13/150 F I S C A L E 19/04/99
EURO: ASPETTI CONTABILI E FISCALI
A seguito di numerose richieste di chiarimento, forniamo una sintetica relazione sugli adempimenti contabili e fiscali connessi con lintroduzione dellEURO, alla luce della legislazione nazionale e comunitaria vigente e dei pronunciamenti ministeriali di recente emanazione.
1) La prima problematica da affrontare è relativa agli arrotondamenti.
A tal proposito occorre preliminarmente effettuare la distinzione tra:
- importi autonomi da pagare o contabilizzare;
- calcoli intermedi.
Gli "IMPORTI AUTONOMI" da pagare (o incassare) o contabilizzare sono costituiti ad esempio dallimponibile, dallIVA, dalla ritenuta, nonchè ovviamente dal totale di una fattura (elementi fiscalmente rilevanti).
La conversione delle Lire in Euro deve effettuarsi considerando due sole cifre decimali, fermandosi alla cosiddetta unità divisionale minima, cioè il centesimo.
Se la frazione non è inferiore a 0,005 Euro larrotondamento deve essere effettuato per eccesso, mentre se la frazione è inferiore a tale ammontare si dovrà arrotondare per difetto: sulla base di ciò, un importo di 10,254 Euro andrà arrotondato a 10,25 Euro, mentre un importo di 10,255 si arrotonderà a 10,26 Euro.
La conversione da Euro in Lire dovrà effettuarsi con arrotondamenti allunità divisionale minima, cioè alla lira.
Analogamente a quanto detto prima, larrotondamento avverrà per difetto se la prima cifra dopo la virgola dellimporto convertito in lire è compresa tra 0 e 4, mentre si dovrà arrotondare per eccesso se la prima cifra dopo la virgola risulta compresa tra 5 e 9.
I "CALCOLI INTERMEDI" sono quei calcoli che vengono effettuati su importi che non vanno direttamente e autonomamente pagati o contabilizzati: in definitiva, trattasi di quei passaggi che si rendono necessari per determinare limporto finale dovuto.
A titolo di esempio, si consideri il prezzo unitario di un prodotto da moltiplicare per la quantità venduta.
Per questi importi il D. Lgs. 213/98 determina precise modalità di conversione stabilendo lutilizzo di almeno:
5 cifre decimali per importi originariamente espressi in unità di lire (da 1 a 9 lire);
4 cifre decimali " " " in decine di lire (da 10 a 99 lire);
3 cifre decimali " " " in centinaia di lire (da 100 a 999)
2 cifre decimali " " " in migliaia di lire (da 1000 a 9999)
2) Affrontiamo ora le modalità di emissione delle fatture.
Ricordiamo che, durante il periodo transitorio (1° gennaio 1999 - 31 dicembre 2001) è lasciata libertà di poter emettere fatture in Lire o in Euro (o alcune in Lire ed altre in Euro) ovvero riportare la doppia indicazione degli importi, prescindendo dalla moneta utilizzata per la contabilizzazione delle operazioni.
Qualunque sia la valuta in cui si emette la fattura, tutti gli elementi in essa contenuti (quali limponibile, limposta e il totale) devono essere espressi nella medesima valuta.
Allo scopo di agevolare i contribuenti è comunque consentita la doppia indicazione in fattura dei dati, sia in Lire che in Euro.
Nella conversione in Euro delle fatture emesse in Lire, larrotondamento è effettuato fino al centesimo di Euro, ossia fino a due cifre decimali e gli importi decimali devono essere separati dalle unità mediante i simboli convenzionalmente in uso: in Italia attualmente la virgola.
La conversione in Euro deve interessare gli elementi fiscalmente rilevanti (imponibile, imposta, ritenute, ecc.) contenuti nella fattura, negli ammontari in essa indicati, arrotondandoli secondo il criterio sopra enunciato e sommando gli importi già convertiti in Euro al fine di ottenere il totale nella stessa valuta. Questultimo può anche discostarsi dal totale espresso in Lire, ma è da ritenere che la differenza potrà essere scarsamente rilevante.
Esempio:
Fattura
Imp. 500.000 : 1936,27 = 258,22845 Arr. 258,23
IVA 100.000 : 1936,27 = 51,64569 Arr. 51,65
____________
Tot. 600.000 : 1936,27 = 309,87414 309,88
Si noti come il totale fattura andrebbe arrotondato a 309,87, importo non corrispondente alla somma dei singoli importi convertiti.
Limporto da considerare, sulla base della CM n° 291/E è in questo caso 309,88.
In merito alla conversione in Lire delle fatture emesse in Euro, si precisa che essa va effettuata con gli stessi criteri già descritti, con la conseguenza che dovranno essere convertiti in Lire limponibile e limposta indicati in Euro nella fattura.
Nel caso in cui dalla conversione degli importi dallEuro in Lire risultino dei numeri decimali, gli importi medesimi devono essere arrotondati , come già segnalato, alla lira inferiore se la prima cifra dopo la virgola è compresa tra 0 e 4, alla lira superiore se tale cifra è compresa tra 5 e 9. Conseguentemente non risulta applicabile lart. 21 del dpr n. 633 del 1972 secondo cui, invece, nella fattura laliquota e lammontare dellimposta vanno espressi con arrotondamento alla Lira delle frazioni inferiori.
Esempio:
Fattura
Imp. 100 Euro x 1936,27 = Lit. 193.627 193.627
IVA 20 Euro x 1936,27 = Lit. 38.725,4 38.725
_______
Tot. 120 Euro 232.352
Il totale fattura si ottiene sempre sommando lIMPONIBILE e lIVA convertiti.
Con riferimento alla conversione delle fatture intracomunitarie (argomento diffusamente trattato nella nostra comunicazione n. 3/35 del 26.1.99), nellipotesi di fatture dacquisto espresse in una delle valute aderenti allUnione Economica Monetaria, gli acquirenti nazionali dovranno effettuare le seguenti due operazioni:
- convertire gli importi in EURO, con arrotondamento almeno alla terza cifra decimale, per eccesso se la quarta cifra decimale è compresa tra 5 e 9 o per difetto se la stessa è compresa tra 0 e 4;
- convertire successivamente limporto ottenuto in lire.
Non possono essere utilizzati metodi alternativi di calcolo a meno che non producano gli stessi risultati.
Non è pertanto possibile utilizzare la conversione diretta fra valute diverse (cosiddetto CROSS RATE), poichè si deve necessariamente transitare attraverso lEuro.
Per quanto riguarda le cessioni INTRAUE, qualora sia emessa fattura in Euro, si rende necessario in ogni caso procedere alla conversione in Lire dellammontare delloperazione ai fini della compilazione della colonna 4 del mod. Intra-1 bis, ferma restando, ovviamente, la possibilità di registrarla in Euro.
TENUTA DELLA CONTABILITA FISCALE
Nel periodo transitorio i contribuenti, indipendentemente dal regime contabile adottato (contabilità ordinaria, semplificata, ecc.), hanno la facoltà di effettuare le annotazioni delle operazioni nelle scritture contabili obbligatorie, in Lire o in Euro.
Si precisa che nel suddetto periodo transitorio la scelta tra luna o laltra valuta può essere effettuata senza alcuna formalità, essendo rilevante, al riguardo, il comportamento concludente del contribuente, e può aver luogo in qualsiasi momento del periodo dimposta, senza che ciò comporti necessariamente lattivazione di nuovi registri contabili, fermo restando lobbligo di effettuare gli opportuni adattamenti.
Qualora il contribuente intenda tenere la contabilità in entrambe le valute, lannotazione nel registro delle fatture emesse, fermo restando che loperazione deve essere registrata una sola volta, sarà effettuata in relazione alla valuta prescelta nellemissione della fattura. In particolare, saranno utilizzate soltanto le colonne denominate il Lire per le fatture emesse in tale valuta e quelle denominate in Euro per le fatture emesse in questultima valuta.
Si precisa che per le fatture di acquisto, da registrare ai sensi dellart. 25 del dpr n. 633 del 1972, si applicano gli stessi criteri sopra illustrati con riferimento alle fatture emesse.
Pertanto, nel caso un cui un soggetto riceva una fattura in una delle valute aderenti ovvero in valute diverse, lo stesso può registrarla in Euro o in Lire.
FATTURA/RICEVUTA REGISTRAZIONE
In Lire in Lire o in Euro, dipende dalla moneta di conto(se la contabiltà è in Euro non è necessario riportare le Lire)
In Euro in Lire o in Euro, dipende dalla moneta di conto (se lacontabilità è in Lire non è necessario riportare lEuro)
In unaltra moneta in Lire o in Euro, dipende dalla moneta di conto (è opportunodi un Paese euro riportare ancora la moneta di fatturazione)
In una valuta diversa in Lire o in Euro, dipende dalla moneta di conto (è obbligatorio(moneta di Paesefatturazione) riportare la valuta di non Euro)