Succedono Uova di garofano, Il giudice, La ragion pura, La vittima. Nel 1987 esce Quartiere e nel 1991 Uova di garofano, di cui ha recentemente completato l'edizione televisiva.

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