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Per "Svezzamento" s'intende quel periodo di transizione in cui
il latte cessa di essere l'alimento esclusivo del bambino, il
quale passa gradualmente ad una dieta mista che comprende, oltre
al latte, cibi diversi, dapprima semiliquidi poi solidi.
Questo perché, dopo il 6° mese, le esigenze nutrizionali del
bambino cambiano e il latte, da solo, non assicura più un
ottimale apporto giornaliero di tutti i nutrienti necessari.
Questo è un periodo importante e delicato nello stesso tempo, in
quanto potrà influenzare per tutta la vita alcuni aspetti
psicologici e nutrizionali della persona.
Esso deve avvenire in maniera molto graduale, della durata di alcuni mesi, e
non poche settimane.
Ecco alcune regole
pratiche:
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non deve iniziare prima dei 3 mesi e ½ e
non dovrebbe essere posticipato oltre i 6 mesi di vita; |
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quando si inizia il bambino deve stare
in buona salute; in caso di malattie, anche banali, è
meglio posticiparlo; in caso di malattie gastroenteriche
(con diarrea) è meglio rimandarlo di almeno 30 giorni; |
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soprattutto quando si introducono
nuovi alimenti, questi devono essere proposti e non
imposti. I bambini
infatti hanno spesso un atteggiamento di diffidenza e rifiuto per le cose nuove; |
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non eccedere mai nella quantità ed
attenersi ai consigli del Pediatra. |
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gli alimenti contenente glutine non
devono essere introdotti prima del 6° mese; il sale non
va aggiunto alle pappe almeno per il primo anno; anche lo
zucchero va limitato ed è preferibile utilizzare
dolcificanti per l'infanzia a base di destrosio e/o maltodestrine; |
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non somministrare o per lo meno
limitare al minimo cibi contenenti conservanti; |
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una volta iniziato lo svezzamento è
importante che il bambino continui ad assumere latte in
quantità pari a 500 ml al giorno fino almeno a un anno
di vita; |
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per somministrare le prime pappe al
bambino sarebbe meglio utilizzare la scodella con il
cucchiaino piuttosto che il biberon, sia per abituare il
bambino ad inserirsi direttamente agli usi alimentari
della comunità, sia per una migliore igiene, sia per
prevenire malocclusioni dentarie e la carie; |
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non fare eccessivo uso di carne (la
dose quotidiana all'inizio dello svezzamento è di 20-30
gr., a 1 anno di 30-40 gr., a 3 anni di 50-60 gr.; |
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fare largo uso di frutta e verdure
(sia cotte che crude) e di legumi. |
In pratica:
A 4 mesi iniziare a somministrare, con
il cucchiaino, ¼ - ½ mela o pera grattugiata, con l'aggiunta
di succo di limone o di arancia. Eventualmente, per dolcificare
si può aggiungere 1 cucchiaino di maltodestrine (Nidex o Dextropur).
Nel caso il bambino non gradisca il sapore della mela o della pera
grattugiata si può somministrare ½ - 1 vasetto di omogeneizzato di
mela o pera. La frutta non sostituisce il pasto di latte, pertanto
dopo essa somministrare il latte come al solito.
I restanti pasti saranno a base di latte, sia esso materno che
artificiale.
Nel caso il bambino sia allattato artificialmente, aggiungere nel
latte 1 cucchiaino di crema di riso, oppure di crema di mais e
tapioca, oppure di biscotto granulato senza glutine e senza uovo.
All'età di 4 mesi e ½ - 5 mesi sostituire
1 pasto di latte (quello del PRANZO) con una MINESTRINA
a base di brodo vegetale.
In 1
litro di acqua SENZA
SALE mettere a bollire per
1 ora e ½ (20 minuti se si usa la pentola a pressione) 1-2
carote e 1-2 patate. Dopo 15-20 giorni dall'inizio dello svezzamento
aggiungere, a distanza di una settimana l'una dall'altra, altre
verdure di stagione (lattuga, bietole, zucchini, zucca,
fagiolini) nella quantità totale di 100-150 gr.
Il pomodoro è bene introdurlo dopo gli 8-9 mesi di vita del
bambino.
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[ Data ultimo aggiornamento della pagina: 10-11-2003
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