Il nostro "Action file"

"Elaid Tourki"

Il gruppo 227 ha avuto assegnato dal Segretariato Internazionale di Amnesty International, il compito di seguire il caso di Elaid Tourki, un giovane algerino, probabilmente simpatizzante del FIS, (Fronte di Salvezza Islamico), prelevato dalle forze di sicurezza all'uscita della moschea dove si era recato per la preghiera pomeridiana, il 21 gennaio 1995 a Belcourt, un sobborgo di Algeri. Da allora non si hanno più notizie di lui. La famiglia di Elaid Tourki, ha preso contatto con le autorità algerine ma non ha ottenuto nessuna informazione su dove egli sia, sul suo stato di salute o sulle ragioni del suo arresto.

Più di 3000 persone dal 1992 sono scomparse in Algeria. Amnesty International, ritiene che chiunque, a prescindere dalle ragioni dell'arresto, abbia diritto a che la sua dignità di uomo sia rispettata, che gli sia garantita l'integrità fisica e mentale, una difesa legale ed un giusto processo L'azione A.I. è diretta pertanto a sensibilizzare l'opinione pubblica anche attraverso la stesura di appelli e di lettere da inviare alle autorità algerine ed a quelle internazionali perché venga resa nota la sorte di Elaid Tourki e si ristabilisca in quel paese la piena legalità ed il rispetto dei diritti umani.

Nelle lettere spedite alle autorità algerine, il gruppo 227 di Reggio Calabria, chiede che Elaid Tourki sia liberato e per il caso in cui dovesse risultare colpevole di gravi reati, che gli sia garantito un processo equo, con l' assistenza di una adeguata difesa e che durante il suo stato di detenzione non sia sottoposto a torture e che non gli sia comminata una pena che risulti contraria ai principi umanitari universalmente riconosciuti, nel rispetto degli accordi internazionali sottoscritti dall'Algeria, come il Trattato sui diritti civili e politici, laConvenzione contro la tortura e gli altri trattamenti o punizioni crudeli inumani o degradanti. Chiede inoltre di fornire alla famiglia ogni utile notizia ed in particolare quali siano state le ragioni del suo arresto, quale il suo attuale stato di salute ed di vigilare perché il caso di Elaid Tourki, come pure quello di tutti gli altri scomparsi, sia affidato alle investigazioni di una autorità che abbia la necessaria indipendenza e che disponga di sufficienti risorse e poteri per portare a termine, nel più breve tempo possibile, l'inchiesta ed a far sì che i relativi risultati siano resi pubblici, che sia fornita protezione ai testimoni, agli avvocati ed a tutti coloro che sono coinvolti nelle indagini. Chiede inoltre che il governo voglia esprimersi pubblicamente, prendendo una netta e chiara e posizione, nei confronti delle forze militari e di polizia, contro le "sparizioni", secondo quanto stabilito dall'art. 2 della Disappearance Declaration.


e-mail: gr227@amnesty.it

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