COSTRUIRE IL
COMITATO NAZIONALE ANTIFASCISTA (CONAN)
Una bomba a Milano? Il ritorno delle Br confuse con altri terrorismi? Gli
anarchici che indomiti non muoiono solo nelle carceri ma intendono creare un
clima di tensione? Piromani sparsi ovunque? Criminali multietnici che mettono a
repentaglio la sopravivenza di specie umane "elette"? Antifascisti con
bambini ed anziani che vogliono assalire il Vaticano nell'anno del Giubileo?
Mafiosi che ritornano come se i loro intrecci con i poteri forti fossero
inesistenti? Emergenze varie? Clandestini che ci circondano e che affollano
campi rom da debellare (senza altra sorte e speranza nel futuro)? Carceri dove
trionfa la rivolta? Spacciatori nelle scuole e quindi da presidiare? Centri
sociali pronti a generare un clima di violenza ovunque e a disturbare riunioni
proficue per decidere le sorti del mondo (cioè delle classi dominanti)? Insomma
per militarizzare il Paese, nel rispetto di un più ampio piano di
"sicurezza emisferica" (guerre incluse embarghi, corsa agli
armamenti), i nostri "governanti" (o meglio i fantocci di poteri ampi
ed occulti) ce la stanno mettendo tutta. Intanto passeggiano indisturbati Haider
e ronde naziste, siedono nel Parlamento italiano o capeggiano amministrazioni
nostrane fascisti, razzisti, i rappresentanti di una nuova barbarie pronti ad
appiccare roghi, a destabilizzare, a criminalizzare la società e le sue forze
sane e vive. Mandati in cantina i valori della lotta
di Liberazione, confusi i carnefici con le vittime, dimenticate e mai denunciate
le stragi di Stato, le bombe vere e che hanno provocato morti innocenti,
vilipesa e tradita la stessa Carta Costituzionale ora si pensa di
dare un colpo ulteriore alla precaria e malata democrazia della penisola
riproponendo vecchi copioni e consentendo a faccendieri e giullari di essere gli
unici contendenti di un potere da vivere sopra e contro le grandi masse popolari
da rendere amorfe, rassegnate, distaccate, soggiogate... Da mesi DP
(attraverso i propri siti e manchette sulla stampa, iniziative di lotta e sit-in
di protesta) denuncia questo stato di cose e l'aggravarsi, in un clima che vede
protagonista una destra eversiva e una sinistra grottesca e asservita, delle
nostre condizioni di vita. E' spregiudicato l'attacco allo stato sociale, al
mondo del lavoro e del non lavoro, alla cultura e ad ogni diritto ed ancora di
più quello alle libertà e allo stesso futuro. Una nuova tappa della
rivoluzione antifascista è la possibilità stessa di esistere per qualsiasi
altra idea di rinnovamento e di alternativa... Ciò impone una grande capacità
unitaria, nel rispetto di ogni autonomia e diversità, e la
costituzione di un Fronte Antifascista capace di programmare lotte, organizzare
eventi, inserire elementi di socialismo plurali nella società, abbandonando
"interessi di bottega", autoreferenzialità, esclusivismi
politici, il volere a tutti i costi prendere la testa del corteo e frammentare
ancora di più il grande arcipelago della sinistra di classe, critica ed
antagonista. Ora serve una Consulta ugualitaria capace, senza spontaneismi e
ribellismi di facciata, di dotarsi di un progetto dove resistere ed avanzare
siano un tutt'uno. Noi il 21 gennaio 2001 a Roma ci incontreremo tra diversi ed
uniti anche per questo e crediamo importante che ognuno ed ognuna, comunque
organizzato, liberamente organizzato, proponga un luogo ulteriore dove dar vita
ad un Comitato Antifascista Nazionale (e transnazionale) per erigere una diga
contro l'affermarsi non solo
dell'organizzazione mondiale delle disuguaglianze e di un pensiero unico
imperialista e neoliberalista ma essenzialmente contro un "moderno"
ritorno al passato nemico della storia e della stessa umanità...
inviate fax 06.2752439
scrivete e-mails
Proponete, condizionate, inventate
coscienti che questa battaglia se non la fai l'hai già persa... e coscienti che
se, forse, ieri era troppo presto domani, forse, sarà troppo tardi.
Segreteria Nazionale DP