SERATA AMNESTY

UNO SPETTACOLO PER I DIRITTI UMANI VIOLATI

Il gruppo 227 di Reggio Calabria, ha organizzato il giorno 1 agosto 2000, una serata dedicata ai diritti umani violati. È stato rappresentato uno spettacolo inedito di teatro - danza, dal titolo "Per voce ostinata (ritratto di lei e di cento altri crimini)", appositamente ideato e scritto dal socio Saverio Pazzano. Lo spettacolo, ad ingresso libero, messo in scena dalla compagnia "Astratti Contatti" di Milano, formata da danzatori ed attori provenienti un po' da tutte le regioni d'Italia, con la partecipazione dell'attore, di origine uruguaiana, Danilo Fernandez e della ballerina Sabrina Camera, ha avuto il patrocinio delle Amministrazioni Provinciale e Comunale e dell'Azienda di Promozione Turistica ed è stato preceduto da un intervento del nostro Presidente, Daniele Scaglione. Il gruppo ha inteso dedicare lo spettacolo ad Elaid Tourki, un commerciante algerino, scomparso il 21 gennaio 1995, probabilmente arrestato dalle forze di sicurezza a Belcourt, in periferia di Algeri, nel mentre stava uscendo dalla moschea di Nadi Elislah, dopo la preghiera pomeridiana, che è il caso oggetto dell'action file assegnatogli dall' IS ed alla campagna Arabia Saudita, per la quale è stata anche allestita una mostra video - fotografica. Valentino Scordino, responsabile del gruppo, ha voluto altresì in apertura ricordare pubblicamente i nomi dei condannati a morte la cui esecuzione è prevista per il mese di agosto negli Stati Uniti. Il pubblico di Reggio Calabria ha risposto oltre ogni aspettativa (gli ottocento posti a sedere che erano stati previsti non sono stati sufficienti) e tutti i media locali hanno dato ampio risalto alla manifestazione che era già stata presentata nel corso di una conferenza stampa. La sera precedente gli attori avevano, peraltro, offerto piccoli saggi dello spettacolo direttamente sulle strade principali della città con al seguito i volontari del gruppo impegnati nella distribuzione di volantini. L'opera, attraverso la metafora di un pittore che cerca l'ispirazione per il proprio quadro, descrive le offese alla dignità umana al fine di sollecitare le coscienze sulla natura della informazione, sull'emarginazione, ma anche sull'impegno della gente comune in favore di altra gente comune, che spesso non fa notizia. Protagonisti della narrazione sono i dimenticati, gli scomparsi politici i condannati a morte: c' è un pittore che cerca l'ispirazione per il proprio quadro e la trova nella Vita che prende i contorni di una donna amata e persa di vista. Ma ecco che dinanzi a lui si presentano figure oscure: sono i condannati a morte, i perseguitati, le donne senza diritti, i discriminati. Egli cerca in ogni modo di sfuggire alla realtà ma non ci riesce ed, alla fine, dando retta a quelle "voci ostinate", trova il coraggio di dipingere l'immagine autentica della Vita, così com'è, con tutte le sue sfaccettature, i suoi pregi ed i suoi compromessi, la sua bellezza e l'anima di quanti l'attraversano a fatica, giungendo in tal modo a far svolgere all'opera d'arte il suo compito: sollevare la gente una spanna sopra l'ordinarietà per considerare obiettivamente la realtà. Lo spettacolo è stato, inoltre, interamente videoripreso da una emittente televisiva locale che lo ha inserito diverse volte nel palinsesto estivo.


e-mail: gr227@amnesty.it

Ritorna alla home page