Castello di Acquafredda

Monumento Naturale "Domo andesitico di Acquafredda" - Parco ambientale archeologico

 

 

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Struttura del castello

Strutturalmente il castello è composto da più corpi murari articolati su tre livelli, armonici con l'andamento del declino, in modo da creare più linee di difesa e in tal modo da rendere più difficoltoso l'eventuale approccio del nemico.

Il Mastio

Nella parte più alta a quota 256 m s.l.m., si elevano le imponenti murature del nucleo fortificato, il Mastio,abitazione del castellano. L'edificio presentava in origine due piani in elevazione, vi era una terrazza sovrastante e un piano interrato adibito a cisterna (ancora in buono stato di conservazione). Attualmente resistono i prospetti nord-ovest e sud-est e sono alte circa 20 metri, guarnite di merli guelfi. Al Mastio si accedeva dal lato nord salendo una scalinata in pietra che conduceva ad un pianerottolo tre metri sotto il piano del castello, da qui si saliva tramite una scaletta retrattile. Sul muro nord resistono cinque stemmi: uno raffigura l'aquila imperiale, simbolo dello schieramento ghibellino dei Gherardesca, un'altro è attraversato da una banda diagonale, gli altri sono stati tutti scalpellati. Di fronte al mastio svetta ancora poderosa la Torre di Guardia (248 m s.l.m.), chiamata dai Siliquesi torre de s'impicadroxiu (torre dell'impicco) dove con molta probabilità fù rinchiuso Vanni Gubetta uno dei traditori del Conte Ugolino.

Il mastio

La torre di guardia vista dal mastio

La torre cisterna

A mezza costa alla quota di circa 200 m s.l.m. svetta la poderosa struttura muraria della torre cisterna, avente forma quadrangolare. Essa non è collegata con le altre unità murarie e risulta essere un corpo isolato. Anche in questa struttura si possono notare l'utilizzo di pietre di medie e piccole dimensioni con presenza media di calce e materiali di rincalzo. Si nota la disposizione di pietrame a "spina di pesce". L'acqua era un elemento fondamentale per la vita del castello, le cisterne consentivano un'ingente scorta d'acqua. Questa era costituita da tre ambienti collegati fra loro, visitabili internamente grazie ad una scalette predisposta durante la ristrutturazione del 1999.

Torre cisterna

Ingresso alla Torre cisterna

Gruppo sulla torre cisterna

Il Borgo

La terza linea difensiva, a quota circa 154 m s.l.m., è formata da una cinta muraria costituita  da tre torri. Le due esterne sono gravemente danneggiate ma visibili, in quella al centro ancora in piedi è possibile leggervi una struttura a tre piani con solai in legno. Nella cortina muraria è rintracciabile la presenza di merli di forma "guelfa", essa proteggeva il borgo vero e proprio, dove si trovavano gli alloggi per i soldati (in parte recuperati nel cantiere di scavo 2005), magazzini per le scorte alimentari, armi ed attrezzi. In questa parte del castello sussiste un enigma: la reale esistenza della chiesa di Santa Barbara probabilmente individuata nel 2005 nella zona della cisterna del borgo dove sono state rinvenute tre sepolture umane.

Torre quadrata

Murature esterne del borgo

Alloggi del borgo

La struttura muraria presenta almeno due fasi di costruzione, la più antica è realizzata con pietrame del luogo e notevole impiego di calce. La più recente impiega ciottolame fluviale probabilmente prelevato dal Cixerri. 

Interventi di restauro

Il castello è stato oggetto di 5 interventi di restauro. Il primo agli inizi degli anni 80, compiuto da una ditta privata, ha interessato la parte superiore (il mastio),con un'opera di consolidamento delle mura rimaste. Il secondo 15 anni dopo sempre compiuto da una ditta privata che ha interessato principalmente il mastio.

Il terzo intervento iniziato nel luglio del 1999, tramite cantiere comunale, ha previsto il ripristino del vecchio sentiero che conduce ai primi corpi murari, nonché il restauro della torre sperone molto danneggiata dall'incuria degli anni, e della cortina muraria esterna. Nelle operazioni di scavo sono state messe in evidenza strutture realizzate completamente in mattoni di laterizi, ubicate sopra la cisterna del borgo. Importante sotto il profilo archeologico, il ritrovamento di un capitello di epoca medievale intatto.

Il quarto intervento iniziato nel settembre 99, tramite ditta privata, ha interessato il restauro della torre cisterna a quota 200 m slm, ora accessibile anche al suo interno tramite una comoda scaletta. 

Il quinto iniziato nel novembre 2004, tramite cantiere comunale, ha permesso il consolidamento della cinta muraria del borgo con parziale ricostruzione della merlatura, la pulizia delle abitazioni e delle strutture adiacenti alla presunta Chiesa di Santa Barbara. Durante il cantiere di scavo sono stati trovati 3 scheletri umani che sono ora all'esame degli studiosi della Soprintendenza di Cagliari-Oristano. Il cantiere è terminato nell'aprile del 2005.

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