FEDE E LIBIDINE


CAMPIONARIO DI SANTA INDECENZA



Il prete e' ministro di Dio in terra. E' stato consacrato per insegnare a noi, poveri peccatori, quelle regole di MORALITA' CRISTIANA che dovrebbero impedirci di precipitare tra le fiamme dell'Inferno.
Cosi' il buon prete ci dice cosa dobbiamo pensare: pero' . . . . . . . . . . . . . . . .


23/10/2002 - Dublino, accuse al cardinale - "Ha coperto i preti pedofili"

DUBLINO - Tempesta sul cardinale di Dublino, Desmond Connell per i casi di pedofilia nella Chiesa cattolica irlandese. Dopo lo scioccante documentario della tv Rte, in cui venivano denunciati 450 casi di abusi sui minori compiuti nella diocesi della capitale, da tutto il paese sono piovute richieste di dimissioni. Il governo, che ha aperto un'inchiesta, ha chiesto a Connell "una risposta chiara" sulla vicenda. Il cardinale aveva chiesto scusa, durante una messa, per i "fallimenti" della chiesa nell'affrontare il fenomeno.

Da quando in qua' le scuse e le richieste di perdono estinguono un reato? Perche' Connell ed i corvi della sua banda non sono ancora in galera?




14/02/2003 - Nove anni e mezzo di carcere per gli abusi sessuali sugli alunni di una materna della Val Seriana.
Bergamo, due suore condannate per pedofilia
BERGAMO - Dopo cinque ore di Camera di consiglio il tribunale di Bergamo, presieduto da Vittorio Masia, ha condannato a nove anni e mezzo per atti sessuali su minori due suore di 64 e 78 anni. Carolina Guerini e Maria Caterina Conti, all'epoca insegnanti nella scuola materna di Cazzano Sant'Andrea, in Val Seriana. L'accusa e' pesantissima: abusi sessuali commessi su otto bambini, tra i 4 e i 5 anni, che le suore portavano, secondo l'accusa, in una stanza buia per sottoporli a giochi erotici e atti di libidine. Episodi dell'autunno 1999 quando i bambini cominciarono a rifiutarsi di andare a scuola. I genitori, raccolti i loro racconti, presentarono una serie di esposti in Procura. Le due suore vennero rinviate a giudizio e rifiutando i riti alternativi per poter meglio dimostrare la loro innocenza. Ma ieri sera non erano presenti in aula. Un processo portato avanti per cinque mesi con un'unica prova, i racconti dei bambini. L'accusa retta dal pm Carmen Pugliese e dagli avvocati di parte civile Roberto Bruni, Marco De Corbelli e Francesca Longhi, ha sempre sostenuto che fossero veri: troppo concordanti e ricchi di particolari che i bimbi non avrebbero potuto inventarsi se non si fossero trovati in intimita' con le suore, come la menomazione della piu' anziana sottoposta a un intervento chirurgico. La difesa, sostenta da Emilio Tanfulla e Alessandro Baldassarre, insieme a Guglielmo Gulotta, docente di psicologia giuridica a Torino, anche ieri ha ribadito la tesi delle fantasie inventate dai bambini. Ma i giudici hanno creduto ai piccoli. - Katiuscia Manenti




01/05/2003 - pag. 12
ABUSI IN IRPINIA
Violenze su bambini di scuola materna. Accusati due suore e un volontario.
* Violenze sessuali nei confronti dei bambini di un asilo nido. L'accusa scuote un piccolo comune dell'Alta Irpinia: le indagini della magistratura coinvolgono infatti due suore, una denunciata e l'altra irreperibile, insieme con un giovane - arrestato - che aiutava come volontario le religiose. L'asilo nido era frequentato da una quindicina di bambini e bambine di eta' compresa tra i tre e i cinque anni. Secondo le accuse, i due principali accusati - il 26enne e la suora irreperibile - da tempo avrebbero abusato dei piccoli, prima con palpeggiamenti poi con pratiche sempre piu' spinte. Le indagini furono avviate alcuni mesi fa sulla base della denuncia presentata da un genitore che si era rivolto ai carabinieri, dopo aver appreso dal figlio di cinque anni di strani giochi cui i bambini sarebbero stati sottoposti dal giovane e dalla suora.



Mercoledi, 7/05/2003-pag. 14
PARROCO FINANZIAVA BANDA DI PEDOFILI. ARRESTATO INSIEME A TRE COMPLICI.
Un sacerdote bergamasco di 56 anni finanziava un gruppetto di pedofili e partecipava alla loro attivita'; insieme con lui altri tre uomini adescavano bambini e ragazzi, solo maschi, di eta' compresa tra gli 11 e i 17 anni, offrendo loro regali costosi e viaggi all'estero. I quattro sono finiti in carcere al termine di una lunga indagine partita dal commissariato di Rapallo e condotta in collaborazione con la questura di Genova. Violenza sessuale nei confronti di minori, atti sessuali con minori, prostituzione minorile e pornografia minorile.
Sono questi i reati per i quali la procura di Chiavari ha ordinato l'arresto di D.B., 56 anni, parroco di una chiesa di Bergamo, immediatamente segnalato alla Curia cittadina, C.P., 30 anni, operatore informatico e K.I., 30 anni, nullafacente, dedito alla prostituzione, anche loro bergamaschi, e L.B., 50 anni, residente a Carrara. Sono coinvolte, ma con responsabilita' minori e ancora da chiarire, altre due persone, una di Carrara e una di Pavia.



12/05/2003 - AUSTRALIA
Il governatore si sospende dopo le accuse di stupro.
Il governatore generale dell'Australia, Peter Hollingworth, ha lasciato pro tempore il suo incarico dopo l'accusa di aver violentato, 40 anni or sono, una donna che due settimane fa si e' suicidata. L'ex arcivescovo anglicano, che e' in pratica il capo dello Stato australiano in quanto rappresenta la regina Elisabetta, ha negato di aver commesso la violenza. Ma il 68enne Hollingworth era gia sotto pressione: solo 15 giorni fa era stato censurato da una commissione d'inchiesta ecclesiastica allorche' nel 1990, quando era arcivescovo di Brisbane, non aveva rimosso un prete che aveva abusato di un bambino.



Domenica, 8 Giugno 2003 - pag. 10

POLEMICHE NELLA COMUNITA' MONDIALE ANGLICANA

MOMINATO IL PRIMO VESCOVO DICHIARATAMENTE GAY. L'HA DECISO LA CHIESA EPISCOPALE DEL NEW HAMPSHIRE.
Per la prima volta negli Stati Uniti una confessione religiosa - la Chiesa Episcopale del New Hampshire - ha eletto un vescovo apertamente gay. La scelta (fra tre candidati) del reverendo V. Gene Robinson, 56 anni, deve essere adesso confermata dal Congresso Nazionale della Chiesa Episcopale e non sono escluse discussioni e polemiche. La Chiesa Episcopale americana fa parte della Comunione Anglicana mondiale, i cui vescovi cinque anni fa hanno approvato una mozione in cui l'omosessualita' viene definita "incompatibile con le Sacre Scritture". Nell'universo degli Stati Uniti un solo vescovo, Otis Charles dello Utha, aveva apertamente ammesso la sua omosessualita'. L'annuncio (nel 1993) era stato pero' dato soltanto dopo che l'alto prelato era andato in pensione.

(Dove mai le Sacre Scritture vietano ai preti di dar via il sedere?)


Lunedi, 9 Giugno 2003.
Preso a Roma. Molte voci sulla doppia vita del Sacerdote. Non escluso lo sfondo sessuale.
PRETE UCCISO, ARRESTATO TUNISINO MA A MAZARA E' ANCORA MISTERO.
Aveva con se' monili d'oro rubati a don Vito.
(Estratto dal servizio dell'inviato Tano Gullo.)

Mazara del Vallo - C'e' l'assassino, c'e' il movente, ma il giallo di don Vito Renda, il prete di 73 anni, con il pallino del sesso, ucciso a Mazara del Vallo, resta aperto. I carabinieri hanno arrestato un tunisino di 31 anni
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la prova del suo coinvolgimento sta nella valigia del nordafricano piena di monili d'oro prelevati nella villa del parroco della chiesa di San Vito a Mare.
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Restano ancora tutti da decifrare pero' i contorni della vicenda alla luce della personalita' complessa del prete. Don Vito, un omone alto, robusto e ancora prestante nonostante l'eta', a Mazara, dove viveva in una villa superprotetta, una delle tante sul lungomare di Torretta Granitola, era molto noto. Per le sue virtu', ma anche per le sue debolezze. Il tam tam che sie' scatenato nella cittadina dopo il rinvenimento del cadavere nudo, giovedi sera, ha subito indicato nel movente sessuale le cause dello strangolamento. E i carabinieri durante il sopraluogo nella villa-bunker hanno trovato nella sua casa videocassette porno, oggetti sadomaso e una collezione di perizoma, da uomo e da donna. La scoperta ha suscitato un certo imbarazzo nella Curia, che a caldo in un comunicato aveva stigmatizzato la ridda di illazioni. Ma basta fare un giro nella marineria per captare notizie sulla sua doppia vita del parroco. Dicono: "Spesso lo si vedeva nella zona del porto, dove si va a caccia di piacere a pagamento".
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"Il fatto stesso che la sua villa fosse protetta da reticolato e filo spinato - dicono i parrocchiani - dimostra che aveva qualcosa da nascondere".

(Servizio completo a pag. 20 del quotidiano)


19 Dicembre 2003 - Pag. 17
Sotto inchiesta anche due maestre

PEDOFILIA, SACERDOTE INDAGATO A BRESCIA
BRESCIA - C'e' anche un sacerdote tra gli indagati in una delle due inchieste aperte dalla Procura di Brescia sui presunti abusi sessuali ai danni di bambini di eta' inferiore ai cinque anni che frequentavano due scuole materne comunali di Brescia. Via via che le indagini si sono allargate, dando spessore al sospetto degli inquirenti, il numero degli indagati e' cresciuto e oggi l'inchiesta coinvolgerebbe complessivamente nove persone.
Tra loro, le due maestre d'asilo che sono state gia' arrestate nei mesi scorsi. Altri indagati restano invece in stato di liberta' e fra questi ci sarebbe, appunto, il sacerdote. Le indagini che stanno portando a galla un quadro di soprusi e violenze ai danni dei piccoli frequentatori delle due strutture comunali sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia.



Inflitti dal Gip due anni per lo scandalo che dodici mesi fa sconvolse la comunita' dei Romiti

Pedofilia, condannato il parroco

Il sacerdote in una lettera ha ammesso in parte le proprie responsabilita'

L'imputato ha patteggiato e ottenuto lo sconto della pena

FORLI - Il prete accusato di pedofilia ha ammesso alcune responsabilita'. E il giudice lo ha condannato a una pena di due anni. Si e' chiuso in Tribunale il caso di pedofilia che aveva coinvolto la parrocchia dei Romiti di Forli'. Lo scandalo, sullo stile di quello che in America ha chiamato in causa per reati simili molti preti della chiesa cattolica, era scoppiato a Forli' esattamente un anno fa. Un anziano sacerdote forlivese era stato denunciato per violenza sessuale con le aggravanti previste dal nuovo articolo del codice penale che punisce piu' severamente se la vittima e' un minore. Secondo il Sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Serra il presule aveva abusato sessualmente di alcuni bambini. Per questo motivo la pubblica accusa aveva chiesto addirittura l'arresto, ma il Gip aveva rigettato la misura cautelativa considerando l'avanzata eta' della persona sotto accusa. Il caso aveva sollevato molte polemiche, la parrocchia interessata si era spaccata in due fazioni fra innocentisti e colpevolisti. Tutto era nato dalla denuncia di un bambino che aveva riferito ai genitori su alcuni episodi attraverso i quali sarebbe stato al centro delle attenzioni del religioso. L'indagine e' stata lunga e delicata e portata avanti dal sostituto procuratore Alessandra Serra col supporto della sezione speciale che segue i reati di natura sessuale dell'Ufficio minori e della Squadra Mobile che come prima cosa aveva cercato di verificare la veridicita' di quella pesantissima accusa. Fra le persone informate dei fatti fu persino sentito dal pubblico ministero il vescovo di Forli' monsignor Vincenzo Zarri. Poi erano state svolte delle perizie sul piccolo. Molte persone (fra cui adulti, ragazzi e bambini) frequentatori della parrocchia erano state interrogate e almeno cinque di queste avevano confermato di aver subito abusi sessuali da parte dell'anziano prete nel corso degli anni. Spunto' fuori anche un adulto che aveva raccontato una triste vicenda che gli era accaduta nel passato. L'anziano sacerdote, quando scoppio' il caso, fu colto da malore e si rifugio' in una casa di carita' di Ravenna sotto l'autorita' del cardinal Ersilio Tonini, in attesa che la sua posizione venisse affrontata nelle competenti sedi giudiziarie. Nel frattempo erano giunte altre complicazioni di salute, tanto da far rinviare un'udienza proprio per l'indisponibilita' dell'accusato. La vicenda, come detto, si e' conclusa in primo grado con un patteggiamento. In pratica in una lunga lettera il sacerdote ammette alcune responsabilita' che gli erano state ascritte. L'avvocato difensore ha cosi' chiesto di procedere con un rito alternativo. In un'udienza preliminare e' stato quindi accolto un patteggiamento. In questa maniera l'accusato ha usufruito dello sconto di un terzo della pena e condannato a due anni.


Cronaca dettagliata e, a volte, puntigliosa.
Pero', che strano!
Non viene mai riportato il nome del porcellone tenutario della parrocchia/bordello dei Romiti.
Ma come si chiama questo santo ministro di dio?





La Voce - Edizione di Chivasso e del Canavese - Lunedi' 2 febbraio 2004

ARRESTATO DON ROBERTO

E' di Castagneto Po il parroco arrestato l'altra settimana, a Castagnole Piemonte, nel pinerolese, con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 12 anni. Don Roberto Volaterra, 36 anni, qui' lo conoscevano tutti.
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L'arresto e' stato effettuato dai carabinieri della compagnia di Pinerolo su ordine della Procura. Nelle carte dei magistrati si racconta la storia di un innamoramento insano verso una giovane poco piu' che bambina. Insieme al parroco e' agli arresti domiciliari pure, Luciano Simondi, un venticinquenne. Don Roberto Volaterra si sarebbe invaghito della ragazzina oltre un anno fa, riservandole attenzioni che, con il tempo, sarebbero diventate sempre piu' insistenti. Sul suo capo ora pende l'accusa di violenza sessuale; e il fatto che, in realta', quel reato, carnalmente, non sia stato consumato, non ne riduce la gravita'. Sulla vicenda e' intervenuto anche il cardinale Severino Poletto, il quale e' stato avvertito personalmente dal procuratore capo di Pinerolo, Giuseppe Marabotto, dell'arresto avvenuto. L'arcivescovo di Torino auspica che la giustizia faccia piena luce in tempi brevi.
Secondo quanto e' trapelato, l'inchiesta, condotta dal Procuratore Capo e dal sostituto Ciro Santoriello, e' partita dopo la denuncia dei genitori della dodicenne che il giovane parroco don Roberto Volaterra avrebbe fatto oggetto dei suoi desideri. Sempre sulla base delle risultanze d'indagine, all'inizio, oltre un anno fa, il prete telefonava sul cellulare della sua giovanissima parrocchiana per chiederle se avesse bisogno di essere aiutata a fare i compiti, non destava alcun sospetto nei familiari. Con il passare dei mesi, pero', la situazione - secondo gli investigatori - si sarebbe fatta sempre piu' esplosiva. Un'escalation di morbosita' che avrebbe portato il sacerdote anche ad atti di molestia.
Nella vicenda e' rimasto coinvolto un altro giovane, un venticinquenne del paese che e' stato posto agli arresti domiciliari. Pare che anche lui abbia fatto pesanti avances alla dodicenne. Don Volaterra si dichiara innocente
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Remano contro quelle 17 lettere trovate sul computer del parroco. "Adesso sei diventata una donna.....e ora ti spieghero' cosa sta succedendo nel tuo corpo, cosa ti aspetta...." scrive don Roberto alla bambina dopo l'arrivo del primo ciclo mestruale. Firmato Roby. Un amore malato, folle. Per i magistrati, nessun dubbio: quel parroco andava arrestato, prima che potesse accadere qualcosa di ben piu' grave. "E' lei che mi cercava assiduamente, io le scrivevo solo lettere affettuose, cercavo di darle degli insegnamenti. Le telefonate oscene? Non sono stato io. Mi hanno 'clonato' il telefonino" dice oggi don Roberto, chiuso in una cella del carcere di Saluzzo.
I genitori denunciano: "Don Roberto-Roby si era anche offerto di seguire la ragazzina a casa per aiutarla a fare i compiti".

In data Lunedi' 9 Febbraio 2004, lo stesso periodico riporta, in prima pagina:

CASTAGNETO PO * DON ROBERTO AMMETTE LE MOLESTIE

"Si! Io sono un pedofilo"

Alla fine don Roberto Volaterra ha ceduto. "Si, e' vero, mi ero innamorato di Anna". Cosi' il parroco di Castagnole Piemonte, accusato di molestie sessuali ai danni di una dodicenne, ha iniziato la confessione davanti al Gip di Pinerolo Marco Battiglia. Ha ammesso le proprie insane attenzioni nei confronti della piccola Anna, ha riconosciuto di averle scritto "lettere d'amore", ma ha negato di aver fatto telefonate oscene alla piccola e alla sua famiglia. L'inchiesta, condotta dal pm Ciro Santorielli, va avanti. Ora don Roberto Volaterra si trova agli arresti domiciliari in una comunita' religiosa della Val di Lanzo. A Castagneto Po, dove don Roberto ha trascorso l'infanzia in una casa poco sotto l'ex ristorante "Miravalle", la comunita' e' sgomenta e invoca il rispetto per quel che era il "parroco di Borgata Negri".

La comunita' invoca il "rispetto"? - Si vede che ogni comunita' ha il prete che si merita.







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