Malattia contagiosa batterica
dovuta allo streptococco ß-emolitico di gruppo A.
Ha un periodo di incubazione breve, 2-5
giorni. Il periodo di massima contagiosità si ha nella
fase iniziale della malattia.
È caratterizzata da febbre elevata,
ad esordio improvviso, spesso accompagnata da brivido,
cefalea, nausea e vomito. Il paziente lamenta mal di gola
e sono presenti linfonodi ingrossati. L'esantema, che
compare dopo 12-48 ore dall'esordio dei primi sintomi,
inizia alla radice degli arti (inguine e ascelle) e si
diffonde poi rapidamente al tronco, arti e volto,
lasciando libero il naso, la zona intorno alla bocca e il
mento. Esso è caratterizzato da piccoli elementi
puntiformi rossastri, ravvicinati, che rendono la cute
ruvida al tatto. Anche la lingua ha un aspetto ed una
evoluzione caratteristica: prima coperta da una patina
biancastra, inizia a disepitelizzarsi (perde cioè il suo
rivestimento superficiale), a partire dai bordi e dalla
punta facendole assumere un aspetto "a freccia";
la disepitelizzazione continua poi su tutta la superficie
mostrando le papille gustative che le danno l'aspetto
"a fragola".
Le complicazioni sono dovute all'infezione da streptococco
ß-emolitico e le più temute sono la malattia reumatica e la
glomerulonefrite che solitamente compaiono a distanza di 2-3
settimane dalla malattia acuta
La terapia si avvale degli antibiotici e tra questi la
penicillina è l'antibiotico di prima scelta. In
alternativa, soprattutto nei soggetti allergici alle
penicilline o alle cefalosporine, possono essere usati i
macrolidi.
Per quanto riguarda la prevenzione va ricordato
l'isolamento del paziente fino a che non sia stata
instaurata una adeguata terapia da almeno 24 ore.
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