DALLE COSTITUZIONI DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI

La nostra vita secondo il Vangelo

Il santo Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo e sempre, per la Chiesa, sorgente di vita, e, per il mondo, annuncio di salvezza.

La Chiesa, infatti, sotto la guida dello Spirito Santo, vi riconosce Cristo e con fede ne accoglie le opere e le parole che, per coloro che credono, sono spirito e vita.

San Francesco, istituendo la nostra Fraternità, fin dall'inizio della sua conversione lo prese come norma della sua vita e della sua azione.


Camerino : Convento di Renacavata

Perciò comando espressamente, all'inizio e alla fine della Regola, di osservarlo e nel Testamento affermo che gli era stato rivelato di vivere secondo la forma del santo Vangelo.

Impegniamoci, dunque, come suoi figli, ad approfondirne la conoscenza.

In tutte le circostanze della vita seguiamo il Vangelo come legge suprema, leggiamolo assiduamente e meditiamolo nel nostro cuore come la beata Vergine Maria, cosi che con la nostra vita sempre più modellata secondo il Vangelo, cresciamo in ogni cosa verso Cristo.

San Francesco, vero discepolo di Cristo e sublime modello di vita cristiana, mostro ai suoi frati come seguire in letizia Cristo povero e umile, per essere da lui condotti nello Spirito Santo al Padre.

I consigli evangelici

Infiammati dall'amore di Cristo, per essere a lui più conformi, contempliamolo nell'annientamento della incarnazione e della croce e, celebrando in comune letizia l'Eucaristia, partecipiamo al suo mistero pasquale, pregustando cosi la gloria della sua risurrezione, finche egli venga.

Viviamo con generosità i consigli evangelici, specialmente quelli che abbiamo promesso: la castità, come consacrazione a Dio; la povertà, come nostra particolare via di salvezza; l'obbedienza, come espressione di carità.

San Francesco, ascoltate le parole del Vangelo sulla missione dei discepoli, fondo la Fraternità dell'Ordine dei Minori, perché essi, vivendo in comunione di vita, testimoniassero il Regno di Dio, predicando la penitenza e la pace con l'esempio e con la parola.

L'esempio di san Francesco

Per apprendere lo stile di vita del vero discepolo di Cristo, stile che in modo mirabile rifulse in Francesco, imitiamo il serafico Padre, coltiviamo diligentemente con la vita e con le opere il suo patrimonio spirituale e rendiamone partecipi gli uomini di ogni tempo.

A questo fine leggiamo frequentemente la vita e gli scritti di san Francesco e dei suoi frati, in modo particolare dei Cappuccini, che si distinsero per santità, zelo apostolico e dottrina, come pure altri libri che rivelano il suo spirito.

Come Frati Minori Cappuccini, e necessario che conosciamo la natura e le finalità del nostro Ordine, affinché la nostra vita, rettamente adattata ai tempi, sia ispirata alla sana tradizione dei nostri fratelli.

Prima di tutto conviene imitarli con il ritorno, mediante la conversione del cuore, alla primitiva ispirazione, cioè alla vita e Regola del nostro Padre Francesco, in modo che il nostro Ordine continuamente si rinnovi.

Seguendo il loro esempio, applichiamoci a dare la massima importanza alla vita di orazione, specialmente contemplativa; a coltivare, con spirito di minori, una radicale povertà sia personale che comunitaria; a professare inoltre, per amore della croce del Signore, l'austerità di vita e la

lieta penitenza, anche cercando, alla luce dei segni dei tempi e con l'approvazione dei superiori, nuovi modi di vivere la nostra vita.

Vita fraterna e apostolato

Praticando la cordialità fraterna tra di noi, stiamo con gioia vicino ai poveri, ai deboli e ai malati, condividendone la vita; e conserviamo la nostra particolare capacita di contatto con il popolo.

Promoviamo un fervente apostolato da prestarsi in spirito di servizio, con varie forme, principalmente con l'evangelizzazione.

La Regola di san Francesco, nascendo dal Vangelo, conduce necessariamente alla vita evangelica.

Dedichiamoci con assiduità a studiarne lo spirito e applichiamoci ad osservarla semplicemente, senza commenti e santamente, secondo l'esortazione dello stesso Fondatore espressa nel suo Testamento e secondo lo spirito, le intenzioni evangeliche e gli esempi di santità dei primi frati Cappuccini.

La Regola

I superiori e le fraternità abbiano a cuore di promuovere lo studio, l'amore e l'osservanza della Regola.


Camerino : Ceramica di Mattia della Robbia

Affinché la Regola e le intenzioni del Padre Fondatore possano essere osservate dovunque fedelmente, i superiori maggiori procurino che, secondo le diverse regioni, culture ed esigenze dei tempi e dei luoghi, siano cercate forme, anche molteplici, più adatte alla vita e all'apostolato dei frati.

Il serafico Padre detto il suo Testamento quando, prossimo alla morte, ornato dalle sacre stimmate e pieno dello Spirito Santo, più vivamente desiderava la nostra salvezza.

In esso espresse la sua ultima volontà e trasmise la preziosa eredita del suo spirito; e ce lo consegno perché osservassimo sempre meglio, secondo le direttive della Chiesa, la Regola che abbiamo professato.

Perciò, secondo la tradizione del nostro Ordine, riteniamo il Testamento come la prima esposizione spirituale della Regola e preminente ispirazione della nostra vita.


per invio messaggi serafic@tin.it


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