La maggior parte di esse sono normali bombe a caduta libera dotate di superfici aerodinamiche e di un sistema di guida, sono molto piu' costose di quelle normali e vengono riservate a bersagli con alto grado di priorità.

Utilizzate in maggior parte nella Guerra del Golfo le bombe a guida laser furono il principale sistema d'arma di precisione a guida attiva usato dalle forze aeree della coalizione.

Una missione di bombardamento convenzionale può richiedere l'impiego di 20 aerei, con lo sgancio di 100 bombe, di caccia di scorta e apparati per la guerra elettronica per assicurare la distruzione dell'obiettivo.

Durante la Guerra del Golfo è stato provato che un singolo aereo con un sistema d'arma di precisione può eseguire lo stesso compito in modo piu' efficace e ad un costo molto minore.

Il debutto ufficiale avvenne in Vietnam con obiettivo il ponte ferroviario Paul Doumer, presso Hanoi. Per lungo tempo il ponte fu' sottoposto a ogni tipo d'arma e soltanto alla fine una GBU-10 Paveway di 454 kg, sganciata da un F-4d Phantom II lo mise fuori uso.

Fu cosi che nazioni come Francia, Israele, Gran Bretagna e URSS si resero ben pesto conto del potenziale delle LGB (Laser-Guide-Bomb). Ognuna di esse perfezionò autonomamente un proprio sistema, ma fu l'USAF a mettere ancora in campo le LGB.

La Guerra del Golfo ha sancito l'efficacia di queste armi dimostrando le basse perdite di civili iracheni, nonostante Bagdad fosse pesantemente colpita fin dal primo giorno del conflitto. L'infallibilità di questa bomba non è però totale, perché  il cattivo tempo, la mancanza di informazioni dettagliate sull'obiettivo o qualche problema con il laser possono disturbare o bloccare il puntamento.

Durante Desert Storm un certo numero di missioni sono state interrotte per cause meteorologiche e per la cappa di fumo creata sul campo di battaglia dai pozzi di petrolio incendiati dagli iracheni.