Nessun Dio ha mai creato il mondo in sei giorni o in qualche milione di anni.
Non e' mai esistito un Giardino dell'Eden con un serpente chiacchierone e tentatore.
Non ci sono mai stati un primo uomo di nome Adamo o una donna di nome Eva.
Essi non hanno commesso nessun peccato e cosi' noi non siamo condannati per causa loro.
Essi non hanno perso la grazia e pertanto noi non abbiamo bisogno di redenzione. (L.Graham)


L'ULTIMO CRISTO
-
IL FILE DELLE ANALOGIE

ALATEUS




PREMESSA
Chi ha avuto la pazienza di leggere, su questo sito, il contenuto della Prima Ipotesi, proseguendo nella lettura di questa Seconda Ipotesi potra' trovarsi di fronte a molte e notevoli contraddizioni. Questo e' un impasse facilmente superabile se si tiene conto dei diversi punti di vista che sono alla base dei due lavori:
- La PRIMA IPOTESI si propone di raccogliere e catalogare tutti i fatti, gli aspetti ed anche le sciocchezze di una colossale montatura, sviluppata nel corso di 20 secoli,
supponendo l'esistenza fisica del personaggio Gesu e di altri suoi improbabili contemporanei;
- la SECONDA IPOTESI invece cerca di raccogliere e mettere in evidenza, molto piu' concretamente, il frutto del lavoro di molti studiosi che si sono proposti di ricostruire, su basi storiche spesso carenti e non sempre disponibili, il percorso che ha portato alla nascita ed alla affermazione dell'attuale religione cristiana,
indipendentemente dalla esistenza fisica di Gesu.

L'accettare certe cose piuttosto che altre, o non accettare nulla, e' comunque e sempre (e per fortuna!) una libera scelta del lettore.


Un fatto e' incontestabile, nessun storico dell'epoca:
- Filone Alessandrino (20 a.C.-50 d.C.)
- Giuseppe Flavio (37-95 d.C.)
- Plinio il Vecchio ( -79 d.C.)
- Plinio il Giovane (62-113 d.C.)
- Tacito (55-120 d.C.)
- Svetonio (69-140 d.C.)
ed altri quali:
- Plutarco
- Seneca
- Cassio Dione
- Marziale
- ecc.
accenna alla presunta esistenza di questo personaggio che avrebbe dovuto, con le sue gesta, fare scalpore ed essere di conseguenza annotato negli annali storici.


UNA COSTRUZIONE
Il cristianesimo non si e' sviluppato di colpo a seguito della presunta venuta di Gesu ma e' un concetto che esisteva da millenni, espresso in altri termini.
In effetti, come si puo' constatare dalla Tavola delle Analogie riportata nel seguito, la religione cristiana e' stata costruita su numerosi dei, religioni, sette, culti e riti misterici che erano presenti sulla terra assai prima dell'attuale era cristiana, compreso il mondo ebraico, assai meno monoteista di quanto si voglia far credere, dove gli israeliti adoravano numerosi dei, inclusi il sole, la luna, le stelle e tanti altri presunti ospiti del "cielo".
La base fondamentale di tutti i miti si riscontra comunque negli antichissimi culti solari. Non e' un caso che si siano enumerati 12 patriarchi, 12 tribu' d'Israele e 12 apostoli, essendo 12 il numero dei segni dello zodiaco, parte fondamentale dei culti solari, in quanto questi segni identificavano le 12 "case" attraverso le quali il sole passa ogni giorno e le 12 ore del del giorno e della notte.
Indubbiamente anche le 12 fatiche di Ercole, i 12 aiutanti di Horus, i 12 generali di Ahura-Mazda ed i 12 apostoli di Gesu sono simboli dei segni zodiacali e non corrispondono a nessun particolare interprete del dramma che si sarebbe svolto sulla terra nell'anno 30 d.C.

Le figure principali del cristianesimo derivano da divinita' pagane esistenti in precedenza. La triade padre-madre-figlio e' presente in molte mitologie antiche: gli egizi avevano Osiride, Iside ed Horo; i romani Giove, Giunone e Minerva; i sumeri Enchi, Ninhursaga e Tammuz; i persiani Ahura Mazda, Anahita e Mitra, e via dicendo. Da notare che per i romani i due dei avevano una figlia anziche' un figlio per lontana eco dell'ormai lontano periodo matriarcale. Parallelamente altre mitologie avevano una coppia invece del trio: i lidi con Cibele ed Atti, i greci con Demetra e Persefone e via dicendo.
Il fatto che alcuni popoli avessero un trio ed altri una coppia (senza il padre), avvenne perche' le societa' in cui il maschio aveva maggior predominanza si affianco' in seguito alla madre, dea della natura, ed al figlio, dio della vegetazione, un dio maschio che facesse da capofamiglia. Addirittura in alcuni popoli il dio paredro (= compagno) della dea da figlio divenne marito perdendo cosi' ogni alone di inferiorita' o subalternanza: e' il caso dei palestinesi (Asera ed Aleian-Baal), degli hurriti (Ma ed il dio delle tempeste), e forse anche dei paleomaltesi. Nella mitologia indiana post-vedica, infine, le tre divinita' trinitarie erano tutte maschili: Brama, Visnu' e Sciva.
La Dea Madre, o Grande Madre, e' stata probabilmente la prima divinita' immaginata dallo spirito umano; ma anche se cio' non fosse, il suo simbolismo e' tuttavia una caratteristica predominante nei reperti archeologici del mondo antico, dalle Veneri gravettiane ....alle iscrizioni del Mediterraneo orientale, dell'Asia occidentale, della valle dell'Indo e dell'Egeo. Il culto si concentro' dapprima sul mistero della nascita, e percio' si mettevano in particolare risalto le funzioni della donna ....gli attributi sessuali erano esagerati e suggerivano l'idea della gravidanza e talvolta anche del parto. Il loro scopo era di stimolare la vita con un'abbondanza sempre maggiore, sia nel genere umano che negli animali e nella natura, sicche' la nascita e la generazione erano fuse in uno con la conservazione delle risorse alimentari da cui dipendeva l'esistenza.
Con lo sviluppo dell'agricoltura e della pastorizia e man mano che il culto progrediva, specialmente nel Vicino Oriente, si ando' facendo sempre piu' chiaramente definita la figura di una dea che personificasse le funzioni materne. In un primo tempo fu la dea vergine che fece sentire la sua influenza predominante dall'India al Mediterraneo. In Mesopotamia ....le forze produttrici della terra avevano fornito nei tempi preistorici (quando la donna aiutava l'uomo a coltivare con zappe e vanghe, prima che venisse inventato l'aratro ed essa sostituita dalle bestie atte a tirarlo) una classe divina in cui predominava l'elemento femminile. (E.O.James, Antichi dei mediterranei, cap. La dea Madre e le nozze sacre).
Ora, il cristianesimo con il trio Dio-Spirito Santo-Cristo ricopre la posizione mitologica del trio post-maschilistico mentre colla copia Madre-Figlio ricopre la posizione mitologica della coppia pre-maschilista.
Il dio supremo d'Israele, il cui nome fu "Geova" (finche' non ci si accorse che era una lettura sbagliata delle consonanti di "Iahve'" colle vocali di "Adonai"), non era singolo (come sostengono i copti monofisiti) ma composto da piu' persone (cosa che ritroviamo nelle mitologie irlandese ed indiana) ed era nominalmente quello degli ebrei, cioe' quello dell'antico Testamento.
Il dio di Israele era inizialmente un dio delle colline, delle montagne e del cielo (cioe' delle cose alte come il fulmine, le nubi od il monte Libano, che svettando da lontano sul piatto Israele doveva suggerire un senso di superiorita' e di potenza, come l'Olimpo sui Greci, l'Eta sui Cretesi, lo Jotunheim sugli Scandinavi, ecc.) ed era il patrono di Gerusalemme - uno dei rilievi maggiori della Giudea - e della sua casa regnante, nonche' ovviamente dei suoi sacerdoti i quali, durante il periodo dell'esilio babilonese lo trasformarono in divinita' unica ed onnipotente, sotto l'influsso delle idee zoroastriane portate li dai conquistatori persiani. A sua volta il zoroastrianesimo iranico nacque su influsso del pensiero indiano: i popoli dell'altopiano iranico pare avessero maggiori rapporti cogli indiani che coi mesopotamici; probabilmente perche' venivano dall'Iran gli hariia (anche noti come ariani, arya) che invasero l'India sottomettendo i popoli li precedentemente stanziati. Notare l'assonanza fra "Iran" ed "Hariia".

(Rif.125)

Per quasi 2000 anni centinaia di milioni di persone hanno creduto alla esistenza "storica" di un Figlio di Dio, chiamato Gesu Cristo, che sarebbe vissuto, avrebbe fatto miracoli, sofferto e morto per una speciale espiazione di sangue, stabilita una volta e per sempre da Dio stesso, creatore dell'intero cosmo.

In realta' la storia evangelica di Gesu non e' il ritratto
puntuale di un maestro storico che cammino' su questa
terra 2000 anni fa, ma un mito costruito sopra altri miti
ed altri dei che, a loro volta, erano personificazioni di miti
solari universali e di rituali ritrovati in antichissime culture,
diffuse in tutto il mondo, migliaia di anni prima
dell'era cristiana.

La favola di Gesu e' servita solo ad amalgamare le numerose religioni, i culti e le sette dell'Impero Romano ed a creare una "religione di stato", istituita ed imposta con la frode, l'inganno e la forza.
Per due millenni una favola spuria ha condizionato la mente e lo spirito dell'uomo.


LA CONTESTAZIONE
Per iniziare occorre rammentare che l'esistenza terrena di Gesu era gia stata messa in dubbio e negata, sin dai primi tempi del cristianesimo, da alcuni "padri" e dottori della chiesa stessa, come si puo' dedurre da certe parziali ammissioni:
Agostino: "Tutto cio' che e' conosciuto come religione cristiana esisteva tra gli antichi.....dall'inizio della razza umana sino al tempo in cui il Cristo si fece carne...."
Eusebio: "I nostri modi di comportamento unitamente ai nostri principi religiosi, non sono stati inventati recentemente da noi, ma la maggior parte degli umani principi fu costruita sui naturali concetti di coloro che amavano Dio nel remoto passato..."
(Rif.110,240)

Il gruppo dei primi critici-contestatori comprendeva molti gnostici, che si opponevano fermamente alla fisicita' ed alla giudaizzazione dei loro testi allegorici e dei personaggi in essi contenuti.
Malgrado, nei secoli seguenti, la chiesa abbia brutalmente costretto al silenzio studiosi ed esegeti del mito cristiano, gli studi sono continuati in sordina sino alla prima meta' del '700 quando, grazie al movimento innovatore degli Enciclopedisti francesi e poi, verso la fine del secolo, alla politica di decristianizzazione della Rivoluzione Francese, molti scritti poterono essere resi pubblici.
Nel secolo seguente altri scrittori, specie di origine anglosassone (lontani dalle grinfie del Vaticano), poterono esprimere le loro opinioni dando vita ad una scuola di pensiero ormai agguerrita ed inarrestabile. Uno dei capostipite di questa rinnovata corrente e' stato Robert Taylor (un prete anglicano!), che sconto' parecchi anni di carcere per "blasfemia", accusato di aver offeso, con le sue prediche, il "senso morale" della putibonda e bigotta societa' vittoriana.
Ai nostri giorni lo stuolo di studiosi che contestano l'esistenza fisica del Gesu e' talmente numeroso da non poter essere valutato.
Queste note sono dovute in gran parte ai loro studi, anche se i frettolosi ed incerti riferimenti non sempre rendono giustizia al loro contributo nella ricerca di una verita' troppo a lungo occultata.

Quello che e' difficile da comprendere e' l'accanimento con il quale la chiesa ha sempre voluto sostenere l'esistenza fisica del personaggio Gesu, intrecciando la sua leggenda con la reale esistenza di personaggi storici dell'epoca quali Tiberio, Erode, Quirino ed altri.
Se un individuo crede, e' disposto a credere o vuole fermamente credere, lo fa indipendentemente da qualsiasi dimostrazione di natura storica: non ha bisogno di prove. Nessuno degli antichi che credevano ad Apollo od a Venere Afrodite si e' mai sognato di ricercare i "certificati di nascita" di questi dei.
Allora perche' accanirsi? Forse per prevalere su altre credenze, eliminare la concorrenza e dare una parvenza di credibilita' ad un mucchio di frottole. Pero' quando mai credibilita' e fede hanno camminato a braccetto?

Probabilmente i primi predicatori dovevano cercare di far sembrare la vita del Cristo come realmente vissuta, per dare quella garanzia di veridicita' che avevano le altre divinita', anch'esse prive di "certificato di nascita" ma convalidate come buone da secoli di adorazione. Questa necessita' di verosimiglianza spinse i primi cristiani a mischiare la storia ed il mito. (Rif.125)


UNA SEQUENZA TEMPORALE
La sequenza temporale che segue non ha certo la pretesa di essere corretta. Serve solo a focalizzare l'attenzione di chi legge sull'alternarsi di determinati eventi che hanno attraversato il corso della storia.
Anche le date, in particolare quelle riferite alle epoche piu' remote, sono del tutto opinabili. Esistono numerose cronologie come questa anch'esse egualmente criticabili. Quella che viene proposta e' solo una delle tante e descrive una sequenza
solo possibile e solo probabile
di alcuni fatti connessi con la nascita del cristianesimo.

Per evitare fraintendimenti nel corso della lettura, si rendono necessarie alcune puntualizzazioni.
Analizzando la natura e le caratteristiche delle varie religioni, passate e presenti, si puo' tentare una classificazione che, per quanto grossolana ed imprecisa, e' comunque utile per seguire un determinato filo logico del discorso:

A - Culti di tipo astro-teologico
Assai diffusi nel remoto passato, consideravano quali divinita' il Sole, la Luna ed altri Astri. I culti solari, largamente diffusi su tutta la terra, avevano una loro ragion d'essere basata sulla primordiale banale constatazione che il sole e' la fonte primaria della vita sul pianeta.

B - Culti politeistici
Erano basati sulla credenza nella esistenza di Dei immanenti preposti ad intervenire e ad esercitare la loro influenza sul particolare quotidiano dell'individuo; ad es. l'Olimpo degli Dei greci.

C - Culti su base morale/filosofica (Vie di liberazione)
Sono quelli tipici delle societa' orientali: taoismo, shintoismo, ecc.

D - Culti di tipo misterico-rivelati (Culti di salvezza)
Sono nati, in gran parte, nel Medio Oriente e nel bacino del Mediterraneo. Generalmente di tipo monoteistico, quali il Giudaismo ed i diversi tipi di pre-cristianesimi, che si sono affermati nel corso dei secoli. Si tratta di credenze basate su testi indicati come Parola di Dio ed anche Verita' Assolute, che vanno accettati come tali e che non possono essere messi in discussione.

Ed infine, in estrema sintesi, ecco alcune caratteristiche essenziali che un culto deve avere per essere definito di "tipo cristiano":
a) La credenza nella esistenza di un Dio unico antropomorfo che per sua imperscrutabile volonta' ha voluto, reso e stabilito che il genere umano, da lui stesso creato, e' "colpevole" (peccato originale) e percio' destinato alla dannazione eterna, salvo redenzione.

b) In una determinata epoca "pseudo-storica" Dio ha un ripensamento e manda sulla terra un "Salvatore" (figlio di Dio, figlio dell'uomo, un Cristo) con il compito di riscattare e redimere, con il sacrificio della propria vita, i peccati del mondo e di indicare agli uomini la via della salvezza e della vita eterna.

c) La credenza che esista un termine alla vita di questo cosmo, all'avverarsi del quale, dopo una grande baraonda (apocalisse), tutti i morti risorgeranno e verranno definitivamente giudicati e destinati alla dannazione eterna o alla eterna salvezza. Nel frattempo, in attesa di questo "giudizio universale", le anime dei morti sono provvisoriamente sistemate in aree di parcheggio comunemente note come: paradiso, purgatorio, inferno o altre simili.
A tutto questo si collega un insano, mortificante e deprimente culto della morte e dei trapassati.

Questi sono i tre punti fondamentali ai quali un individuo deve credere per potersi definire cristiano, indipendentemente dal nome terreno assunto dal cristo sacrificale, di cui al punto b): Mitra, Krisna, Gesu o altro.

Alcuni scienziati hanno definito la presunta fine del cosmo come il BIG CRUNCH (la grande contrazione, la grande "strizzata", la morte termica).

Occorre precisare che, mentre le religioni pagane o naturali si collocavano all'interno della societa' ed i sacerdoti si inserivano come i magistrati o i mercanti all'interno del tessuto sociale, al contrario i preti delle religioni rivelate - eccetto i musulmani - tendono a formare una classe a se' separata dagli altri, poiche' appartenenti ad una istituzione nuova ed artificiale (perche' formata sull'elaborazione di idee correnti ma non condivise da tutti) introducendo cosi' la distinzione tra potere temporale e potere spirituale.
Il loro dio deve imporsi dal nulla sui creduloni e quindi le sue caratteristiche devono garantire:
- di essere un dio rassicurante, quindi onnipotente e buono. Quando qualcosa va storto, la colpa e' o della poca fede dei credenti o del diavolo, una creatura sua nemica, naturalmente malvagia;
- di essere un dio piu' potente degli altri e quindi si inventano su di lui un sacco di fandonie, tipo quella che ha creato il mondo, che domina il cielo e dal cielo, che giudichera' le anime, ecc.;
- di essere un dio incomprensibile, di modo da giustificare col mistero divino l'autorita' dei sacerdoti e la sua incontrollabilita'.
Si perviene al successo e miriadi di poveracci fuggono dalla realta' affidandosi alla nuova religione. E' da notare che piu' un popolo e' civilizzato ed oppresso, piu' sfornera' movimenti mistico-religiosi. India, Cina, Medio Oriente, Egitto, Europa Medioevale, Indiani d'America fine anni '80, ne sono la conferma.
Poiche' i preti sono separati dal resto della societa', sono inizialmente visti come una minaccia dai potenti e poi, o accettando il fatto che la maggioranza s'e' data alla nuova fede, o subdorando l'affare, o perche' finalmente i preti vincono e prendono il potere (spesso per breve tempo essendo piu' uomini di cervello che di muscoli), i regnanti li accettano all'interno della propria struttura di potere. Scelta criticabile e pericolosa perche' quando il potere politico e' debole, i preti si fanno avanti per dominare: per tutto il medio evo nel mondo cristiano ci saranno scontri di potere fra regnanti e preti. Come pure in Cina e nella Giudea monarchica.
Alla fine i poteri politici prevalgono ed i preti o vengono integrati nella societa' perdendo il loro status separato e privilegiato (ebrei, protestanti), o diventano una docile sezione dell'amministrazione, limitata al potere spirituale (regni cristiani, regno di Giuda, ecc.), ad essa legata per combattere le nuove tendenze innovatrici, che comunque non riescono o non vogliono scalzarla dalla sfera spirituale, dove si e' autolimitata.
(Rif.125)



PERIODO: Preistorico
"Qualche decina di migliaia di anni fa, un primate della famiglia delle grandi scimmie, l'Homo Sapiens Sapiens, prese coscienza e comincio' ad utilizzare la straordinaria capacita' di poter opporre il pollice alle altre dita della mano; questo gli consenti' di costruirsi strumenti ed utensili, piu' sofisticati del semplice primitivo randello, atti a rendere piu' agevole e meno precaria la sua esistenza.
Quasi contemporaneamente, sempre in questo periodo, l'uomo sviluppo' la capacita' di comunicare articolando un certo numero di fonemi in sequenze logiche e coordinate.
La possibilita' di poter trasmettere messaggi e di riceverli permise all'uomo di sviluppare la cooperazione con i suoi simili, rendendo piu' efficaci le sue azioni, costruendo oggetti sempre piu' complessi, grazie allo scambio di reciproche esperienze.
Il linguaggio articolato permise, ben presto, di andare oltre la comunicazione di banali e quotidiane esperienze, ma permise di esprimere anche quelle fantasie, i fantasmi e le angosce che animavano la mente di questi primi uomini.
Ben presto gli uomini cominciarono a chiedersi il perche' della loro esistenza e come intervenire contro le forze di una natura sovente ostile ed, infine, la maggior parte di essi si convinse della esistenza di cose impossibili da spiegare e con le quali era necessario convivere.
La maggior parte ma non tutti. Alcuni continuarono, quasi inconsciamente, a riproporsi domande di natura esistenziale ed infine ai tanti perche' qualcuno riusci' a dare una risposta che pareva plausibile: potenze misteriose ed esseri sovranaturali dovevano governare ed influenzare le forze della natura."
(Rif. ***)
E' stata una delle idee piu' nefaste del genere umano: erano nati gli dei, ma era anche nata la convinzione di poterli in qualche modo influenzare con implorazioni, doni e sacrifici.
L'invenzione degli dei e la convinzione di poterli ammansire con regalie di cibi e di animali sacrificali suggeri' a qualcuno, piu' scaltro degli altri, di porsi come intermediario tra gli uomini e gli dei, vantando qualita' e poteri che esistevano solo nella sua fantasia e che gli altri non erano comunque in grado di contestare.
Questo diede luogo alla seconda e piu' funesta invenzione dell'umanita': il prete, il sacerdote, lo stregone o lo sciamano che dir si voglia. Il quale prete, in cambio di riti propiziatori di sua invenzione, comincio' ad accaparrarsi i doni destinati agli dei, attribuendo a se stesso il merito di cio' che andava bene ed era normale e scaricando, con oscure motivazioni, le colpe di cio' che non andava, malgrado i riti, su quelli che lo mantenevano, accusandoli magari di "poca fede".
Poco alla volta il sacerdote divenne sempre piu' esoso e prepotente, pretendendo sacrifici sempre piu' elevati, sino a giungere ai sacrifici umani di vergini e di giovinetti, scannati o bruciati vivi, per soddisfare l'ambizione di un potere disumano e la sete di richezza della classe sacerdotale.
Una lenta, ma inarrestabile evoluzione, convinse successivamente gli uomini della inutilita' di certi barbari sacrifici, costringendo allo stesso tempo il prete a difendere le sue posizioni di potere con motivazioni sempre piu' sottili, ambigue ed incomprensibili, sostituendo cosi' le frottole sull'aldila' alle vecchie paure ancestrali ormai in parte sopite.
(Rif.110,350,***)



PERIODO: Protostorico
Nascono in questo periodo (alcuni sostengono tra il 15000 ed il 13000 a.C.) i culti solari, diffusi praticamente in tutto il mondo, con gerarchie sacerdotali e riti ben organizzati.

Secondo alcuni autori anche la Massoneria risalirebbe a questo primitivo e indefinibile periodo.
La rete sovranazionale delle confraternite massoniche sarebbe il piu' antico e mai interrotto culto/mito del mondo, risalente a migliaia di anni or sono, al tempo in cui gli uomini cominciarono a costruire i primi edifici in pietra.
La religione cristiana e la massoneria avrebbero, in fondo, una origine comune: entrambe derivano, direttamente o indirettamente, dagli antichissimi culti solari. La differenza sostanziale tra i due culti e' che la religione cristiana e' una parodia del culto del Sole, dove al posto del Sole stesso e' stato messo un uomo chiamato il "Cristo".
Nella Massoneria, invece il Sole e' rimasto tale e la sua immagine e', ancora e sempre, il grande emblema ornamentale delle Logge massoniche e dei relativi costumi da cerimonia.
(Rif.110,270)

Uno o piu' furbastri, non si sa bene chi, come e dove (probabilmente nell'antichissima India), ha inventato i concetti di "primo uomo", di "peccato originale" e ne hanno derivato il "bisogno di redenzione", ponendo le basi per lo sviluppo dei primitivi culti di stampo cristiano, che si sono susseguiti nei millenni sino ai nostri giorni, consentendo a noi di godere della release piu' aggiornata.
A proposito di peccato originale un autore ha dato una versione un po' scanzonata di come sono andate le cose; d'altro canto riesce difficile mantenere una parvenza di serieta' su di un argomento del genere. E poi si e' dimenticato del serpente!!

In uno di quei caldi e pigri pomeriggi d'estate, durante i quali la gente sonnecchia, si tedia e si fa venire strane idee, due sbrindellati primitivi, (lui si chiamava Adamo, lei Eva), rubano una mela nell'orto del loro Grande Vicino e se la mangiano. L'avessero mai fatto!! Il Grande Vicino si chiamava Dio, un tipo estremamente bizzoso, permaloso e vendicativo.
Seduta stante il Grande Vicino chiama il funzionario addetto agli sfratti, un certo Arcangelo Michele, il quale, senza tanti complimenti, caccia i due ladruncoli dalla loro comoda sistemazione in localita' Eden. Ma non basta: il Grande Vicino e' talmente offeso che condanna anche alla eterna dannazione tutti i discendenti a venire dei due poveri bamba.
Tutto per una mela! E' vero che, come e' stato detto, si trattava di una mela che aveva lo strano potere di infondere, per via gastro-intestinale, particolari conoscenze sulla natura del bene e del male, ma la reazione del Grande Vicino e' stata, ad ogni modo, estremamente esagerata. E poi se ci teneva tanto, e conoscendo bene i suoi vicini (li aveva creati lui), non poteva recintare il suo orto?
Comunque inutile piangere sul latte versato; sta di fatto che le due disgraziatissime creature vengono cosi' costrette a vivacchiare al meglio pascolando pecore. E tra un pascolo e l'altro fanno figli.
Considerati i genitori, anche i figli non potevano venire granche'. Infatti il primo, l'Abele, era un piccolo leccapiedi, un ruffianello che non perdeva mai occasione di insaponare il Grande Vicino, forse nella segreta speranza di indurlo a far rientrare la famiglia nell'Eden. Il secondo, Caino, era invece di tutt'altra pasta; molto irascibile e sempre pronto a farsi saltare la mosca al naso, tanto che un giorno, in cui gli zebedei gli giravano piu' del solito, stende secco il mite Abele con una randellata sul cranio.
Beh! Cosa credete sia successo? Niente di niente. Il Grande Vicino, con uno strano senso della giustizia, che per una mela aveva condannato all'eterna dannazione miriadi di nuove generazioni, di fronte ad un omicidio (anzi un fratricidio) si limita a dare un gran cicchettone al Caino e poi lo abbandona al suo destino.
Del terzo figlio, Seth, non c'e' molto da dire: non era ne carne ne pesce.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

(Rif.***)


A proposito del frutto proibito, chi ha detto che si trattasse di una mela? Solo i cattolici. Gli ebrei sostengono che fosse un fico, gli ortodossi un'arancia, gli islamici un bicchiere di vino. In effetti la mela e' un frutto nordico, portata in oriente solo a partire dal 1800.
C'e' anche chi dice che Eva si sia tolta lo sfizio all'eta' di 80 anni, due mesi e 17 giorni.
(Rif.135)


Ora, e' sulla base di questa colossale stupidaggine (peraltro, in parte, derivata dalla piu' antica leggenda del "Giardino delle Esperidi" e delle mele d'oro) che una moltitudine di furfanti, autoproclamatosi ministri di Dio ed operando nel contesto di molteplici religioni e culture, hanno per millenni assurdamente terrorizzati, colpevolizzati ed asserviti al loro bieco potere miliardi di individui.

Le figure di Adamo ed Eva appartengono e derivano da numerose altre culture.
Nella versione induista ADIMA ed HEVA, precedono di migliaia d'anni la corrispondente versione ebraica.
Nelle versioni sumerica e babilonese del mito del Giardino dell'Eden, la coppia originale era stata creata attribuendo ai personaggi la stessa ed uguale importanza allora attribuita alla grande dea Aruru. La versione sumerica e' nata 2000 anni prima che la Bibbia fosse compilata ed e' contenuta in un documento (Cilindro della tentazione) oggi conservato presso il British Museum di Londra.
Nella versione ebraica la donna diviene inferiore ed assogettata all'uomo e considerata come la maggior colpevole del peccato originale.
Origene, 1700 anni fa, a proposito del mito del Giardino dell'Eden scriveva: "Nessuno puo' essere "tanto folle" da ritenere questa allegoria come la descrizione di un fatto reale.". Dichiarazione incauta; infatti Origene venne in seguito scomunicato e milioni di persone si dimostrarono esattamente "tanto folli".
Benche' assurdo questo mito ha ancora molto potere su di un gran numero di individui di mente ristretta, deliberatamente mantenuti nella ignoranza da obsoleti fondamentalismi. Anche adulti educati, a volte insistono sul fatto che un Dio onnisciente abbia creato il mondo per scopi suoi propri e imperscrutabili.
(Rif.520)



ANNI: 4000-3500 a.C.
In questo periodo nasce e si sviluppa in Egitto il culto di Osiride e successivamente quello di Horus.



ANNI 2500-2000 a.C.
A Babilonia nasce e si sviluppa il culto di Adonis/Tammuz



ANNO: 2000 a.C. (c.)
Il culto di Baal nasce e si diffonde in Fenicia



ANNI: 2000-1000 a.C.
E' probabile che in questo periodo il culto di Mitra sia nato in India e si sia diffuso rapidamente anche in Persia.



ANNI: 1400-1200 a.C.
Nasce in India e si diffonde velocemente il culto del "messia" indiano Krisna.



ANNI: 799-701 a.C.
Appaiono in questo periodo i primi libri che verranno succesivamente raccolti, in varia misura, nel corpo letterario noto come Bibbia. Sono libri (46) di composizione non omogenea che rivelano generi letterari molto diversi e che presentano, a volte, delle somiglianze con altri testi e testimonianze culturali di quel pentolone di ideologie e di dei che era il Vicino Oriente, nella stessa epoca. Sono stati redatti in momenti e da autori diversi con il supposto scopo di fornire una base storica alle vicende del popolo ebraico e della sua alleanza con il suo Dio (YHWH = Io Sono).
Tutte le opere ed i loro autori rappresentano differenti scuole di pensiero e di intendimenti atti a dimostrare come tutti i culti del passato, sorti nel Levante, fossero falliti per volonta' e a favore del Dio unico degli ebrei: Elohi o YHWH.
E' possibile individuare nell'insieme quattro fonti, o provenienze narrative, quali: Jahvista, Elohista, Sacerdotale e Deuteronomista.
Si sostiene che i primi cinque libri (Pentateuco) siano stati scritti da Mose', personaggio di dubbia esistenza e collocazione storica; gli originali sarebbero andati perduti e ritrovati dopo 600 anni(!) nel 622 a.C. Gli ultimi due libri (Maccabei I e II) sono stati aggiunti molto tardi, tra il 100 e il 200 d.C.; naturalmente non fanno altro che aggiungere bugie alle tante altre sciocchezze gia' in circolazione.
In effetti la Bibbia e' una raccolta di tradizioni orali, trasmesse nei secoli, accorpate in una caotica miscela di ingenuita', di crudelta', di perversioni e di stupidaggini destinate a suscitare nei lettori istinti sadici e morbosi.

E' il racconto mitizzato delle gesta di alcune bande di protervi beduini ebrei (da Eber = Errante) della protostoria.
Costretti a vagare nel deserto per innumerevoli secoli, cacciati e combattuti da tutti i popoli per la loro brutale natura di ladri, predatori, assassini, razziatori e portatori di paurose epidemie a causa della loro incredibile sporcizia; tant'e' vero che il loro onnipotente YHWH, ad un certo punto, sente il bisogno di insegnare loro alcuni elementari comportamenti su come "cacare" (comportamenti istintivi persino per i cani). Dal Deuteronomio 23/13:
Avrai un luogo fuori dall'accampamento e uscirai la fuori. Avrai un piolo nel tuo bagaglio e con esso scaverai quando ti accovaccerai fuori, quindi ti volgerai a ricoprire i tuoi escrementi. Poiche' il Signore tuo Dio si muove in mezzo al tuo accampamento.........ed egli non deve vedere presso di te alcuna indecenza;
Non parliamo poi della circoncisione piu' volte imposta per arginare la blenorragia (scolo) che impestava la totalita' della popolazione adulta.

Non esiste il minimo riscontro storico sulla esistenza di personaggi come Abramo, Isacco, Mose, Davide o su eventi quali l'Esodo o il crollo delle mura di Gerico.
La versione ufficiale adottata dalla chiesa e' la Vulgata, tradotta da S. Gerolamo, tra il 390 e il 405 d.C.

Davide e Salomone forse sono esistiti veramente, ma le loro figure bibliche sono quelle di due re-eroi mitici (come Agamennone o re Artu') che non hanno ormai quasi piu' niente dei personaggi originari.
Dobbiamo comunque liberarci dall'idea che il dio delle parti piu' vecchie dell'Antico Testamento fosse un dio buono ed onnipotente.
Non era buono se non con chi fra gli ebrei l'adorava come suo nume tutelare; non era onnipotente in quanto il suo potere era limitato alla Palestina (la sua "giurisdizione) mentre quando se ne usciva si doveva sacrificare agli dei stranieri (a proposito vedasi II RE, cap.29,9 sgg. dove un re pagano salva il suo paese sacrificando il figlio a Moloch, dio locale).
In effetti, agli inizi gli dei delle religioni naturali non sono onnipotenti, perche' nascono come personificazioni di determinate forze naturali: il dio del cielo ha quindi un potere su fulmini e pioggia, ma non certo sulla terra o sul mare.
(Rif.125)

Resta comunque il fatto che quest'opera sara' la base per lo sviluppo delle tre grandi religioni monoteistiche ("religioni del libro") del Mediterraneo e del Vicino-Medio Oriente. La qual cosa non depone certo a favore di questi culti.


Il filosofo B. SPINOZA (1632-1677), nel suo "Trattato Teologico-Politico", considerava il Vecchio Testamento come una raccolta incompleta e corrotta di documenti sulla storia del popolo d'Israele. Aveva notato che nel Pentateuco, che sarebbe stato scritto dal mitico personaggio Mose, si parla anche delle cerimonie di lutto che gli ebrei avrebbero officiato per la morte di quest'ultimo e dei paragoni tra il Mose stesso ed i successivi profeti che ne avrebbero raccolta l'erdita' e gli insegnamenti. In buona sostanza Mose avrebbe fatto la cronaca dei suoi funerali. Nel Trattato Spinoza sostiene che la vera religione consiste nella pratica di una semplice pieta' e che e' del tutto indipendente dalle speculazioni pseudo filosofiche e degli elaborati sistemi dei dogmi, costruiti dai teologi, basati sulla superstizione e sulla paura.
Concetti piu' che sufficienti per beccarsi una scomunica dai parrucconi della comunita' ebraica di Amsterdam. Il Decreto di scomunica del 27/7/1656, riportato in parte, sembra riemergere dall'Alto Medioevo:

Secondo la decisione degli angeli ed il giudizio dei santi bandiamo, scomunichiamo, malediciamo e cacciamo Baruch de Espinoza con la maledizione con cui Giosue' maledisse Gerico, con la maledizione con cui Eliseo maledisse i fanciulli e con tutte le imprecazioni che stanno scritte nella Legge.
Sia maledetto nel giorno, sia maledetto nella notte, sia maledetto quando si posa, sia maledetto quando si leva, sia maledetto se esce, sia maledetto se entra. ..... Noi ordiniamo che nessuno abbia rapporti orali o scritti con lui, che nessuno lo soccorra, che nessuno rimanga con lui sotto uno stesso tetto, che nessuno gli si avvicini piu' di quattro passi, che nessuno legga uno scritto redatto o pubblicato da lui.


Gli ebrei di Amsterdam cercarono anche di assassinare Spinoza che se la cavo' per un soffio. Fino alla sua morte il filosofo conservo' lo spesso mantello invernale lacerato dalla coltellata, per fortuna non fatale.
Ci furono comunque altri, meno ottusi della comunita' ebraica di Amsterdam, che gli offrirono una cattedra all'Universita' di Heidelberg, un vitalizio ed anche una pensione offertagli da Luigi XIV (il re Sole). Spinoza preferi' continuare nel suo umile mestiere di tagliatore di lenti, morendo di silicosi nel 1677.



ANNI: 700-600 a.C.
In Persia Zoroastro codifica (o ricodifica) nell'Avesta i concetti fondamentali del suo culto.
Piu' tardi molti di questi concetti verranno integrati nel corpo letterario della Bibbia.



ANNI: 600-500 a.C.
Nasce in India una "particolare espressione" del buddismo destinata a diffondersi sino al bacino del Mediterraneo.



ANNO: 500 a.C.
Nasce e si sviluppa in Grecia il mito di Ercole/Eracle.



ANNO: 400 circa a.C.
In Egitto si sviluppa il culto di Serapide, naturale evoluzione dei precedenti miti di Osiride/Horus.



ANNI: 400-300 a.C.
In questo periodo ha avuto origine il culto di Prometeo.



ANNI: 250-200 a.C.
Probabilmente in Grecia, nasce e si diffonde il culto di Dioniso/Bacco.



ANNI: 223-187 a.C.
Antioco III, il Grande, si impossessa della Palestina; un suo successore, Antioco IV Epifane, provochera' una rottura contro il potere sacerdotale di Gerusalemme (voleva carpirne il tesoro) ed inizira' una persecuzione antigiudaica. Secondo lo studioso A. Caquot, sara' da questo episodio che inizieranno a manifestarsi le prime attese messianiche di un liberatore di Israele. Sopite durante la dinastia Asmonea, tali attese ritorneranno prepotentemente alla ribalta col dominio romano.
(Rif.125)



ANNO: 200 a.C.
Ha origine in Frigia il culto di Attis.



ANNI: 1-60 d.C.
Si ritiene che in questo periodo siano nate parecchie correnti di pensiero intese a sintetizzare in nuovi culti quelli che erano i fondamenti delle credenze piu' diffuse nell'ambito dell'Impero Romano.
Sovente questi pensieri rappresentavano, nelle loro manifestazioni messianiche, piu' che un bisogno spirituale, un anelito alla liberta' ed alla indipendenza dal giogo di Roma.
Non a caso questi movimenti si manifestano in quella fascia di territori che si estende dall'Egitto all'Anatolia. E' la classica politica del "Dio e' con noi - Dio lo vuole" opposta al prepotere romano ed anche alla soffocante invadenza dell'integralismo giudaico del "popolo eletto", esercitato dal Tempio di Gerusalemme, che insospettiva ed infastidiva quelli che "eletti" non erano e neanche ci tenevano ad esserlo.
Questi nuovi culti, basati sullo sperato avvento di un "Salvatore", possono essere definiti di tipo pre-cristiano ed alcuni dei loro contenuti verranno, piu' tardi, recepiti nel nuovo cristianesimo.
(Appendice/Esseni)
Nel 34 d.C. Tiberio cerca di porre un freno alle intemperanze ed ai disordini, fomentati a Roma, da gruppi di appartenenti a sette giudeo-messianiche. 4000 giudei vengono deportati in Sardegna e destinati al lavoro in miniera.
(Rif. 400)

Nel generale fermento di iniziative di questo periodo, destinato a durare sino alla caduta di Gerusalemme, e' nota l'attivita' sovversiva di diversi predicatori e briganti, fra i quali figura anche un certo "Gesu", capo brigante attivo nei pressi di Tolemaide. Notare che il nome "Gesu" e' una successiva versione di "Giosue" ed entrambi derivano dalla radice J-Sh-W; si possono quindi considerare come dei sinonimi.
(Rif. 110,125)


Si puo' dire che dopo questo periodo ha inizio la fase "pre-costantiniana" della storia del cristianesimo (secondo quanto indicato dal Concilio Vaticano II).



ANNO: 64 d.C.
Il mito dei primi martiri cristiani parte da un supposto passaggio di Tacito in cui lo storico attribuisce a Nerone di aver fatto uccidere una grande moltitudine di cristiani, nel 64 d.C. a Roma.
Questo passaggio e' un falso, uno dei tanti compiuti dagli antichi padri. In effetti si tratta di un passaggio interpolato da Melito, vescovo di Sardi, intorno al 170 d.C. (Rif.525)
Lo stesso Tacito (55-120 d.C.) ebbe a chiedersi se le vicende di Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone non fossero state falsificate, nel raccontarle, dai suoi colleghi. (Rif.400)
Nel 240 d.C. Origene affermo', con raro candore, che pochissimi cristiani sono morti per la loro fede e che essi sono facilmente enumerabili. (Rif.205)
Le storie sui martiri cristiani, imputate a Nerone e ad altri Imperatori, sono state inventate molto piu' tardi, nel Nono Secolo d.C.; prima di allora non si conoscono documenti che parlino di questi martiri. In realta' i nomi dei presunti martiri sono stati presi a caso da antiche pietre tombali e la storia e' stata scritta, su ordinazione della chiesa di Roma, riprendendo in parte il contenuto da uno dei Libri dei Maccabei, contenuto successivamente espuntato dal canone per evitare imbarazzanti riferimenti. (Rif.510)
A parte poi la banale considerazione che all'epoca il movimento neo-cristiano non era ancora nato e quindi, se ammazzamenti ci furono, si poteva al piu' trattare di soggetti turbolenti appartenenti a sette pre-cristiane e percio' eretici.

Sul deprecato incendio di Roma la chiesa, nei secoli successivi, ha avuto buon gioco per diffondere le piu' stupide menzogne.
L'incendio e' scoppiato tra il 18 ed il 19 di un mese di Luglio particolarmente torrido, preceduto da un periodo di persistente siccita'. L'acqua era scarsa ed i rifornimenti idrici precari.
Nerone, che si trovava ad Anzio, torna immediatamente a Roma per controllare la situazione ed organizzare l'assistenza per la massa di cittadini rimasti senza tetto. Molti vengono ospitati in edifici pubblici ed altri sistemati in baracche provvisorie, erette su suolo pubblico con materiali distribuiti gratuitamente. Nerone ordina anche la distribuzione gratuita del grano, molto abbondante, stoccato negli edifici dell'annona.
L'incendio viene domato dopo sei giorni e sei notti. Viste le proporzioni dei danni, la citta' verra' ricostruita sulla base di un nuovo piano regolatore e con materiali incombustibili, compreso il nuovo palazzo imperiale (Domus Aurea), in quanto il precedente e' stato anch'esso distrutto dalle fiamme.
Come in tanti casi del genere, il popolo chiede un capro espiatorio e Nerone, su suggerimento di Poppea Sabina, manda a morte un gruppo di settari giudeo-messianici, invisi alla maggior parte della popolazione per i loro tumultuosi e scostanti atteggiamenti.
(Rif. 400,***)



ANNO: 100 d.C.
Attorno a questo anno la comunita' rabbinica di IAMMIA stabilisce i libri canonici della Bibbia ebraica. A questo proposito occorre notare:
a) come solo la fazione moderata dei farisei sia sopravvissuta alla caduta di Gerusalemme; cioe' quella corrente riformatrice vicina al popolo e lontana dalla templocrazia sadducea e dai zeloti (corrente vicina ai farisei ma usa all'azione violenta). I farisei trasformeranno la figura del rabbino (da rabbi = padre) da semplice uomo di prestigio a prete, quale punto di riferimento religioso della societa', ed in pratica segneranno, come una loro matrice, la cultura ebraica dalla guerra giudaica sino ad oggi;
b) come solo allora si sia deciso quali dovessero essere "i libri della Bibbia". Quindi Gesu, S. Paolo, Davide, Salomone, Esdra, Giuda Maccabeo ed Erode non sapevano - e non potevano sapere - quali fossero i loro "libri santi", al di fuori del Pentateuco.

(Rif.125)



ANNO: 135 d.C.
E' l'anno della distruzione finale di Gerusalemme e dello sfacelo del mondo giudaico. Uno dei culti pre-cristiani, quello della Nuova Chiesa di Gerusalemme, si dissolve; parte di questo culto verra' trasferito a Roma da elementi non solo giudei.



ANNI: 139-142 d.C.(?)
Marcione si trasferisce da Antiochia a Roma, portando con se la copia del Diegesis. A Roma il libro viene tradotto in greco ed in latino e costituira' la base comune per la stesura di altri vangeli tra i quali il Vangelo di Marcione.
Pare sia stato lo stesso Marcione a diffondere, in questo periodo, notizie sulle ipotetiche figure di Paolo di Tarso e di Luca, sino ad allora illustri sconosciuti.
Nel Vangelo di Marcione il messia non e' nato a Betlemme ma "disceso da Cafarnao" nell'anno 15 del regno di Tiberio; secondo l'autore non si trattava di un uomo in carne ed ossa ma di un puro spirito. Dichiarazione incauta che gli costera' l'allontanamento dalla setta essena di Roma che propendeva per la figura di un messia, mezzo uomo e mezzo dio, morto su di una croce.



ANNI: 150-160 d.C.
In questo periodo si riscontrano i primi accenni al nome Gesu, dopo 120 anni dalla sua presunta morte. Nessun scrittore ne ha mai parlato prima di questa epoca.
Vengono fatti risalire a quest'epoca alcuni vangeli gnostici (copti) ritrovati a Nag Hammadi (Egitto), nel 1945. Erano stati sepolti per motivi non ben chiari, nel 500 d.C.



ANNI: 166-174 d.C.
In questi anni avrebbe pontificato il primo papa di Roma: papa Sotero.
In barba a quello che sostengono gli storici del cristianesimo, i precedenti papi ed esattamente:
  • Pietro (30-64 d.C.)
  • Lino (67-76 d.C.)
  • Anacleto I (76-88 d.C.)
  • Clemente I (88-97 d.C.)
  • Evaristo (97-105 d.C.)
  • Alessandro I (105-115 d.C.)
  • Sisto I (115-125 d.C.)
  • Telesforo (125-136 d.C.)
  • Igino (136-140 d.C.)
  • Pio I (140-155 d.C.)
  • Aniceto (155-166)
non sono mai esistiti, o almeno nessun storico indipendente li ricorda. Non esistendo ancora una religione cristiana in senso proprio, non potevano conseguentemente esistere papi. Al piu' qualcuno puo' essere stato un capo-setta di raggruppamenti esseno-zeloti o di giudei che, avendo rifiutata la legge mosaica, erano in cerca di una nuova identita'.



ANNI: 170-180 d.C.
Appaiono i vangeli attribuiti ai quattro evangelisti:
* Il Vangelo di Luca, nel 170 d.C. circa (Rif.500)
* Il Vangelo di Marco, nel 175 d.C. circa (Rif.525)
* Il Vangelo di Giovanni, nel 178 d.C. circa (Rif.250,500)
* Il Vangelo di Matteo, nel 180 d.C. circa (Rif.500)
Questi vangeli, basati in buona parte su quello di Marcione, giudaizzano e storicizzano la figura di Gesu, attribuendogli anche una discendenza reale giudaica. Molto probabilmente sono stati scritti, su ordinazione, per affermare la supremazia della setta pre-cristiana romana sulle altre numerose sette esistenti. L'attribuzione ai quattro presunti apostoli e' grossolanamente falsa e serve a dare una certa credibilita' ai testi.
Qualche tempo dopo Ireneo di Lione neghera', in prima battuta, la validita' di questi vangeli, sostenendo che Gesu era morto all'eta' di 50 anni e non a 33 anni. Poi Ireneo viene richiamato all'ordine e ci ripensa.
E' certo che questi vangeli sono stati scritti originariamente in greco -in quanto i nomi usati sono tutti di derivazione greca- e non si conosce nessuna traduzione in altre lingue prima del 200 d.C. (Rif.500)
Alcuni esperti sostengono che il Vangelo e l'Apocalisse di Giovanni siano stati scritti dallo gnostico Cerinto, il quale avrebbe utilizzato il nome di Giovanni per dare credibilita' ai due lavori(??).
Non e' comunque chiaro come il vangelo di Giovanni abbia potuto entrare a far parte del canone della chiesa romana malgrado la sua spiccata connotazione gnostica, incompatibile con i principi del nuovo culto che si andava creando.
Comunque quello che e' importante notare e' il fatto che nessuno dei presunti padri della chiesa, prima di questi anni ha mai parlato, o scritto, o fatto riferimento a questi testi, per il semplice motivo che non esistevano. (Rif.530)
Il primo vangelo, in senso assoluto, deve essere stato quello di Marcione, in seguito cacciato dalla setta di Roma per eresia.
Giustino Martire, uno dei piu' importanti padri della chiesa, nei suoi scritti (150 d.C.) per sostenere la divinita' del Cristo, cita centinaia di volte il Vecchio Testamento ed altri libri apocrifi ma MAI i vangeli. Ignora completamente il nomi di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
(Rif.250,500,530)

Si suppone che il concetto di resurrezione corporea di Gesu sia nato con la stesura di questi vangeli. Prima di questo periodo pare che nessuno abbia mai accennato a tale evento. Comunque e' una considerazione non certa.
Il vangelo di Filippo, rinvenuto a Nag Hammadi, nega sostanzialmente la resurrezione corporea di Gesu.



ANNI: 180-190 d.C.
Era inevitabile che la stesura dei vangeli (canonici e non) suscitasse reazioni contrarie da parte degli esponenti della cultura pagana.
Il piu' noto di questi contestatori della nuova teologia e' stato CELSO, autore di un'opera intesa a smontare, pezzo per pezzo, le sciocchezze diffuse con i vangeli.
Secondo Celso, quello che i vangeli spacciano per figlio di dio, non era altro che il figlio adulterino di una filatrice e/o sarta ebrea (sposata con un carpentiere), sedotta da un soldato romano di nome Panthera (Pondera). Madre e figlio seguono succesivamente il soldato trasferito in Egitto e qui' il ragazzo sarebbe stato iniziato a quelle arti magiche di cui fara' grande uso durante la sua "strana carriera" di pseudo profeta.
Celso ritiene che i presunti miracoli di Gesu, che si era proclamato figlio di una vergine, non sono altro che giochi di prestigio e/o bugie inventate dai suoi furbi seguaci; nega la resurrezione di Gesu, che in realta' nessuno ha visto, e si chiede perche' Gesu stesso, dopo risorto, non si e' fatto vedere dai suoi nemici, se non altro per confonderli e disorientarli. Come immortale che cosa aveva da temere?

Di Celso, filosofo di matrice platonica, si sa molto poco. Il clero cristiano si e' dato attivamente da fare per distruggere tutte le sue opere.
La sua esistenza e la sua attivita' ci sono note perche' altri autori, dopo di lui, lo hanno citato e riportato nei loro scritti, per sostenere o contestare le sue opinioni (Origene, Porfirio, ecc.).



ANNI: 190-199 d.C.(?)
Si suppone che in questo periodo abbia visto la luce una delle piu' grandi baggianate di tutta le letteratura cristiana dei primordi: l'Apocalisse del presunto Giovanni.
Il testo era nato per terrorizzare i seguaci forse piu' tiepidi, prendendo a prestito quanto gia' scritto da vari libri di questo genere, non ultimo quello di Zoroastro.

Un fatto e' incontestabile: questo libro e' stato una fonte di ispirazione inesauribile per i produttori di film dell'orrore di Hollywood.



ANNI: 200-240 d.C.
Cominciano ad apparire le prime immagini del Cristo:
- Un maestro seduto tra i discepoli
- Un pastore con il gregge
- Un pastore con un agnello sulle spalle (Serapide)
- Un agnello inchiodato su di una croce
- Disegni di pesci stilizzati.
Queste immagini non sono mai riferite al personaggio Gesu, il nome del quale, affiorato nella seconda meta' del secolo precedente non e' ancora noto e diffuso, ma ad un presunto "Unto del Signore", un Cristo.

La setta cristiana di Roma ha inventato, molto probabilmente all'inizio del 200 d.C, (Rif.110,500)la strana figura del "missionnario" Paolo, alias Saul di Tarso, descritto negli Atti degli Apostoli di Luca. Che sia una invenzione o una scopiazzatura, lo dimostrano, come al solito, la mancanza di qualsiasi riferimento storico, le incertezze dello pseudo autore Luca e alcuni grossi svarioni. Consultate in proposito Apollonio di Tyana.

Una precisazione: su questo periodo non tutti sono d'accordo. Alcuni autori ritengono che le epistole di Paolo siano di poco precedenti la compilazione dei quattro vangeli. (Rif.110)Questo spiegherebbe il fatto che nelle epistole i vangeli non vengono mai menzionati.



ANNI: 240-250 d.C.
Intorno a questi anni la comunita' cristiana che faceva capo alla setta di Roma contava:
- Un vescovo (episcopo=papa?)
- 46 presbiteri (preti e/o anziani del culto)
- 14 diaconi (serventi del culto)
- 50 lettori, esorcisti e portatori del credo
- 5000 adepti (pistoi = credenti battezzati)
- 42 accoliti (energumeni = in attesa di battesimo)
su di un totale di circa un milione di abitanti. Questa comunita' non disponeva di chiese costruite su suolo pubblico. (Rif.110,***)
Origene era convinto che i cristiani fossero una esigua frazione degli abitanti del mondo da lui conosciuto. Egli li stimava in circa il due per cento della popolazione.
Anche se erano pochi a Roma, come sostiene Origene, nondimeno le sette pre-cristiane risultavano estremamente fastidiose. Sparse in tutti gli angoli dell'Impero, queste sette apparivano assai pericolose per l'ordine pubblico:
. sempre pronte ad azzuffarsi tra di loro per delle quisquiglie dottrinarie, ma:
.. compatte quando si trattava di osteggiare l'intero Pantheon degli dei romani
.. compatte nel rifiuto di obbedienza all'Imperatore, in quanto divinizzato
.. compatte, la maggior parte di esse, nella loro politica di revanscismo giudaico.
L'imperatore Quinto Decio, preoccupato dal fatto che questi gruppi svolgevano sovente azioni fortemente rivoluzionarie, prese la decisione (come aveva fatto Tiberio) di deportarne qualche migliaio in Sardegna, a lavorare nelle miniere.
(Rif.110,400)

In questi anni vengono prodotti centinaia di vangeli, da parte delle innumerevoli sette pre-cristiane. Molti di essi verranno considerati apocrifi nel corso del Concilio di Nicea; altri dureranno alcuni secoli e verranno poi eliminati dalla chiesa per motivi del tutto contingenti.
La falsificazione di documenti e l'uso della "Pia Frode" vengono sostenuti ed istituzionalizzati dal padre della chiesa e storico Eusebio (260-340 d.C.). In uno dei suoi scritti definisce un manuale pratico del "pio" falsificatore intitolato:
Come puo' essere legittimo ed opportuno usare il falso come una medicina e per il beneficio di coloro che vogliono essere ingannati.
Comunque Eusebio non ha inventato nulla: qualcosa del genere era gia' stata ipotizzata da Platone nel suo libro La Repubblica.
(Rif.110,530)



ANNO: 274 d.C.
L'imperatore Aureliano introduce a Roma il culto del Dio Sole, cercando di imporlo come culto di stato. Edifica un tempio/santuario dedicato a questa divinita' e proclama il 25 Dicembre giorno di festa in onore del nuovo dio, del quale, l'imperatore stesso si e' fatto supremo sacerdote.
(Rif.400)



ANNO: 311 d.C.
La situazione politica a Roma e' assai complessa. Di fatto l'impero e' governato da sei esponenti del potere politico/militare:
. due a Roma: Massimiano e Massenzio
. quattro che governano le provincie dell'impero con le loro legioni: Costantino, Galerio, Massimino e Licinio.
Pero' uno di essi, Costantino, ha ben altre ambizioni: diventare imperatore assoluto; percio' guarda con interesse gli accoliti delle sette pre-cristiane, elementi rissosi e pronti a menare le mani agli ordini di chi prometta un pasto quotidiano e la garanzia della impunita'.
Come prima mossa Costantino, unitamente a Galerio, emette un editto che sospende le persecuzioni dei cristiani e ne arruola un discreto numero nelle sue legioni. Si sta' preparando per la marcia su ...Roma.

Celso (180 d.C.?) aveva dato una sua interpretazione dello spirito asociale e turbolento che animava gli appartenenti alle sette pre-cristiane.
I principi divulgati dai vangeli non avevano potuto attecchire presso le classi borghesi colte, per la loro intrinseca pochezza.
Percio' era stato giocoforza, da parte dei caporioni di tali sette, aumentare la consistenza numerica degli addetti rivolgendosi alle masse piu' emarginate della societa': incapaci, morti di fame, ladri, delinquenti, depravati, ecc. Per questi elementi il raggrupparsi aveva significato sviluppare quell'istinto del "branco" che, in qualche misura, li salvava dai rigori della legge.

Siamo nella fase "costantiniana" della storia del cristianesimo (secondo il Concilio Vaticano II).



ANNI: 312-313 d.C.
Costantino, pur rimanendo fedele al culto del dio Sole, continua a strizzare l'occhio alle sette pre-cristiane. In questo ha buon gioco in quanto Massenzio non nasconde il suo attaccamento al culto ed alla cultura pagana.
A Milano (313), d'accordo con Licinio, emana un editto in cui si riconosce alle sette di matrice cristiana gli stessi diritti di quelle pagane introducendo, di fatto, un'ampia liberta' di culto.
In effetti gli affiliati alle sette cristiane cominciano a rappresentare (nelle provincie dell'impero piu' che a Roma) una considerevole forza politica, tale da influire qualche volta sulle scelte dello stato.



ANNO: 324 d.C.
Costantino da inizio, a Bisanzio, ai lavori per la costruzione della sua nuova capitale. I lavori termineranno nel 330 d.C. e la nuova citta' assumera' il nome di Costantinopoli.



ANNO: 325 d.C.
Costantino I si era avvicinato alle sette pre-cristiane per una serie di validi motivi:
a) aveva trovato, in un contesto di individui turbolenti, un valido aiuto per risolvere i suoi problemi con Massenzio, al ponte Milvio;
b) il cristianesimo gli offriva la facile, ipocrita scappatoia dell'assoluzione per gli omicidi a danno dei suoi familiari e dei suoi amici; cosa che non era riuscito ad ottenere dal culto mitraico, che non vedeva di buon occhio un tale assassino;
c) infine il completamento e l'appagamento della sua smodata ambizione di potere: diventare, oltre che imperatore, anche pontefice (cesaropapismo), concentrando in tal modo, nelle sue mani, tutti i poteri dello stato.

O forse, come qualcuno sostiene, si decise di mettere d'accordo le varie sette cristiane per motivi di "ordine pubblico" interno, senza pensare piu' di tanto ad un suo personale tornaconto. Opinione alquanto discutibile visti gli omicidi che la storia gli attribuisce.

Per ottenere questo era necessario fondere in una unica "religione di stato" tutti i culti presenti in Roma e nei territori dell'impero.
Impresa non da poco! Costantino si mette in moto ed ordina un concilio straordinario a Nicea dove riunisce tutti i capi delle numerose sette pre-cristiane (oltre 80!), provenienti da Alessandria, Antiochia, Atene, Gerusalemme, Roma, ecc. Ma non basta: occorre anche la presenza dei rappresentanti dei culti piu' importanti dell'Impero Romano, che rappresentano un serio ostacolo all'affermazione di un "cristianesimo di stato", succube ed asservito al potere imperiale.
Questo e' un elenco incompleto delle sette e dei culti partecipanti:
. Seguaci di Marcione
. Encratici di Taziano
. Seguaci di Origene
. Seguaci di Ario
. Sette gnostiche
. Movimento carpocraziano
. Ofiti
. Modalisti
. Docetisti
. Adozionisti
. Montanisti
. Manichei
. Nestoriani
. Messaliani
. Donatisti
. Nazareni/Mandei
. Culto di Apollo
. Culto di Demetra
. Culto di Dioniso/Bacco
. Culto di Giove/Zeus
. Culto di Mitra
. Culto di Krisna
. Culto di Osiride
. Culto di Horus
. Culto di Iside
. Seguaci del Sol Invictus
. Seguaci della Croce Rossa
. Figli del Sole
. Seguaci di YHWH
. Culto degli esseni
. Culto degli Zeloti
. Movimento Terapeuta
. Ordine della Mano Nera
. Ordine della Mano Rossa
. Ordine di Melchizedek
. Maroniti
. Seguaci di Adonis/Tammuz
. Seguaci di Baal
. Seguaci di Zoroastro
. Buddisti
. Seguaci di Ercole/Eracle
. Seguaci di Serapide
. Seguaci di Prometeo
. Druidi
. Seguaci di Attis
. .......
. e tanti, tanti altri.

Compito del concilio era dunque quello di unificare i vari culti, tra loro in eterno conflitto, sotto una chiesa universale cattolica, che naturalmente sarebbe stata controllata dall'imperatore. Si trattava, senza mezzi termini, di

stabilire, per gli appartenti alle sette cristiane, che cosa e a quale dio credere

con il beneplacito imperiale.
Roma reclamava, naturalmente, l'autorita' suprema, sul presupposto che la sua setta piu' importante sarebbe stata fondata da San Pietro, le cui presunte ossa vennero successivamente sistemate in Vaticano e la statua di Giove convertita in quella di Pietro. Cosa facile perche' avevano tutti e due la barba.
In un tipico movimento di sostituzione religiosa, tutti gli dei degli altri culti furono assogettati al nuovo dio sotto forma di apostoli o di santi.

Come e' ben noto, durante questo concilio i termini Gesu e Cristo vennero fusi insieme per la prima volta nella frase ambigua "Gesu Cristo"(non Gesu il Cristo), conciliando le richieste delle numerose fazioni che si riferivano a:
Hesus: dei Druidi
Joshua/Jesus: per gli apostati israeliti della Nuova chiesa di Gerusalemme
Horus/Iusa: degli egizi
Ies/Iesios: per i seguaci di Dioniso/Bacco
. . . . . . . .
Krisna/Cristos: originari dell'India
L'Unto: dei Giudei
Krst: per gli egizi
e tanti altri

E' accertato che la frase "Gesu Cristo" non ha mai costituito un nome proprio e non e' mai apparsa negli scritti degli autori greci e latini, prima di questo concilio.
Gli scritti dei primi presunti padri della chiesa non parlano mai di Gesu. Sino al Quarto Secolo era frequente e generalizzato il termine "IL CRISTO" ma non e' mai stata trovata una autentica menzione, sino a questo evento, di un "Gesu Cristo".(Rif.370)
Occorre comunque rammentare che il processo di fusione e di unificazione delle varie fazioni non fu immediato ma lungo e lento. Nei secoli che seguirono almeno altri 21 concilii furono convocati per stabilire le politiche e le dottrine del culto unificato. Il piu' delle volte si tratto' di rissose riunioni di ruffiani ignoranti e paludati, ognuno dei quali tirava l'acqua al proprio mulino; molti di questi concilii finirono in un bagno di sangue. Altro che divina ispirazione! (Rif.250)
Il fatto che i documenti autografi originali dei vangeli, crifi ed apocrifi, non siano piu' disponibili dipende dalla decisione del concilio di distruggere tutti i testi non ritenuti validi ed adeguati al nuovo culto. Si parla di 200 documenti eliminati.
In questo contesto si conservarono i quattro vangeli ufficiali, alcuni vangeli apocrifi ed altri documenti sottoposti successivamente al famigerato "ritocco" di Anastasio (506 d.C.)

Altro accordo fondamentale per il nuovo credo e' stato quello di "stabilire d'ufficio" che Gesu e Dio sono in sostanza la stessa cosa. Affermazione dogmatica che in seguito dara' origine a tutta una serie di battibecchi di natura teologica.

Questa nuova religione, teste' nata, non unisce ne affratella le genti. Questa religione non ha fatto altro che dividere il genere umano attraverso un razzismo estremo, il sessismo ed altri particolarismi. Questa religione infatti si nutre sulla divisione tra i popoli, perche' per esistere necessita di un nemico da combattere, sia terreno che sovranaturale. Questa religione sostiene che alcuni popoli sono speciali o eletti perche' possiedono la vera fede, mentre gli altri sono immorali e dannati e spesso insiste sul fatto che e' dovere degli eletti distruggere gli altri. Comunque non e' la sola: altre religioni sostengono gli stessi concetti.
(Rif.110,***)

E' interessante notare che solo le religioni rivelate tendono ad essere motivo di contenzioso e di relative guerre.
Questo perche'? Perche' la religione rivelata, essendo a differenza dei varii paganismi naturali appunto rivelata, stabilisce subito, nel suo formarsi, una distinzione fra il bene (i propri credenti) ed il male (gli altri). I secondi sono deindividualizzati in funzione della loro alterita' e della loro possibile minaccia, quindi sono naturali nemici dei primi e se non vanno sterminati (caso peggiore, non previsto apertamente) vanno comunque in qualche modo discriminati; la cosa diventa grave se la religione rivelata acquisisce il potere e lo esercita in forma discriminante.
In generale per scatenare una guerra di religione occorre un regime politico interessato a coprire con motivazioni religiose interessi ed ambizioni proprie, oppure un proselitismo religioso capace di incendiare le masse, gia' tese a causa di tensioni sociali, e lanciarle verso l'esterno (crociate dei poveri) o verso l'interno (progrom, caccia alle streghe, ecc.). Secondo una mia personalissima opinione, nel primo caso la guerra avverra' comunque, nel secondo caso puo' darsi che le tensioni sociali possano trovare altri mezzi di espressione; dipende dal caso.
Lo stesso si puo' dire delle ideologie politiche come nazionalsocialismo e comunismo, anch'esse preoccupate di stabilire una differenza tra i "proprii" e gli "altri", naturali nemici da eliminare appena possibile, con le buone o con le cattive.
(Rif.125)



ANNO: 326 d.C.
Costantino affida alla madre Elena il compito di ricercare, in Palestina, luoghi e reperti adattabili e utili per dare credibilita' storica a quella che dovra' essere la nuova religione di stato.

Elena, prima di diventare madre di Costantino era una "Harlot", cioe' una di quelle prostitute sacre che erano considerate capaci di guarire le malattie. Si riteneva che le loro secrezioni intime avessero poteri medicinali. In un secondo tempo diventa concubina di Costanzo Cloro e dalla loro unione nascera' Costantino. Poi per naturale "pia" evoluzione diventera' santa.
(Rif.520)



ANNO: 337 d.C.
Il papa Giulio I, per ordine di Costantino, fissa la data di nascita di Gesu al 25 Dicembre.

A Gerusalemme il vescovo Cirillo (?-386), contrariamente a quanto riportato sul Vangelo di Giovanni, accenna alla probabile esistenza di un sudario di Gesu (Sindone).



ANNI: 361-363 d.C.
Nel 361 Giuliano diventa imperatore a Roma e si dimostra subito estremamente tollerante nei confronti di tutte le religioni, con grande rabbia del clero cristiano che lo ribattezzera' Giuliano l'Apostata".
Giuliano era stato educato, a suon di "frustate", alla religione cristiana da Eusebio, vescovo di Nicomedia, generalmente ritenuto un viscido intrigante.
Poco incline a certe imposizioni, Giuliano si da', di nascosto, alla lettura ed allo studio dei testi della filosofia neoplatonica e si riavvicina alla religione degli antichi dei, ritenendo il cristianesimo una religione violenta, ipocrita, ingannevole, dominata da rozzi dogmi e da oscuri imbrogli di potere; un coacervo di superstizioni buono per popolazioni di creduloni e per matrone in menopausa.

"Essi credono che l'Ellade sia morta. Da tutte le parti del mondo, i monaci neri si avventano come corvi sul suo purissimo corpo di marmo, e vi frugano con i becchi come in una carogna, gracchiando allegramente: "l'Ellade e' morta!" Ma l'Ellade non puo' morire; l'Ellade e' nei nostri cuori. E' la divina bellezza dell'uomo sulla terra. Quando essa si risvegliera', guai ai corvi di Galilea!"

Giuliano muore nel 363, alcuni dicono per una ferita in battaglia, altri perche' pugnalato da un soldato cristiano opportunamente istigato.
(Rif.400)

Mito e politeismo erano necessariamente legati perche' facenti parte della espressione della capacita' immaginativa umana, mentre il monoteismo avversa tale capacita' immaginativa imprigionando lo spirito religioso dentro forme ed immagini statiche prefissate.(P.Trevisan)

In questo IV secolo d.C. il mondo occidentale, in particolare quello dell'Impero Romano, vive la frastornante situazione nella quale "gli Dei non ci sono piu' e Dio non c'e' ancora".
Sino ad allora l'Impero aveva garantito la liberta' di culto, l'ateismo, la filosofia e la ragione. Ora tutto questo comincia a mancare ed inizia la barbarie.
(Rif. ***)



ANNO: 376 d.C.
Il 25 Dicembre, su ordine dell'Imperatore, il Prefetto di Roma sopprime il culto di Mitra e consegna il tempio nelle mani del culto rivale cristiano.

Si puo' affermare che in questo periodo comincia a prendere forma ed a consolidarsi la struttura burocratica-temporale della chiesa cristiana. Similmente alla vita religiosa di tutti i tempi (e di tutti i templi), anche in questa organizzazione sono presenti tre aspetti tipici:
  • l'ascetismo contemplativo (dal quale sono nate religioni quali il buddismo ed il manicheismo; e per soddisfare questo aspetto l'Islam ha prodotto i Sufi ed il cristianesimo i monasteri);
  • la burocrazia templare (o sacerdotalita': da cui consegue la necessita' di sfornare sacerdoti capaci ed intraprendenti, con attitudini politiche per organizzare il culto);
  • la profeticita' che ha invasato parecchi religiosi inducendoli ad una quantita' di profezie apocalittiche. Potrebbe essere intesa come il lato attivo dell'ascetismo.
A meta' strada fra la profeticita' e la sacerdotalita' sfuma la vasta galassia dei predicatori che cercano di persuadere le masse a seguire la retta via, talvolta anche con predicazioni apocalittiche.
Il sacerdote delle religioni rivelate ha bisogno di un predicatore che gli porti quattrini e prestigio sociale dalle masse ma teme il lato inquietante dell'ascetismo ed anche il profeta che tuona e scombussola quella societa' nella quale egli e' perfettamente e comodamente inserito.
Per quanto riguarda il monaco, esso e' visto dal sacerdote come un esempio inoffensivo da additare alle masse.
(Rif. 125)

Inizia la fase "post-costantiniana" della storia del cristianesimo (secondo il Concilio Vaticano II).



ANNO: 380 d.C.
A Tessalonica, l'imperatore Teodosio I il Grande emana un editto che, in pratica, dichiara la nuova religione cristiana-cattolica quale unica Religione Ufficiale dell'Impero.



ANNI: 381-385 d.C.
L'imperatore Teodosio I convoca a Costantinopoli in concilio nel corso del quale viene stabilito e formalizzato il concetto di Trinita', aggiungendo lo Spirito Santo ai due personaggi gia' esistenti: Dio e Gesu.

Nel 385 d.C. Teofilo, vescovo di Alessandria, attacca e distrugge, con le sue truppe, i monasteri che seguivano ancora le idee di Origene.
Origene era stato dichiarato eretico perche' aveva avuto l'ardire di sostenere che Dio e' una essenza puramente spirituale ed immateriale.
Evidentemente dominava ancora una grande confusione sulla "natura di Dio" malgrado la trovata trinitaria di Teodosio I e seguaci.



ANNO: 391 d.C.
Al fine di nascondere il fatto che non esiste nessuna base storica per le sue bugie teologiche, il clero cristiano si e' reso colpevole di un vergognoso crimine distruggendo, sin dall'inizio, tutte le tracce degli storici dei primi secoli dell'era cristiana. Quel poco che ci e' pervenuto e' talmente alterato e modificato da distruggerne il suo valore storico.(Rif.370)
Uno dei piu' grandi crimini della storia umana e' stata la distruzione, nel 391 d.C., del Tempio di Serapide e dell'annessa biblioteca, (nota come Biblioteca di Alessandria), perpetrata da fanatici cristiani, guidati dal vescovo Teofilo (il piromane) e con la connivenza dell'Imperatore Teodosio I.
Qualche tempo dopo, al fine di completare l'opera devastatrice, l'arcivescovo Crisostomo eccitava i suoi fanatici esprimendosi in questi termini:
"Qualsiasi traccia dell'antica filosofia e della letteratura del mondo antico deve scomparire dalla faccia della terra".
Inizia quel processo secolare di egemonia culturale, da parte della chiesa, che mira ad imporre ai credenti una forma di ubbidienza animale, escludendo qualsiasi forma di libero ragionamento.
Questa politica, applicata per 10 secoli, fu confermata e ribadita dal Concilio di Trento, nel 1545-1563.(Rif.370)
Per fortuna (si fa per dire) guerre, rivoluzioni e sommovimenti vari costrinsero, in piu' occasioni, alla fuga le antiche confraternite pagane, che si portarono dietro i loro libri, impedendo cosi' che molti cadessero nelle mani dei devastatori cattolici.

Intanto e' nata una nuova usanza: quella di arrostire i cosidetti eretici sul rogo. La prima esecuzione avviene in Germania. Questa "moda" destinata a durare sino all'inizio del 1800, verra' successivamente raffinata e migliorata dall'istituto della "santa" inquisizione che verra' fondato da Gregorio IX nel 1231 d.C..



ANNO: 415 d.C.
Nel 415 d.C., Cirillo (?-444 d.C.) patriarca cristiano di Alessandria d'Egitto, (che aveva ereditato la carica dallo zio Teofilo, il piromane) istigo' le sue canaglie (monaci combattenti) a terrorizzare gli ebrei e ad uccidere la nota "maestra di filosofia" Ispasia (Ipazia/Hypatia: 370-415 d.C.).
Ispasia (figlia di Teone, matematico e Rettore dell'Universita' di Alessandria), donna di grande saggezza versata in filosofia, matematica e astronomia, aveva fondato una scuola assai rinomata, rivolgendo i suoi insegnamenti sopratutto alle giovani donne di Alessandria, nell'intento di emanciparle dal soffocante atteggiamento maschilista dell'epoca. Si dice fosse una donna bellissima votata alla verginita'.
Era inevitabile che il suo pensiero si scontrasse con quello gretto e grossolano di questo protervo "dottore" della chiesa.
Non potendo tenerle testa Cirillo ordino' la sua cattura e la mando' a morte, in una chiesa, facendola scarnificare viva, mediante l'uso di conchiglie taglienti; infine i suoi resti furono gettati in una cloaca. Tutto per la maggior gloria di Dio.
Per questo diabolico atto Cirillo fu in seguito canonizzato dalla infallibile chiesa cristiana ed ancora oggi viene celebrato ad Alessandria il 9 Febbraio e nelle chiese latine il 28 Gennaio.
Ispasia era talmente stimata ed apprezzata per la sua brillante intelligenza che il suo assassinio e' stato considerato da molti autori come

la morte del MONDO e della CULTURA pagana.

Dopo la sua morte anche i suoi discepoli furono uccisi, gli scritti bruciati ed i suoi insegnamenti andarono in parte perduti. Alcuni suoi lavori, conosciuti anche in Oriente, vennero tradotti in arabo e furono resi noti in Occidente dopo oltre mille anni di silenzio.
(Rif.110,200,320)
A seguito del misfatto, la maggior parte degli studiosi e dei filosofi, seriamente impauriti, lasciano la citta' che, poco alla volta, si traformera' in un borgo di incolti analfabeti, assogettati alla prepotenza del nuovo clero.

Risale a questo periodo una singolare affermazione di S.Agostino (354-430 d.C.):
"Non credero' nella verita' dei Vangeli se l'autorita' della chiesa cattolica non mi oblighera' a farlo."
(Rif.405)



ANNI: 430-431 d.C.
Si tiene, ad Efeso, per volere dell'imperatore Teodosio II, un concilio che dara' una prima formalizzazione al culto della Madonna, sino a questo momento in gran parte trascurato.
Maria Vergine viene dichiarata d'ufficio Deipara e cioe' contemporaneamente madre di Dio (!), oltre che di Gesu (Maria Theotocos). Nasce cosi' la iperdulia, cosa che non manchera' di dare luogo ad alcune imbarazzanti perplessita':
- Maria, in quanto creatrice del creatore, esisteva prima di Dio?
- Se Maria e' la madre di Dio e di Gesu, a sua volta figlio di Dio e di Maria, si puo' parlare di sacro, divino incesto?

La croce comincia timidamente ad apparire quale emblema della cristianita'; ha ancora una forma a T, sulla quale risulta legato il presunto Cristo.

Nel corso del concilio viene definitivamente dichiarata eretica la dottrina di Nestorio.

Allo scopo di addebitare ai "perfidi Giudei" la condanna a morte del presunto Gesu, un certo Anania scrive un resoconto del processo (sono passati 400 anni!!!), discolpando pienamente il buon Pilato e creando le premesse per la sua futura beatificazione, unitamente alla moglie Procula.

I "corvi di Galilea", come definiti da Giuliano, procedono alacremente nella loro opera. In tutto il bacino del Mediterraneo i templi dedicati agli antichi culti sono praticamente spariti; molti sono stati distrutti, gli altri adattati e riconvertiti al nuovo culto.



ANNI: 506-599 d.C.
L'imperatore d'oriente, Anastasio I, ordina, nel 506 d.C., una revisione generale di tutti gli scritti fondamentali della religione cristiana, compresi gli scritti dei padri della chiesa e la conseguente distruzione di tutti quei documenti ritenuti inadeguati o pericolosi per la credibilita' della giovane "religione di stato". Manca un bilancio preciso di quanto sia andato perso. Alcuni autori ritengono che in questa occasione siano spariti i supposti vangeli originali dei quattro evangelisti. (??) (Rif.500)

Nel 512 d.C., Anastasio viene in contrasto con la chiesa romana negando la natura umana del Cristo, riconoscendone solo la natura divina. La chiesa romana era invece saldamente attaccata al dogma trinitario, come formulato alla fine del IV secolo.
A causa di questo contrasto, scoppiano a Costantinopoli paurosi tumulti ed i seguaci dei due gruppi si accoppano tra di loro (centinaia di morti) per sostenere l'una o l'altra delle tesi che, probabilmente, non riuscivano neanche a comprendere.

In questo secolo avranno origine molte "eresie" dovute alla messa in discussione del concetto trinitario.

Nel corso degli anni seguenti la chiesa di Roma definisce lo standard iconografico della immagine di Gesu, immagine destinata ad essere riprodotta per secoli e che lentamente sostituisce le raffigurazioni precedenti, alcune delle quali originariamente derivate dal culto di Serapide.
Questa immagine standard di Gesu sarebbe la stilizzazione di una figura, il Mandylion, che appariva su di un'altra presunta Sindone conservata ad Edessa (Urfa/Turchia).



ANNI: 600-699 d.C.
In questi anni il simbolo del crocifisso entra decisamente a far parte del bagaglio dei simboli cristiani. Si elimina lentamente la croce a forma di T che viene sostituita con la "croce latina", come siamo abituati a vederla.
Per qualche tempo l'occupante della croce sara' un agnello e non un uomo.
A Roma questo simbolo era stato importato dall'India alcuni secoli prima dell'era cristiana. I primi cristiani avevano ripudiato il simbolo della croce perche' ritenuto pagano. Per le prime immagini di Gesu avevano preferito il simbolo del "Buon Pastore" che porta sulle spalle un agnello.
Nel 646 d.C. il vescovo di Saragoza fa una strana ammissione: non dice che il sudario di Gesu (Sindone) sia "autentico" ma bensi' che non puo' essere definito "superstizioso" chi crede che lo sia. Che sottigliezza!



ANNI: 632-750 d.C.
I musulmani, guidati dai quattro califfi e dalla Dinastia Ommiade, conquistano l'Africa del nord, la Spagna ed ill Vicino Oriente. Questo comporta, da parte del cristianesimo, la perdita della Terrasanta, della Siria, di 3 dei suoi 5 patriarcati e di alcune regioni da lungo tempo cristianizzate. Il patriarcato di Roma si avvale di questa situazione che favorisce l'aumento del proprio prestigio in ambito europeo.



ANNO 663 d.C.
A Withby, nel regno di Northumbria (attuale Yorkshire), avviene la riunione della chiesa celtica con quella romana. I celti tagliati fuori dalla cristianita' da una serie di precedenti invasioni, avevano sempre nominati i propri vescovi, proclamati santi e fondati monasteri senza alcun intervento dell'autorita' romana. Ripristinati i contatti con Roma viene a mancare quella tolleranza e quel rispetto che i celti avevano sempre avuto nei confronti delle antiche tradizioni e delle superstizioni pagane. L'ortodossia imposta dai vescovi papalini finira' con il distruggere e far scomparire tradizioni antiche di millenni.



ANNO: 800 d.C.
Il 25/12 il papa Leone III (sant'uomo!) pone la corona imperiale sul capo di Carlomagno, re dei Franchi. In fondo qualche riconoscimento gli era pur dovuto dopo tutto quello che aveva fatto per la Chiesa!
  • Carlomagno aveva convertito sbrigativamente, alla nuova fede, la Sassonia.
    Il metodo era stato semplice ed efficiente: chi non ci stava veniva immediatamente decapitato alla presenza, confortante et benedicente, dei prelati rappresentanti la chiesa romana.
    Circa 5000 Sassoni furono cosi' sterminati in pochi giorni.
  • Si era scornato contri i mori ed i baschi a Roncisvalle.
  • Per proteggere la Chiesa e convertire le masse era venuto alle mani con longobardi, bavaresi, frisoni ed ungari e li aveva devotamente massacrati.
Naturalmente si tratto' di una grandiosa buffonata. Il fatto stesso che l'imperatore ricevesse la corona dal papa era una prova, per i giuristi filo-pontifici, che il Potere Spirituale era superiore al Potere Temporale. Basandosi su questo ragionamento il papa si oppose (o cerco' di controllarla), per tutto il Medioevo ed oltre, all'autorita' dei vari imperatori fomentando situazioni di disordine e di torbidi interni.



ANNO: 865 d.C.
Viene ufficializzato dal papa Nicola I il "canone" della religione cristiana. E' una elencazione di libri da recepire o da ritenere come fondamentali per il credo cattolico. Viene formalizzato anche l'elenco dei libri da rifiutare e da distruggere perche' non conformi ai principi teologici in atto.



ANNI: 1030-1099 d.C.
Il culto della Madonna ha stentato molto ad affermarsi anche a causa delle cretinate formulate a Efeso nel 430. Dopo le prime sollecitazioni risalenti al III Secolo, ad opera di Teodosio II, e' solo in questo secolo che la devozione per la Madonna con il Bambino si consolida. E' una tardiva ripresa di un mito risalente al culto di Horus, in parte gia' recepito dalle sette gnostiche e poi trascurato e passato in secondo ordine e quindi poco seguito.

Nel 1054 si conclude una grave crisi tra la Chiesa d'Oriente e quella romana. Si trattava di accordarsi:
a) se il pane usato per la comunione doveva essere lievitato o azimo
b) se il segno della croce andava fatto da destra verso sinistra o viceversa.
Problemi fondamentali e tali da far tremare le vene ed i polsi!!
Non essendo pervenuti a nessun accordo la chiesa di Costantinopoli si stacca definitivamente da quella di Roma. (Scisma d'Oriente)
In realta', a prescindere dalle stupide motivazioni assunte come pretesto, il motivo vero dello scisma era dovuto alle pesanti ingerenze del papato romano intese ad ampliare la sua sfera di influenza, a spese dei territori controllati dal patriarca di Costantinopoli e viceversa dell'imperatore inteso a cercare di controllare tutte le forze religiose del suo reame.
Le due parti avrebbero voluto dirimere la questione con le armi ma Bisanzio era ormai troppo indebolito per un simile intervento ed il papa non aveva ne le risorse ne gli uomini.
E, neanche a dirlo, segui' il solito rituale di reciproche scomuniche con invocazioni, allo stesso Dio, di annientare il rivale.
Con una strana forma di rivalsa, il clero cattolico bandisce l'uso delle forchette, assai diffuso nel Vicino Oriente, additando l'utile posata come simbolo e strumento del demonio. L'uso della forchetta a tavola costituiva peccato riscattabile pagando tre messe. Puo' sembrare incredibile ma questa proibizione si e' protratta sino al 1600.


Maria come ideale di modestia, di grazia, di verecondia e di umilta' viene indicata a modello di vita per tutte le donne (escluse naturalmente quelle che, animatrici della porno-teocrazia di Roma, bazzicano nelle alcove dei papi e dei prelati).
E' l'ennesimo tentativo di supremazia maschilista sulla donna, soggiogata all'autorita' paterna, fraterna e del marito. La donna sottomessa, priva dei propri slanci e delle proprie ambizioni, diventa una bestia da ingravidare per generare altri citrulli da aggiogare al carro della chiesa.
L'idea che la donna (la meta' del genere umano) sia un essere inferiore ed indegno, da trattarsi alla stregua di un animale, ha origini antiche, riportate nella Bibbia e riprese poi dalla teologia cristiana.
Secondo questa teologia, il destino della donna e' di obbedire, servire l'uomo e stare in silenzio. Tutto questo perche', secondo quella massa di untuosi cretini, definiti padri della chiesa, e' stata la donna a cedere alle tentazioni del serpente ed a indurre l'uomo al peccato.
Origene era talmente terrorizzato dal diabolico pericolo del fascino femminile da arrivare ad amputarsi da solo i testicoli.
Nei secoli seguenti alcune donne verranno santificate, per motivi di contingente opportunita' e convenienza (anche al cavallo si da lo zuccherino per farlo correre), ma l'idea della naturale inferiorita' della donna e' tuttora imperante.
E' curioso come nel corso dei secoli i pittori abbiano sempre dipinta la madonna con i capelli biondi; essendo ebrea palestinese avrebbe dovuto essere di carnagione e di peluria scura.

L'ultima tesi sostenuta per l'emarginazione della donna e' quella di L.E.J Brouwer (1881-1966). Brouwer era un filosofo che ha vissuto e prosperato all'ombra del nazismo; uno dei pochi tollerati dal cattolicissimo Hitler. Negli anni 30 del secolo scorso aveva colto il plauso della Germania nazista con la seguente dichiarazione:
L'usurpazione di un qualunque lavoro da parte della donna lo degradera' automaticamente ed inesorabilmente, rendendolo ignobile. Quando tutto il lavoro produttivo sara' reso oscuro ed ignobile dal socialismo, verra' svolto esclusivamente da donne.
Nel frattempo gli uomini occuperanno il loro tempo secondo le loro capacita' ed attitudini, dedicandosi agli sports, alla ginnastica, allo studio della filosofia, al giardinaggio, alla lotta, ad intagliare il legno ed a tutto cio' che all'epoca sara' considerato un lavoro nobile, anche giocarsi al tavolo verde quello che le loro mogli avranno guadagnato.


Brouwer deve aver letto (e mal digerito) la storia del regno di Butua (Aline e Valcour di De Sade), dove i negroni costringono le mogli a:
- lavorare come schiave
- soddisfare tutte le loro pulsioni proibite
- essere mangiate, tanto per variare la dieta
- ed altre amenita' del genere.
(Rif.125)



ANNO: 1119 d.C.
In questo anno viene fondato l'Ordine dei Cavalieri Templari, ufficialmente con lo scopo di fornire scorta e protezione ai pellegini che si recano in Terra Santa.
(Rif.260)



ANNI: 1200-1215 d.C. circa
Agli inizi del secolo Costantinopoli era talmente piena di reliquie da far pensare che esistesse una vera e propria industria con le sue fabbriche. Ed in effetti di questo si trattava.
Costantinopoli era un passaggio obbligato per i Crociati/Pellegrini che andavano o venivano dai territori siro-palestinesi (meta: Gerusalemme), tutti desiderosi di portarsi a casa una testimonianza della loro impresa.
Economicamente parlando, vista l'esistenza di una insistente domanda di mercato, era inevitabile che l'offerta si organizzasse, inizialmente a spese dei citrulli e poi dei furbi e degli speculatori che avevano fiutato l'affare.
Ebrei, veneziani e sopratutto genovesi, ben sistemati nei loro quartieri, cominciarono a darsi da fare.
Si producevano a ritmo serrato reperti facili da imitare, ma non solo quelli:
Lettere scritte da Gesu, di proprio pugno
Frammenti dell'oro portato dai Magi
I cesti (12) che erano serviti alla raccolta degli avanzi, dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci
Troni di Davide, riccamente lavorati
Le trombe di Gerico
Cataste di tavole rudimentali provenienti dall'Arca di Noe
Corone di spine
Frammenti e chiodi della vera croce
Tuniche e mantelli di Gesu
Canne della flagellazione
Spugne (un po' secche) che si dicevano imbevute di fiele ed aceto
Tozzi di pane avanzati nell'ultima cena
Peli della barba di Gesu
Vesti di Maria
Piume dell'Arcangelo Gabriele strappate dalla coda di infelici volatili
Ossi di "questo" o di "quel" personaggio
Frammenti della mangiatoia di Betlemme
Tante lance di Longino da armare una legione
Ecc., ecc., ecc.
Tra gli articoli piu' costosi, che pochi potevano permettersi, c'erano gli "autentici" prepuzi della Circoncisione di Gesu. Costosi perche' era difficile procurarsi prepuzi di neonati senza rischiare la galera e poi dovevano essere mummificati/essicati e confezionati in pregiati contenitori di cristallo, oro e pietre dure. Se ne ricordano un paio giunti in Europa, in epoche anche diverse, e proposti, per qualche secolo, alla adorazione dei fedeli a Calcata (Viterbo) e a Puy-en-Velay (Francia).
In questo periodo si ritiene siano state confezionate almeno 26 "autentiche" Sindoni.
Viceversa un articolo che proprio non "tirava" erano le giare della trasformazione dell'acqua in vino: troppo pesanti, ingombranti e fragili da trasportare.
Si diceva: Chi vuol fare fortuna a Costantinopoli vende reliquie, chi vuol farla tornando a casa le compra per poi rivenderle. Infatti qualsiasi stupidaggine arrivasse in Europa, trovava subito qualche vescovo compiacente pronto ad "autenticarle" per poi rivenderle a qualche ricco babbeo, oppure a collocarle nelle varie chiese come specchietti per le allodole.
(Rif.110,200,***)

Intanto, in questo periodo, a Roma uno poteva andare in deliquio ammirando in Laterano:
  • L'Arca dell'Alleanza
  • Le tavole di Mose'
  • La verga di Aronne
  • Un'ampolla con la manna
  • Il telo della Veronica
  • Le teste di Pietro e Paolo
  • Un abito della madonna
  • Un vestito di Giovanni il Battista
  • Il tavolo dell'ultima cena
  • Pani e pesci avanzati
  • L'immancabile frammento della croce
  • Il cordone ombelicale e il prepuzio di Gesu.
I primi quattro reperti erano palesemente ostentati a dispetto ed indignazione degli ebrei "deicidi". Oggi non e' chiara la fine che hanno fatto questi "preziosi tesori".
(Rif.***)

E' stato detto che e' la fede degli uomini a rendere credibili e venerabili anche le reliquie piu' improbabili. Questo e' vero. Anni or sono, un giovane, fantasioso imprenditore americano, cavalcando l'onda emotiva causata dalla immatura scomparsa della grande attrice, ha racimolato un bel po' di quattrini esponendo, nella saletta di un club privato, un paio di mutandine di Marilyn Monroe. Pero', dopo qualche giorno, fu costretto a chiudere lo show perche' le mutandine erano risultate false. In realta' appartenevano a sua sorella che lo aveva denunciato in quanto non voleva dividere equamente i profitti dell'impresa.
(Rif.***)

Il cattolicissimo Hitler ha speso un sacco di tempo, denaro ed energie per entrare in possesso di una "vera" lama della lancia di Longino, ritenendo che essa, come molti altri "sacri" oggetti, avesse dei poteri occulti. E' stato fortunato nelle sue ricerche, aiutato anche dallo scodinzolante nunzio apostolico che, all'epoca, era gradito ospite nei saloni della Cancelleria del Terzo Reich. Oggi questo straordinario reperto dovrebbe essere conservato nella cattedrale di Brunswick.



ANNO: 1208 d.C.
Il papa Innocenzo III bandisce la "crociata" contro l'eresia dei catari: il re di Francia, fiutando l'affare, raduna parecchie migliaia di cavalieri ambiziosi o disperati che devastano le citta' della Francia meridionale e provocano migliaia - se non milioni - di morti.

Lo scopo del re di Francia era di impadronirsi dell'attuale sud di questa nazione, allora considerato come un paese a se e tuttaltro desideroso di assogettarsi ai voleri di Parigi. Grazie a questa crociata (combattendo contro la quale verranno sconfitti e moriranno il conte di Tolosa ed il re d'Aragona), il Midi viene cosi' umiliato, impoverito, devastato e privato dell'autonomia politica, aprendo la strada alla Francia nazionale (che per tutta la modernita' seminera' guerre e raccogliera' tempesta per via delle ambizioni dei propri governanti).
La letteratura provenzale, che aveva partorito quelle canzoni che rallegrarono le corti di mezza Europa medievale, fini' praticamente di esistere di fronte all'imposizione forzata del francese. Da notare che si e' recentemente supposto che parecchi trovatori fossero catari, per via del loro cantare l'amore sublimato e masochista che rispecchia l'anelare cataro a dio.
(Rif.125)

La setta catara, allo scopo di rendersi indipendente dalla struttura e dalla burocrazia sfruttatrice della chiesa romana, aveva elaborato una propria teologia, improntata alle idee del pope Bogomil, nella quale veniva negata la resurrezione di Gesu, si sosteneva l'inutilita' della preghiera e delle gerarchie ecclesiastiche, ritenendo l'uomo portatore, di per se stesso, di "luce divina".



ANNO: 1215 d.C.
Un concilio del Laterano stabilisce che la comunione e' un sacramento e la rende obbligatoria per tutti i fedeli.



ANNO: 1231 d.C.
Nasce ufficialmente il "Santo" Ufficio della Inquisizione che trovera' volenterosi imitatori anche presso la futura setta protestante. A partire da questa data e sino all'inizio del 1800, si calcola che oltre un milione di persone siano state torturate e bruciate sul rogo:
- Ufficialmente perche' ritenute eretiche o praticanti arti magiche e stregoneria
- Ufficiosamente perche' queste condanne comprendevano anche il sequestro dei beni dei condannati a favore della chiesa.
L'inquisizione e la caccia alle streghe ed agli eretici hanno costituito un affare colossale che ha procurato alla chiesa una incredibilmente solida posizione finanziaria ed immobiliare.
L'istituto della inquisizione e' tuttora vivo e si maschera sotto la "pia" dizione di Congregazione per la dottrina della fede.

In pratica la chiesa ha reintrodotto l'uso del sacrificio umano agli dei, abbandonato agli albori della storia e rifiutato dalla cultura pagana.
Solo che ora non si tratta piu' di giovinetti e di vergini; le vittime prescelte per il "sacrificio" sono in genere persone che possiedono qualcosa (ma che non sono abbastanza ricche e potenti per difenderlo) su cui il prete a messo gli occhi e che finira' inevitabilmente nelle casse della chiesa.

A volte si trattava di poveri disgraziati odiati da tutti per via di assurdi pregiudizi. Talvolta la chiesa salvera' queste persone, poiche' gli inquisitori cercavano con serieta' le prove della magia e della comunione con Satana. E siccome si da il caso che la magia non esista. e' ovvio che davanti ad una ricerca approfondita ed accurata, quasi tutti i sospetti vengano a cadere, non potendo disporre di prove oggettive.(Rif.125)



ANNO: 1240 d.C.
"Nel 1240 l'Europa occidentale fu messa a soqquadro da voci che parlavano di un grande re del lontano oriente che marciava, senza trovare ostacoli, verso l'occidente.
I regni islamici cadevano l'uno dopo l'altro sotto il suo dominio. Alcuni pensarono che si trattasse dell'avvento del leggendario "Prete Gianni" che veniva ad unirsi ai re cristiani per distruggere l'Islam.
Gli ebrei d'Europa pensarono che il re d'oriente fosse il "figlio di Davide", il re messia e si prepararono con giubilo ad accoglierlo. In effetti il re che stava arrivando era Batu, figlio di Gengis Khan.
Ma perche' si pensava che stesse arrivando il messia o un salvatore? L'anno 1240 corrisponde all'anno ebraico 5000 e c'era chi pensava che il messia sarebbe arrivato proprio nel 5000". (R.Hersh)
Fascino o magia delle cifre tonde?


ANNI: 1307-1313 d.C.
In questi anni Bonifacio VIII, con la complicita' del re di Francia Filippo IV (Filippo il Bello), ordina la soppressione dell'Ordine dei Cavalieri Templari. Gli appartenenti all'Ordine (15000) vengono arrestati, processati sommariamente e la maggior parte uccisi. Tutte le proprieta' dell'Ordine vengono sequestrate e finiscono, parte nelle mani della chiesa e, il rimanente, nelle tasche di Filippo IV. Il Gran Maestro dell'Ordine, Jacques de Molay, prima di essere ucciso, viene interrogato dall'Inquisizione inchiodato per i polsi ad una porta.
Il 21 Gennaio 1793, quando verra' giustiziato Luigi XVI, una voce levatasi dalla folla li presente esclamera': "Jacques de Molay, sei vendicato!"
(Rif.260)



ANNI: 1470-1500 d.C.
Sisto IV, papa dal 1471 al 1484, uno dei piu' grandi roditori della storia della chiesa, ha un'idea brillante.
Riprendendo alcuni concetti, gia' espressi nel Concilio di Lione del 1274 ed in quello di Firenze del 1439, questo re Mida con la tiara istituisce il PURGATORIO A PAGAMENTO, un'area di parcheggio e di decontaminazione delle anime che, in prima battuta, non sono finite all'inferno. Pur nella sua perversione bisogna riconoscere che l'idea rasenta la genialita'.
Del purgatorio non si sa niente; non si sa quali anime ci siano finite dentro e per quanto tempo ci debbono restare; l'unica cosa certa (lo dice il papa!!) e' che, con opportune donazioni alla chiesa, si puo' abbreviare alle anime il tedio dell'attesa, anticipando la loro ascesa in paradiso.
Tariffe precise non ce ne sono. Si sa soltanto che acquistando indulgenze piu' o meno costose si abbrevia piu' o meno incisivamente la permanenza in purgatorio delle povere anime.
Su questa trovata gli storici hano versato fiumi di inchiostro e quindi e' inutile dilungarsi piu' di tanto. Si puo' solo aggiungere che e' stato uno dei commerci piu' immondi che il prete abbia inventato. Il fiume di denaro finito nelle tasche del papa e' sintomatico del livello di imbecillita' e di plagio a cui le popolazioni erano state ridotte da secoli di feroce superstizione.



ANNI: Dal 1513-1521 d.C.
Leone X, durante il suo pontificato, in un conato di onesta' ebbe a dichiarare al cardinale Bembo:
Tutti sappiamo bene quanto la favola di Cristo abbia recato profitto a noi e ai nostri piu' stretti seguaci. (Rif.145)



ANNI: Dal 1534-1549 d.C.
Peggio di Leone X si comporto' Paolo III, come riferisce l'ambasciatore spagnolo Mendoza, in termini inequivocabili:
Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altro che il sole, adorato dalla setta Mitraica, e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua reincarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora d'Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesu erano lo stesso dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo, e che, per lui, la sua convinzione era che non era mai esistito. (Rif. 145)
Se lo dice un papa !!!



ANNI: Dal 1550 ad oggi.
Ai fini di cio' che queste pagine si propongono, e cioe':
- mettere in discussione e negare la reale esistenza fisica di Gesu
- indagare sulla nascita e sullo sviluppo di un culto formulato a tavolino, generato e cresciuto come un parassita sulla carcassa di precedenti culture di stampo ellenistico e latino
,
non e' necessario andare oltre con questa sequenza temporale. Il resto e' storia nota.




TABELLA DELLE ANALOGIE

N.B. - La tabella non prende in considerazione gli eventuali contributi alla formazione del neo-cristianesimo dovuti ai movimenti Esseni, Zeloti, Terapeuti e Gnostici. Questo argomento viene trattato in Appendice.

Inoltre, onde evitare un eccessivo appesantimento del file, sono stati trascurati molti altri "salvatori" del passato che in qualche misura hanno concorso alla formazione della favola cristiana. Solo per memoria:
ADAD, ALCIDE, BALI, BEDDRU, BREMRILLAHM, CADMO, CRITE, FETA, FOHI, GANTAUT, HESUS, HIL, INDRA, ISCHY, ISSIONE, JAO, ODINO, QUIRINO, SALIVAHANA, SAMMONOCADAM, TAT, TAUT, THOR, VIRISHNA, XACA, XAMOLXIS, ecc, ecc.

FATTI-PERSONAGGI-CONCETTIFONTIANALOGIE
PERSONAGGI ED EVENTI CORRELATI
..

0010 - Gioacchino: il padre di Maria

..

0020 - Anna: la madre di Maria

..

0030 - Zaccaria: il padre di Giovanni Battista

Lc.

0040 - Elisabetta: la madre di Giovanni Battista

Lc

.

0050 - Annunciazione a Zaccaria

Lc

.

0060 - Il dubbio di Zaccaria

Lc

.

0070 - Nascita di Giovanni Battista

Lc-Gv

.

0080 - Circoncisione di Giovanni Battista

Lc

.
IL PADRE TERRENO
..

0090 - Il nome del padre: Giuseppe

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus

0100 - Il mestiere del padre: falegname

Mt-Mr-Lc-Gv

Krisna
LA MADRE
..

0110 - Il nome della madre: Maria

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus

0115 - Consacrazione di Maria al Tempio

Mt-Mr-Lc-Gv

Adonis

0120 - Annunciazione angelica

Mt-Lc

Horus

0130 - Concepimento verginale (1)

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus
Mitra
Krisna
Zoroastro
Budda
Ercole
Prometeo
Dioniso
Attis
Adonis

0140 - Il fecondatore: lo Spirito Santo

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus
Zoroastro
Prometeo

0150 - Visita di Maria ad Elisabetta

Lc

.

0160 - Il dubbio di Giuseppe

Mt

.
LA NASCITA
..

0170 - Censimento e viaggio a Betlemme

Mt-Lc

Krisna

0180 - Data di nascita: 25 Dicembre

. Horus
Mitra
Krisna
Zoroastro
Budda
Ercole
Dioniso
Attis
Adonis

0190 - Localita': Betlemme

Mt-Lc

Adonis

0200 - Nascita avvenuta in una stalla/grotta (mangiatoia)

Lc

Horus
Mitra
Krisna
Zoroastro
Dioniso
Adonis

0210 - Nascita avvenuta in una casa di Betlemme

Mt

.

0220 - Mantenimento stato verginale post partum

..

0225 - Nascita annunciata da stella/cometa

Mt

Horus
Krisna
Zoroastro
Budda

0230 - Nascita annunciata da angeli

Lc

Krisna
Budda

0240 - Bambino adorato dai pastori

Lc

Horus
Mitra
Krisna
Zoroastro

0250 - Il nome: Gesu

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus
Krisna
Dioniso

0260 - Circoncisione di Gesu

Lc

.

0270 - Consacrazione di Gesu al Tempio

Lc

.

0280 - Il riconoscimento del vecchio Simeone

Lc

.

0290 - Il riconoscimento della profetessa Anna

Lc

.
I MAGI
..

0300 - I Magi guidati da un astro

Mt

.

0310 - Arrivo dei Magi a Gerus./Convocazione di Erode

Mt

.

0330 - Adorazione dei Magi

Mt

Osiride
Horus
Krisna
Budda

0340 - Doni dei Magi: oro, incenso e mirra

Mt

Horus
Krisna
Budda

0360 - Premonizione e partenza dei Magi

Mt

.

0370 - Persecuzione di Erode

Mt

Krisna
Budda

0380 - Fuga in Egitto

Mt

.

0390 - Strage degli innocenti

Mt

Krisna
INFANZIA E GIOVINEZZA
..

0400 - Disputa con i Dottori nel Tempio

Lc

Horus
Zoroastro
Budda

0410 - Assenza di Gesu dai 12 ai 30 anni

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus
ATTRIBUZIONI E QUALIFICHE
..

0415 - Figlio di Dio

. Horus
Krisna
Attis

0417 - Signore

. Krisna
Budda

0420 - Figlio dell'Uomo

. Horus

0422 - Maestro

. Budda

0425 - Unigenito

. Ercole
Dioniso
Attis

0427 - Primigenito

. Krisna

0430 - Salvatore

. Mitra
Krisna
Dioniso
Attis
Adonis

0435 - Discendente da stirpe reale

. Ercole

0440 - Dispensatore del Verbo

. Budda

0445 - Il buon pastore

. Osiride
Horus
Budda

0450 - Salvatore del mondo/del genere umano

. Budda

0455 - Luce del mondo

. Ercole

0460 - La via

. Horus
Mitra

0465 - La verita'

. Horus
Mitra

0470 - La luce

. Horus
Mitra

0475 - Il messia

. Horus
Mitra

0480 - Pastore di Dio

. Mitra

0485 - Agnello di Dio

..

0490 - Il Verbo

. Krisna
Zoroastro
Ercole
Prometeo

0495 - Figlio del Padre

..

0500 - L'unto

. Horus
Dioniso

0505 - Il Cristo

. Osiride
Horus

0507 - Il re dei re

. Osiride
Dioniso

0508 - Il redentore

. Mitra
Krisna
Dioniso

0509 - Remissore dei peccati

. Dioniso

0510 - Liberatore

. Krisna

0511 - La resurrezione e la vita

. Osiride

0512 - Puro Spirito

..

0513 - Il Logo

. Mitra
Prometeo

0514 - Figlio del cielo

..
GIOVANNI IL BATTISTA
..

0520 - Predicazioni e battesimi

Mt-Mr-Lc-Gv

.

0525 - Polemiche di G.B.

Lc

Horus

0530 - Battesimo di Gesu a 30 anni

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus
Krisna
Zoroastro
Budda

0535 - Arresto di G.B.

Mt-Mr

.

0540 - Uccisione di G.B.

Mt-Mr

Horus
TENTAZIONI E PERICOLI
..

0550 - Ritiro nel deserto e tentazioni di Satana

Mt-Mr-Lc

Horus
Zoroastro
Budda

0560 - Violenze a Nazaret sul ciglio del burrone

Lc

.
LA PREDICAZIONE
..

0570 - Dodici Apostoli

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus
Mitra

0580 - Dispute degli apostoli sul battesimo

Gv

.

0590 - Discorso della montagna

Mt-Lc

Horus

0600 - Predicazione mediante parabole

Mt-Mr-Lc-Gv

Krisna
Budda

0605 - Predicazioni sulla venuta del regno di Dio

Mt-Mr-Lc-Gv

Budda

0610 - Prima cacciata dei mercanti

Gv

.

0620 - Preoccupazione dei parenti e loro disconoscimento

Mt-Mr-Lc

.

0630 - La peccatrice

Lc

.

0640 - Donne al seguito

Lc

.

0645 - Potere agli apostoli di fare miracoli

Mt-Mr-Lc

Krisna

0650 - La missione dei 12

Mt-Mr-Lc

.

0660 - Il pozzo di Giacobbe

Gv

.

0670 - Predica ai Samaritani

Gv

.

0680 - Maledizioni a varie citta'

Mt

.

0690 - Il primato di Pietro

Mt-Mr-Lc

.

0695 - Giovanni, il discepolo piu' amato

Gv

Horus
Krisna

0700 - Trasfigurazione sul monte

Mt-Mr-Lc

Horus
Krisna
Budda

0710 - Il tributo al Tempio

Mt

.

0720 - Il rifiuto dei Samaritani

Lc

.

0730 - La chiamata dei 72 discepoli

Lc

.

0740 - Ospitalita' di Maria e di Marta

Lc

.

0750 - Ospitalita' di Zaccheo

Lc

.

0760 - Festa delle capanne

Gv

.

0770 - Lapidazione dell'adultera

Gv

.

0780 - Festa della dedicazione

Gv

.

0790 - La condanna del Sinedrio

Gv

Krisna

0800 - Fuga ad Efraim

Gv

.
MIRACOLI - PRODIGI
..

0805 - Cacciata di demoni

. Horus
Zoroastro

0810 - Guarigione di lebbrosi

. Krisna

0815 - Miracoli/guarigioni varia natura

. Horus
Mitra
Krisna
Budda
Dioniso
Attis

0820 - Risanamento di paralitici

..

0825 - Guarigioni a distanza

..

0830 - Restituzione della vista ai ciechi

. Krisna
Zoroastro

0835 - Resurrezioni diverse

. Krisna

0840 - Resurrezione di Lazzaro

. Horus

0845 - Risanamento muti e sordomuti

. Krisna

0850 - Risanamento storpiature varie

..

0855 - Camminata sulle acque

. Horus
Budda

0860 - Tempesta sedata

..

0865 - Trasformazione di acqua in vino

. Dioniso

0870 - Moltiplicazione dei pani e dei pesci

. Budda
GLI ULTIMI GIORNI
..

0900 - L'unzione di Betania

Mt-Mr-Gv

Krisna
Dioniso

0910 - L'asino di Bethfage

Mt-Mr-Lc

.

0920 - Entrata in Gerusalemme/Predicazioni

Mt-Mr-Lc-Gv

Dioniso

0930 - Incontro con i Greci devoti

Gv

.

0940 - Maledizione del fico

Mt-Mr

.

0950 - Predicazioni su argomenti vari

Mt-Mr-Lc

.

0960 - Preparazione dell'ultima cena

Mt-Mr-Lc

.

0970 - Lavacro dei piedi

Gv

.

0980 - La cena e l'Eucaristia

Mt-Mr-Lc-Gv

Osiride
Mitra
Zoroastro
Dioniso
Attis
ARRESTO - PROCESSI - ESECUZIONE
..

0990 - L'arresto al Getsemani

Mt-Mr-Lc-Gv

Baal

1000 - Il processo ebraico

Mt-Mr-Lc

Baal

1005 - Scherni ed oltraggi

Mt-Mr-Lc

Baal

1010 - Il processo romano

Mt-Mr-Lc-Gv

.

1015 - Ascesa al Calvario

Mt-Mr-Lc-Gv

Baal

1020 - L'esecuzione/Crocifissione (primavera)

Mt-Mr-Lc-Gv

Osiride
Horus
Krisna
Zoroastro
Budda
Prometeo
Dioniso
Attis

1025 - La spartizione delle vesti

Mt-Mr-Lc-Gv

Baal

1025 - Morte per l'espiazione dei peccati del mondo

Mt-Mr-Lv-Gv

Osiride
Mitra
Krisna
Ercole
Prometeo
Attis

1030 - Due ladroni in croce

Mt-Mr

Horus
Krisna
Baal

1040 - Decesso (Solstizio di primavera/Venerdi)

Mt-Mr-Lc

Mitra
Ercole
Adonis

1045 - Eventi staordinari collegati alla morte

Mt-Mr-Lc

Krisna
Prometeo
Budda
Osiride
Ercole

1048 - Discesa negli Inferi

Apocrifi

Budda
Attis
Adonis
Dioniso
Ercole
Horus
Osiride
Zoroastro

1050 - La sepoltura

Mt-Mr-Lc-Gv

Horus
Mitra
Baal

1055 - Il Graal (Giuseppe d'Arimatea)

Apocrifi

Zoroastro

1060 - La resurrezione al terzo giorno e/o dopo tre giorni

Mt-Mr-Lc-Gv

Osiride
Horus
Mitra
Krisna
Budda
Ercole
Prometeo
Dioniso
Attis
Baal

1070 - Apparizioni dopo la resurrezione

Mt-Mr-Lc-Gv

Baal

1080 - Ascensione

Mr-Lc

Osiride
Krisna
Zoroastro
Budda
Ercole
Baal

1085 - L'impronta del piede

Apocrifi

Budda
ARGOMENTI COMPLEMENTARI
..

1090 - Il simbolo del pesce

. Horus

1100 - Il simbolo della croce

. Krisna

1110 - La madre con il bambino

. Horus

1120 - L'agnello di Dio

. Horus

1130 - Simbologia del Buon Pastore

..

1135 - Il concetto messianico

. Zoroastro

1140 - Concetto di Trinita'

. Horus
Krisna

1145 - Immortalita' dell'anima

. Zoroastro

1150 - Pietro

. Prometeo
App.Pietro

1160 - Paolo

. Apollonio

1170 - Gli angeli

. Zoroastro

1180 - Satana - Demoni e Diavoli

. Zoroastro

1190 - Il futuro ritorno in terra/Giudizio universale

. Krisna
Zoroastro
Budda

1210 - Il peccato originale

..

1220 - Il segno della croce

. Mitra

1230 - Il sacro cuore

. Krisna

1240 - Il triangolo e l'occhio

. Osiride
Horus

1250 - Il graal

. Zoroastro

1260 - Inferno e Paradiso

. Zoroastro

1270 - Il battesimo

. Mitra
Zoroastro

1275 - La cresima

. Mitra

1280 - L'ostia

. Mitra

1290 - L'acqua santa

. Mitra


(1) E' il caso di ricordare che a Nauplia (Grecia meridionale) esisteva una fonte detta "Canato" nella quale si credeva che Era, bagnandosi ogni anno, ridiventasse vergine. (Pausania, Periegesi, libro II, cap.38). Questa fonte e' stata poi identificata con una sorgente che si trova nel monastero di Santa Moni', presso il borgo di Pronia.

Per inciso, dal ciclo dei Cavalieri della Tavola Rotonda risulta che anche Re Artu' ebbe una nascita "fuori dal normale" a seguito di operazioni magiche e conseguenti corna al marito della di lui madre. Alla Tavola Rotonda sedevano "12" seguaci (apostoli) e come Gesu anche Artu' mori in seguito ad un tradimento. Ora si attende il suo ritorno in terra, insieme ai suoi seguaci, dal regno di Avalon, una dimensione parallela controllata dalle divinita' pagane. (Rif. 125)



CULTO/MITO:OSIRIDE E HORUSEgitto4000-3500 a.C.

CARATTERISTICHE
Le leggende di Osiride e di Horus risalgono a migliaia di anni addietro e molti popoli, per millenni, hanno creduto che Osiride fosse una persona reale, vissuta fisicamente, secondo alcuni, ben 22.000 anni or sono(!)
Il culto di Osiride, di Iside e di Horus era comunque largamente diffuso in tutto il mondo antico, compresa Roma.
Secondo le piu' comuni credenze egiziane Osiride ed il suo figlio Horus erano personaggi frequentemente intercambiabili: Io e mio Padre siamo Uno.
Tra tutti gli dei "salvatori" adorati all'inizio dell'era cristiana, Osiride ha contribuito con molti particolari alla definizione della figura del Cristo. Gia' molto vecchio in Egitto, Osiride fu poi identificato con altri dei egiziani a lui vicini e, poco alla volta, fini' per assorbirli tutti; gli sono state attribuite oltre 200 definizioni divine ereditate dagli altri dei.
Tra le sue caratteristiche si nota:
0330
La venuta di Osiride fu annunciata da tre Uomini Saggi (che portano i nomi di quelle tre stelle della cintura di Orione che puntano direttamente alla stella Sirio, ritenuta la stella di Osiride.
....
Egli era considerato:
0445 - Il Buon Pastore
0507 - Il Re dei Re
0511 - La resurrezione e la vita
........ - Signore dei signori
........ - Dio degli Dei
........ - Eterno ed immortale
0980
La sua "carne" era mangiata in comunione, sotto forma di focacce di frumento: la pianta della verita'
1020
Dall'inizio alla fine Osiride fu l'uomo-dio egiziano che soffri'
1025
e che mori'
1045
Al momento della sua morte il sole si oscuro'
1048
Osiride discese all'inferno
1060
Osiride risorse,
1080
per regnare eternamente in paradiso.

Il culto di Osiride contribui' con numerose idee e frasi alla stesura della prima Bibbia ebraica. Il Salmo 23 e' la copia di un testo egiziano che nomina Osiride come il "Buon Pastore" che conduce i defunti verso i verdi pascoli e le fresche acque della terra di Nefer-Nefer, che ristora i corpi e le anime e da' loro protezione nella valle delle Ombre della Morte.
Anche la nota preghiera del Padre Nostro ha le sue ancestrali origini in un inno dedicato ad Osiris/Amen: O Amen, che sei nei cieli...
Alcuni autori hanno notato strabilianti somiglianze tra gli insegnamenti di Osiride e quelli dei Vangeli; alcune frasi sono simili parola per parola. Esistono somiglianze anche nei riti come, per esempio, l'elevazione dell'ostensorio.
Osiride, nella sua veste di Karast (KRST) egiziano, esprimerebbe il concetto primo del Cristo, ripreso successivamente dai movimenti gnostici e poi adottato a Roma.
Osiride era anche considerato il Dio del Vino e un maestro itinerante che porto' la civilta' nel mondo.
Nella sua passione Osiride fu vittima delle trame del fratello Set e dei suoi 72 accoliti. Come per Gesu, la resurrezione di Osiride serviva a dare speranza a tutti quelli che credono nella vita eterna.


Passiamo ora la mito di HORUS, considerato figlio di Osiride o anche una sua rinnovata incarnazione.
Horus ha in comune con la storia di Gesu i seguenti punti:
0090
Il padre terreno di Horus si chiamava SEB (= Giuseppe)
0110
La madre di Horus era ISIS-MERI, o anche MATA-MERI (Madre Maria)
0120
L'angelo Thot annuncia ad Isis che dovra' concepire Horus
0130
Isis ha concepito il figlio verginalmente,
0140
per intervento del Santo Spirito
0180
Horus e' nato il 25 Dicembre
0200
E' nato in una grotta e/o mangiatoia
0225
La sua nascita e' stata annunciata da una "stella d'oriente"
0240
Dopo la nascita Horus viene adorato dai pastori
0330
La sua nascita e' stata assitita da tre "uomini saggi"
0340
I tre uomini saggi (Magi) gli offrono dei doni
0400
All'eta' di 12 anni Horus insegna nel tempio di Ptah
0410
Horus scompare dalla circolazione per 18 anni (dai 12 ai 30)
....
Horus era definito dai suoi seguaci come:
0415 - Figlio unto di Dio
0420 - Figlio dell'uomo
0445 - Il Buon Pastore
0460 - La via
0465 - La verita'
0470 - La luce
0475 - Il messia
0500 - L'unto
0505 - Il KRST (il Cristo)
........ - Fanciullo divino
........ - Iusa: il figlio prediletto
........ - PTAH (il padre)
0520
Horus e' stato battezzato sulle rive del fiume Eridanus/Iarutana(Giordano) da "ANUP il Battista" (Giovanni)
0530
Horus ha ricevuto il battesimo a 30 anni
0540
Anup il Battista e' stato in seguito decapitato
0550
Ha combattuto nel deserto per 40 giorni contro il demonio SET (Sata/Satana)
0570
Horus aveva 12 discepoli
0590
Horus pronuncio' un sermone su di un Monte ed i suoi seguaci raccolsero le sue parole e le tramandarono ai posteri come "I DETTI DI IUSA"
0695
Due degli apostoli di Horus erano considerati suoi "testimoni" (assistenti) e si chiamavano ANUP e AAN (i due Giovanni)
0700
Horus si e' trasfigurato su di un Monte
0805
Ha esorcizzato i demoni
0815
Ha guarito molte malattie
0840
Ha risuscitato AL-AZARUS (EL-OSIRIS) dalla morte
0855
Horus ha camminato sulle acque
1020
E' stato crocifisso
1030
E' stato crocifisso tra due ladri oppure, secondo un'altra tradizione, tra i due discepoli Anup ed Aan
1048
Dopo la morte e' disceso all'inferno
1050
E' stato sepolto per tre giorni in una tomba
1060
Dopo tre giorni e' risorto
1090
Nella sua simbologia era compreso il pesce,
1120
l'agnello,
....
il leone
1140
La trinita' egizia era composta da Osiride-Iside-Horus
....
Horus e' sceso in terra per "compiere la legge"
....
Come per Gesu, si supponeva che Horus avrebbe regnato per 1000 anni.
NOTE E COMMENTI
La creazione del mondo, secondo quanto concepito dalla teologia egizia, ha dei risvolti quanto meno singolari. All'inizio c'era il caos; poi sul caos comparve Ra (il dio sole) il quale, "tenendo il fallo in mano ed eiaculando sul caos" diede origine a due gemelli: l'aria e l'acqua. Questi due gemelli successivamente diedero origine a Osiride e Iside ed infine questi generarono Horus e Set.

A Luxor, nella Valle dei Templi, su alcuni edifici risalenti a circa il 1500 a.C. si possono vedere immagini relative all'Annunciazione, all'Immacolata Concezione di Iside ed ai Magi che offrono doni a Horus. Nelle catacombe di Roma ci sono invece dei dipinti che rappresentano la vergine Iside con in braccio Horus bambino. Questi prototipi della Madonna con Bambino sarebbero opera di seguaci gnostici.
Nelle chiese cattoliche piu' antiche e' facile vedere sopra l'altare maggiore un triangolo equilatero che racchiude un occhio; e' un simbolo del culto egiziano che simboleggia l'onnipresenza dell'occhio di Osiride.
(Rif.110,160,520,***)




CULTO/MITO:ADONIS/TAMMUZBabiloniac. 2500-2000 a.C.

CARATTERISTICHE
Gerolamo, uno dei primi padri della chiesa, ammetteva che Betlemme era stata, in origine un luogo sacro dedicato al dio-salvatore Adonis, divinita' solare della fertilita'.
Adonis sarebbe nato centinaia di anni prima dell'era cristiana nella stessa grotta che, piu' tardi, si suppose fosse il luogo di nascita di Gesu.
Adonis e' stato uno degli dei favoriti dai semiti e dagli ebrei ed ogni anno, durante la sua "passione", nel Tempio di Gerusalemme, le donne lamentavano la morte del "salvatore" rappresentato con una corona di spine in capo e sacrificato nelle sembianze di un agnello. Nello stesso Tempio la dea Ishtar era adorata nelle sembianze di Maria, Regina del Cielo (Ezec.8:14). Adonis/Tammuz fu importato da Babilonia dagli ebrei tornati dall'esilio ma questa divinita' pare fosse molto piu' antica. Il culto era stato derivato da quello del dio-salvatore dei sumeri Dumusi, il "figlio del sangue". Tammuz conduceva al pascolo le greggi celesti che si riteva fossero le anime dei morti salite in cielo. I punti in comune con il mito cristiano sono:
0110
La madre si chiamava Myrrha (Mylitta)
0115
Myrrha era una vergine consacrata al Tempio, identificata poi come Maria dai primi cristiani
0130
Il concepimento e' stato verginale
0180
Adonis e' nato il 25 Dicembre
....
Adonis era chiamato:
0430 - Salvatore
........ - Guaritore
........ - Pastore celeste
1040
Adonis e' morto nel solstizio di primavera
1048
Dopo la morte Adonis e' disceso nell'inferno
....
Adonis moriva e risorgeva nuovamente in cicli periodici, come gli dei della vegetazione e della fertilita'. E' stato assimilato al dio Sole che ugualmente moriva e rinasceva in cielo secondo il ciclo delle stagioni.
NOTE E COMMENTI
Il culto di Tammuz occupava una posizione centrale tra i sacri miti di Gerusalemme; il Nuovo Testamento lo ha abbassato di rango e lo ha trasformato in un semplice apostolo di nome Tommaso.
Nella sua veste di dio della fertilita', Adonis era rappresentativo dello "spirito del grano". Betlemme significava Casa del Pane, Casa del Grano o anche Casa del Pane di Grano. Questi significati si sono persi nel mito cristiano facendo dire a Gesu, come il suo predecessore Horus, "Io sono il pane della vita".(Gv 6:48)
(Rif.110,520)



CULTO/MITO:BAALFeniciac. 2000 a.C.

CARATTERISTICHE
Baal era un dio di origine fenicia il cui culto era molto seguito anche in Palestina, sino ai tempi della distruzione di Gerusalemme. La "passione" di Baal e' ben descritta su tavolette vecchie di 4000 anni, oggi conservate al British Museum di Londra. Punti in comune con il culto cristiano:
0990
Baal e' stato fatto prigioniero
1000
E' stato condotto in una aula di giustizia
1005
E' stato tormentato e schernito dalla plebe
1015
E' stato trascinato su di una altura
1025
I suoi vestiti sono stati divisi tra i suoi aguzzini
1030
E' stato condannato con altri due prigionieri
....
Dopo la sua morte la plebe si abbandona ad eccessi
1060
Baal e' resuscitato e la pietra tombale e' scivolata via dalla tomba per divino intervento
1070
Dopo la resurrezione e' stato visto da alcune pie donne e da altri suoi seguaci.
(Rif.110)
NOTE E COMMENTI
Per la precisione Baal non e' il nome di un dio. In cananeo significa "signore" e veniva usato come attributo ricorrente, o titolo, per le divinita' ed infatti Yahve era anche chiamato Baal.
Il Baal qui' menzionato ha un suo nome specifico: ALEIAN-BAAL.
Nella demonologia medievale esso divenne un diavolo, re dell'inferno, insegnante di ogni genere di conoscenza e comandante di 66 legioni demoniache. Cristianesimo ed ebraismo, infatti, hanno sempre assimilato gli dei altrui a demoni inviati dall'inferno per essere adorati dagli altri popoli (sulla scia dei ragionamenti del Deuteronomio); niente da stupirsi quindi che le divinita' cananee venissero considerate esseri demoniaci dai rabbini e che i Crociati e, piu' tardi, i Padri Pellegrini considerassero musulmani ed indiani "adoratori del diavolo".
(Rif.125)



CULTO/MITO:MITRAPersiac. 2000-1000 a.C.

CARATTERISTICHE
Mitra e' una divinita' molto antica, (sicuramente attestata nel 1400 a.C.) il cui culto era diffuso sia in Persia che in India (Mitra-Varuna), ed ha anticipato il "salvatore" cristiano di parecchi secoli. Il mitraismo e' uno dei sistemi religiosi piu' vecchi della terra e le sue origini risalgono all'epoca storica delle primitive razze persiane. Resta comunque difficile dire quando questo culto sia nato; si hanno testimonianze di un culto similare su uno dei libri induisti Rgveda: Il Libro Della Lode, dove viene individuato come Mitra-Varuna.
In effetti il culto di Mitra era, nei decenni che precedettero l'era cristiana, il piu' popolare ed il piu' diffuso dei culti pagani.
Nel 65-63 a.C. le armate di Pompeo si convertirono in massa a questa fede e la introdussero in tutto l'Impero Romano dando origine ai Misteri Mitraici di Roma. Il mitraismo si sviluppo' con grande rapidita' attraverso tutto l'Impero e fu adottato, sostenuto e protetto dai numerosi imperatori che precedettero Costantino.
Il mitraismo ha rappresentato il piu' grande ostacolo alla diffusione del nuovo cristianesimo e quest'ultimo ebbe la meglio, di stretta misura e per motivazioni del tutto politiche.
Mitra ha in comune con Gesu i seguenti particolari:
0130
Mitra e' nato da una vergine
0180
E' nato il 25 Dicembre
0200
E' nato in una grotta, riscaldato da un toro
0240
Alla sua nascita hanno assistito numerosi pastori recanti doni
....
Mitra e' stato considerato come:
0430 - Il salvatore
0460 - La via
0465 - La verita'
0470 - La luce
0475 - Il messia
0480 - Il pastore di Dio
0508 - Il redentore
0513 - Il logo
0570
Mitra ebbe 12 compagni o discepoli
....
Fu considerato un grande predicatore itinerante ed un maestro
....
Mitra promise ai suoi seguaci l'immortalita'
0815
Fece parecchi miracoli
0980
La sua religione comprendeva il rito dell'Eucarestia, o Cena del Signore, durante la quale Mitra affermo': "Coloro che non mangeranno del mio corpo e non berranno del mio sangue in modo da essere una sola cosa con me ed io con loro, non potranno essere salvi".
1025
Nella sua veste di "Grande Toro del Sole" Mitra sacrifico' se stesso per la pace nel mondo
1040
Mitra e' morto nel solstizio di primavera
1050
E' stato sepolto in una tomba
1060
E' resuscitato dopo tre giorni
....
La sua resurrezione veniva celebrata ogni anno
....
Mitra aveva le sue maggiori celebrazioni in quel periodo dell'anno che piu' tardi divenne la Pasqua
....
Il suo giorno consacrato era la domenica, il Giorno del Signore
....
Il suo sacrificio annuale era considerato una simbolica espiazione ed un pegno di rigenerazione fisica e morale
1270
Il culto prevedeva la pratica del battesimo e della benedizione
1275
Il culto prevedeva il rito della Confermazione o Cresima.

NOTE E COMMENTI
Alcuni dei sotterranei del Vaticano risalgono a prima del 376 d.C. e sono quelli del precedente tempio di Mitra. In quell'anno, il 25 Dicembre, il prefetto di Roma, su ordine dell'Imperatore, soppresse il culto di Mitra e consegno' il santuario al nuovo culto rivale. L'attuale complesso del Vaticano e' costruito sopra l'antico papato di Mitra e la gerarchia della chiesa e' oggi del tutto identica a quella mitriaca originale; esistevano infatti dei "padri" che guidavano i fedeli; il capo dei padri, una specie di papa, che era sempre vissuto a Roma, era chiamato "Pater Patratus" o anche Papa o Pontefice Massimo.
La collina del Vaticano a Roma, considerata come sacra a Pietro, la "roccia" del cristianesimo, in origine era consacrata a Mitra e a questo proposito sono stati rinvenuti parecchi reperti. Alcuni autori sostengono che anche la improbabile casa di Paolo a Roma fosse anch'essa un sito di culto mitraico.
I cristiani copiarono molti particolari della religione misterica di Mitra, come ad esempio:
- la struttura dell'altare
- l'ostia
- l'uso dell'acqua santa
- il segnarsi in fronte con le dita
- ecc.
A chi faceva notare queste coincidenze, i primi cristiani rispondevano che era stato il Diavolo a creare questo stato di cose per confondere i fedeli!
Nei primi secoli dell'era cristiana, la mescolanza delle credenze di Attis con quelle di Mitra e, piu' tardi, con quelle di Gesu' avvenne lentamente nel tempo e senza soluzione di continuita'.
Inoltre la sua influenza nella formulazione del credo zoroastriano e' innegabile (Zoroastro)
Il culto di Mitra era diffuso anche in Cina dove era conosciuto come "L'Amico" e rappresentato nelle vesti di un Generale difensore dell'uomo in questa vita e protettore dal male nella vita post-mortem.
I resti e le rovine dei templi mitriaci sono reperibili ovunque: dalla Palestina al Nord Africa, dai territori dell'ex impero romano sino all'Europa centro/settentrionale ed in Inghilterra.
(Rif.110,520,530,***)



CULTO/MITO:KRISNAIndia1400-1200 a.C.

CARATTERISTICHE
Le analogie tra il personaggio cristiano ed il messia indiano Krisna sono centinaia sopratutto se si prendono in considerazione i primi testi cristiani che attualmente sono considerati apocrifi. Ma non e' il caso di spingersi tanto oltre.
Il culto di Krisna era ben noto ai soldati greci al seguito di Alessandro Magno.
E' interessante notare che, come accaduto per Gesu, Budda ed Osiride, molti popoli hanno creduto e credono ancora che Krisna sia stato un personaggio storico, anche se niente lo puo' dimostrare. Quella che segue e' una lista parziale delle anologie tra il mito di Krisna e quello di Gesu:
0100
Il padre terreno di Krisna era un carpentiere che si era recato in citta', a pagare certe tasse, mentre Krisna nasceva
0110
La madre di Krisna era DEVAKI (la Divina)
0130
Il concepimento di Devaki e' stato di tipo verginale
0180
Krisna e' nato il 25 Dicembre
0200
E' nato in una grotta del monte Meru
0225
La sua nascita e' stata annunciata da una "Stella d'Oriente"
0230
Hanno assistito alla nascita angeli
0240
e pastori
0330
Erano presenti alla nascita tre Uomini Saggi
0340
I tre Uomini Saggi gli hanno donato delle spezie
0370
Krisna fu perseguitato da un tiranno, il re Kansa
0390
Il re Kansa ordino' la morte di migliaia di bambini, con l'intento di eliminare anche Krisna
....
Krisna e' stato nascosto sulle rive di un fiume in un canestro di paglia e poi raccolto da un'altra donna (qualcosa di simile alla vicenda di Mose)
....
Krisna fu chiamato:
0415 - Figlio di Dio
0417 - Nostro Signore
0427 - Primigenito
0430 - Salvatore
0490 - Verbo universale
0508 - Redentore
0510 - Liberatore
........ - Dio pastore
........ - IEZEUS o JESEUS = pura essenza
0530
Krisna e' stato battezzato sulle rive del Gange
0600
Krisna predicava mediante parabole per insegnare alla gente la carita' e l'amore
....
Krisna visse povero ed amo' i poveri
....
Il suo cammino fu "disseminato di rovi"
0645
Krisna conferi' anche ai suoi discepoli il potere di fare miracoli
0695
Il discepolo piu' amato da Krisna fu ARJUNA o AR-JOUAN (Giovanni)
0700
Krisna si trasfiguro' di fronte ai suoi discepoli
0790
Critico' i preti accusandoli di ambizione e di ipocrisia. La tradizione dice che egli cadde vittima della loro vendetta
0810
Krisna guari' i lebbrosi
0815
Compi' molti miracoli
0830
Guari' i ciechi
0835
Risuscito' i morti
0845
Diede la parola ai muti
0900
Krisna e' stato unto sul capo da una donna che egli aveva guarita
1020
Secondo alcune tradizioni mori' affisso ad un albero
1025
Krisna e' venuto in terra a morire per la salvezza dell'uomo
1030
Secondo altre tradizioni fu crocifisso tra due ladri
1045
Krisna fu ucciso a circa 30 anni di eta' ed alla sua morte il sole si oscuro'
1048
Dopo la morte discese all'inferno
1060
Risuscito' dalla morte
1080
Ascese in paradiso
1100
Krisna veniva rappresentato affisso su di una croce con fori di chiodi ai piedi
1140
Era la seconda persona di una trinita'
1190
Krisna ritornera' sulla terra per giudicare i morti e cavalcando un cavallo bianco dara' battaglia al "Principe degli Inferi" che vorrebbe condurre il mondo alla perdizione
1230
A volte Krisna veniva rappresentato con l'emblema di un cuore sulla tunica
....
Krisna era anche considerato come la reincarnazione terrena del dio induista Visnu
....
A volte veniva rappresentato come un uomo che schiaccia la testa di un serpente
....
Krisna era il leone della tribu' di Saki.

NOTE E COMMENTI
La storia di Krisna, come e' ricordata nelle antiche leggende e nei testi indiani, pervenne in Occidente in parecchie occasioni e in tempi diversi.
Una teoria sostiene che il culto di Krisna prese la via per l'Europa all'inizio dell'800 a.C., probabilmente portato dai fenici. Altri sostengono che questo culto fosse presente in Irlanda molto prima di questa data esibendo prove etimologiche, linguistiche ed archeologiche a sostegno di questa primitiva migrazione. Resta comunque il fatto che il mito di Krisna fu reintrodotto nella cultura occidentale in parecchie e diverse circostanze, non ultima quella fornita da Alessandro Magno dopo l'espansione del suo impero ed il suo soggiorno in India.
Si sostiene anche che questo culto sia stato nuovamente riportato in Occidente durante il I secolo d.C. da Apollonio di Tyana il quale, al ritorno da uno dei suoi viaggi, avrebbe recato una copia della storia di Krisna (il Diegesis) ad Alessandria. Quella che segue e' una versione di come si sarebbero svolti i fatti.
Era vissuto, nella antica India, un grande saggio, chiamato Deva Bodhisatoua, di datazione incerta, il quale tra le altre cose ebbe a scrivere un racconto mitologico su Krisna, a volte chiamato Chrishna: il DIEGESIS. Nel 38-40 d.C. Apollonio, mentre viaggiava in Oriente, trovo' tale storia a Singapore. Egli la considero' tanto importante da tradurla immediatamente nella propria lingua madre, la lingua samaritana. Nel fare questo egli apporto' al testo parecchi mutamenti, secondo la propria personale comprensione e la propria percezione filosofica della cosa. Al suo ritorno lascio' il manoscritto originale ad Alessandria e condusse con se la traduzione ad Antiochia; qui', qualche tempo dopo, mori'.
Circa 30 anni piu' tardi un altro samaritano, Marcione, ritrovo' la traduzione; a sua volta egli ne fece una copia, introducendo inevitabilente altri cambiamenti. Questa copia fu portata a Roma, intorno al 139-142 d.C., dove venne ancora tradotta in greco ed in latino dando una presumibile origine a quello che divenne il Vangelo del Signore di Marcione, successivamente attribuito, impropriamente, all'apostolo Paolo.
Non tutte le opinioni dei ricercatori concordano.
Secondo Taylor (Rif.410)"Il primo abbozzo delle mistiche avventure di Krisna fu portato dall'India in Egitto e fu il DIEGESIS; la prima versione del Diegesis fu il Vangelo secondo gli Egizi (i Terapeuti); la prima traduzione dalla lingua egizia a quella greca, allo scopo di diffonderlo alla nazioni d'Europa, furono i Vangeli Apocrifi; infine le versioni corrette, castigate ed autorizzate di queste compilazioni apocrife, furono i Vangeli dei quattro evangelisti.
(Rif.110, 210, 230, 410, ***)



CULTO/MITO:ZOROASTROPersia700-600 a.C.

CARATTERISTICHE
Come e' avvenuto per i fondatori di altre antiche religioni, molta gente ha creduto che Zoroastro fosse una sola e reale persona fisica che diede origine alla religione persiana nel corso del 600 a.C. Al contrario, molti studiosi asseriscono che il culto di Zoroastro sia esistito da almeno 10.000 anni(!) e che in questo periodo si siano avvicendati almeno 7 Zoroastri prima di giungere all'ultimo che prendiamo in considerazione.
E' ovvio che Zoroastro non e' mai esistito e che si attribuisce a questo nome una summa di concetti, di credenze e di miti provenienti da differenti etnie e per cio' si ipotizza che questo nuovo credo (mazdeismo) sia stato imposto in Iran dal re Vishtaspa nel tentativo di ricondurre sotto "un solo dio" tutta una congerie di credenze e di idolatrie presenti nel regno persiano.
Alcuni autori, che invece sostengono la reale esistenza di Zoroastro, hanno ipotizzato che fosse un appartenente alla famiglia reale dei Media e che abbia avuto notevole influenza sulle decisioni politiche dell'imperatore Ciro.
Il nome Zoroastro significa "Figlio della Stella" o anche "Figlio dell'Astro", una attribuzione mitica assai comune e che deriverebbe dal nome di un antico saggio indiano, Zuryastara, un legislatore politico-religioso, ricordato per aver introdotto in India il culto del sole.
E' noto che il culto di Zoroastro ha permeato tutto il Medio Oriente, assai prima dell'era cristiana e la sua influenza sul giudaismo e sul cristianesimo e' stata rilevante. Similmente alla prima forma del giudaismo, Zoroastro predicava il monoteismo ed aveva proibito il culto delle immagini degli dei.
E' opinione diffusa che il culto di Zoroastro sia un rifacimento del precedente culto mitriaco e che la divinita' di Mitra sia stata conferita al nuovo dio Ahura-Mazda, ritenendo pero' Mitra come "figlio solare" dello stesso Ahura-Mazda, figlio destinato ad incarnarsi e ad essere sacrificato per la salvezza dell'umanita'.
Nella sua essenza la teologia di Zoroastro e' di tipo dualista e poggia sull'eterno conflitto tra il dio del bene (AHURA-MAZDA) e il dio del male (AHRIMAN). Questa dottrina non e' esente da pesanti intolleranze di natura religiosa verso altri culti.
Gli appartenenti alla classe sacerdotale di questa religione erano chiamati MAGI.
Il contributo che il culto di Zoroastro ha dato al cristianesimo e' imponente:
0130
Zoroastro e' nato da una vergine
0140
L'immacolata concezione e' avvenuta per mezzo di un "raggio della Divina Ragione"
0180
Zoroastro e' nato il 25 Dicembre (a Battra, in Persia)
0200
Il parto e' avvenuto in una grotta
0225
La nascita era stata preannunciata da manifestazioni astrali (Stella d'oriente)
0240
Dopo la nascita e' stato visitato da pastori che gli hanno recato dei doni
0400
Nell'infanzia stupi' molti uomini saggi con la sua grande intelligenza
0490
I suoi seguaci lo consideravano il "Verbo fatto Uomo"
0530
E' stato battezzato a 30 anni sulle rive di un fiume
0550
E' stato tentato nel deserto da un demonio
0805
Zoroastro esorcizzo' i demoni
0830
Restitui' la vista ad un cieco
0980
Il suo culto comprendeva l'Eucaristia
1020
Zoroastro fu ucciso
1048
Dopo la morte discese negli Inferi
1080
Dopo la morte ascese in cielo su di un "cocchio solare"
1135
Il culto comprende il concetto messianico di Regno di Giustizia (Regno di Dio)
1145
Il culto riconosce l'immortalita' dell'anima
1170
Il culto comprende la credenza negli angeli
1180
Il culto considera anche la credenza nei demoni che rendono gli uomini impuri e devono essere esorcizzati
1190
I seguaci di Zoroastro attendono la sua seconda venuta nelle vesti di un altro uomo-dio, chiamato SAOSHYANT (il Salvatore), che verra' generato da una vergine di nome Vispataurva, nell'anno 2341 d.C..
Saoshyant, nelle vesti di un Messia, iniziera' anche lui il suo ministero al compimento dei 30 anni e cioe' nel 2371 d.C. Secondo alcune interpretazioni i "salvatori" (Saoshyant) sarebbero tre: Budda, Gesu e Mani ancora da venire.
1250
Zoroastro usava una coppa sacra detta "graal"
1260
Il culto tratta diffusamente i concetti di inferno e paradiso
1270
Viene usata l'acqua per il battesimo e per i riti di purificazione
....
Zoroastro ha predicato anche il battesimo mediante il fuoco ed il vento sacro
....
Zoroastro predico' diffusamente sul paradiso e sull'inferno rivelando misteri quali la resurrezione, il giudizio finale, la salvezza e l'apocalisse
....
Ha avuto visioni profetiche e apocalittiche
....
Ha previsto una durata di 1000 anni per il regno del signore
....
Ha previsto la battaglia finale e la sconfitta definitiva del demonio (Ahriman)
....
Ha descritto la "Citta Celeste"
....
ecc., ecc., ecc.
NOTE E COMMENTI
La leggenda dice che Zoroastro abbia vissuto per qualche tempo, come un eremita, in una grotta in cima ad un monte. Durante questo soggiorno ricevette, in stato di trance, dal dio Mitra, i fondamenti del suo culto e li avrebbe trascritti dando origine ai sei libri fondamentali del suo credo, denominati AVESTA ("Cio' che e' stabilito"):
- Ventidat
- Yasma
- Vispered
- Sirorei
- Yescht
- Bundehsch
Questi sei libri originali sarebbero stati da lui stesso stampigliati a fuoco su 21 pelli di bue che, per qualche tempo, vennero conservate dalle parti di Persepoli, sino a quando, nel 329 a.C., caddero nelle mani di Alessandro Magno che,
  • dopo averli letti, sdegnato da cio' che contenevano, ordino' di bruciarli (??)
  • dopo averli letti, entusiasta del loro contenuto, promosse la diffusione della nuova dottrina nei territori ellenici. (??)
In realta' Zoroastro, dopo essersene servito, ha spogliato la figura di Mitra ed ha conferito la sua sovranita' ed i suoi poteri al dio che gli faceva piu' comodo: Aura-Mazda.
I concetti contenuti nell'Avesta furono tramandati, per via orale e per quasi 900 anni, e poi, nel 600 d.C., vennero ritrascritti assumendo il nome di ZEND-AVESTA ("Commento a cio' che e' stabilito").

E' probabile che l'idea del Messia giudaico, quale evento futuro, sia stata mutuata da quella di Saoshyant ed introdotta in Palestina dopo il ritorno degli ebrei dall'esilio di Babilonia.
(Rif.110,***)



CULTO/MITO: BUDDISMO India600-500 a.C.

CARATTERISTICHE
Al termine Buddismo si attribuiscono, oggi, molte specificazioni, come d'altra parte succede anche per il cristianesimo. In realta' esistono vari livelli di esperienze mistiche classificate come Buddismo.
Qui' interessa prendere in considerazione le caratteristiche
di quel Buddismo (dottrina Mahayana) largamente diffuso nel Vicino Oriente,
nel bacino del Mediterraneo, e forse anche a Roma,
nei secoli che hanno visto la nascita del cristianesimo.


(N.B.- Questa versione del buddismo oggi puo' essere ritenuta apocrifa/eretica da alcuni gruppi di buddisti aderenti a sette di culto moderne.) Clicca QUI per altre informazioni.
La maggior parte della gente pensa che il Budda sia stato un personaggio nato intorno al 550 a.C., ma il personaggio comunemente raffigurato come tale e', in realta', una compilazione di leggende di uomini-dei e di pensieri di diversi santoni che hanno preceduto e seguito il periodo attribuito al Budda generalmente inteso: SIDDHARTHA GAUTAMA/GOTAMA.
Gotama fu soltanto uno di una lunga serie di Budda, nati ad intervalli di tempo diversi, e che tutti predicavano la stessa dottrina. Si conoscono i nomi di almeno 24 di tali Budda apparsi prima che l'attuale Gotama fosse conosciuto.
Era comunemente ritenuto che, dopo la morte di ciascun Budda, la sua predicazione fiorisse per un certo tempo per poi decadere. Dopo che cio' era accaduto un nuovo Budda rinasceva e ricominciava a predicare la verita' perduta (Dhamma). Sembra molto probabile, alla luce di questi concetti, che gli insegnamenti attribuiti al Budda fossero gia' esistiti prima del tempo in cui si crede che Gotama abbia vissuto.
E' generalmente ammesso che un altro Gotama, conosciuto come il primo dei buddisti, abbia fondato un ordine antichissimo. Se questa circostanza fosse dimostrata vera, i detti e le azioni dei differenti Gotama non potrebbero essere attribuiti a nessuna particolare persona.
A causa di questa mancanza di storicita' e delle seguenti caratteristiche del mito buddista, che non sono generalmente note, ma che hanno le loro antiche origini nei miti del passato, si puo' con certezza ritenere che il Budda e' un'altra personificazione di antiche ed universali leggende.
La figura del Budda ha le seguenti caratteristiche in comune con quella di Gesu:
0110
La madre si chiamava MAYA
0130
Il concepimento e' stato verginale
0180
Budda e' nato il 25 Dicembre
0225
La sua nascita e' stata preannunciata dalla "Stella dell'Annunciazione"
0230
La sua nascita e' stata annunciata da angeli che cantavano inni celesti
0330
La sua nascita e' stata assistita da alcuni "Uomini Saggi"
0340
Dopo la nascita gli furono donati costosi gioielli ed essenze preziose
0370
Budda era di discendenza reale e la sua vita fu minacciata da un "re" che aveva intenzione di uccidere il bambino per paura di perdere il trono
0400
A 12 anni Budda parlo' in un tempio
....
Budda e' stato definito con i seguenti appellativi:
0417 - Il Signore
0422 - Maestro
0440 - Dispensatore del Verbo
0445 - Il Buon Pastore
0450 - Salvatore del Mondo
....... Ed ancora: Dio degli Dei, Padre del Mondo, Reggitore Onnisciente ed Onnipotente, Essere Supremo, L'eterno Uno, Prediletto portatore, Il Falegname, Infinito e Sempiterno, Lavandaio del Mondo, l'Alfa e l'Omega.
0530
Budda fu battezzato con l'acqua in presenza dello "Spirito di Dio" o "Spirito Santo"
0550
Mentre digiunava venne tentato dal demone Mara
0600
Predicava mediante l'uso di parabole
0605
Predicava l'"avvento di un regno di Giustizia" (Regno dei cieli)
0700
Si e' trasfigurato sulla cima du un monte e la sua luce offusco' quella del sole e della luna
0815
Guari' gli infermi con interventi miracolosi
0855
Cammino' sulle acque
0870
Nutri' 500 uomini con un piccolo canestro di pani
1020
Secondo alcune tradizioni Budda mori' in croce (Sakya Budda: crocifisso per espiare i peccati del mondo)
1045
Mentre moriva il sole si e' oscurato
1048
Dopo la morte discese all'Inferno
1060
Budda risuscito': le bende sepolcrali si srotolarono dal suo corpo e la sua tomba fu spalancata da un potere sovranaturale
1080
Budda e' asceso in corpo ed in spirito al Nirvana (paradiso)
1085
Prima di ascendere impresse l'orma del suo piede su di una roccia
1190
Budda ritornera' in futuro sulla terra per "restaurare l'Ordine" e giudicare i morti.

NOTE E COMMENTI
In aggiunta alle caratteristiche di "maestro e dio salvatore", come sopra riportato, l'influenza del buddismo sul cristianesimo comprende:
- la rinuncia al mondo ed alle sue ricchezze, incluso il sesso e la famiglia;
- la fratellanza tra gli uomini;
- la virtu' della carita' e della sopportazione;
- la conversione.
Che il buddismo abbia preceduto la cristianita' e' innegabile come lo e' anche la sua influenza sul mondo prima dell'era cristiana. Affermatosi 500 anni prima del cristianesimo e largamente diffuso nel Medio Oriente, il buddismo ha esercitato la sua influenza sul primitivo cristianesimo piu' di quanto i padri della chiesa vogliano ammettere. Storie sul Budda e sulle sue molte reincarnazioni circolavano incessantemente nel mondo antico a causa dei monaci buddisti che viaggiavano in Egitto, in Grecia, in Asia Minore e nel Secondo Impero Persiano quattro secoli prima di Gesu, per diffondere le loro dottrine. La Palestina deve essere stata permeata dalla ideologia buddista durante il primo secolo a.C..
A ben guardare e' anche vero che le cerimonie e gli ornamenti delle religioni buddista e cristiana sono piu' simili di quanto generalmente si ritenga.
Sembra che un certo numero delle parabole attribuite a Gesu siano state tratte direttamente dal buddismo; per esempio quella del "figliol prodigo".
L'esistenza del buddismo nel Medio Oriente e' stata confermata dagli stessi apologisti cristiani quali Cirillo e Clemente di Alessandria i quali si riferivano ai buddisti come ai "preti di Persia".
Infine, alcuni studiosi ritengono che il primitivo buddismo sia molto piu' antico della stessa leggenda del Budda; in alcuni templi indiani molto antichi e di molto precedenti l'era del Gotama, ci sono delle pitture di un Budda rappresentato come appartenente alla razza negra, sia per il colore della pelle che per i tratti somatici del viso.
(Rif.110, 160, 170, 230, 280, 380, 390, 520)




CULTO/MITO:ERCOLE/ERACLEGreciac.500 a.C.

CARATTERISTICHE
Ercole e' ben noto per le sue 12 "fatiche" che indicano come questo mito derivi direttamente da precedenti culti solari. Le sue dodici fatiche simboleggiano il passaggio del Sole attraverso le 12 case dello zodiaco. E' in fondo lo stesso Sole salutato giornalmente dai persiani e dagli esseni con la frase rituale Egli e' risorto; la stessa formula che annuncia il ritorno di Gesu dall'oltre tomba in Marco 16:6.
Ercole e' nato nel solstizio d'inverno quando il sole raggiunge il suo nadir e la costellazione della Vergine sorgeva, a quei tempi, ad oriente; viene sacrificato nell'equinozio di primavera (Pasqua) durante la Festa dell'Anno Nuovo, secondo il computo di antichi calendari.
Le analogie tra il mito cristiano e quello di Ercole non sono poche:
0110
La madre di Ercole era la fanciulla ALCMENE
0130
Il concepimento e' stato verginale e per opera di Zeus
0180
Ercole e' nato il 25 Dicembre
....
Ercole veniva indicato come:
0425 - L'unigenito
0435 - Discendente di stirpe reale
0455 - Luce del mondo
0490 - Verbo Universale
........ - Principe della pace
........ - Sole della giustizia
1025
E' stato ucciso avvolto in un manto scarlatto
1040
Deceduto nel solstizio di primavera
1045
Mentre moriva il sole si e' oscurato
1048
Subito dopo la morte e' disceso nell'Ade
1060
Ercole e' stato resuscitato dal padre Zeus
1080
E' asceso all'Olimpo degli Dei
E' curioso notare che Ercole sarebbe morto vicino a casa, su di una ripida collina (l'Eta), cosi' anche Gesu (la cui vera casa avrebbe dovuto essere Gerusalemme) sarebbe stato giustiziato sul Golgota, un monticello.


NOTE E COMMENTI
Il nome ALCMENE, derivato dall'ebraico ALMAH, significa "donna-luna", secondo il culto di Gerusalemme, generatrice di sacri regnanti; questo titolo fu in seguito attribuito anche alla Vergine Maria (Alma Mater).
Malgrado fosse sposata Alcmene aveva conservato la sua verginita' in quanto il di lei marito si era astenuto da rapporti sessuali, per volere divino. Qualcosa di analogo al rapporto tra Giuseppe e Maria.
A Tarso (presunta citta' natale di Paolo) si celebrava regolarmente il dramma sacro della morte sul fuoco di Ercole e si sosteneva essere opera di grande virtu' e saggezza l'offrire un corpo sacrificale alle fiamme. Qualcosa di questo traspare anche in Paolo (1 Corinzi 13:3).
(Rif.110,520)



CULTO/MITO:SERAPIDEEgitto400 a.C.

CARATTERISTICHE
E' un'altra divinita' la cui storia e' molto simile a quella di Gesu. Era chiamato il "Pastore di Dio" e considerato un grande guaritore.
Serapide venne adorato in Egitto come una divinita' suprema a partire dal V secolo a.C. Il culto di Serapide, molto popolare, usava bardature, ornamenti e rituali che piu' tardi vennero in buona parte assimilati dal cristianesimo: canti, luci, campane, vestiari, processioni e musiche.
Serapide rappresentava la trasformazione finale del salvatore Osiride in una figura monoteistica, virtualmente identica al Dio degli ebrei e dei cristiani. Questo strano dio tolemaico era una combinazione dei caratteri proprii del dio Osiride con quelli del bue Api. Cosi' come Gesu era un agnello sacrificale, Serapide era il "toro" sacrificale ed allo stesso tempo un dio in forma umana. Egli veniva annualmente sacrificato per l'espiazione corale dei peccati d'Egitto.
Come si puo' intuire l'immagine di Serapide che, a suo tempo si ergeva nel Serapeum di Alessandria, fu poi adottata dai cristiani come immagine di Gesu ed il culto di Serapide fu considerato come quello professato in origine dai cristiani.
Stando ad una lettera inviata dall'Imperatore Adriano a Serviano (134 d.C.) si rileva: "Quelli che adorano Serapide sono parimenti cristiani;...e quelli che sono devoti di Serapide chiamano se stessi vicari di Cristo.
(Rif.110,160,520)


NOTE E COMMENTI
Importanti ritrovamenti su questo culto sono dovuti all'egittologo francese Auguste Mariette, fatti a Saqqara (Cairo), il 5/9/1852.



CULTO/MITO:PROMETEOGrecia400-300 a.C.)

CARATTERISTICHE
Su questo culto i riferimenti sono piuttosto scarsi. Si ritiene trattarsi di un mito migrato dall'Egitto in Grecia anche se le vicende del dramma di Prometeo si svolgono sulle montagne del Caucaso.
Il mito di Prometeo ha un certo numero di somiglianze con quello di Gesu:
0110
La madre di Prometeo era DANAE
0130
Il concepimento e' stato verginale
0140
La fecondazione e' avvenuta mediante una pioggia d'oro
....
Prometeo era considerato:
0490 - Il Verbo
0513 - Il Logo del mondo
1020
Prometeo ha sofferto ed e' morto su di una croce
1025
Prometeo era disceso dal cielo in terra nella veste di un dio incarnato per salvare il genere umano
1045
Quando e' morto in croce il sole si e' oscurato
1060
Prometeo e' risorto dalla tomba
1150
Prometeo ebbe un amico molto amato: PETRAEUS (Pietro), un pescatore, che poi lo abbandono'.
(Rif.110)



CULTO/MITO: DIONISO/BACCOGrecia250-200 a.C.

CARATTERISTICHE
Si ritiene comunemente che il culto di Dioniso sia nato in Grecia, ma recenti studi tendono ad identificare questo culto come un rifacimento tardivo del mito egiziano di Osiride, culto questo che si era diffuso su larga parte del mondo antico, per migliaia di anni. Ci sono comunque molte incertezze nello stabilire il periodo di nascita di questo culto e dei Misteri Eleusini.
La religione di Dioniso avrebbe quindi avuto un revival in Tracia, in Galatia ed anche in Frigia dove convisse, per qualche tempo, con il culto di Attis.
Dioniso viene normalmente ricordato per le licenziose celebrazioni in suo nome (baccanali), ma egli ebbe molte altre funzioni e contribui' parecchio alla definizione del personaggio di Gesu. A Roma il suo nome fu latinizzato in Bacchus.
In comune con Gesu troviamo:
0130
E' nato da una vergine
0180
E' nato il 25 Dicembre
0200
Dopo la nascita e' stato deposto in una mangiatoia
....
Tra le varie definizioni che gli sono state attribuite troviamo:
0425 - Figlio unigenito
0430 - Salvatore
0500 - L'Unto
0507 - Re dei re
0508 - Il Redentore
0509 - Remissore dei peccati
....... ed ancora: Dio degli dei, l'Alfa e l'Omega.
0815
Come predicatore itinerante fece parecchi miracoli
0865
Trasformava l'acqua in vino (era il Dio del vino!)
0900
Era considerato un re consacrato (unto)
0910
Cavalco' un asino in una processione trionfale
0980
Dopo la sua morte il suo corpo veniva virtualmente mangiato durante un rituale eucaristico di fecondita' e di purificazione
1020
Il suo titolo sacrificale di Dendrita o Giovane uomo dell'albero lascia indendere che sia stato impiccato o crocifisso ad un albero (Secondo alcune tradizioni ucciso dai Titani?)
1048
Dopo la sua morte e' disceso nell'Ade
1060
Dioniso e' tornato in vita il 25 Marzo (solstizio di primavera), resuscitato da Giove
.......
Veniva simboleggiato con il montone o l'agnello

NOTE E COMMENTI
Dioniso, come prototipo di Gesu, ebbe un centro di culto anche a Gerusalemme dove, durante tutto il primo secolo a.C., fu adorato dai Giudei.
Le lettere simboliche di Dioniso erano IHS o anche IES, ancora oggi presenti nella liturgia e nella iconografia cattolica; successivamente vennero trasformate in IESUS o JESUS. All'inizio IES era il nome fenicio del Bacco o del Sole personificato e la sua etimologia dice che "I" va intesa come l'UNO ed "ES" come FUOCO o LUCE ed in definitiva il significato e': l'Unica Luce; qualcosa che si ritrova poi nel Vangelo di Giovanni.
A Creta Dioniso era chiamato Iasius, un altro nome equivalente a Iesus.
Durante le sacre funzioni dionisiache il sangue di Bacco era rappresentato dal vino ed il suo corpo dal pane; questa iconografia (Eucaristia), proveniente dal paganesimo e' stata, in seguito adottata dal primo cristianesimo.
In tempi pre-cristiani, i preti traformavano correntemente l'acqua in vino per indurre le masse citrulle a credere che essi possedessero dei poteri miracolosi.
A Corinto, dove si suppone che Paolo abbia predicato, esisteva un marchingegno nel quale si versava acqua, che poi veniva nascostamente incanalata in altra direzione e sostituita da vino che veniva fatto entrare da un altro condotto ben nascosto. Un altro apparecchio del genere era in uso anche ad Alessandria.
(Rif.110, 280, 370, 510, 520)



CULTO/MITO:ATTISFrigia200 a.C.

CARATTERISTICHE
La storia di ATTIS, il figlio di un dio frigio, crocifisso e resuscitato, anticipa di secoli la storia del salvatore cristiano e si e' praticamente sviluppata nella stessa area che vedra' poi la nascita della favola evangelica.
Venerato dai Frigi (una delle piu' antiche razze dell'Asia Minore) veniva rappresentato come un uomo legato ad un albero (o inchiodato ad un palo) ai piedi del quale giaceva un agnello.
Lattanzio dice che "egli era un dio fattosi uomo, dedito a miracolosi interventi; ma in seguito venne arrestato dalle guardie, per ordine dei giudici caldei, ed egli soffri' e mori' amaramente con chiodi e pali".
Il culto di Attis si affermo' anche in quella regione nota come Galatia, e furono i seguaci di Attis quelli ai quali Paolo "avrebbe" indirizzato la sua Epistola ai Galati.
Attis fu popolare non solo in Frigia e nella Galatia ma anche a Roma dove egli e la dea Cibele, la grande madre degli dei, ebbero per secoli un tempio dedicato, che sorgeva sulla collina del Vaticano.
La storia di Attis e quella di Gesu hanno in comune le seguenti caratteristiche:
0110
La madre di Attis si chiamava Nana
0130
Ha concepito il figlio verginalmente mangiando un frutto speciale
0180
Attis e' nato il 25 Dicembre
....
Era normalmente considerato come:
0415 - Il figlio divino e il padre
0425 - Unico figlio generato
0430 - Il salvatore
0815
Ha eseguito interventi miracolosi
0980
Durante le cerimonie, il suo corpo, in forma di pane, era mangiato dai suoi seguaci
1020
Nel venerdi nero fu crocifisso ad un albero ed il suo sangue divino si sparse a redimere la terra
1025
Era considerato come il salvatore che fu ucciso per la salvezza e la redenzione del genere umano
1048
Dopo la morte discese negli inferi
1060
Dopo tre giorni, il 25 marzo, (solstizio di primavera) Attis resuscito' dalla morte.

NOTE E COMMENTI
Il dramma di Attis, celebrato ogni anno in primavera, era inteso come una ricorrente espiazione di sangue per redimere i peccati del mondo. In questa ricorrenza, il 22 marzo, veniva abbattuto un albero di pino ed una immagine del dio era affissa ad esso, come quella di un morto affisso ad un albero. Nel corso della cerimonia i sacerdoti si recavano ad una tomba illuminata, contenente solo un lenzuolo mortuario (sindone!), perche' il terzo giorno Attis era risorto dal sepolcro.
La somiglianza tra il mito di Attis e la favola cristiana e' tale che i primi cristiani, per giustificarsi, furono costretti a ragionamenti speciosi come quello di sostenere, anche in questo caso, che era stato il Diavolo a creare il mito di Attis per sviare i cristiani piu beoti dalla vera fede.
(Rif.110,190,240)




PERSONAGGIO:APOLLONIO (PAOLO)Palestina2 a.C.-102 d.C.)

CARATTERISTICHE
Secondo la favola evangelica, Paolo non e' uno dei 12 Apostoli, ma il piu' eminente convertito dopo la morte di Gesu. Egli avrebbe operato come missionario e pastore ed anche come un instancabile raccoglitore di quattrini dei Gentili che consegno' poi alla Nuova Chiesa di Gerusalemme, di matrice cristiano-giudaica.
In realta' non esiste la minima prova storica che questo personaggio sia nato, vissuto e morto come Luca ci racconta nel suo "Atti degli Apostoli". Anzi, certe reticenze dello stesso Luca confermano che si tratta di un personaggio inventato, presumibilmente intorno al 180-220 d.C., dopo la stesura dei primi vangeli.
Nessun storico ne parla; Giuseppe Flavio (37-95 d.C.), che ha vissuto a Roma nello stesso periodo di tempo, attribuito alla vita di Paolo, non ne fa alcun cenno. Lo stesso si puo' dire di Plinio il Giovane (62-113 d.C.), Tacito (55-120 d.C.) o Svetonio (69-140 d.C.). Le epistole di Paolo, che sono una parte importantissima del Nuovo Testamento e che dovrebbero essere i primi documenti cristiani, per uno strano caso non parlano mai di Gesu anche se si vuol far credere che Paolo sia vissuto durante e dopo l'avvento di Gesu e che quindi avrebbe dovuto conoscere bene la sua vita ed i suoi miracoli.
Invece queste epistole sono una accozzaglia di concetti spirituali ripresi da vari culti, sette, religioni e scuole misteriche esistenti da centinaia o migliaia di anni prima del cristianesimo.
Paolo non parla mai di Pilato, dei romani, di Caifa o del Sinedrio, di Erode o di Giuda, delle pie donne o di qualsiasi altra persona od evento tanto menzionati nei vangeli "ufficiali" della chiesa e tantomeno della nascita straordinaria del Salvatore, delle parabole e dei suoi strabilianti miracoli.
Come si puo' pensare che un predicatore del nuovo messia possa andare per il mondo a convertire la gente nel nome di Gesu senza citare una sola volta i suoi detti o le sue parabole? Il fatto in se stesso che non ci sia un solo detto di Gesu, riportato dai vangeli, che sia stato citato da Paolo nelle sue lettere e' inammissibile e fatale per la storicita' sia di Gesu che del suo presunto apostolo/missionario.
Ci sono poi delle cose veramente eclatanti. Nella prima lettera a Timoteo Paolo parla del lavoro di Marcione intitolato "Antitesi". Questa lettera, secondo la chiesa, sarebbe stata scritta intorno al 65-66 d.C. Posto che Marcione e' vissuto dal 100 al 160 d.C., ed e' stato espulso dalla chiesa di Roma nel 144 d.C. per eresia, se ne deduce che la letterina a Timoteo e' stata scritta prima che Marcione stesso nascesse!
Recenti studi propendono ad attribuire a Marcione l'invenzione del personaggio di Paolo di Tarso. (Rif. 145)
L'intero gruppo dei documenti "paolini" costituiscono una rozza falsificazione. Nessuna lettera puo' essere attribuita a questo "Paolo": si tratta unicamente di esercizi mal riusciti di pseudoepigrafia basati sul presupposto che la maggior parte della gente "beve" e non ragiona.
Lo storico Seneca era il fratello di Gallio, proconsole di Acaia, precisamente nell'epoca in cui Paolo avrebbe predicato in tali contrade. Malgrado Seneca abbia descritto minuziosamente gli avvenimenti del suo tempo, non fa il minimo cenno di questo "straodinario predicatore". La storia della vita di Paolo ha lo stesso senso mitologico di quella di altri personaggi che lo hanno preceduto. Come altri personaggi Paolo e' una finzione, una delle tante "pie frodi".
Recentemente, alcuni studiosi hanno creduto ravvisare la reale esistenza del personaggio Paolo, attraverso l'analisi e l'interpretazione degli scritti ritrovati a Qumran ed a Nag Hammadi. Si tratta di stabilire sino a che punto questi documenti, di tipo mitico-cultuale, possono essere ritenuti validi e probatori sul piano storico.
Per quello che e' dato capire gli eventi della vita di Paolo sono stati integrati successivamente nel Nuovo Testamento ed i particolari sono stati derivati dalla vita di Apollonio di Thiana, il Nazareno.
Quello che e' stato aggiunto, di inedito, e' il presunto titolo di "cittadino romano", nell'intento di rendere il nuovo personaggio gradito ai potenti di Roma.
Apollonio, nato nel 2 a.C. a Tiana (Thyana), in Samaria, e morto vecchissimo nel 102 d.C. e' uno di quei personaggi eccezionali passato attraverso le piu' straordinarie esperienze che spesso sconfinano nella leggenda. La prima storia della vita di Apollonio venne scritta da Filostrato, molto tardi, nel 210 d.C., sulla base di precedenti racconti e tradizioni orali; caso strano Filostrato non fa nessuna menzione di un qualsiasi Gesu Cristo che avrebbe dovuto essere un contemporaneo molto importante di Apollonio, se non un rivale.
Molti particolari della vita di Paolo coincidono con quelli della vita di Apollonio, compresi i percorsi dei viaggi, che sono del tutto identici. Il fatto stesso che si suppone Paolo nativo di Tarso si accorda con la circostanza che Apollonio ha passato una parte della sua giovinezza in questa citta'.
Come per Paolo i viaggi di Apollonio partivano da Antiochia. Apollonio visito' le regioni orientali dove raccolse diversi libri incluso quello contenente la storia di Krisna. Al suo ritorno dall'India risali' l'Eufrate su di un battello sino a Babilonia e poi via terra raggiunse Antiochia.
I viaggi successivi fatti ad Efeso, Atene, Corinto ed altre localita' della Grecia descrivono lo stesso percorso attribuito ai viaggi di Paolo.
Come Paolo Apollonio fu arrestato a Roma ma riusci ad evadere; come Paolo non ha mai predicato ai giudei in Palestina ma solo ai gentili. Gli sono state attribuite un sacco di definizioni quali: gimnosofita, buddista, bramano, nazareno, terapeuta, gnostico e mago.
(Rif.110, 140, 210, 530, ***)



APPENDICI

CULTI SOLARI
Questo e' un breve accenno alle caratteristiche di miti che risalgono alla notte dei tempi. Vengono qui' elencati SOLO alcuni concetti elementari che erano alla base dei primi culti solari apparsi sulla Terra.
Il motivo per cui tutti i racconti mitici sono cosi' simili tra di loro come, ad esempio, l'uomo-dio crocifisso e risorto, che opera miracoli e che ha 12 apostoli, dipende dal fatto che tutte queste narrazioni sono basate sul moto del sole attraverso il cielo. e quindi su uno sviluppo millenario di idee astro-teologiche, avvenute in ogni parte del mondo, in quanto i 12 segni dello zodiaco possono essere osservati ovunque.
In altre parole, Gesu e tutti gli altri miti di analoga struttura, sono soltanto personificazioni dell'entita' solare e, tra questi, la favola evengelica e' soltanto una piatta ripetizione di una comune ricetta mitologica, basata sul creduto movimento del sole intorno alla terra.
Molti degli uomini-dio crocifissi, in ogni parte del mondo, hanno in comune la data di nascita fissata al 25 Dicembre. Questo e' dovuto al fatto che i nostri antenati, attenti osservatori del cielo, avevano notato (da una prospettiva geocentrica) che il sole si abbassa annualmente verso l'orizzonte, sino alle date del 21/22 Dicembre, solstizio d'inverno, dove sembra restare fermo per circa tre giorni, per poi riprendere nuovamente il suo percorso ascendente sino allo zenit del solstizio d'estate. Durante questo periodo gli antenati credevano che il sole morisse (allegoricamente) per tre giorni per poi risuscitare il 25 Dicembre.
In sintesi:
- Il sole muore per tre giorni a partire dal 22 Dicembre, solstizio d'inverno, quando arresta il suo movimento discendente, per poi tornare a nascere, o risuscitare, il 25 Dicembre, riprendendo il suo movimento ascendente.
- In alcune zone della terra, il calendario, in origine, iniziava nella costellazione della Vergine e quindi il sole risulterebbe partorito da una Vergine.
- Il sole e' la "Luce del Mondo".
- Il sole cammina sopra le nubi e tutti lo possono osservare.
- Il sole che sorge al mattino e' il "salvatore" del genere umano.
- Il sole porta una corona o aureola: la "corona di spine".
- Il sole cammina sulle acque (riflesso).
- I seguaci del sole, "apostoli o discepoli" sono i 12 mesi dell'anno, o anche i 12 segni delle costellazioni (zodiaco) attraverso i quali il sole stesso dovra' passare.
- Il sole a mezzogiorno, quando raggiunge lo zenit, si trova nella casa, o tempio dell'Altissimo.
- Il sole entra in ciascun segno dello zodiaco ogni 30 gradi sull'orizzonte; quindi il sole (figlio di dio) inizia il suo ministero al trentesimo anno.
- Il sole e' appeso ad una croce (crocifisso) e questo simboleggia il suo passaggio attraverso gli equinozi e, cadendo a Pasqua l'equinozio di primavera, a quel tempo risorge.

(Rif.110)

Secondo alcuni gruppi di archeologi e di antropologi, in periodo preistorico, si sarebbero anche sviluppati culti dedicati alla DEA MADRE, simbolo della fertilita'. In questo periodo si sarebbe costituita una civilta' a carattere tipicamente matriarcale (isola di Malta?).
Si tratta per ora di tesi piuttosto incerte che attendono ulteriori conferme.

(Vedere anche su questo sito: ARTICIOC - La Dea Madre)



PIETRO
Per questo mitico personaggio e' necessario essere d'accordo su alcune premesse:
- Il termine "pietro" non e' un nome; esso e' soltanto un attributo, una qualificazione, un soprannome dato ad un personaggio di comodo, il cui primitivo nome e' SIMONE; su questo i quattro vangeli canonici non lasciano dubbi.
- I dubbi ivece nascono quando si tenta di capire il significato attribuito al qualificativo "pietro".
L'abitudine di usare questo termine, con diversi significati, per riferirsi ad un determinato personaggio lo ha, alla lunga, trasformato in un nome proprio che, nell'ambito del mito cristiano, si e' sostituito a quello di Simone.

Il personaggio di Pietro, considerato come custode del paradiso, ha origine nel "Libro Egiziano dei Morti", dove viene menzionato come Petra, detentore delle chiavi dell'aldila' egizio.
Su questo personaggio sono stati creati molti miti, attribuendo al suo nome molteplici significati derivati da culti che risalgono alla notte dei tempi.

Nella pratica dei culti solari, anche il fallo, come il sole, era considerato il "Salvatore del Mondo" tenuto conto della sua funzione per la perpetuazione della specie ed il fallo era simboleggiato da una pietra eretta, da una colonna o da un pilastro, come ancora oggi in uso nell'ambito delle credenze induiste.
Questo culto era assai comune anche in Israele, se si deve dare credito alla Bibbia (Genesi 28:10,35:14) dove Giacobbe e' descritto impegnato nella pratica molto antica di ungere il sacro pilastro, simbolo fallico.
Anticamente, assai prima del cristianesimo, gli Ierofanti (preti/profeti che annunciavano la venuta di un qualsiasi cristo) erano chiamati anche PETR, con il significato di "roccia". In Egitto erano detti Petor o Pator).

Petr era il nome della roccia sulla collina del Vaticano sulla quale fu costruito inizialmente il tempio della religione mitraica.
Il termine Pietro non significa solo "pietra" o "roccia" ma anche "gallo" e , per estensione di significato pene o fallo, parole comunemente usate, ancora oggi, per indicare le funzioni vitali e riproduttive maschili.
Il gallo fu uno dei simboli attribuito a Pietro, il cui nome quindi ha anche il significato di principio maschile (pater) e di pilastro fallico (pietra). Per questo, l'immagine del gallo, in passato, venne spesso piazzata sulla cima dei campanili, costruzioni considerate da qualcuno alla stregua di simboli fallici, come gli obelischi, le colonne, ecc.
A Roma, prima che le sette cristiane prevalessero, era diffuso il culto del dio Giano, rappresentato con delle chiavi in mano. E' molto probabile che la storia di Pietro sia stata derivata anche da questo culto.
Occorre infine rammentare che, secondo determinate interpretazioni, il termine "pietro" e' stato considerato come sinonimo di "fede", per cui il passo evangelico (Matteo 16,18): ".....tu sei Pietro e su questa pietra io edifichero' la mia chiesa...." andrebbe letto ed inteso come: "....tu sei la fede e su questa fede io edifichero' la mia chiesa....". Interpretazione pericolosa che mette in dubbio il "primato" di Roma e del Soglio di Pietro.

Il passaggio di Pietro, e la sua morte, a Roma rientrano quindi nelle tante falsita' della "pia frode". Questa storia fu deliberatamente inserita nelle scritture, nel III secolo circa, come un punto di forza per favorire il primato della chiesa romana contro le chiese orientali, molte delle quali si vantavano di essere state fondate da qualche importante apostolo.
Di certo sino intorno al 150-165 d.C. questa figura era del tutto sconosciuta ai "padri della chiesa", come Giustino Martire (100-165 d.C.), che non ne fanno mai menzione. I primi accenni vengono fatti da Ireneo verso il 200 d.C.
(Rif.110,385,510,520)
Il Vaticano preserva una statuetta di bronzo (in figura) raffigurante un gallo dotato di un enorme pene di natura umana al posto del becco. Sul piedestallo si legge l'iscrizione greca: "Salvatore del Mondo".

N.B. - Il disegno riprodotto e' tratto da una immagine di B. Walker, (Rif.510) riportata in (Rif.110)

Cattivi pensieri: E' forte la tentazione di scorgere in questo simbolo l'atteggiamento che la chiesa ha sempre assunto nei confronti dei suoi fedeli.
Sempre a proposito di simboli fallici, Anatole France (Nobel 1922, per la letteratura) argutamente affermava che "i campanili sono come delle siringhe protese verso i culi nudi dei cherubini"

Secondo Pausania (Periegesi, libro III) due antichissime statue di Afrodite, conservate a Sparta, erano scolpite molto rozzamente in legno di pero e avevano una forma "simile a delle colonne".



ESSENI - ZELOTI - GNOSTICI - TERAPEUTI
Nel tentativo di rispondere alla domanda di come e da chi sia stato creato il mito neo-cristiano occorre spendere qualche parola su alcuni gruppi di precursori, dei quali si conosce poco e questo poco non e' esente da incertezze e da contraddizioni.
Quello che segue va quindi letto con un certo distacco in attesa che successivi studi e nuove scoperte portino ad una miglior conoscenza dei fatti.
Sino a qualche decina di anni fa l'esistenza di questi gruppi era nota solo ad una ristretta cerchia di studiosi e di specialisti; solo dopo la scoperta dei rotoli di Qumran essi sono stati portati all'attenzione del grande pubblico. La chiesa, dal canto suo, ha sempre preferito ignorarli.
Sulla base di conoscenze, ancora frammentarie, alcuni studiosi hanno posto l'attenzione sugli esseni, altra setta giudaica dopo quella dei farisei e dei sadducei, quali possibili precursori del neo-cristianesimo. E' stato scritto che gli esseni sono stati i "primi cristiani" e che il Cristo era un esseno, "Maestro di Giustizia" della setta. Anche Giovanni Battista sarebbe stato un esseno preposto a predicare, battezzare ed a diffondere nel mondo il credo di questa dottrina.
Ovviamente, come per gli altri argomenti mitici, la teoria della origine essena dei cristiani e' sempre stata respinta dai fondamentalisti, perche' essa presuppone la pre esistenza di una chiesa non fondata da Gesu. Oltre a tutto, avendo Gesu (come esseno) predicato la fine imminente del mondo e l'avvento di un "regno di dio", diveniva ingiustificata ed inutile una nuova organizzazione clericale di vescovi, preti, diaconi e rituali che gia' esistevano nell'ambito del mondo esseno e piu' che sufficienti per tirare avanti sino alla pronosticata fine.
Una nuova tendenza e' quella di ritenere che i rotoli di Qumran siano stati scritti dagli zeloti (zelanti della legge), piuttosto che dagli esseni considerati alla stregua di una fratellanza di tipo contemplativo. Secondo Origene gli zeloti erano un ramo che si era distaccato dal gruppo esseno e questo spiegherebbe in parte la confusione di idee che si e' generata intorno a queste sette.
E' opinione diffusa che i rotoli di Qumran risalgano alla prima meta' del I Secolo d.C. ma poco o nulla di cio' che contengono lascia pensare all'opera di una setta pre-cristiana.
L'idea erronea che indica negli esseni i veri fondatori del neo-cristianesimo e' incomprensibile se si rammenta che esitevano gia' culti, organizzazioni e chiese (molto piu' salde e sviluppate dell'esiguo movimento esseno) diffuse in ogni parte del globo conosciuto e ben attestate nell'area nella quale il dramma cristiano si sarebbe svolto: Siria, Galilea, Samaria, e Giudea. In realta', come si puo' constatare dalla Tabella delle Analogie, il mito del salvatore e della sua dottrina e' stato costruito su di una varieta' di predecessori pagani che vanno dai Misteri Mitriaci a quelli di origine ellenistica.
Per quanto riguarda le confraternite degli gnostici (i cultori/portatori della conoscenza) esse avevano concentrato i loro sforzi nel tentativo di fondere insieme i principi allegorici/morali di molte delle credenze dell'epoca, per dare vita ad un nuovo culto universale, avulso da qualsiasi base storica e non giudeizzato, che conteneva in se molti dei principi che poi entrarono a far parte del neo-cristianesimo. Era la reazione comprensibile di gruppi di credenti pagani al pesante condizionamento imposto dal giudaismo (il popolo eletto).
E' errato ritenere che la "filosofia" o la "religione" dello gnosticismo siano nate solo durante i primi secoli dell'era cristiana, mentre invece risalgono a migliaia di anni prima. Alcuni affermano che tra questi "portatori della conoscenza" si debbano annoverare anche Platone e Pitagora.
I quattro punti fondamentali sui quali si basava e si articolava la conoscenza gnostica erano: Scienza, Arte, Filosofia e Misticismo.
La costante che caratterizzava le varie correnti gnostiche era "l'elemento conoscitivo". L'elemento conoscitivo e' una illuminazione riservata a pochi iniziati, mediante il quale essi ottengono una conoscenza privilegiata del divino e della salvezza. La conoscenza privilegiata rende pertanto inutili la cosi' detta fede e le opere di carita'. Si trattava quindi di un ribaltamento del messaggio salvifico sostenuto dalla nascente chiesa di Roma e che portera', inevitabilmente, alla estirpazione del pensiero gnostico.
Comunque, durante i primi secoli del neo-cristianesimo lo gnosticismo divenne un movimento compatto e monolitico, avente lo scopo di amalgamare i culti e le ideologie che permeavano l'Impero Romano e molti altri territori, dall'Europa all'India ed alla Cina.
Infine, ad aumentare la confusione, alcuni storici chiamavano gli esseni, o una parte di essi, anche con il nome di eclettici, elcasaiti, ascetici e/o terapeuti. In realta' i terapeuti erano i membri di una confraternita che aveva il suo quartier generale ad Alessandria d'Egitto, ma che erano presenti anche in tutto il bacino del Mediterraneo dove avevano creato templi, parrocchie e gerarchie assai prima dell'era cristiana. I terapeuti osservavano le stesse festivita' poi adottate dal cristianesimo e come questo usavano scritture e libri che essi dicevano essere di ispirazione divina.
Altri scrittori invece sostengono che i terapeuti erano fondamentalmente pagani, politeisti e "gnostici sincretisti" (ancora confusione!) impegnati ad unificare in un solo dio i culti del sole, della luna e delle stelle.
Eusebio, storico della chiesa, afferma che "i terapeuti erano in possesso di frammenti di vangeli pre-cristiani e di epistole da loro raccolte" e che questi presunti vangeli venissero da loro considerati da un punto di vista strettamente allegorico e non letterale. Solo in un secondo tempo il contenuto allegorico delle loro conoscenze venne trasformato con cieca fede in verita' ortodosse cristiane. Eusebio ha attestato che i monaci terapeuti erano "cristiani" assai prima della nascita presunta di Gesu e che il Diegesis da cui i futuri evangelisti (Marcione compreso) compilarono i loro vangeli, era uno degli scritti che per molto tempo aveva fatto parte delle sacre scritture di questi visionari egiziani.
Marcione, samaritano anti giudaico, probabilente puo' essere stato un membro della confraternita terapeuta.
Si afferma che i terapeuti, grandi viaggiatori, fossero in contatto con confraternite di tipo contemplativo indiane. Gli scambi culturali dovevano essere molto intensi. I viaggiatori terapeuti avrebbero riportato parte delle loro storie dal nord-est dell'India e dalle coste del Malabar.
Alcuni storici sostengono che i primi terapeuti-gnostici avevano cercato di creare una nuova religione che incorporasse gli insegnamenti di tutte le altre religioni, culti, filosofie e misteri allora conosciuti, raccogliendo per primi i cosidetti "Detti del Salvatore" o "Logia Iesou" che erano stati tramandati oralmente per millenni e che provenivano dall'India, Persia, Siria, Giudea, Grecia, Egitto, ecc.
Che fine hanno fatto i terapeuti con i loro numerosi monasteri? E' probabile che essi siano stati assorbiti nel grande calderone del Concilio di Nicea e che le loro strutture siano passate alla nuova chiesa.
(Rif.110,240,270,280,***)


RIFERIMENTI / BIBLIOGRAFIA

110 - ACHARYA_S - The Christ conspiracy
120 - ARMSTRONG K. - Storia di Dio
125 - ARTICIOC - Contributi e Commenti

130 - BAIGENT/LEIGH - Il mistero del Mar Morto
135 - BERETTA/BROLI - L'undicesimo comandamento

140 - CALIMANI R. - Paolo
145 - CASCIOLI L. - La favola di Cristo
150 - CENTINI M. - Apocalisse
160 - CHURCHWARD A. - The origin and evolution of religions
170 - CLEMEN C. - Les religions du monde
180 - CONZE E. - Breve storia del buddismo

190 - DOANE T.W. - Bible myths and their parallels in other religions

200 - ECO U. - Baudolino

205 - FOX R.L. - Pagans and Christianity

210 - GRAHAM L. - Deception and myths of the Bible
220 - GRAVES K. - The worlds's sixteen crucified saviors

230 - HIGGINS G. - Anacalypsis

240 - JACKSON J.G. - Christianity before Christ

250 - KEELER B. - A short history of the Bible
260 - KNIGHT/LOMAS - Il secondo Messia
270 - KNIGHT/LOMAS - La chiave di Hiram

280 - LARSON M.A. - The story of christian origins

290 - MANACORDA M.A. - Lettura laica della Bibbia

320 - ODIFREDDI P. - Il computer di Dio

350 - RIBONI E. - La page noire du christianisme
360 - RICHES P. - Note di catechismo
370 - ROBERTS J.M. - Antiquity unveiled
380 - ROBERTSON J.M. - Pagan Christs
385 - RUSSO V. - Santita'

390 - SNELLING J. - Il Buddhismo
400 - SPINOSA A. - La grande storia di Roma
405 - STEINER R. - Christianity as mystical fact

410 - TAYLOR R. - The Diegesis

500 - WAITE C. - History of the christian religion to the year two hundred
510 - WALKER B. - The woman's dictionary of simbols and sacred objects
520 - WALKER B. - The woman's encyclopedia of myths and secrets
525 - WELLS G.A. - Did Jesus exist?
530 - WHELESS J. - Forgery in christianity

*** - Diversi, incerto, non disponibile



HOMEPAGE CATALOGO