Metodo terapeutico antichissimo consistente nell'infiggere in determinati punti del corpo
aghi sottilissimi di varia lunghezza.
Questo metodo terapeutico è praticato in Cina da alcuni millenni e solo verso la fine
del XVII secolo fu introdotto in Europa. In Italia il suo avvento è ancor più recente:
infatti il primo testo pubblicato in Italia risale al 1957.
Secondo la medicina Cinese tradizionale l'agopuntura può essere utilizzata per tutte
le patologie; nei paesi occidentali, invece, viene usata solo come metodo per
effettuare terapie analgesiche (contro il dolore).
L'efficacia dell'agopuntura come metodo per effettuare analgesie è stata ampiamente
dimostrata, sia pure su basi empiriche, anche se non mancano le ipotesi che potrebbero
spiegarne l'azione in base alle acquisizioni scientifiche della medicina ufficiale.
Una di queste teorie è quella del dolore di Wall e Malzack che va sotto il nome di
"teoria del cancello di controllo" che ipotizza che le sensazioni di dolore
giungano al nostro cervello dopo aver varcato una sorta di sbarramento (il cancello di
controllo).
Alcuni impulsi sensoriali (e quindi anche gli stimoli dell'agopuntura) agirebbero su
questo filtro, aprendolo o chiudendolo e in quest'ultimo caso arrestando il dolore.
In occidente viene attualmente utilizzata in tutte le malattie che provocano dolore,
naturalmente come sintomatico. Anche se il suo utilizzo in tal modo è riduttivo, essa
risulta un mezzo estremamente valido ed economico per vincere il dolore.