“Il mondo contadino nel nostro passato"

Premessa

        Ricercare fra le pieghe dei ricordi; frugare nella memoria per trovare brandelli del tempo, ormai tanto lontano; bussare alla porta del passato per avere notizie sulla vita dei contadini, quelli di allora, completamente diversi da quelli di oggi, almeno per quel che riguarda il lavoro, le abitudini, il modo di vivere.  Queste le finalità della ricerca. Nell'ormai nostro lungo percorso di educatori, qualche volta è capitato di parlare ai ragazzi del mondo contadino di tanti anni fa; vuoi perché lo suggeriva qualche pagina antologica, vuoi perché volutamente, in classe, se ne discuteva.  Quasi sempre ci si accorgeva dell'interesse che tale argomento suscitava.  I visi dei ragazzi si illuminavano di un'attenzione nuova e seguivano compiaciuti la descrizione che, a volte, assumeva il tono del racconto.
Obiettivo principale del progetto "Ragazzi 2000 ", di quest'anno scolastico vuole essere proprio questo: far conoscere alle giovani generazioni il mondo contadino di ieri, i ritmi di lavoro che inesorabili scandivano le giornate dei contadini, le loro abitudini, le loro ansie, le loro gioie, la loro vita.  
Quando comunicammo agli studenti l'intenzione e la determinazione di portare avanti insieme e realizzare tale progetto, notammo compiacimento ed entusiasmo. Eravamo già pronti.  Cominciò la ricerca delle fotografie.  Si rovistò nei vecchi cassetti, negli angoli dimenticati, nelle soffitte impolverate.  Nei giorni successivi sulla cattedra si ammucchiarono tantissime immagini, talune molto sbiadite, qualcuna un pò consunta, qualche altra poco leggibile.  Tutte avevano un comune denominatore: testimoniavano chiaramente uno scorcio del vissuto umano, ormai sorpassato, irripetibile.  Che emozione vedere le vecchie case, gli aratri di legno, i mietitori!  
Che emozione sentire dalla voce delle persone anziane intervistate i racconti intrisi di lacrime e ricordi.  Ed è a queste persone che hanno dimostrato sollecitudine, benevolenza, disponibilità; al signor Spoto Giuseppe, ormai centenario, fonte preziosissima e memoria vivente del passato; alla signora Paola Bongiovanni, instancabile narratrice, al signor Sedita Giuseppe, capace di emozionare e commuovere; e a quanti hanno collaborato nella ricerca, nel procurare fotografie, canti, proverbi, preghiere, indumenti, attrezzi di lavoro indispensabili per una mostra etnografica che va il nostro sentito ringraziamento, per averci consentito di realizzare questo modesto lavoro che permetterà agli adulti di andare a ritroso nel tempo e rivedersi, e ai giovani servirà da stimolo per ricercare le loro radici per conoscere, almeno in parte, come vivevano i contadini di Alessandria della Rocca, parecchi anni orsono.

Il referente del progetto Ragazzi 2000 – Gaetano Settecasi