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L'acetone o meglio il vomito acetonemico è una situazione molto frequente in età pediatrica ed è dovuta ad una temporanea alterazione del metabolismo degli zuccheri che induce l'organismo a consumare i propri grassi, i quali producono i chetoni tra cui il più conosciuto è appunto l'acetone. Queste sostanze si ritrovano sia nel sangue che nelle urine. La crisi acetonemica colpisce più frequentemente bambini tra i 3 e i 10 anni in occasione di varie situazioni molto frequenti in pediatria: febbre, digiuno prolungato, una gastroenterite, assunzione di cibi ad elevato contenuto di grassi come cioccolata e cibi fritti. Il sintomo caratteristico è l'odore dell'alito, che sa di frutta troppo matura. Ad esso si accompagna vomito, prima alimentare poi acquoso ed infine biliare (di colore giallo-arancio), cefalea, mal di pancia, malessere generale, lingua asciutta e patinosa, occhi "cerchiati", scarsa vivacità. La diagnosi è semplice da eseguire, anche per un genitore, anche perché esistono delle strisce reattive da acquistare in farmacia che svelano la presenza dei chetoni nelle urine. La terapia si basa sulla somministrazione di soluzione glucosata (acqua e zucchero) o farmaci a base di CoCarbossilasi (Biochetasi) in associazione a farmaci contro il vomito (Es.: Peridon supposte Bambini o Plasil fiale) e naturalmente una dieta povera di grassi, almeno per 1 settimana. Dieta
per la prevenzione delle crisi acetonemiche
[ Data ultimo aggiornamento della pagina: 10-11-2003 ]
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