Malattia virale
dovuta ad un paramyxovirus, altamente
contagiosa, che si verifica con maggior frequenza tra i 2
e i 14 anni di età.
Ha un periodo di incubazione di 8-14
giorni con una media di 10 giorni.
Tra i sintomi la febbre ne costituisce il più precoce,
con valori intorno ai 38.5° C, raggiungendo spesso i
40° C. Il mal di gola, il
raffreddore, la lacrimazione e la tosse
"abbaiante" sono gli altri sintomi della fase
che precede l'esantema. Poco prima dell'inizio
dell'esantema compare la congiuntivite, con secrezione
non purulenta accompagnata da fotofobia.
L'esantema compare dopo circa 4-5 giorni dall'inizio
della malattia ed è costituito da chiazze irregolari,
rosate, che rapidamente si scuriscono, apparendo poi come
macchie rosse di forma e dimensioni variabili.
Inizia prima sul viso e alla nuca, poi si diffonde al
torace, all'addome ed infine agli arti. La sua durata è
di circa 4-7 giorni, durante la quale può comparire
prurito di lieve entità; nella fase terminale
dell'esantema può presentarsi una fine desquamazione
cutanea di colorazione tendente al marrone.
Complicazioni di questa malattia sono: l'otite media, la
tracheobronchite, la broncopolmonite e, la più temibile, l'encefalite, la quale si verifica in 1 caso su 2000
malati.
Per quanto riguarda la terapia non ne esiste una
specifica; misure generali di trattamento sono
l'isolamento dalle persone suscettibili di malattia per 4
giorni dalla comparsa dell'esantema, il riposo, la
somministrazione di antipiretici, aerosol-terapia e
sedativi per la tosse.
La prevenzione si basa sulla vaccinazione.
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