ALESSIA
MICHELETTI
Il viaggio da me effettuato
in Canada è stato sicuramente uno dei più belli ed emozionanti che abbia mai
fatto. Lo scopo principale della mia visita è stato quello di incontrare la mia
amata sorella che per motivi di studio si trova in questo bellissimo paese da
circa quattro mesi. Ovviamente, insieme ai miei genitori, ho colto l’occasione
per visitare la città di Toronto, le cascate del Niagara e la città di Buffalo
negli USA. Arrivando dall’Europa e grazie al fuso orario indietro di 6 h., ho
avuto la possibilità di godere un bellissimo panorama fatto di immense foreste
e grandi laghi il che visto dall’alto ci permette di capire la vastità di
questo stato. La zona dei grandi laghi è formata da cinque laghi ( Superiore,
Michigan, Huron, Erie, Ontario), che insieme formano quasi la superficie del
territorio italiano (250.000 km2) I laghi, comunicanti tra di loro ma a diversi
livelli, sono collegati
da un complesso sistema di
bacini e chiuse. Dall’aereo grazie alla limpida giornata ho avuto la fortuna di
vedere e riconoscere il fiume San Lorenzo che dal lago Ontario dopo aver
bagnato Montreal si getta nell’oceano
Atlantico. Un fenomeno di grande attrazione turistica sono di sicuro le cascate
del Niagara, le cui acque (del fiume Niagara) cadono dal lago Erie nel lago
Ontario. Si sono formate circa 12.000 anni fa in seguito alla ritirata dei
ghiacciai che provocò il deflusso delle acque del lago Erie sulla cosiddetta
Niagara Escarpment, una dorsale montuosa che si estende dall’Ontario
meridionale fino al limite settentrionale dello stato di New York. Da allora
l’erosione ha fatto lentamente arretrare la cascata di circa 11 km, formando la
gola del Niagara. Sono formate da due cataratte: La Canadian Fall alta 49 m.
sul versante canadese del fiume e la America Fall alta 51m. sul lato
statunitense. Le due cascate sono separate dalla Goat Island che appartiene
allo stato di New York. Di sicuro la più imponete e spettacolare è la Canadian
Fall dalla caratteristica forma di mezzaluna (o ferro di cavallo) che vede
scorrere una quantità d’acqua circa nove volte superiore a quella della cascata
statunitense. Verso sera e grazie al buio più profondo ho potuto rivedere le
cascate del Niagara illuminate da un bellissimo gioco di luci colorate che
oltre a mozzare il fiato ti lascia incredulo e piccino di fronte alla
grandiosità della natura.
Grazie anche al fatto che abbiamo
affittato una buona macchina abbiamo deciso di spingerci anche sul suolo
americano e visitare la città di Buffalo sempre sul lago Erie. La cosa che mi
ha colpito di più è che la città ha un tracciato a scacchiera, tagliato da
strade ad angolo retto che per certi versi mi ricorda Torino. E’ una città che
sicuramente chi va alle cascate del Niagara desidera visitare però sembra che
in inverno a causa del suo clima sfavorevole sia colpita da violente bufere di
neve. Nonostante la vastità del suo
territorio, Buffalo sembra una cittadina di provincia, è formata da gente di
varie culture ma senza il clima frenetico delle grandi città. Siamo infatti
riusciti a visitarla a grandi linee nell’arco di una giornata.
La città che ho visitato
praticamente a piedi da nord a sud e da est a ovest è Toronto.
Anche se non è la capitale,
Toronto è la città più popolata del Canada (circa 3.600.000 abitanti) e di sicuro è la più grande e dinamica dello stato. Dagli americani è indicata come
un modello di efficienza e di organizzazione sociale e personalmente pur
essendo così immensa la trovo una città a misura d’uomo. Grazie anche alle
indicazioni di mia sorella ho avuto fin dal primo istante chiaro
la planimetria della città
e posso assicurare che si può girare senza correre il rischio di perdersi. Una
cosa simpatica che mi ha colpito è l’esistenza di una città sotterranea da
sfruttare tutto l’anno e in maniera particolare durante l’inverno che qui è
molto rigido. Dall’interno di qualsiasi negozio del centro c’è la possibilità
di scendere sotto terra per incontrare negozi di qualsiasi genere si voglia,
supermercati immensi e ovviamente la metropolitana. Il tutto naturalmente
all’impronta del caldo, il che è molto considerando le loro temperature.
Poiché sorge sulle rive del
lago Ontario che più che un lago sembra il mare, dall’alto della torre più alta
del mondo, la CN Tower si può vedere un panorama stupendo e nelle giornate più
limpide il confine con gli Stati Uniti. E’ una città che nonostante un così
alto numero di abitanti, è priva di inquinamento e il cielo è così blu che
sembra di essere in montagna. Gironzolando per la città mi sono resa conto che
Toronto è abitata da persone provenienti da ogni parte del mondo, e non perché
sono in cerca di fortuna, ma perché in questa città si vive molto bene.
Chinatown e LittleItaly sono i quartieri che mi hanno colpita di più: allegri,
chiassosi e pieni di mercatini carichi di prodotti tipici. Dimenticavo di dire
che i Canadesi in genere sono gentilissimi e molto disponibili ad aiutare gli
stranieri e a conversare con loro. Addirittura mentre eravamo in metropolitana
in un attimo di esitazione sulla scelta del mezzo, ben due persone diverse si
sono avvicinate per sapere se avevamo bisogno di aiuto!!! Insomma ci siamo resi
conti che avremmo potuto vivere benissimo a Toronto senza il minimo problema.
L’alimentazione ahimè pur essendo buona è ricca di vitamine: le mettono
dappertutto, nel latte, nell’acqua e credo in tutti i cibi… questo purtroppo va
a scapito della linea. Contrariamente ad altri paesi che vorrebbero cucinare i
piatti tipici italiani e non ci riescono, a Toronto la cucina italiana è
veramente buona e lo stesso quella cinese e indiana.
Ho anche visitato uno zoo
che si trova a nord di Toronto ed è così grande che in un giorno intero siamo
riusciti a vedere solo la metà di quello che avremmo dovuto.
Purtroppo la settimana è passata così in fretta
che non è stato possibile vedere altro; una cosa è certa l’esperienza che ho
fatto, vedere mia sorella e rendermi
conto di tutte le esperienze che si possono fare studiando all’estero, mi hanno
come spalancato gli occhi verso un mondo che non conoscevo ma che di sicuro un
giorno sarà anche mio.