È una malattia infettiva dovuta ad un
batterio, il Mycobacterium Tuberculosis o bacillo di Kock, che dalla metà
degli anni '80 è in aumento in tutto il mondo occidentale.
Motivo di preoccupazione per questa malattia non è tanto l'aumento numerico
dei casi, quanto l'aumentata resistenza ai farmaci da parte del Mycobatterio.
Il periodo d'incubazione varia dalle 2 alle
10 settimane.
La sintomatologia è varia e dipende
dall'organo colpito. Si distinguono 2 fasi:
1) tubercolosi primaria che
può andare dalla semplice positività dei test diagnostici, alla forma polmonare
progressiva.
2) tubercolosi postprimaria ad insorgenza precoce o tardiva.
Più che vere complicazioni si tratta di
compromissione di alcuni organi (es.: rene, osso) o di vere malattie (es.:
meningite tubercolare).
La terapia è in funzione dell'organo
colpito e delle manifestazioni cliniche. Comunque, in linea generale, si
basa sulla politerapia (più antibiotici) e per un periodo che va da un minimo
di 1 fino a 12 mesi.
La prevenzione si basa su 3 presidi: la notifica
del malato in fase contagiosa e sorveglianza dello stesso e dei suoi
conviventi per un periodo di almeno 6 mesi.
La vaccinazione dei soggetti a rischio.
La chemioprofilassi dei soggetti risultati positivi al Tine test o alla
reazione alla Mantoux.
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