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TUTELA DELLE ACQUE DALL’INQUINAMENTO

Decreto Legislativo 11 maggio 1999 - n. 152


 

Si segnala la pubblicazione, sul Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 124 del 29 maggio 1999, del D. Lgs. 11 maggio 1999 n. 152 titolato "Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della Direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della Direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole" che regolamenta ex-novo gran parte della normativa vigente in materia di acque.

Il Decreto disciplina la regolamentazione per la tutela delle acque superficiali, marine e sotterranee, individuando, in funzione della specifica utilizzazione alla quale i corpi idrici sono destinati, degli "obiettivi di qualità ambientale" definiti come " la capacità ....... di mantenere i processi naturali di autodepurazione" e determinando, di conseguenza, i limiti tabellari per lo scarico nei corpi stessi.

Sono inoltre previste misure per la conservazione, il risparmio, il riutilizzo ed il riciclo delle risorse idriche.

Il D.Lgs. 152/99, entrato in vigore il 13 giugno 1999, abroga la Legge 319/76 [Legge Merli] e tutte le norme ad essa collegate, il D.Lgs. 130, i Decreti Legislativi nn. 130, 131, 132, 133 del 1992 e la Legge n. 172/95.

Dalla data di entrata in vigore, esso modifica inoltre il Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 [E’ la Legge "quadro" per il prelievo e l’utilizzo delle risorse idriche], la Legge 5 gennaio 1994 n. 36 [Legge Galli] e il D.P.R. 24 maggio 1988 n. 236 [E’ la norma che regolamenta i prelievi di acqua ad uso potabile].

 

 

La nuova normativa risulta composta da 63 articoli (suddivisi in VI Titoli) e 7 Allegati:

TITOLI

· Titolo I (artt. 1-3) Principi generali e competenze;

· Titolo II (artt. 4-17) Obiettivi di qualità;

· Titolo III (artt. 18-41) Tutela dei corpi idrici e disciplina degli scarichi;

· Titolo IV (artt. 42-53) Strumenti di tutela;

· Titolo V (artt. 54-61) Sanzioni;

· Titolo VI (artt. 62-63) Disposizioni finali.

ALLEGATI

· Allegato I Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale;

· Allegato II Criteri per la classificazione dei corpi idrici a destinazione funzionale;

· Allegato III Rilevamento delle caratteristiche dei bacini idrografici e analisi dell’impatto esercitato dall’attività antropica;

· Allegato IV Contenuti dei piani di tutela dei bacini idrografici;

· Allegato V Limiti di emissione degli scarichi idrici;

· Allegato VI Criteri per la definizione delle aree sensibili e meno sensibili;

· Allegato VII Zone vulnerabili.

L’entrata in vigore del decreto comporta un riordino totale della disciplina dell’inquinamento idrico.

In particolare, per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue, sono previsti nuovi limiti in sostituzione di quelli stabiliti dalle tabelle A e C della Legge 319/76, vengono inoltre ulteriormente definite le procedure per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico.

In considerazione della vastità della materia trattata e della introduzione di criteri innovativi rispetto alle norme fino ad oggi seguite, è ipotizzabile che la "messa a regime" delle nuove disposizioni richieda un periodo di tempo piuttosto lungo.

Al momento, non sono previsti adempimenti immediati a carico delle aziende; i diversi aspetti che caratterizzano il Decreto saranno oggetto di successive comunicazioni.

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