Il peperoncino,

dinamite per la salute

(Nella foto peperoncini esposti al sole per l'essiccazione)

Ha forme,colori e dimensioni diversi; la forma è sempre quella di un corno lucido e appuntito per lo più rosso e verde. Quelli più buoni sono così piccanti da influenzare con il loro misterioso potere ogni cosa con cui vengono a contatto.

Parliamo del peperoncino, diffusissimo nella cucina calabrese e salito agli onori della cronaca regionale e italiana con l'istituzione, addirittura, di una Accademia del Peperoncino, con sede a Diamante , in provincia di Cosenza.

In Calabria lo possiamo trovare ovunque, nei salumi, nella serdella, nella pasta, nel pane biscotto, nel tonno, nel cedro, nella grappa, addirittura nel gelato! E naturalmente sempre, sulla tavola di quanti si nutrono secondo tradizione.

Mettendo insieme più tipi di peperoncini sott'olio si ottiene una micidiale mistura capace di risvegliare i morti: l'"olio santo", reperibile in molti ristoranti e trattorie, così fortemente piccante da risultare efficace con una sola goccia!

Il peperoncino è un vero dono della natura, è un concentrato di vitamine: possiede la vitamina A, che è essenziale per l'assimilazione delle proteine; la vitamina C, in elevatissima quantità, la cui importanza tutti conosciamo, scoperta nel peperoncino dal Prof. Szent-György nel 1937 che per questo ottenne il premio Nobel; la vitamina E, necessaria per la protezione dei tessuti, e poi le vitamine PP e K2. E poi contiene sali di potassio, rame, esperidina, quercitina, lecitina e capsaicina, la "polvere da sparo" che dà il piccante.

E ancora: è per eccellenza notoriamente un vosodilatatore e anticolesterolo, per cui l'uso costante di peperoncino aiuta il cuore sia per l'abbassamento del colesterolo che per i benefici apportati alle arterie.

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