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1968-Alessandria conquista il trofeo AKRAGAS

Sul finire dell'estate 1968 L'Alessandria calcio, per l'occasione denominata "ROBUR", si impose a livello provinciale conquistando con una strepitosa vittoria nella finalissima disputata al vecchio stadio ESSENETO di Agrigento, il trofeo   AKRAGAS.

Il successo giunse in un periodo in cui molti calciatori locali, veterani e giovani, erano emigrati con le rispettive famiglie per motivi di lavoro. Già nel 1967 la dirigenza, per partecipare al tradizionale trofeo della montagna, aveva tesserato parecchi calciatori agrigentini.

Nel 1968 la società calcio AKRAGAS organizzò l'omonimo trofeo provinciale: n° 4 gironi in tutta la provincia; le vincenti avrebbero disputato semifinali e finale. La dirigenza alessandrina (composta da: Vincenzo Patrinostro, Giovanni Reina, Giuseppe Guastella, Giuseppe Candileri, Giuseppe Pendino, Ignazio Leto, Totò Canzoneri ed altri) mise in campo una formazione di tutto rispetto e formata per 9/11 da forestieri.

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( Butera, Rametta e Palmeri di Casteltermini; Alletto, Mantisi, Inquanta, Inchirca, Callea, Posante di Agrigento), dai giovani talenti locali Enzo Barbiera e Gianni Candileri, dal portiere Ciro Messina

(la ROBUR ALESSANDRIA "un vero ciclone", titolava il giornale di sicilia dopo una tennistica vittoria nel "girone della montagna"). La robur vinse agevolmente il proprio girone e conquistò il trofeo della montagna. Successivamente, cioè nella fase provinciale, affrontò e superò in due gare una formazione agrigentina. La finale per la conquista del trofeo AKRAGAS divenne realtà. La squadra si preparò al massimo e la dirigenza fece ogni sforzo economico necessario per garantire la migliore formazione. Il portiere Totò Di fede, già al nord per lavoro, fu fatto rientrare in aereo per disputare la finale; quei giovani agrigentini erano così seriamente e affettuosamente legati a dirigenti e sportivi alessandrini che nella finale diedero il massimo per la vittoria. I nostri giovanissimi Barbiera e Candileri, molto emozionati all'inizio (erano diciassettenni) fecero la loro buona parte per inorgoglire le centinaia di tifosi "sciannirisi" presenti sulle gradinate dell'esseneto.

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battemmo con tre splendide reti di Inchirca il forte Racalmuto. Il primo tempo si concluse in parità , ma, nel secondo tempo, pur in inferiorità numerica, per l'espulsione del nostro miglior uomo di centrocampo (Mantisi), dominarono nettamente gli avversari "in lungo e in largo" suscitando vero e proprio delirio fra i tifosi. Alla fine festa sugli spalti alla consegna dell'ambito trofeo. Ma la vera festa si svolse qualche ora più tardi in pieno centro, ad Alessandria di fronte al municipio (spumante e dolci, per tutti gli sportivi, offerti dalla dirigenza) una festa indimenticabile.