Malattia acuta virale che
solitamente colpisce le ghiandole salivari, e tra queste
prevalentemente la parotide. È raro che essa si manifesti
prima dei 3 anni di età o dopo i 40 anni.
È contagiosa da 2 giorni prima della comparsa dei
sintomi e fino alla scomparsa della tumefazione delle
ghiandole salivari colpite.
Ha un periodo di incubazione
di 12-24 giorni con una media di 16-18 giorni.
Essa si manifesta con febbre,
malessere generale, mal d'orecchi e dolore
retroauricolare che spesso viene accentuato dalla
masticazione, dalla deglutizione e dall'ingestione di
sostanze aspre. Tali sintomi precedono spesso di 1-2
giorni la comparsa della tumefazione della ghiandola
salivare. A volte, invece della parotide, vengono colpite
le ghiandole sottomandibolari e le sottolinguali. Il
dolore persiste di solito 1-3 giorni, mentre la
tumefazione per circa 7-10 giorni. La febbre, che a volte può essere assente, altre
volte può raggiungere punte di 40° C.
Tra le complicazioni troviamo: l'encefalite, la
meningite, l'orchite (infiammazione
dei testicoli), l'ovarite (infiammazione delle ovaie), la
pancreatite acuta e l'infiammazione di altre ghiandole come
la mammella e la tiroide.
La terapia specifica non esiste; misure a carattere
generale consistono nel riposo a letto, isolamento del
paziente fino alla scomparsa della tumefazione delle
ghiandole colpite e nell'impiego di analgesici. Sarebbe
opportuno inoltre l'eliminazione dalla dieta di cibi con
spezie o condimenti aciduli come limone e aceto.
La prevenzione si basa sulla vaccinazione.
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