Malattia contagiosa,
febbrile, di lieve entità, che spesso si manifesta in
forma epidemica, dovuta ad un virus a RNA.
Ha un periodo di incubazione di 12-21
giorni con una media di 16 giorni.
Inizialmente può presentarsi con lieve malessere e
occasionalmente ingrossamento dei linfonodi
retroauricolari e occipitali.
L'esantema può essere il primo sintomo ed è costituito
da maculopapule rossastre isolate, che scompare in terza
giornata. La febbre, che
dura solitamente meno di 2 giorni, difficilmente supera i
38.5° C.
Durante le epidemie, nel 40% dei casi, questa malattia
può presentarsi senza manifestazione cutanea; pertanto
la diagnosi spesso viene effettuata solo in occasione
dell'esecuzione del rubeo-test.
Le complicazioni sono molto rare: tra queste vi sono la
porpora
trombocitopenica
(diminuzione del numero delle piastrine nel sangue) e l'encefalite.
Più frequenti sono le complicazioni della rosolia durante la gravidanza di una
donna suscettibile di malattia. Esse consistono in malformazioni fetali nel 50% dei casi se contratta nel primo
trimestre di gravidanza; tale percentuale scende al 10%
se contratta nel successivo periodo.
Non esiste terapia specifica per questa malattia; il
paziente deve essere isolato per un periodo di 7 giorni
dalla comparsa dell'esantema.
La prevenzione si basa sulla vaccinazione.
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