IL TASSINARO

E’ stato il tifoso laziale più famoso del Belpaese pallonaro negli anni Settanta. 
La sua fama infatti era arrivata ovunque. 

A Milano per esempio, era tanto conosciuto e …benvoluto, 
che dovette uscire da San Siro con indosso un camice da infermiere e dentro un’ambulanza, perché se lo prendevano i Boys dell’Inter lo avrebbero fatto a pezzi.

A Pescara invece i tifosi locali tappezzarono la zona intorno allo stadio con manifesti  che invitavano la gente a cacciarlo dalla città, dopo che lui a Roma,  aveva guidato l’assalto ai loro pulmann parcheggiati sul Lungotevere. 

Che dire poi dei romanisti che lo rispettavano e temevano per la sua grinta. 
Una caratteristica ai lupacchiotti della Sud ben nota, come a lungo ha testimoniato quel graffito sui bastioni del Gianicolo che recitava: 
Romanisti tremate perché er Tassinaro ve gonfia”. 

Sì, stiamo parlando proprio di lui, di Goffredo Lucarelli detto il Tassinaro, 
per anni leader della Curva biancazzurra. 
Una vita passata allo stadio sempre in prima fila. 


Quando c’era da incitare la squadra e/o quando c’era da contestarla. 

Nel ben e nel male, il simbolo per antonomasia dei tifosi laziali di quegli anni. 
Criticone e passionale, simpatico e antipatico, sbruffone e bonaccione all’occorrenza, 
in pratica l’ultimo Rugantino di una curva ribelle. 


Un vero e proprio personaggio, spesso e volentieri al centro di aneddoti clamorosi che l’hanno reso popolarissimo tra i supporters biancocelesti .
Tipo quello da commedia all’italiana firmata da Alberto Sordi, di cui si rese protagonista ad Ascoli quando, diventato autista di un’agenzia di onoranze funebri, lasciò il “cliente” che doveva essere trasportato al cimitero di San Benedetto, parcheggiato fuori lo stadio Del Duca, per non perdersi la Lazio che giocava in trasferta. Un grande insomma. Un laziale “fracico” come si dice a Roma. 

L’unico tifoso a cui, nello spirito goliardico di una volta, 
è stato dedicato un club: l’Associazione Amici del Tassinaro

Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il Centenario della S.S. Lazio, è stato costituito il comitato “Amici del Tassinaro”, libera associazione apartitica, apolitica, aritmetica, multilaziale, senza fini di lucro, nata per festeggiare il capo dei capi della tifoseria biancazzurra, il Tassinaro appunto, al secolo Goffredo Lucarelli, anni 54, statura media, corporatura robusta anziché no, una certa somiglianza ad Alvaro Vitali, nato, cresciuto e pasciuto alla Magliana.

Festeggiando il leader storico, nel bene e nel male, dei tifosi, l’associazione “Amici del Tassinaro” intende festeggiare l’intera tifoseria laziale che da sempre ha dato il meglio di sè alla Società che ha portato il calcio a Roma, senza chiedere in cambio nulla. 

Il Tassinaro quindi, elevato ad emblema e sinonimo del tifoso laziale, che va tutelato ed onorato. 

In questa ottica si inserisce il “Tassinaro day”, ventiquattrore dedicata alla “leggenda vivente” del tifo laziale,che ha avuto il suo momento clou nella festa-spettacolo- rimpatriata che si è svolta alla Stazione Birra, con tanto di ricchi cotillons. 


COMITATO PROMOTORE 

Claudio "er Tartaruga", nullafacente

Pecorino, trasportatore

Marcello "er Messicano", pugile 


HANNO ADERITO: 

Francesco Troncarelli, giornalista e scrittore

Nanni Gilardoni, notaio

Giorgio Castelli, ingegnere

Nazareno Giolitti, imprenditore

Roberto Taglieri, medico dentista 

Massimo Mercuri, ex Primavera con Tassotti e Perrone, esteta 

Guido De Angelis, giornalista 

Marco Saraz, avvocato 

Gildo Renelli, medico 

Vincenzo Palmieri, psicologo 

Massimo Grifoni, commerciante 

Peppino Calzuola, fotografo 

Pino Insegno, attore 

Salvatore Bartoli, procuratore calciatori 

Gino Ceccarelli, informatico 

Mercuri senior, presidente calcio a cinque 

Lionello Ferracuti, in arte Trinità 

Angelo di San Basilio, polemista 

Aldo Donati, cantante 

Francesco Bilotta, avvocato 

Stefano Greco, giornalista 

Fabrizio Stramacci, conduttore Radio Rai 

Flavia Filippi, conduttrice TMC 

Antonella Merlino, scenografa 

Paolo Capasso, giornalista 

Paola Proietti, cassiera 

Marco Gazzarini, animatore 

Franco Fiocchi, opinionista 

Mauro Cedrone, giornalista 

Aldo Mascetti, in arte Lebbra 

Fratelli Catena, imprenditori 

Rocco Ilaria, avvocato 

David Di Castro, presidente del Troncarelli fans club 

Toni Malco, cantante 

Gianni Cipriani, addetto ai servizi 

Antonio Cipriani, direttore de "L'Ora" (18:04) di Palermo 

Carlotta Tedeschi, conduttrice Rai-GR 2 

Gianfranco Lombardi, assicuratore 

Vincenzo Cerracchio, giornalista 

Gianni Lacchè, pubblicitario 

Nicola Nicolini, falegname maestro ebanista 

Roberto Boncristiani, pasticcere 

Srefano Trotti, califfo 

Pino D’Andrea, scrittore 

Stefano Marroni,giornalista 

Alessandra Paolini, vivandiera 

Luciano Porchetton, buona forchetta 

Vincenzo Menichelli, pisano 

Tullio Formolaro, giornalaio 

Rodolfo Bada, giornalista 

Claudio Papi, tappezziere di Gottardi 

Luca Panucci, in arte Luca Panucci 

Augusto Tudini, ristoratore 

Massimo Biondi, fedelissimo

Antonio Mercuri, tigre 

Antonio Buccioni, organizzatore 

Roberto Di Sante, commediografo 

Fabrizio Zambonini, creativo 

Fabio Argentini, spalla di Guidone 

Luciano Biggioni, imprenditore

Marco Biggioni, imprenditore

Franco Mondi, imprenditore

Andrea Mondi, aquilotto

Maurizio Fanti, commercialista

Luigi Bertozzini, profumiere

Andrea Bertozzini, ultrà

Michele Antonini, grafico

Sergio Michelangeli, restauratore

La redazione di Quelli che hanno portato il calcio a Roma

La redazione di Lazialità


Amici del Tassinaro